GravidanzaOnLine: il Forum

Prima, durante e dopo la gravidanza

 

PARTO IN CASA

Come prepararsi psicologicamente all'evento? Dubbi, consigli sul parto e qualche informazione per migliorare la degenza in ospedale.
Rispondi
Avatar utente
GlassOfMilk
Original~GolGirl®
Original~GolGirl®
Messaggi: 1676
Iscritto il: 17 mag 2013, 13:17

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da GlassOfMilk » 25 feb 2014, 8:42

MariPi82 ha scritto:Sì. Il tuo è stato medicalizzato. Ma la legge italiana non impone proprio niente. Ti hanno detto una inesattezza.......... il protocollo di induzione dipende dall'ospedale e dalle condizioni della gestante. Spero che la tua prossima esperienza (se ne vorrai altre) sarà migliore.
Ni. Ci sono dei protocolli. La legge centra relativamente ma anche io sono stata indotta a 41+3. Sinceramente mi pare pure sc**o attendere. Attendere cosa? Che il rischio di morte del bambino si realizzi?
Anzi ti dirò di più. Nell'ospedale dove ho partorito io, che conta circa 7000 parti all'anno, stanno riducendo a 41+0 l'induzione perchè statisticamente arrivando a 41+3 aumentano i casi di tc quindi chi lo sa, magari nel caso di aivlis indurre prima sarebbe servito ad evitare il tc.

E cmq ribadisco il concetto. Se non si vuole l'induzione si firma e si evita. Si attende che la natura faccia il suo corso ma se ne accettano tutte le conseguenze, non si può accettare l'induzione e lamentarsi dopo.

Aivlis sinceramente non capisco. Avevi un diabete gestazione che di sè è una condizione rischiosa, eri a 41+5... a che settimana volevi arrivare?

Avatar utente
Topillo
Platinum~GolGirl®
Platinum~GolGirl®
Messaggi: 103881
Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Topillo » 25 feb 2014, 8:46

GlassOfMilk ha scritto:
MariPi82 ha scritto:Sì. Il tuo è stato medicalizzato. Ma la legge italiana non impone proprio niente. Ti hanno detto una inesattezza.......... il protocollo di induzione dipende dall'ospedale e dalle condizioni della gestante. Spero che la tua prossima esperienza (se ne vorrai altre) sarà migliore.
Ni. Ci sono dei protocolli. La legge centra relativamente ma anche io sono stata indotta a 41+3. Sinceramente mi pare pure sc**o attendere. Attendere cosa? Che il rischio di morte del bambino si realizzi?
Anzi ti dirò di più. Nell'ospedale dove ho partorito io, che conta circa 7000 parti all'anno, stanno riducendo a 41+0 l'induzione perchè statisticamente arrivando a 41+3 aumentano i casi di tc quindi chi lo sa, magari nel caso di aivlis indurre prima sarebbe servito ad evitare il tc.

E cmq ribadisco il concetto. Se non si vuole l'induzione si firma e si evita. Si attende che la natura faccia il suo corso ma se ne accettano tutte le conseguenze, non si può accettare l'induzione e lamentarsi dopo.

Aivlis sinceramente non capisco. Avevi un diabete gestazione che di sè è una condizione rischiosa, eri a 41+5... a che settimana volevi arrivare?
Anche io la trovo strana questa protesta.
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille

Avatar utente
Topillo
Platinum~GolGirl®
Platinum~GolGirl®
Messaggi: 103881
Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Topillo » 25 feb 2014, 8:47

Giulia80 ha scritto:Io resto perplessa.
Come ho già detto, io vivo in Olanda, un paese dove la gravidanza è proprio poco medicalizzata. Per dire, si fanno 3 ecografie, un esame del sangue al primo trimestre, sono obbligati a dirti che la TN esiste, ma tu devi espressamente chiederla per farla. Mai fatto un esame delle urine, la curva glicemica, niente di niente. E io ero seguita in ospedale, non dalle ostetriche a casa per via di alcuni problemi miei. La seconda gravidanza è stata seguita in ospedale a causa del precedente della prima.

