Che dire...vabbbbbbbèèèèèè, stendiamo un velo pietoso.
Forse sono io che sono troppo esigente.
Però...
Arte: significa colorare i pallini sul quaderno quando fanno gli esercizi di matematica, oppure di fare un disegnino sul quaderno di italiano (righe di prima!!!) per illustrare una poesia, una storia, un temino.
E poi mi vengono a dire che deve disegnare meglio.
Musica: n.p. o forse si...se intendono lo spettacolo di poesie e canzoni che a Natale hanno fatto, riservatoesclusivamente ai bambini delle due classi della scuola dell'infanzia comunale che si trova nello stesso plesso. I bambini della scuola dell'infanzia statale dello stesso Istituto complessivo, ma che hanno un edificio a parte, non sono stati invitati. Come pure i genitori.

E pensare che invece nella 2B fanno musica con tutti i crismi, anche troppo: Arianna lo scorso anno andava lì nell'ora di religione, e sul quadernino che le avevano fatto portare appositamente, riportava schede con lo schema dell'apparato uditivo, nozioni precise e puntuali, addirittura la biografia di Rossini, un riassunto del libretto della Gazza ladra, e una sera mi ha stupito riconoscendo dopo poche note un pezzo della gazza ladra. Stessa scuola, due classi vicine.
Educazione fisica/al movimento anche qui n.p., a meno delle poche lezioni di mini-rugby che hanno fatto come laboratorio/promozione in associazione con una grossa società della zona. Lo scorso anno mi incavolai che la maestra di matematica, quelle poche volte che c'era (preparava il concorso da dirigente scolastico), per "ginnastica" ogni tanto li portava fuori sulla terrazza con i cappotti a fare yoga

Insomma, questo è quel che passa il convento. Per fortuna che a casa ci siamo noi, ad integrare un po' le materie lacunose