dai però... A me non pare tanto sano che un bambino o un adolescente passi l'anno attendendo i 10 giorni in tenda con gli scout.val978 ha scritto:Mariangela
Mai e poi mai avrei rinunciato a un campo estivo per una vacanza studio. I miei me l'hanno pure proposto. Attendevo con ansia tutto l'anno quei 10 giorni in tenda e senza acqua!
Il mio ultino campo, tra l'altro, l'ho fatto a 18 anni in spagna, 12 italiani e 50 spagnoli, pure la lingua straniwra ho imparato
Fanno gite (o di una giornata o più), si ritrovano anche solo per una pizza, ogni tanto invece si trovano per discutere su determinate cose, guardano film insieme e poi cine-forum... insomma è un'esperienza di crescita insieme a qualcuno, come te, che condivide valori e ideali. perchè in compagnia è più bello camminare no? 
Probabilmente non riesco a spiegarmi, dov'è che avrei scritto che è l'idea del gruppo che non approvo?sbu ha scritto:cmq per mariangelac che trova così poco utile essere parte di un gruppo e fare campeggio io porto la mia esperienza di Croce Rossa.
Ero un po' più grande (avevo 21 anni) e per qualche anno ho fatto i turni, si dormiva in camerata nei letti a castello, ci si faceva il sacco al letto, c'era il 'nonnismo' (tipo al primo turno essere chiusi nella cella frigorifero dell'obitorio :ahah ) i gavettoni nelle sere d'estate, poi c'erano i campi di addestramento per le emergenze in cui si imparava a montare le ministeriali e a gestire un campo con la cucina, i bagni, etc, etc. E questa è la parte pratica, che mi ha portato a divertirmi come mai nella vita, mi ha fatto conoscere decine e decine di persona, farmi tante amiche e amici, alcuni morosi () e alla fine un marito (
)
E poi quando una volta all'anno a giugno ci si ritrova con tutte le delegazioni del MONDO a Solferino per l'anniversario della nascita della crocerossa e in migliaia uniti sotto alla stessa bandiera e con gli stessi principi su cui si giura io mi sono sentita per la prima volta in vita mia fare parte di qualcosa di grande, di importante in cui milioni di persone in ogni angolo del pianeta credono veramente. E questa sensazione di appartanenza così forte credo che la sentano anche gli scout.
E nessuna vacanza, nessun albergo o cena con gli amici o con la mia famiglia è come la sensazione che ho avuto in cui momenti passati con gli altri volontari e dipendenti CRI
Ma non è mica detto, i gruppi non è che devono essere imposti da superiori per esserlo, i gruppi sono anche quelli che si formano stringendo rapporti interpersonali, non è detto che è un'esperienza che finisce lì quella della vacanza studio, le amicizie sincere si coltivano anche successivamente, le esperienze si possono ripetere...rusc ha scritto:credo che il succo sia quello che ha spiegato SBU. Quella della cavanza-studio è una esperienza (credo bella e arricchente) che inizia e finisce e bon, non c'è un rapporto col gruppo, non c'è il gruppo voglio dire; finita ognuno a casa sua e tanti saluti.
E poi il campo scout (o della Croce Rossa, o della parrocchia, o...) non esclude la vacanza-studio, no?
Mio marito è stato scout dai 6 ai 18 anni eppure ha fatto anche varie vacanze studio, sia in Inghilterra sia in Germania...
Adesso mia nipote, 12 anni-prima media, frequenta il gruppo medie di CL: beh vedeste il modo entusiasta in cui ne parla
Voglio aggiungere che forse la parola gruppo da me è stata usata impropriamente, nel mio primo messaggio in effetti ho detto che non mi piacciono i gruppi ma intendevo "movimenti" intesi come persone che perseguono la stessa corrente, sono questi gruppi che rifuggo, hanno delle ispirazioni che non sempre condivido, hanno un organigramma che crea una subordinazione psicologica che preferisco evitare. I gruppi intesi come un pò di gente che insieme si organizza per andare a farsi un viaggio non mi crea alcun disagio.mariangelac ha scritto:Probabilmente non riesco a spiegarmi, dov'è che avrei scritto che è l'idea del gruppo che non approvo?sbu ha scritto:cmq per mariangelac che trova così poco utile essere parte di un gruppo e fare campeggio io porto la mia esperienza di Croce Rossa.