MA

la mia prima gravidanza è stata 5 anni fa. e 5 anni fa ti portavano alla 42esima settimana prima di proporre l'induzione (io ho partorito a 41+5 e durante l''ultima visita a 41+4 ho dovuto litigare con l'ostetrica per fissarla almeno al compimento della 42esima) e in alcuni casi sconfinavano nelle 43; non facevano flussimetrie, mai sentito parlare di AFI, mai fatta una visita ginecologica in gravidanza, mi veniva solo misurata la pressione e mi veniva chiesto se c'era qualcosa che volevo chiedere... e infatti io non riesco a togliermi dalla testa che se a 41+4 mi avessero fatto un'ultima ecografia, si sarebbero accorti che la situazione era brutta e forse non mi sarei risparmiata un cesareo che proprio non volevo, ma almeno forse non mi sarebbe capitato come mi è capitato. ma tant'è.

la mia seconda gravidanza è arrivata 2 anni dopo e sorpresa delle sorprese era cambiato il protocollo. adesso era previsto di proporre l'induzione a 41 settimane esatte (sottolineo "proporre": ti spiegano e di danno delle opzioni in modo molto neutro, non spingono) e hanno cominciato a fare delle rapide ecografie ad ogni visita invece di limitarsi a verificare il battito. perchè? perchè questa cosa ha ridotto la mortalità materno-fetale in modo significativo.
per contro, si sono accorti che potevano tenere la sala operatoria due gradi più calda e permettermi di tenere con me la bambina nella sala d'osservazione dopo il tc, così mentre il mio primo figlio l'ho avuto in mano quasi un'ora e mezza dopo il TC e sono impazzita ad attaccarlo al seno, la mia seconda non l'ho lasciata un attimo e sono riuscita ad attaccarla nel giro di pochissimo, mentre ero ancora nel blocco operatorio e non in camera. perchè? perchè si sono accorti che le cesarizzate incontravano più difficoltà ad allattare al seno e che potevano ridurre il ricorso al LA riducendo il tempo di separazione della madre dal bambino.

per dire che è vero che in italia la gravidanza è molto medicalizzata, ma è vero che se un extraterrestre dovesse capitare sulla terra e scegliere un posto dove mettere al mondo suo figlio, sceglierebbe l'italia: perchè alla faccia della sanità scalcinata, l'italia è il paese che nel mondo ha il minor tasso di mortalità materno-fetale.
questo è un dato, non un'opinione.
l'olanda è famosa per l'approccio poco medicalizzato della gravidanza, ma per contro il tasso di mortalità materno fetale è il più alto in europa e che, cercando di abbassarlo, hanno dovuto anche lì intraprendere la strada della medicalizzazione.

voglio dire che, se è vero che la virtù sta nel mezzo, forse però bisogna riflettere su quali sono i due estremi e su cosa vogliono dire. semplificarla con medicalizzazione=brutta cosa; natura= bella cosa è pericolosamente riduttivo.

e ribadisco che io non sono certo una fan della medicalizzazione.
:vaiii: :vaiii: :vaiii: :vaiii:
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille

Avatar utente
primomaggio
Master~GolGirl®
Master~GolGirl®
Messaggi: 7101
Iscritto il: 9 nov 2012, 21:07

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da primomaggio » 25 feb 2014, 9:19

L’intervento di Giulia80 è davvero molto importante!

Comunque dopo le mie due esperienze, sono arrivata alla conclusione che avere un parto fisiologico è anche questione di b.d.c… Sono arrivata al primo parto non spaventata, ma serena e desiderosa di vivere l’esperienza emozionante che avevo sentito descrivere da altre… invece… E nonostante il primo parto difficile, desideravo poter vivere un secondo parto in modo naturale, invece mi sono trovata a dover decidere se fare la manovra per rigirarlo e non me la sono sentita.
E comunque ribadisco che avendo entrambi i miei bambini sani con me, ritengo di essere fortunatissima!

Avatar utente
MariPi82
Gold~GolGirl®
Gold~GolGirl®
Messaggi: 24329
Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 25 feb 2014, 10:10

ma ragazze, esatto!
ma mica deve per forza essere negativa la medicalizzazione (es: esami in gravidanza; epidurale nel parto. Ripeto, io l'epidurale me la farò fare immediatamente la prossima volta)!
Solo, dipende da come una persona è! Ti fa stare meglio essere stramedicalizzata? Accomodati da uno specialista e in un ospedale che hanno qs approccio. Vuoi tutto naturalissimo e 2 visite in croce? Trovati un ospedale e un ginecologo con qs approccio!
Nulla è giusto o sbagliato a priori.
Poi la medicalizzazione della gravidanza è diversa dalla medicalizzazione del parto: la riduzione della medicalizzazione del parto è portata avanti per evitare manovre inutili (ho descritto prima le linee guida, i corsi preparto ecc ecc), quella della gravidanza è più che altro dettata dalla spending revew, MA, guarda caso se paghi privatamente puoi fare tutti gli esami che vuoi, e ripeto: non è sbagliato!!!!!! è soggettivo!!!!!
Poi se una non vuole fare gli esami tutti i mesi perchè si sente una malata terminale: ma chi la obbliga?
Qs e solo qs è il punto: ognuna è libera di decidere.
.....evviva l'epidurale. :hi hi hi hi
Pietro Roberto 02-01-2013

Avatar utente
Giulia80
Bronze~GolGirl®
Bronze~GolGirl®
Messaggi: 13638
Iscritto il: 9 lug 2009, 21:24

