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PARTO IN CASA

Come prepararsi psicologicamente all'evento? Dubbi, consigli sul parto e qualche informazione per migliorare la degenza in ospedale.
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MariPi82
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 22 mag 2014, 12:54

MariPi82 ha scritto:Aussiedaisy, l'ospedale dove ho partorito io da lo stesso servizio post parto con puericultrici (in + corso massaggio bimbo a seguito di pagamento ticket ssn) per neonato, e controlli alla partoriente (visto che NON danno methergin e similari) da ostetriche e ginecologi dopo 3, 7 e 15 gg. Unica differenza: non vengono a casa, ti devi recare in reparto.
posso dunque coincludere che PER ME, il fatto di avere risparmiato un sacco di soldi ed avere ricevuto degli ottimi servizi pubblici, molto simili a quelli privati, e con la maggior sicurezza di trovarmi in un ospedale pubblico con ti e tin (ed equipe pronta e formata per qualsiasi emergenza), mi soddisfa. Che la mia scelta è stata ponderata, e giusta PER ME, e che la rifarei-rifarò qualora dovessi di nuovo (speriamo) rimanere incinta.......perchè in fondo PER ME non è stato indispensabile il fatto di non essere nella mia abitazione visto che le sale parto avevano tutti i confort (detto prima) e tutto il personale è stato rispettoso di me, di mio figlio, di chi mi accompagnava e dei miei tempi in travaglio e parto.
Ciò che è stato giusto PER ME, è possibile che non lo sia per altre, quindi..........libera scelta a tutte!
Pietro Roberto 02-01-2013

AussieDaisy
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da AussieDaisy » 22 mag 2014, 12:59

MariPi82 ha scritto:
AussieDaisy ha scritto: Infatti citavo Maripi perchè le sue domande e la considerazione finale sul compenso mi sembrava il paradosso più grande.
Non necessariamente lo vivi come un fallimento: scegli il parto in casa perchè lo senti più vicino a come vorresti fosse l'ingresso di tuo figlio in questo mondo e rispettoso verso di te e la nascita ma se le cose non procedono o la situazione evolve e sono necessari altri interventi si fa. L'obiettivo è avere tuo figlio tra le braccia, non un'ideologia come alcune sembrano pensare.

L'ostetrica fa una visita direi identica a quella che fa il ginecologo, non dimentichiamo che è la figura preposta a seguire dalla A alla Z le gravidanze fisiologiche. Il ginecologo dovrebbe occuparsi delle gravidanze patologiche o di affiancare l'ostetrica per quei passaggi farmacologici o di altro tipo che non le competono nelle fisiologiche.
Cosa fa in una visita a domicilio? Innanzitutto valuta il benessere della madre, misura PA, sente il battito con uno strumento a ultrasuoni, valuta l'accrescimento della pancia e la presenza del liquido così come la posizione del bambino, fa visita interna (non tutte le volte). Non si va in H al minimo dubbio ma se il travaglio si blocca per un tempo importante e nonostante vari tentativi non riprende o liquido tinto o se qualcosa segnala sofferenza fetale o varie altre situazioni magari più urgenti ma meno frequenti.

Su dati e considerazioni sul tuo caso lascio che parlino i tecnici...
guarda che le mie sono domande lecite, curiosità dettate dal fatto che mi sembra che i servizi privati tanto decantati, null'altro danno in più a quello che già poffre il pubblico, se non appunto il fatto di partorire in casa (mi sembra invece che si voglia demonizzare il pubblico......quando per es si dice che si verrebbe maltrattate oppure si somministrerebbe chissàche a disconoscenza della partoriente.....ma quando e dove? la mia esperienza è stata molto positiva, e il personale gentilissimo e comprensivo)........mi chiedo solo: ma hai letto il mio precedente intervento?!
e poi 2000 euri non sono mica bruscolini (per lo meno non per tutti), e i servizi che citi, indovina un pò, li dà anche, e a gratis, il ssn...........la visita giornaliera dalla 37 alla 40, ripeto, è eccessiva medicalizzazione, se effettuata senza ragioni valide (mica si è malate, si è gravide!)
Non so perchè senti il bisogno di infarcire il tuo intervento di tanto sarcasmo ma tant'è.
Personalmente non ho nessun motivo per demonizzare il pubblico, che peraltro utilizzo quando mi occorre e lo preferisco al privato. Nel caso però della nascita trovo che la situazione sia un po' troppo a macchia di leopardo e non trasversalmente idilliaca neppure nella stessa regione e sento che posso essere meglio tutelata facendo una scelta diversa.
Concordo che vi sia il tentativo che molti ospedali hanno fatto o stanno facendo di offrire contesti più accoglienti e rispettosi ma dire che è così dappertutto e con facilità è fantascienza.
Non trovo infine che riconoscere la liceità della scelta del parto in casa debba cozzare con il chiedere agli ospedali più attenzione e ascolto delle istanze individuali.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 22 mag 2014, 13:59