Ero un po' più grande (avevo 21 anni) e per qualche anno ho fatto i turni, si dormiva in camerata nei letti a castello, ci si faceva il sacco al letto, c'era il 'nonnismo' (tipo al primo turno essere chiusi nella cella frigorifero dell'obitorio :ahah ) i gavettoni nelle sere d'estate, poi c'erano i campi di addestramento per le emergenze in cui si imparava a montare le ministeriali e a gestire un campo con la cucina, i bagni, etc, etc. E questa è la parte pratica, che mi ha portato a divertirmi come mai nella vita, mi ha fatto conoscere decine e decine di persona, farmi tante amiche e amici, alcuni morosi (
E poi quando una volta all'anno a giugno ci si ritrova con tutte le delegazioni del MONDO a Solferino per l'anniversario della nascita della crocerossa e in migliaia uniti sotto alla stessa bandiera e con gli stessi principi su cui si giura io mi sono sentita per la prima volta in vita mia fare parte di qualcosa di grande, di importante in cui milioni di persone in ogni angolo del pianeta credono veramente. E questa sensazione di appartanenza così forte credo che la sentano anche gli scout.
E nessuna vacanza, nessun albergo o cena con gli amici o con la mia famiglia è come la sensazione che ho avuto in cui momenti passati con gli altri volontari e dipendenti CRI
Ricordo anche di aver scritto che se c'è una giusta finalità, approverei anche il "sacrificio" di dormire per terra, e di tutte le altre privazioni. La CRI la preferisco di gran lunga agli scout, anche se leggo che c'è nonnismo anche lì, e no, non mi sono ancora abituata..... scusate se le prevaricazioni m'indignano sempre.
Ohh io parlo di me, di quello che mi piace e non mi piace, è chiaro che se ai miei figli venisse in mente di fare delle esperienze che io non farei mai, li lascerei provare....
No, non mi alletta, mi adatto a tutto ma se devo sceglire, vivrei altro genere di esperienze, come tra l'altro ho fatto, e di tutto mi si può dire tranne che io sia una persona superifciale e non consapevoleval978 ha scritto:Mariangela é evidente che se l'idea di vivere un'esperienza privandosi delle comoditá non ti alletta, lo scoutismo non fa per te. Forse. Perché secondo me anche quello é uno "strumento" per raggiungere altro (consapevolezza, spiritualitá,...)
di quale S-comodità parli?un'esperienza privandosi delle comoditá non ti alletta,
Questo mi sembra un bellissimo motivo per il quale si possono abbandonare le comodità di casa, quello di far vedere come si diviertivano i tuoi genitori...francamente a me diverte da matti l'idea di portare mia figlia a fare le vacanze come le facevo io.
Tu.mariangelac ha scritto:No, non mi alletta, mi adatto a tutto ma se devo sceglire, vivrei altro genere di esperienze, come tra l'altro ho fatto, e di tutto mi si può dire tranne che io sia una persona superifciale e non consapevoleval978 ha scritto:Mariangela é evidente che se l'idea di vivere un'esperienza privandosi delle comoditá non ti alletta, lo scoutismo non fa per te. Forse. Perché secondo me anche quello é uno "strumento" per raggiungere altro (consapevolezza, spiritualitá,...)
permalosa sono di natura non c'era certo bisogno degli scoutely66 ha scritto:val se leggi non ho messo solo gli scout, inutile che ti alteri o fingi di non farlo...
mai pensato che gli scout sia selettivi, ma permalosi si, e si conferma
Non lo escludo... ma conoscendo come sono ora le 2 femmine dubito che siano disposte ad adattarsi...helzbeth ha scritto:Tu.mariangelac ha scritto:No, non mi alletta, mi adatto a tutto ma se devo sceglire, vivrei altro genere di esperienze, come tra l'altro ho fatto, e di tutto mi si può dire tranne che io sia una persona superifciale e non consapevoleval978 ha scritto:Mariangela é evidente che se l'idea di vivere un'esperienza privandosi delle comoditá non ti alletta, lo scoutismo non fa per te. Forse. Perché secondo me anche quello é uno "strumento" per raggiungere altro (consapevolezza, spiritualitá,...)
Ma i tuoi figli magari si divertirebbero.
ma nella vita si cambia... vedremo... ) 
" No guarda, vieni a farti un giro e poi mi dici, nn sono cose che trasmetto io, loro sono le classiche principesse sul pisello, e non hanno preso da noi genitori, sono così, punto. Però magari con il tempo chi lo sa...helzbeth ha scritto:credo dipenda anche dai messaggi che tu passi loro...
certo è che sarebbe meglio imparassero ad adattarsi, o meglio insegnar loro che è meglio saperlo fare (secondo me
Per partecipare all'isola dei famosi!!mariangelac ha scritto:Questo mi sembra un bellissimo motivo per il quale si possono abbandonare le comodità di casa, quello di far vedere come si diviertivano i tuoi genitori...francamente a me diverte da matti l'idea di portare mia figlia a fare le vacanze come le facevo io.
ma raggiunto un certo grado di progresso "io" ad esempio da cosa dovrei essere mossa? Un conto è l'essere legata da un percorso affettivo, o comunque per novità ok, lo posso fare, UNA VOLTA e mi posso anche divertire, ma se poi deve diventare uno stile di vita.... mi dispiace, ma la conquista dell'acqua calda e di un giaciglio comodo sono per me beni ai quali non voglio rinunciare.