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Giulia80 » 25 feb 2014, 10:54

MariPi82 ha scritto:ma ragazze, esatto!
ma mica deve per forza essere negativa la medicalizzazione (es: esami in gravidanza; epidurale nel parto. Ripeto, io l'epidurale me la farò fare immediatamente la prossima volta)!
Solo, dipende da come una persona è! Ti fa stare meglio essere stramedicalizzata? Accomodati da uno specialista e in un ospedale che hanno qs approccio. Vuoi tutto naturalissimo e 2 visite in croce? Trovati un ospedale e un ginecologo con qs approccio!
Nulla è giusto o sbagliato a priori.
Poi la medicalizzazione della gravidanza è diversa dalla medicalizzazione del parto: la riduzione della medicalizzazione del parto è portata avanti per evitare manovre inutili (ho descritto prima le linee guida, i corsi preparto ecc ecc), quella della gravidanza è più che altro dettata dalla spending revew, MA, guarda caso se paghi privatamente puoi fare tutti gli esami che vuoi, e ripeto: non è sbagliato!!!!!! è soggettivo!!!!!
Poi se una non vuole fare gli esami tutti i mesi perchè si sente una malata terminale: ma chi la obbliga?
Qs e solo qs è il punto: ognuna è libera di decidere.
.....evviva l'epidurale. :hi hi hi hi

Cerco di chiarire una volta per tutte cosa voglio dire:
I rischi (e i benefici) che si corrono accostandosi alla gravidanza e al parto in un modo o in un altro sono OGGETTIVI e QUANTIFICABILI.
La percezione che si ha di quel rischio è SOGGETTIVA e dipende un po' dalla propria indole, un po' dall'informazione che si riceve.

E quindi no, non tutte le scelte si equivalgono oggettivamente; hanno pari dignità e diritto, ma non sono equivalenti.


E sull'informazione che si riceve, si potrebbe aprire un altro capitolo...
Francesco 21-10-09: l'indomito lunatico Elisa 24-08-11: l'allegra irosa
usa il cuore per pensare

Avatar utente
primomaggio
Master~GolGirl®
Master~GolGirl®
Messaggi: 7101
Iscritto il: 9 nov 2012, 21:07

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da primomaggio » 25 feb 2014, 11:23

Giulia80 ha scritto:

E sull'informazione che si riceve, si potrebbe aprire un altro capitolo...
E infatti… per quanto le donne abbiano diritto di scegliere… però - come ho scritto già ieri - non tutte hanno lo stesso livello di informazione e non per questo sono delle menefreghiste, semplicemente non tutte arrivano alla maternità documentate e si affidano legittimamente allo specialista. Sicché io non sono affatto convinta che ciascuna può avere ciò che desidera.

Avatar utente
MariPi82
Gold~GolGirl®
Gold~GolGirl®
Messaggi: 24329
Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 25 feb 2014, 11:26

no no....guarda, forse non hai capito, Giulia80.
Ovviamente sono le scelte che devono essere libere e soggettive.

Sull'informazione, basta informarsi!
Nessuno nasce imparato e con le informazioni in tasca: ma si può (e secondo me oggigiorno SI DEVE) chiedere (poi ognuna faccia come crede). C'è anche chi ha un approccio "non mi interesso, mi affido totalmente, tanto gli specialisti sono loro". Sbagliato, corretto? Più che altro soggettivo! Io non giudico, ognuno abbia l'approccio che meglio crede.

Che il rischio sia oggettivamente maggiore o minore rispetto alle scelte che fai, è poi discutibile (prendissimo un campione di persone totalmente uguali hai ragione tu, ma siamo tutti diversi).
Avendo infatti ognuna una storia anamnica diversa i rischi che una ha in gravidanza sono esclusivamente soggettivi (tant'è che a qualcuna viene indicato di fare degli esami, ad un'altra no: se ho famigliarità col diabete, o casi in famiglia, o sono ingrassata troppo gonfiandomi, o ho il glucosio alto nel sangue faccio la curva, diversamente no perchè non è necessaria - oppure la faccio per mio scrupolo (e qs è eccessiva medicalizzazione, ma libera scelta)......qs è UN esempio, ma ce ne sarebbero mille da poter fare)

Il parto è un altro paio di maniche, visto che è e sarà sempre un evento imprevedibile.....e qui si parla della famosa bdc di Primomaggio.

Ma scusa, chi avrebbe detto che tutte le scelte si equivalgono OGGETTIVAMENTE se è da 11 pagine che dico che POSSONO ESSERE SCELTE SOGGETTIVE........solo perchè vorrei chiarire -bene e per l'ultima volta- che la medicalizzazione della gravidanza (eccessiva) è frutto di una scelta soggettiva dettata dal fatto 1.o che si è informati e che si decide per se di fare esami su esami per eccesso di zelo (si è liberi, eh!) 2.o che ci si è affidato ad uno specialista che ha un approccio di questo tipo e non lo si controbatte (pur avendone le possibilità).