AussieDaisy ha scritto: Non so perchè senti il bisogno di infarcire il tuo intervento di tanto sarcasmo ma tant'è.
Personalmente non ho nessun motivo per demonizzare il pubblico, che peraltro utilizzo quando mi occorre e lo preferisco al privato. Nel caso però della nascita trovo che la situazione sia un po' troppo a macchia di leopardo e non trasversalmente idilliaca neppure nella stessa regione e sento che posso essere meglio tutelata facendo una scelta diversa.
Concordo che vi sia il tentativo che molti ospedali hanno fatto o stanno facendo di offrire contesti più accoglienti e rispettosi ma dire che è così dappertutto e con facilità è fantascienza.
Non trovo infine che riconoscere la liceità della scelta del parto in casa debba cozzare con il chiedere agli ospedali più attenzione e ascolto delle istanze individuali.
nessun bisogno.....infatti non ne ho messo. Uffa. Che noia, perchè si vuole litigare a tutti i costi?
cmq basta informarsi e si va nell'H che maggiormente incontra la nostra idea di parto (per rispondere al sottolineato). se non ti aggrada una struttura non vedo perchè andarci a partorire: corsi e visite conoscitive sono fatte apposta!
cosa vuol dire la frase in grassetto?????? mica ho capito perchè dici a me una cosa del genere, scusa.......mi richiedo se hai letto i miei interventi.....
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:09

bugigattola ha scritto:Floddi ma come lo devo dire???? Secondo te sono una pazza che vuole il male del bimbo?
Vivo in una regione corrotta, dove gli ospedali non funzionano come dovrebbero per una serie di motivi, ho delle motivazioni personali, sto dicendo da giorni che la MIA scelta non è valida per tutti. Cosa vuoi che ti dica? Sono un incosciente?
Mi sto innervosendo quindi la chiudo qui.
ma assolutamente no!
ma lasciami dire che ti contraddici.
scrivi che non hai H ospedali vicini e che non c'è TIN. e quindi pensi al parto in casa. Ecco io ti scrivo che se dovessi pensare solo al bene del bimbo e fossi nelle tue condizioni IO cercherei una struttura che offra il parto meno medicalizzato possibili ma che abbia anche tin e rianimazione, anche se questo dovesse aesse a 50 km da me.
Se tu mi scrivi che pensi al parto in casa per una tua volgia, esigenza, paura che in H accada chissà cosa allora capisco, non approvo ma capisco, ma se tu scrivi che ci stai pensando per il bene del bebè allora qualcosa che strusa c'è.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da ely66 » 22 mag 2014, 14:12

OstetricaMartina ha scritto:La percentuale di trasferimento in ospedale è in media del 10 %, ma come detto la stragrande maggioranza dei casi avviene in modo del tutto tranquillo...

Saluti
una media del 10% su 50 parti/anno secondo me è tanto, tantissimo.
e se l'ospedale è a 40 minuti? quel 10% come c'arriva in ospedale il feto?

il toradol non me l'hanno dato, ma direi che dopo un tc non possono darti l'acqua fresca (anzi, in Italia non la danno proprio l'acqua dopo un tc) per contenere il dolore.

