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AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da kik » 1 mar 2012, 18:52

Ari ha scritto: sì ragazze, ma come lo spiegate al neonato che voi non siete la mamma.
lo accudite con distacco?
e come dice KIK se l alternativa e' un istituto, cosa pensi sia meglio per lui?
vedi Ari la cosa a cui penso è questa qui sopra. E alla tua domanda risponderei "come glielo spieghi al neonato che la sua mamma non può prendersi cura di lui e che quindi deve stare in un istituto? "

Poi non ci si aspetta che la famiglia affidataria lo accudisca con distacco.
Sai che è una condizione temporanea, sai che stai aiutando la madre, sai soprattutto che stai offrendo al bambino un'alternativa a un istituto (con tutto quello che comporta.)
Certo che alla fine soffrirai ma mettendo sulla bilancia le due cose... comincio a vederla pendere da un lato più dell'altro
Poi sapere che potrà riabbracciare finalmente la sua vera mamma o una famiglia che lo crescerà con altrettanto amore dovrebbe essere comunque una gioia e un conforto. E' l'amore nella sua forma più alta, no?
Perlomeno trovo giusto sforzarsi di pensarci senza mettere paletti emotivi a priori
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da Piorellino » 1 mar 2012, 19:09

kik ha scritto:
Ari ha scritto: sì ragazze, ma come lo spiegate al neonato che voi non siete la mamma.
lo accudite con distacco?
e come dice KIK se l alternativa e' un istituto, cosa pensi sia meglio per lui?
vedi Ari la cosa a cui penso è questa qui sopra. E alla tua domanda risponderei "come glielo spieghi al neonato che la sua mamma non può prendersi cura di lui e che quindi deve stare in un istituto? "

Poi non ci si aspetta che la famiglia affidataria lo accudisca con distacco.
Sai che è una condizione temporanea, sai che stai aiutando la madre, sai soprattutto che stai offrendo al bambino un'alternativa a un istituto (con tutto quello che comporta.)
Certo che alla fine soffrirai ma mettendo sulla bilancia le due cose... comincio a vederla pendere da un lato più dell'altro
Poi sapere che potrà riabbracciare finalmente la sua vera mamma o una famiglia che lo crescerà con altrettanto amore dovrebbe essere comunque una gioia e un conforto. E' l'amore nella sua forma più alta, no?
Perlomeno trovo giusto sforzarsi di pensarci senza mettere paletti emotivi a priori
esatto brava kik!
e' l amore nella sua forma piu alta, quella senza "egoismo" quello per cui ami qualcuno pur sapendo che non sara' tuo, ma lo fai solo ed esclusivamente per aiutare qualcuno.
Juan Carlos Anthony è nato il 20 giugno 2007 alle ore 12.08, lui è l'AMORE DELLA MIA VITA!

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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da laura s » 1 mar 2012, 21:48

Rossomela io ti dico solo questo: se il paradiso esiste, credo che tu entrerai fra i primi.
Chapeau!
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da helzbeth » 2 mar 2012, 9:08

Io ci ho pensato su (all'inizio) memore della mia esperienza da baby sitter.

Una di queste è stata fare la babysitter ad un bambino (avevo 19 anni) a partire da quando aveva 2 mesi.
Questo bambino ovviamente era nella sua famiglia, con genitori e fratello maggiore (che ai tempi avevo tenuto pure lui).
Questo bambino stava con me dalle 8 alle 16, la madre non lavorava o lavorava nell'ufficio del marito quando voleva e per il resto andava a spasso.
Io sicuramente ho trattato questo bambino NON con lo spirito materno (non sapevo neanche cosa significasse) ma con lo spirito di chi ama i bambini e cerca di fare il meglio (non tipo parcheggio).
Questo bambino l'ho svezzato io, la madre è arrivata a casa dopo la sua prima pappa (era in piazza a farsi un giro) e mi chiese semplicemente "allora? ha mangiato?"
Questo bambino ha vissuto SEMPRE nella sua casa e con la sua famiglia.
Quando ho "finito" il mio lavoro però ho dovuto, per un certo periodo di tempo, andare a casa loro a ora di pranzo perchè il bambino con sua madre non mangiava.
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da Piorellino » 2 mar 2012, 11:12

helzbeth ha scritto:Io ci ho pensato su (all'inizio) memore della mia esperienza da baby sitter.