La gravidanza non è una malattia. Ognuna deve viverla liberamente come meglio crede e, ripeto, A MENO DI PATOLOGIE CHE OBBLIGHINO AD UN APPROCCIO DIVERSO (e qs è una questione di salute), esiste nella sanità italiana la possibilità di scelta! Che sia giusta, che sia sbagliata, che sia cmq quella che fa stare meglio la gestante (3 eco o 30?.....ma pure 40! --> è eccessiva medicalizzazione, ma se ti far stare bene e il tuo portafoglio se lo può permettere, prego!).

A me sembra di essere stata chiara......
Pietro Roberto 02-01-2013

Avatar utente
Antolina80
Silver~GolGirl®
Silver~GolGirl®
Messaggi: 15208
Iscritto il: 9 giu 2010, 17:26

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Antolina80 » 25 feb 2014, 11:42

Bè, diciamo che molte donne non si informano nemmeno quando possono/devono.
Parliamo per esempio dei corsi pre-parto. Nel mio comune sono gratuiti e posso assicurarvi che sono organizzati ottimamente. Seguono la madre dall'ottavo mese fino ai 3 mesi del bambino ed oltre se necessario. Eppure molte mie conoscenze l'hanno giudicato un servizio inutile. "a cosa mi serve? Cosa vuoi che mi dicano che già non so. Sono andata un paio di volte poi mi annoiavo".
Se il mio armadio è pieno non vuol dire che la mia testa sia vuota.
Silvia 30/12/2010 3.500 kg x 51 cm la nostra piccola punk
Jacopo 08/08/2015 3.840 kg x 53 cm il nostro piccolo kiwi

Avatar utente
aivlis
Active~GolGirl®
Active~GolGirl®
Messaggi: 655
Iscritto il: 17 giu 2007, 23:24

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da aivlis » 25 feb 2014, 11:53

GoM non è che avessi l'obiettivo di arrivare a chissà quale settimana per entrare nel Guinness dei Primati, semplicemente avrei preferito che fosse stato lui (mio figlio) a decidere quand'era il momento di nascere, e non il ginecologo. Anche perché, ripeto, il giorno prima dell'induzione ho perso il tappo, quindi sarebbe stata questione di pochi giorni, se non poche ore. Tutto qui. Nessuno stava rischiando la vita, quindi non mi sembra di dire un'assurdità, evidentemente però siamo tutte così abituate agli interventi e alle decisioni esterne nel momento del parto, che un pensiero come il mio sembra frutto di una mente esaltata e totalmente ignara dei potenziali rischi, che vi devo dire...
"La decisione più coraggiosa che puoi prendere ogni giorno è essere di buonumore." (Voltaire)

Jacopo 12/10/13

Avatar utente
Topillo
Platinum~GolGirl®
Platinum~GolGirl®
Messaggi: 103881
Iscritto il: 26 giu 2007, 15:11

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Topillo » 25 feb 2014, 12:00

però io so che da quando si perde il tappo, possono passare ancora 15 giorni prima che il travaglio si avvii.
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille

Avatar utente
GlassOfMilk
Original~GolGirl®
Original~GolGirl®
Messaggi: 1676
Iscritto il: 17 mag 2013, 13:17

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da GlassOfMilk » 25 feb 2014, 13:30

aivlis ha scritto:GoM non è che avessi l'obiettivo di arrivare a chissà quale settimana per entrare nel Guinness dei Primati, semplicemente avrei preferito che fosse stato lui (mio figlio) a decidere quand'era il momento di nascere, e non il ginecologo. Anche perché, ripeto, il giorno prima dell'induzione ho perso il tappo, quindi sarebbe stata questione di pochi giorni, se non poche ore. Tutto qui. Nessuno stava rischiando la vita, quindi non mi sembra di dire un'assurdità, evidentemente però siamo tutte così abituate agli interventi e alle decisioni esterne nel momento del parto, che un pensiero come il mio sembra frutto di una mente esaltata e totalmente ignara dei potenziali rischi, che vi devo dire...
Guarda io ho perso il tappo a 40+0 e sono stata indotta a 41+3 con dilatazione pressochè nulla, quindi come vedi non è detto che perso il tappo si partorisca in poche ore/giorni.
Detto questo, a questo punto ti chiedo se il tuo desidero era quello di attendere l'avvio spontaneo del travaglio perchè non hai firmato? Io so benissimo che l'induzione non è il massimo della vita per carità... ci sono passata anche io e tutte qui sanno cosa penso del mio primo parto ma... una morte endouterina non sempre è annunciata. Tu te lo saresti perdonato? Il medico si poteva prendere la responsabilità di attendere ancora sapendo che più passano i giorni più aumenta il rischio? Non ti saresti inc*****a ancora di più se nella peggiore delle ipotesi il medico ti avesse detto "faccia come meglio crede"?
IO non sono di certo una di quelle che attende le risposte dall'alto, ma dubito fortemente che le mie conoscenze di persona media che ha letto qualche libro/sito web ma di certo non è laureata in medicina con specializzazione in ginecologia possano essere equivalenti a quelle del medico a cui mi sono affidata.