e comunque l'ho visto un ospedale con il reparto maternità ostetricia stile camera da letto:bello ma non ha il mio stile d'arredamento. :risatina:
perchè nulla è privo di effetti collaterali.
vero. specialmente se muore il bambino o la mamma. e avevo una domanda, ma chi risponde in caso di morte o di lesioni nel parto in casa?
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:18

aussiedayse, l'elenco delle attività previste da questa ostetrica privata, oltre al numero delle visite ed esami (nettamente superiore a quelle effettuate dal mio gine) non differisce di nulla rispetto ad un servizio pubblico totalmente gratuito.
Certo, non c'è il rapporto uno ad uno, questo lo capisco.
Però il mio gine a pagamento) gli esami li prescrive ogni 8 settimane, non ogni mese, le visite idem. L'ultimo mese erano previste due visite e il monitoraggio alla 40ima, io non ci sono mai arrivata perchè entrambi i miei sono nati alla 37+5.
Comunque davvero, qui non c'è una guerra nella quale qualcuno deve vincere o perdere.
Ma lasciatemi dire che quando si prende una decisione del genere, lo si fa solo ed esclusivamente per noi stessi, non venitemi a parlare della salute e della gioia di nascere del bambino, perchè proprio non sta in piedi.
Lo si fa per moda? per essere alternativi? per naturismo puro? perchè si è convinti che sia meglio così? bene. ma fermiamoci qui. meglio non andare oltre.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:19

ely66 ha scritto:
OstetricaMartina ha scritto:La percentuale di trasferimento in ospedale è in media del 10 %, ma come detto la stragrande maggioranza dei casi avviene in modo del tutto tranquillo...

Saluti
una media del 10% su 50 parti/anno secondo me è tanto, tantissimo.
e se l'ospedale è a 40 minuti? quel 10% come c'arriva in ospedale il feto?

il toradol non me l'hanno dato, ma direi che dopo un tc non possono darti l'acqua fresca (anzi, in Italia non la danno proprio l'acqua dopo un tc) per contenere il dolore.

e comunque l'ho visto un ospedale con il reparto maternità ostetricia stile camera da letto:bello ma non ha il mio stile d'arredamento. :risatina:
perchè nulla è privo di effetti collaterali.
vero. specialmente se muore il bambino o la mamma. e avevo una domanda, ma chi risponde in caso di morte o di lesioni nel parto in casa?
veramente sono tre pagine che lo chiedo ma nessuna risposta. Cosa sarebbe successo nel mio caso??????
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da bugigattola » 22 mag 2014, 14:39

Ma in questa discussione c'è qualcuno che partorirebbe in casa?
Posso sapere cosa vi spinge a leggerla?
Chiedo ai moderatori, se ci sono di cambiare il titolo in qualcosa di più appropriato tipo "la moda di partorire in casa" oppure "chi non farebbe mai un parto in casa"

:vvvia:

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da OstetricaMartina » 22 mag 2014, 14:42

Floddi purtroppo è una domanda a cui nessuno può rispondere, solo chi ti ha seguita dall'inizio alla fine... Magari ci sono stati dei campanelli d'allarme in precedenza che avrebbero fatto in modo di prendere la decisione di portarti in ospedale. Ripeto purtroppo dall'esterno non si può valutare come sarebbe potuta andare in altre circostanze...

Nel caso di morte o lesioni nel parto in casa rispondono le ostetriche che ti hanno assistita (sempre minimo due), per questo hanno tutte un'assicurazione!

Se l'ospedale è a 40 minuti la donna non rientra nei parametri per poter scegliere di partorire a casa, quindi NESSUNO può consentirle questa possibilità!

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:43

bè dai "la moda di partorire in casa" mi piace. :risatina:
D'altronde bugigattola, se voi siete le prima a scrivere che chi non partorisce in casa è poco informato, è ovvio che nasca qualche discussione.
Apprezzo però il fatto che vi confrontiate. Attendo anche Martina per qualche spiegazione tecnica in più.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 22 mag 2014, 14:47

DadaRM ha scritto:Ciao a tutte! DPP 29/08/14! Qualcuna di voi ha mai preso in considerazione l'idea di partorire in casa? Io, salvo complicazioni, vorrei farlo! :sorrisoo ...l'idea di essere "maltrattata" in ospedale non mi piace proprio!!
riporto, perchè magari non hai letto. A domanda, si risponde.
Anche ad asserzione (vedi sottolineato), si risponde.
Mica tutti hanno le stesse idee.......
Pietro Roberto 02-01-2013

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da bugigattola » 22 mag 2014, 14:54

