Appena mia nonna è andata in ospedale, su consiglio dello psicologo dell'ospedale 8che segue i parenti di malati terminali) ho iniziato a parlare a gaia della morte, proprio raccontandole di quelle ali bellissime che nascono quando si è tanto vecchi e malati. Ali che portano sulle stelle, in un posto bellissimo, dove non si è più nè vecchi nè malati, dove tutti ci rincontremo un giorno.
Quando mia nonna è morta io ho chiamato a casa (ero in ospedale con i miei e mia sorella e siam rimasti accanto a mia nonna fin alla fine) e l'ho detto a mio martio, che però ho capito subito non sarebbe stato in grado di gestire la notizia con gaia (anche lui la considerava sua nonna, si son sempre amati moltissimo . e mia nonna spesso diceva che il suo nipote preferito era lui

"Gaia, ho una notizia BELLISSIMA da darti. Finalmente alla nonna grande sono spuntate delle ali stupende ed è volata in cielo". Lei andata a mangiare con mio marito dai suoceri e a mia suocera ha subito detto: "la mia mamma non c'è, è con la nonna grande ad aiutarla a mettere le ali per volare in cielo".
Però non è stato così indolore, perchè il concetto che è in cielo va bene, il concetto che non tornerà mai più...uh che fatica farlo capire a mia figlia! quante notti ho consolato i suoi pianti: "voglio la mia nonna grande" (e io, che ero legatissima a mia nonna, la consolavo comunque con le lacrime). Poi son successe due cose: mia figlia ha sognato la nonna grande che la salutava (e quindi in un modo o nell'altro l'ha potuta rivedere) e poi le ho detto che la nonna grande è su una stella. Lei ha scelto la stella polare e ha deciso che la nonna grande di sera la saluta da lì. non c'è una sera che si scordi di salutarla (ed è passato un anno).
Non è stato facile, la morte non è mai facile, non è indolore, ma va affrontata.