Avatar utente
Giulia80
Bronze~GolGirl®
Bronze~GolGirl®
Messaggi: 13638
Iscritto il: 9 lug 2009, 21:24

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Giulia80 » 25 feb 2014, 14:17

MariPi82 ha scritto: Che il rischio sia oggettivamente maggiore o minore rispetto alle scelte che fai, è poi discutibile (prendissimo un campione di persone totalmente uguali hai ragione tu, ma siamo tutti diversi).
Avendo infatti ognuna una storia anamnica diversa i rischi che una ha in gravidanza sono esclusivamente soggettivi (tant'è che a qualcuna viene indicato di fare degli esami, ad un'altra no: se ho famigliarità col diabete, o casi in famiglia, o sono ingrassata troppo gonfiandomi, o ho il glucosio alto nel sangue faccio la curva, diversamente no perchè non è necessaria - oppure la faccio per mio scrupolo (e qs è eccessiva medicalizzazione, ma libera scelta)......qs è UN esempio, ma ce ne sarebbero mille da poter fare)
no MariPi, si prende un campione di donne tutte diverse e si vede l'incidenza di morte materna e fetale su questo campione.
poi, trattandosi di un risultato medio, certo che esiste una variabilità! la media per definizione è fatta di chi sta sopra e chi sta un sotto. quindi, se mediamente la mortalità è quella, sappi che potresti essere sfortunata e cascare in quel numero e sappi che in italia le probabilità che tu sia sfortunata sono più basse che in olanda.
questi sono fatti, anche se si riferiscono a probabilità statistiche e non alle singole persone.
occhio però, perchè le statistiche sono fatte da casi.
MariPi82 ha scritto: Il parto è un altro paio di maniche, visto che è e sarà sempre un evento imprevedibile.....e qui si parla della famosa bdc di Primomaggio.
tutta la gravidanza è un terno al lotto, così come il parto. è questo il problema: siamo abituati a pensare che uno stadio fisiologico sia l'equivalente di una situazione senza rischi. ma proprio no! la gravidanza e il parto sono soggetti a un rischio che diminuisce, senza poter essere annullato, attraverso una certa medicalizzazione (che non deve diventare eccessiva se non vuole ottenere l'effetto opposto, vedi 45% di tc che sfiorano certe regioni, contro il 15% calcolato dall'oms).
MariPi82 ha scritto: Ma scusa, chi avrebbe detto che tutte le scelte si equivalgono OGGETTIVAMENTE se è da 11 pagine che dico che POSSONO ESSERE SCELTE SOGGETTIVE........solo perchè vorrei chiarire -bene e per l'ultima volta- che la medicalizzazione della gravidanza (eccessiva) è frutto di una scelta soggettiva dettata dal fatto 1.o che si è informati e che si decide per se di fare esami su esami per eccesso di zelo (si è liberi, eh!) 2.o che ci si è affidato ad uno specialista che ha un approccio di questo tipo e non lo si controbatte (pur avendone le possibilità).
allora: io definisco eccessiva tutta quella medicalizzazione che invece di diminuire i rischi, li aumenta. penso alla valanga di cesarei inutili che vengono eseguiti in continuazione. tutto quello che invece fa sì che la mortalità materno fetale in italia sia la più bassa al mondo, non è eccesso.
almeno dimmi che criterio usi tu per dire cosa è eccessivo, perchè io non ho mica bene capito.
MariPi82 ha scritto: La gravidanza non è una malattia. Ognuna deve viverla liberamente come meglio crede e, ripeto, A MENO DI PATOLOGIE CHE OBBLIGHINO AD UN APPROCCIO DIVERSO (e qs è una questione di salute), esiste nella sanità italiana la possibilità di scelta! Che sia giusta, che sia sbagliata, che sia cmq quella che fa stare meglio la gestante (3 eco o 30?.....ma pure 40! --> è eccessiva medicalizzazione, ma se ti far stare bene e il tuo portafoglio se lo può permettere, prego!).