Io ho detto che le donne vengono male informate perchè i medici stessi non hanno le risposte a tutto. Non sono una paladina del parto in casa infatti, dico solo che spesso le abitudini ospedaliere e le prassi vengono date per scontate senza una base scientifica che avvalori determinate scelte. Ovviamente, nessun ospedale è uguale all'altro. Nel mio caso ritengo più sicuro partorire in casa con medici e ostetriche abilitate a situazioni di emergenza e a trasfusioni per emorragia, con ambulanza parcheggiata sotto casa (così è richiesto dal ssn), piuttosto che in un ospedale dove hanno arrestato medici che operavano senza la laurea e dove partoriscono solo extracomunitari e dove solo questa settimana sono morti 2 bimbi di parto e se hai una complicazione prima della 32° ti cacciano perchè non hanno soldi per il trasferimento in una struttura di livello superiore.
Forse il vero problema è l'italiano scritto!

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:54

Martina guarda, ti assicuro che è stata l'ostetrica stessa, al termine del parto, ad andare da mio marito, bianca in volto, a dirgli che queste cose non si possono prevedere, forse mentendo, forse no.
io ero a 10 cm, stavo per cominciare a spingere quando il tracciato ha cominciato a a dare segni di sofferenza, il tracciato, null'altro. L'ostetrica a questo punto ha cominciato a infilare la mano dentro, la tirava fuori e la rimetteva dentro, poi ha cominciato ad urlare NON SPINGERE NON FARLO, avete presente come si riesce a trattenere una spinta da parto??? in 20 secondo avevo attorno 5 o 6 persone, un ecografo e il ginecologo che dopo aver visto l'eco ha urlato CESAREO! il tempo di portarmi giù...5 minuti? mentre cercavo di non spingere eh? mi infilano l'ago, iniettano l'anestesia, mi coricano e guardando il tracciato mi tagliano, senza aspettare che l'anestesia faccia effetto. Io poi sono svenuta quindi il resto è racconto di mio marito. In tutto saranno passati...10 minuti?
Il mio parto, sicuramente terribile, immagino sia un caso raro, ma accade, ed accade anche di peggio.
E c'è anche un motivo perchè mi accuora tanto questo argomento, durante la gravidanza io avevo seguito un corso in acqua, tenuto da ostetriche, che ci tenevano tantissimo a pubblicizzare questa loro attività di parto dolce, praticavano il parto in casa oppure in una struttura vicina alla mia città, senza tin, senza rianimazione. Erano talemnte tanto dolci, accoglienti e rassicuranti che io un pensiero lo avevo fatto, meno male che mio marito si è letteralmente rifiutato, arrabbiandosi anche.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da ely66 » 22 mag 2014, 14:54

bugigattola ha scritto:Ma in questa discussione c'è qualcuno che partorirebbe in casa?
Posso sapere cosa vi spinge a leggerla?
Chiedo ai moderatori, se ci sono di cambiare il titolo in qualcosa di più appropriato tipo "la moda di partorire in casa" oppure "chi non farebbe mai un parto in casa"

:vvvia:
io ci avevo pensato. e ne ero anche convinta eh?
poi la suocera e la bambina (che non sapevo fosse una bambina) mi hanno fatto cambiare idea.
e con il senno di poi, cioè quando mi hanno fatto il tc, PER FORTUNA!

ecco cosa mi ha spinto a leggerla, informare. e non deridere o svilire chi tenta di portare la propria esperienza.

OsterticaMartina, quindi solo chi ha l'ospedale dietro l'angolo si può permettere una scelta simile?
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:56

bugigattola ha scritto:Io ho detto che le donne vengono male informate perchè i medici stessi non hanno le risposte a tutto. Non sono una paladina del parto in casa infatti, dico solo che spesso le abitudini ospedaliere e le prassi vengono date per scontate senza una base scientifica che avvalori determinate scelte. Ovviamente, nessun ospedale è uguale all'altro. Nel mio caso ritengo più sicuro partorire in casa con medici e ostetriche abilitate a situazioni di emergenza e a trasfusioni per emorragia, con ambulanza parcheggiata sotto casa (così è richiesto dal ssn), piuttosto che in un ospedale dove hanno arrestato medici che operavano senza la laurea e dove partoriscono solo extracomunitari e dove solo questa settimana sono morti 2 bimbi di parto e se hai una complicazione prima della 32° ti cacciano perchè non hanno soldi per il trasferimento in una struttura di livello superiore.
Forse il vero problema è l'italiano scritto!
ma bugigattola questo lo capisco! se ti senti più tranquilla così fallo. Io mi sentirei più tranquilla in un altro ospedale, o sono tutti come descrivi questo??
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 22 mag 2014, 14:59

ely non deve essere a più di 30 minuti.
ma per una vera urgenza 30 minuti + l'intervento...direi che sono una eternità
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da bugigattola » 22 mag 2014, 15:03