Una di queste è stata fare la babysitter ad un bambino (avevo 19 anni) a partire da quando aveva 2 mesi.
Questo bambino ovviamente era nella sua famiglia, con genitori e fratello maggiore (che ai tempi avevo tenuto pure lui).
Questo bambino stava con me dalle 8 alle 16, la madre non lavorava o lavorava nell'ufficio del marito quando voleva e per il resto andava a spasso.
Io sicuramente ho trattato questo bambino NON con lo spirito materno (non sapevo neanche cosa significasse) ma con lo spirito di chi ama i bambini e cerca di fare il meglio (non tipo parcheggio).
Questo bambino l'ho svezzato io, la madre è arrivata a casa dopo la sua prima pappa (era in piazza a farsi un giro) e mi chiese semplicemente "allora? ha mangiato?"
Questo bambino ha vissuto SEMPRE nella sua casa e con la sua famiglia.
Quando ho "finito" il mio lavoro però ho dovuto, per un certo periodo di tempo, andare a casa loro a ora di pranzo perchè il bambino con sua madre non mangiava.
Si sono cose che possono succedere, ma se nel caso dei bambini in affido, scelta non c'e' penso che la famiglia affidataria, seppur ci sara' per i bimbi il trauma dell' "abbandono" sia il male minore.
Kaima dice che io sono la sua best friend, lei mi chiama zia, sono africani questi fratellini e so che per loro chiamare zia significa segno di vicinanza affettiva e rispetto, e' per questo che seguendo la loro tradizione mi faccio chiamare cosi. Loro stanno ptraticamente sempre con noi e a volte quando quella volta al mese devono andare a passare il weekend dai genitori, capita che piagnucolino o abbiano un po; il magone, ma passa subito perche' tu sei li a spiegargli che loro hanno mamma e papa' che li amano piu di me, di noi, ma al momento non possono tenerli anche se vorrebbero stare sempre con loro. Che zia e zio e Juan sono sempre qui che li aspettano e che vorranno sempre bene a loro in ogni caso. E' non solo amore quello che si deve dare, ma il legame che si crea e' proprio una missione e va usata molto la psicologia con il giusto distacco e nello stesso tempo il giusto attaccamento. E' difficile nessuno e' perfetto quindi ognuno fa il suo meglio. :sorrisoo
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da rossomela » 2 mar 2012, 11:55

Grazie Laura .... non credo ci meritare tanto :sorrisoo

So che è una cosa che faccio, tanto, anche per me

Piorellino mi accorgo di aver scritto qualcosa ieri che nn è apparso.
Posso, quando tutto avrà inizio, mandarti qualche MP per confrontarci sull'esperienza?

Mi hanno appena confermato che mercoledì prossimo conosceremo l'assistente sociale a noi assegnata, avremo la spiegazione dettagliata della situazione del bimbo e poi iniziano i piccoli "affiancamenti"
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da Edera » 2 mar 2012, 12:22

Rossomela, ti ammiro tantissimo, io non ce la farei mai, mi affeziono troppo agli animali, figuriamoci ad un bimbo che dovrei poi riconsegnare alla vera famiglia...nono, non fa per me.
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da helzbeth » 2 mar 2012, 13:06

Piore, immagino che con bambini più grandini possa essere più facile (nei limiti pur se sempre difficile) perchè la "tua" bambina SA che non siete la sua famiglia, ma un polmone di affetto.

Nel caso di un bambino di pochi mesi lo trovo difficile, non so se il trauma in questo caso sia il male minore, non posso pensare che i bambini che non riescano a trovare collocazione familiare crescano come nei vecchi orfanotrofi, ma in realtà non ne ho idea.

Sarebbe interessante sapere come vivono effettivamente questi bambini.
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da val978 » 2 mar 2012, 13:49

helzbeth ha scritto:Piore, immagino che con bambini più grandini possa essere più facile (nei limiti pur se sempre difficile) perchè la "tua" bambina SA che non siete la sua famiglia, ma un polmone di affetto.

Nel caso di un bambino di pochi mesi lo trovo difficile, non so se il trauma in questo caso sia il male minore, non posso pensare che i bambini che non riescano a trovare collocazione familiare crescano come nei vecchi orfanotrofi, ma in realtà non ne ho idea.

Sarebbe interessante sapere come vivono effettivamente questi bambini.
come ha detto qualcuna un po' di post fa, ammesso che non esistano più gli orfanatrofi di una volta ma solo centri di accoglienza, comunità e case famiglia belle pulite e con personale adeguato (ma purtroppo non sono sicura che sia così, lo spero ma non ci credo), un bambino non desidera vivere in una camerata con altri bimbi come lui e gli operatori. un bambino desidera avere una mamma o un papà (seppure temporaneo) che gli dia il bacio della buona notte.

ma davvero pensi che per un neonato come quello che andrà da rossomela (rischio giuridico, possibilità alla madre ecc ecc ecc ne abbiamo già parlato), esistano alternative migliori che una famiglia affidataria?

ragazze, noi ci facciamo le paranoie di traumatizzare i nostri figli se li lasciamo piangere più del dovuto o gli diamo il latte artificiale o torniamo a lavorare full time o li iscriviamo al nido troppo presto, e secondo voi il vivere in una comunità (quindi senza una famiglia) è meno traumatizzante che staccarsi dalla famiglia affidataria per andare da quella adottiva?