A me sembra di essere stata chiara......
la gravidanza non è una malattia, a dirlo a me sfondi una porta aperta.
ma non è nemmeno una passeggiata e ci son rischi anche a passeggiare.

e la libertà di scelta è inutile se non c'è alla base una corretta informazione, che passa anche per la comprensione dei rischi che si corrono a seconda delle situazioni in cui ci si va, più o meno scientemente, a trovare.
Francesco 21-10-09: l'indomito lunatico Elisa 24-08-11: l'allegra irosa
usa il cuore per pensare

Avatar utente
MariPi82
Gold~GolGirl®
Gold~GolGirl®
Messaggi: 24329
Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 25 feb 2014, 14:37

Vabbè guarda.....
forse scrivo male visto che parli di dati sulla mortalità, e io manco ci pensavo: parlavo del rischio che qualcosa non vada in gravidanza legato alle scelte degli esami medici che si fanno o meno, non parlavo del parto: e infatti del parto ho scritto dopo.
Eccessivo secondo me (ma anche secondo il vocabolario) è tutto ciò che non è necessario (e francamente: se hai 23 anni, nessun caso di patologie cromosomiche e una tn bellissima, fare la villo o l'amnio è eccessiva medicalizzazione - poi, ripeto, io non sono nessuno per giudicare le scelte altrui, per cui....)
Come dice Antolina, e come penso pure io, è semplice rimanere disinformate: basta volerlo. ALlo stesso modo è semplice informarsi: basta chiedere.
infine, e poi veramente concludo: come dici tu anche la gravidanza non è una passeggiata, e non è esente da rischi.......ma sai che c'è? che tutto quello che è in fieri è così: per cui la vita stessa lo è!
Io, scusa sai, ma non voglio proprio convincere nessuno.
Rispondevo solo a chi diceva che non è possibile la scelta, e che in Italia esiste solo eccessiva medicalizzazione in materia di parto. Per la mia personale esperienza, non è così.
Pietro Roberto 02-01-2013

Avatar utente
MariPi82
Gold~GolGirl®
Gold~GolGirl®
Messaggi: 24329
Iscritto il: 21 ott 2013, 14:32

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 25 feb 2014, 15:41

GlassOfMilk ha scritto:
aivlis ha scritto:GoM non è che avessi l'obiettivo di arrivare a chissà quale settimana per entrare nel Guinness dei Primati, semplicemente avrei preferito che fosse stato lui (mio figlio) a decidere quand'era il momento di nascere, e non il ginecologo. Anche perché, ripeto, il giorno prima dell'induzione ho perso il tappo, quindi sarebbe stata questione di pochi giorni, se non poche ore. Tutto qui. Nessuno stava rischiando la vita, quindi non mi sembra di dire un'assurdità, evidentemente però siamo tutte così abituate agli interventi e alle decisioni esterne nel momento del parto, che un pensiero come il mio sembra frutto di una mente esaltata e totalmente ignara dei potenziali rischi, che vi devo dire...
Guarda io ho perso il tappo a 40+0 e sono stata indotta a 41+3 con dilatazione pressochè nulla, quindi come vedi non è detto che perso il tappo si partorisca in poche ore/giorni.
Detto questo, a questo punto ti chiedo se il tuo desidero era quello di attendere l'avvio spontaneo del travaglio perchè non hai firmato? Io so benissimo che l'induzione non è il massimo della vita per carità... ci sono passata anche io e tutte qui sanno cosa penso del mio primo parto ma... una morte endouterina non sempre è annunciata. Tu te lo saresti perdonato? Il medico si poteva prendere la responsabilità di attendere ancora sapendo che più passano i giorni più aumenta il rischio? Non ti saresti inc*****a ancora di più se nella peggiore delle ipotesi il medico ti avesse detto "faccia come meglio crede"?
IO non sono di certo una di quelle che attende le risposte dall'alto, ma dubito fortemente che le mie conoscenze di persona media che ha letto qualche libro/sito web ma di certo non è laureata in medicina con specializzazione in ginecologia possano essere equivalenti a quelle del medico a cui mi sono affidata.
Scusa Gom, puntualizzo perchè se no poi pare che dico che le donne possono decidere in autonomia pure di farsi il taglio cesareo e con che tipo di anestesia: sia chiaro che l'ultima parola deve essere del medico (che si è laureato e ha studiato 11 anni per dirti quello che ti dice). Tuttavia il medico, che è obbligato ad informare la donna, ti consiglia di fare determinate cose (per es la curva glicemica senza famigliarità e rischio per diabete.....e quindi si è liberi di scegliere), oppure ti dice chiaramente che devi fare determinate cose (ed è in quel caso lì che ti assumi un rischio).

Nel mio ospedale il protocollo è induzione a 41+2.....o +3, non ricordo.......altri ospedali arrivano sino a 42+0 (con controllo del liquido e invecchiamento placenta).