Io sto seguendo un corso pre-parto in un'altra regione, nelle Marche, ovviamente mi sto informando, certo viaggiare in macchina per le visite o per un eventuale ricovero a un'ora di distanza non mi entusiasma.
Di sicuro cercherò di fare ciò che è meglio per il bambino, e con questo non intendo dire che tutti gli ospedali sono il demonio, nè che si scelga il parto in casa per moda. Vi assicuro che è una decisione difficile e poco ci manca che non mi prenda una laurea in medicina pur di fare la scelta migliore.

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 22 mag 2014, 15:13

in realtà c'è anche chi dice che la donna sarebbe programmata per partorire, e che il corpo saprebbe quello che c'è da fare, insinuando che chi invece non ce la fa, non ha fatto bene (facendo di conseguenza nascere sensi di colpa inverosimili, ed in realtà inaccettabili). in questo caso dunque il parto in casa sarebbe fattibilissimo.
ma gli imprevisti nel parto succedono (anche in gravidanze perfette e fisiologiche), Floddi ne è l'esempio. per cui a domanda: "partoriresti in casa?".
risposta: "no, perchè l'ospedale mi da più sicurezza; gli operatori della sanità pubblica, sono sicura, non mi maltratteranno, e se dovessero subentrare problemi ed emergenze avrò più probabilità di cavarmela, io e mio figlio.....e so che non sarà colpa mia, perchè gli imprevisti capitano e non si possono prevedere"
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 22 mag 2014, 15:16

bugigattola ha scritto:Io sto seguendo un corso pre-parto in un'altra regione, nelle Marche, ovviamente mi sto informando, certo viaggiare in macchina per le visite o per un eventuale ricovero a un'ora di distanza non mi entusiasma.
Di sicuro cercherò di fare ciò che è meglio per il bambino, e con questo non intendo dire che tutti gli ospedali sono il demonio, nè che si scelga il parto in casa per moda. Vi assicuro che è una decisione difficile e poco ci manca che non mi prenda una laurea in medicina pur di fare la scelta migliore.
ma infatti bugigattola, fai ciò che ti fa stare più tranquilla.....tutti gli ospedali nella tua zona sono come descrivi nel post prima?
in ogni caso sarebbe dunque un problema se dovesse insorgere un'emergenza......
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da bugigattola » 22 mag 2014, 15:44

Forse è passata un po' inosservata, ma la chiusura di tutti i punti nascita sotto i 1000 parti all'anno è valida per tutta l'Italia. Quindi gli ospedali dove partorire sono davvero pochi e distanti. Non so se sia lo stesso altrove, ma da noi chi ha perso un bimbo viene ricoverato insieme a chi ne ha avuto uno, a volte anche nella stessa stanza. Il rooming in è una novità degli ultimi 2 anni e nemmeno dappertutto (a Teramo ancora non è possibile)!
Lo scandalo sanitopoli ha portato anche il commissariamento e un'ulteriore riduzione degli stanziamenti per rientrare nelle spese.
Sinceramente mi sento amareggiata nel paragone con i servizi offerti da altre regioni, qui la situazione è abbastanza catastrofica, certo non è Calcutta, ma vi dico solo che mi hanno sbagliato 2 volte le analisi del sangue restituendomi quelle di qualcun altro che non essendo incinta, mi ha fatto prendere un colpo (il nome sul referto era il mio). Insomma, a mio parere, qui andare in ospedale è un atto di fede e fondamentalmente devi essere fortunato.
Comunque anche decidendo di partorire in casa dovrò rivolgermi ad ostetriche specializzate di un altra regione, in Abruzzo non ce ne sono con la qualifica adeguata.

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