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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da helzbeth » 2 mar 2012, 13:57

guarda: io sono andata a lavorare il giorno dopo uscita dall'ospedale, le ho dato latte artificiale, ho dato mia figlia ad una rumena a 40 giorni (una che non conoscevo da prima) e l'ho mandata al nido a 6 mesi, quindi direi che in questo senso caschi male :risatina:

Non metto in dubbio che una famiglia affidataria possa dare più affetto di un istituto, ma un bambino di pochi mesi si affeziona a te come fossi la MAMMA, ed è diverso stare con te "pseudomamma" e venir staccati da un ambiente "famiglia" che TROVARE una mamma uscendo da un ambiente comunitario.

Ovvio che il distacco sarà traumatico in ogni caso.

Io mi sto solo facendo delle domande, non sto dando giudizi.
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da kik » 2 mar 2012, 14:03

helzbeth ha scritto:guarda: io sono andata a lavorare il giorno dopo uscita dall'ospedale, le ho dato latte artificiale, ho dato mia figlia ad una rumena a 40 giorni (una che non conoscevo da prima) e l'ho mandata al nido a 6 mesi, quindi direi che in questo senso caschi male :risatina:

Non metto in dubbio che una famiglia affidataria possa dare più affetto di un istituto, ma un bambino di pochi mesi si affeziona a te come fossi la MAMMA, ed è diverso stare con te "pseudomamma" e venir staccati da un ambiente "famiglia" che TROVARE una mamma uscendo da un ambiente comunitario.

Ovvio che il distacco sarà traumatico in ogni caso.

Io mi sto solo facendo delle domande, non sto dando giudizi.
helz, questi bambini passano da una pseudomamma a una MAMMA (che nei casi più fortunati è la vera madre, in altri casi una madre adottiva)
NOn è che lasciano la pseudo mamma per entrare in un istituto.
Sono molto maggiori i danni che subisce un bambino nel crescere in un istituto rispetto al "danno" provocato dal passare da una famiglia che ti ama ad un'altra famiglia che ti ama allo stesso modo
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da helzbeth » 2 mar 2012, 14:07

ma quel bambino crede che la pseudo mamma in quel momento sia SUA mamma...

non so, ci devo pensare, e in queste cose co devo pensare con calma.
e mi piacerebbe veramente vedere come vivono questi bambini negli istituti.
/realmente/
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da kik » 2 mar 2012, 14:15

helzbeth ha scritto:ma quel bambino crede che la pseudo mamma in quel momento sia SUA mamma...

non so, ci devo pensare, e in queste cose co devo pensare con calma.
e mi piacerebbe veramente vedere come vivono questi bambini negli istituti.
/realmente/
e pensi che la cosa potrebbe essere accettabile qualora vi fossero una buona igiene generale, spazi aperti, pasti equilibrati, cambio pannolino, pat pat degli operatori?

Io non riesco manco lontamente a mettere le due cose sullo stesso piano, davvero
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da helzbeth » 2 mar 2012, 14:19

in realtà io ho scelto il nido in luogo di una babysitter in ambito familiare proprio per non confonderla, oltre ad altre motivazioni di altro genere

però, ripeto, non sapendo come vivono questi bambini non posso dire nulla, ma non posso pensare che vengano trattati diversamente da come vengono trattati i "NOSTRI" bambini in un nido, o quantomeno me lo auguro
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da kik » 2 mar 2012, 14:29

helzbeth ha scritto:in realtà io ho scelto il nido in luogo di una babysitter in ambito familiare proprio per non confonderla, oltre ad altre motivazioni di altro genere

però, ripeto, non sapendo come vivono questi bambini non posso dire nulla, ma non posso pensare che vengano trattati diversamente da come vengono trattati i "NOSTRI" bambini in un nido, o quantomeno me lo auguro
:urka
ma come fai a fare il paragone tra queste situazioni DRAMMATICHE e la scelta di una madre di mandare al nido il proprio figlio??? sono basita...
Cmq chiudo qui perché altrimenti monopolizzo il topic in modo assolutamente inutile
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da cristiana » 2 mar 2012, 14:30

helzbeth ha scritto:in realtà io ho scelto il nido in luogo di una babysitter in ambito familiare proprio per non confonderla, oltre ad altre motivazioni di altro genere