Tornando in topic: io in casa non partorirei MAI! (anche perchè non ti fanno l'epidurale..... :risatina: )
Pietro Roberto 02-01-2013

Avatar utente
GlassOfMilk
Original~GolGirl®
Original~GolGirl®
Messaggi: 1676
Iscritto il: 17 mag 2013, 13:17

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da GlassOfMilk » 25 feb 2014, 19:19

Guarda io sono proprio una di quelle che ha scelto un tc contro l'opinione di tutto gol :hi hi hi hi e pure della propria ginecologa :hi hi hi hi ma proprio perché l'ho scelto io me ne prendo le conseguenze. Se decido di andare avanti con un'induzione o di firmare e andarmene a casa me ne prendo le conseguenze tutto qui.

Avatar utente
Giulia80
Bronze~GolGirl®
Bronze~GolGirl®
Messaggi: 13638
Iscritto il: 9 lug 2009, 21:24

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Giulia80 » 26 feb 2014, 8:27

MariPi82 ha scritto:Vabbè guarda.....
forse scrivo male visto che parli di dati sulla mortalità, e io manco ci pensavo: parlavo del rischio che qualcosa non vada in gravidanza legato alle scelte degli esami medici che si fanno o meno, non parlavo del parto: e infatti del parto ho scritto dopo.
mi dispiace, che la prendi sul personale. non ce l'ho con te, nemmeno ti conosco.
ma il fatto che tu non ci pensi è proprio lo specchio di quello che cercavo di dire: viviamo in un'epoca molto sicura proprio perchè la gravidanza non è più lasciata a sé stessa, ma non è vero che non succede mai nulla. pensa banalmente alla gestosi.
MariPi82 ha scritto: Eccessivo secondo me (ma anche secondo il vocabolario) è tutto ciò che non è necessario (e francamente: se hai 23 anni, nessun caso di patologie cromosomiche e una tn bellissima, fare la villo o l'amnio è eccessiva medicalizzazione - poi, ripeto, io non sono nessuno per giudicare le scelte altrui, per cui....)
io sono d'accordo con te, ma vorrei che capissi cosa voglio dire: che cose è o non è necessario non è una cosa così scontata. qui ti dicono che un'esame delle urine non è necessario, che visitarti non è necessario, che un'ecografia a 41+4 non è necessaria. io ho avuto una prima gravidanza perfetta, peccato che mio figlio sia nato di 3 chili a quasi 42 settimane dopo aver rischiato le penne.
capisci che non è possibile mettere in una tabella le cose necessarie o meno, perchè se così fosse morirebbe la possibilità di scegliere?
MariPi82 ha scritto:Come dice Antolina, e come penso pure io, è semplice rimanere disinformate: basta volerlo. ALlo stesso modo è semplice informarsi: basta chiedere.
infine, e poi veramente concludo: come dici tu anche la gravidanza non è una passeggiata, e non è esente da rischi.......ma sai che c'è? che tutto quello che è in fieri è così: per cui la vita stessa lo è!
guarda, se fosse vero che basta chiedere per ricevere le informazioni in modo imparziale, ne sarei proprio contenta. ma anche lì ci sono due parti in gioco: chi chiede e chi informa.
per dire, io ho fatto la manovra di rivolgimento. ne ho parlato prima di farla con la mia ginecologa storica in italia che mi ha detto che non si poteva fare in una donna che aveva già avuto un cesareo; alla stessa domanda qui la risposta è stata che si doveva valutare e alla fine la manovra è stata eseguita. non è bastato chiedere per avere delle risposte.
MariPi82 ha scritto:Io, scusa sai, ma non voglio proprio convincere nessuno.
Rispondevo solo a chi diceva che non è possibile la scelta, e che in Italia esiste solo eccessiva medicalizzazione in materia di parto. Per la mia personale esperienza, non è così.
guarda, dispiace anche a me. non ce l'ho con te e te lo ripeto.
sono d'accordo con te che è possibile medicalizzare meno la gravidanza, ma non sono d'accordo se dici che è una cosa così semplice. non perchè non si possa fare, ma perchè è psicologicamente difficile andare contro il parere del medico.
e soprattutto vorrei sottolineare che tutte le scelte comportano dei rischi, sia che tu voglia medicalizzare di meno, sia che tu voglia medicalizzare di più. ma se devi valutare quei rischi, è utile ragionare su quello che ti dicevo: l'incidenza statistica dei danni possibili a seconda degli approcci. perchè quello è l'unico dato oggettivo che hai, anche se poi non sai dove cascherai tu.

detto ciò, qui chiudo e ti chiedo scusa se ho usato le cose che hai detto tu per dire quello che volevo dire io, anche perchè siamo abbastanza d'accordo su tutto. volevo solo lanciare uno spunto di riflessione :sorrisoo
Francesco 21-10-09: l'indomito lunatico Elisa 24-08-11: l'allegra irosa
usa il cuore per pensare