però, ripeto, non sapendo come vivono questi bambini non posso dire nulla, ma non posso pensare che vengano trattati diversamente da come vengono trattati i "NOSTRI" bambini in un nido, o quantomeno me lo auguro
purtroppo non è così. esistono istituti che è impossibile chiamare casa famiglie se senti i ragazzi parlarne così come ne esistono altri in cui possono trovare stabilità e riferimenti. il problema è che difficilmente in istituto ci trovi l'amore di una famiglia. Da una settimana mi è arrivata in classe una ragazzetta di 12 anni, tolta alla madre e affidata alla casa famiglia della scuola in cui insegno. bene, nonostante sono certissima della qualità di questa casa famiglia, lei è uscita con me dall'aula e in lacrime singhiozzava pregandomi di riportarla dalla mamma. questo per dirti che se anche vengono trattati bene, non è lo stesso che stare a casa. e sì, di sicuro ci sarà il trauma del distacco al momento di separarsi ma credo, nella mia ignoranza, che sia molto meno peggio del trauma dell'abbandono e della triste consapevolezza "che a te non ti vuole nessuno"
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da Edera » 2 mar 2012, 14:31

cristiana ha scritto:
helzbeth ha scritto:in realtà io ho scelto il nido in luogo di una babysitter in ambito familiare proprio per non confonderla, oltre ad altre motivazioni di altro genere

però, ripeto, non sapendo come vivono questi bambini non posso dire nulla, ma non posso pensare che vengano trattati diversamente da come vengono trattati i "NOSTRI" bambini in un nido, o quantomeno me lo auguro
purtroppo non è così. esistono istituti che è impossibile chiamare casa famiglie se senti i ragazzi parlarne così come ne esistono altri in cui possono trovare stabilità e riferimenti. il problema è che difficilmente in istituto ci trovi l'amore di una famiglia. Da una settimana mi è arrivata in classe una ragazzetta di 12 anni, tolta alla madre e affidata alla casa famiglia della scuola in cui insegno. bene, nonostante sono certissima della qualità di questa casa famiglia, lei è uscita con me dall'aula e in lacrime singhiozzava pregandomi di riportarla dalla mamma. questo per dirti che se anche vengono trattati bene, non è lo stesso che stare a casa. e sì, di sicuro ci sarà il trauma del distacco al momento di separarsi ma credo, nella mia ignoranza, che sia molto meno peggio del trauma dell'abbandono e della triste consapevolezza "che a te non ti vuole nessuno"
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da leda71 » 2 mar 2012, 14:32

che bella cosa che fai :sorrisoo
There must be some kind of way out of here ...

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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da helzbeth » 2 mar 2012, 14:46

kik ha scritto:
helzbeth ha scritto:in realtà io ho scelto il nido in luogo di una babysitter in ambito familiare proprio per non confonderla, oltre ad altre motivazioni di altro genere

però, ripeto, non sapendo come vivono questi bambini non posso dire nulla, ma non posso pensare che vengano trattati diversamente da come vengono trattati i "NOSTRI" bambini in un nido, o quantomeno me lo auguro
:urka
ma come fai a fare il paragone tra queste situazioni DRAMMATICHE e la scelta di una madre di mandare al nido il proprio figlio??? sono basita...
Cmq chiudo qui perché altrimenti monopolizzo il topic in modo assolutamente inutile
non sto facendo alcun paragone, sto cercando di capire.
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Re: AFFIDO NEONATO IN ARRIVO.... CE LA FAREMO?

Messaggio da val978 » 2 mar 2012, 15:21

helzbeth ha scritto:guarda: io sono andata a lavorare il giorno dopo uscita dall'ospedale, le ho dato latte artificiale, ho dato mia figlia ad una rumena a 40 giorni (una che non conoscevo da prima) e l'ho mandata al nido a 6 mesi, quindi direi che in questo senso caschi male :risatina:

Non metto in dubbio che una famiglia affidataria possa dare più affetto di un istituto, ma un bambino di pochi mesi si affeziona a te come fossi la MAMMA, ed è diverso stare con te "pseudomamma" e venir staccati da un ambiente "famiglia" che TROVARE una mamma uscendo da un ambiente comunitario.

Ovvio che il distacco sarà traumatico in ogni caso.

Io mi sto solo facendo delle domande, non sto dando giudizi.
giuro che non lo sapevo. :risatina:

comunque alla fine è giusto scambiarsi i punti di vista altrimenti non si capirà mai chi fa scelte diverse dalle nostre.

io per esempio, prima di leggere in questo topic, non avrei mai pensato che una famiglia rinunciasse (o meglio: non si proponesse) all'affidamento a causa della paura del distacco. pensavo ad altre varie motivazioni, più o meno condivisibili, ma al problema del distacco no....

io di ragazze che "non voleva nessuno" ne ho conosciute, e non è una bella cosa.
la famiglia più altruista che ho conosciuto è una coppia di amici dei miei genitori, che non hanno avuto figli naturali ma nella loro vita hanno avuto in affidamento 2 ragazze adolescenti "che non voleva nessuno", ragazze passate (e rifiutate) da varie famiglie, davvero problematiche ma che da loro non se ne sono più andate, se non quando si sono sposate.

l'universo delle persone buone è veramente sconfinato (per fortuna)

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