Avatar utente
Giulia80
Bronze~GolGirl®
Bronze~GolGirl®
Messaggi: 13638
Iscritto il: 9 lug 2009, 21:24

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Giulia80 » 26 feb 2014, 8:30

GlassOfMilk ha scritto:Guarda io sono proprio una di quelle che ha scelto un tc contro l'opinione di tutto gol :hi hi hi hi e pure della propria ginecologa :hi hi hi hi ma proprio perché l'ho scelto io me ne prendo le conseguenze. Se decido di andare avanti con un'induzione o di firmare e andarmene a casa me ne prendo le conseguenze tutto qui.
ecco, è questo. ognuno sceglie per sé cosa è meglio. io non discuto questo, ne ho il massimo rispetto.
(e per dire, quando io ho scelto la manovra di rivolgimento, ho avuto anch'io una valanga di critiche)
ho solo detto che è riduttivo ridurre tutto a buono contro cattivo, perchè non è così semplice.
Francesco 21-10-09: l'indomito lunatico Elisa 24-08-11: l'allegra irosa
usa il cuore per pensare

Avatar utente
Antolina80
Silver~GolGirl®
Silver~GolGirl®
Messaggi: 15208
Iscritto il: 9 giu 2010, 17:26

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Antolina80 » 26 feb 2014, 9:07

Giulia80 ha scritto:ma perchè è psicologicamente difficile andare contro il parere del medico.
Quello secondo me dipende dalla persona. Chiunque una volta nella vita avrà sentito l'esigenza di chiedere un secondo parere o semplicemente di ignorare i consigli dei dottori. A me a 17 anni l'ortopedico consigliò di acquistare un tutore per il ginocchio per praticare sport, ma non l'ho mai fatto.... :fischia Sono 15 anni che dovrei togliere i denti del giudizio, ma non ho nessuna intenzione di farlo. :freddo E anche per mia figlia, quando le è stato prescritto l'antibiotico al PS ho chiesto prima al pediatra cosa fare.
A volte può essere rassicurante sapere che i medici la pensano all'unanimità su una questione.
Se mi fosse stata proposta un'induzione che non volevo, avrei chiesto il parere di un altro medico, come minimo.
Se il mio armadio è pieno non vuol dire che la mia testa sia vuota.
Silvia 30/12/2010 3.500 kg x 51 cm la nostra piccola punk
Jacopo 08/08/2015 3.840 kg x 53 cm il nostro piccolo kiwi

Avatar utente
Giulia80
Bronze~GolGirl®
Bronze~GolGirl®
Messaggi: 13638
Iscritto il: 9 lug 2009, 21:24

Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Giulia80 » 26 feb 2014, 9:25

Io penso che sia molto diverso quando devi prendere una decisione solo su te stessa o su te stessa e il bambino che aspetti.
Io ero decisa per il VBAC, ho fatto tutto quello che potevo per arrivarci e sono stata molto sostenuta dal mio ginecologo, che mi ha davvero incoraggiata, pur informandomi dei rischi e ponendo delle condizioni. Ma quando alla fine i monitoraggi non erano incoraggianti e lui, che continuava a dirmi che la situazione - si è espresso così - non era verde e neppure rossa, ma arancione, non ho osato andare oltre. è stato davvero un ottimo medico, perchè uno spazio per dire cosa volevo io me l'ha sempre dato, ma quando mi ha detto che vedeva una spia arancione io ho fatto marcia indietro anche se volevo, desideravo, avevo bisogno di un parto naturale. Non mi ha fatto terrorismo, ma mi ha detto chiaramente cosa pensava.
E alla fine ho scoperto che volevo, desideravo, avevo bisogno che mia figlia nascesse e stesse bene e ho accettato la medicalizzazione che non volevo, perchè i rischi aumentavano ogni ora che passava.

O per dirne una più facile, ero certa che a me non occorresse l'iniezione di immunoglobuline dopo la manovra di rivolgimento, perchè io e mio marito abbiamo entrambi l'rh negativo (qui il test di coombs non lo fanno, perchè la valutano una cosa non necessaria e fanno le immunoglobuline e bon), ma l'ostetrica mi ha detto che se non la facevo e poi succedeva qualcosa a me o alla bambina la responsabilità era mia. Mi sono un po' spaventata, anche se non ce n'era motivo, l'ho fatta e zitta. E non è che io sia una disinformata e odio odio odio le siringhe. Quanto ne avrei fatto a meno! Ma di fronte a una che ti dice così?
Francesco 21-10-09: l'indomito lunatico Elisa 24-08-11: l'allegra irosa
usa il cuore per pensare

Rispondi

Torna a “PREPARIAMOCI AL PARTO”