Eva scusami non ho letto tutto, ma tu hai dei figli?EvaGreen ha scritto:Ely66:
Ma il bimbo che si butta a terra per strada sbraitando mezz'ora pensi che non abbia motivi a monte?
Li ha comunque.
Tu vedi la scena da fuori vedi una mamma che parla per venti minuti e poi vedi che parte lo sculaccione e pensi che sia giustificato a quel punto.
Ma non sai se quel bimbo ha disagi che partano da prima,cioè con motivi precisi,non sai cosa la mamma gli abbia detto per venti minuti e nemmeno quale fosse il motivo del disagio.
Forse la mamma non ha trovato il modo giusto pur parlando per venti minuti.
Forse come dice Ema1 i tentativi non funzionano al primo colpo.
Che ottieni quindi con lo sculaccione?
Che il figlio la smetta perché gli e' stato imposto un modo umiliante o comunque di forza fisica superiore alla sua?
Allora non mi interesserebbe ottenere quel risultato.
Io non voglio che mia figlia la smetta di protestare.
Non e' quella la mia priorità.Voglio risolvere e capire insieme.
Tanto che quando perdo la pazienza e urlo poi mi sento così male che le chiedo scusa e le spiego perché l'ho fatto.
Perché mi chiedi che lavoro faccio?Non capisco il nesso.
Comunque non lavoro con i bambini lavoro in un ufficio con orari da ufficio.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
se non sei parte della soluzione sei parte del problema
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
comunque dopo lo sculaccione gli spiego per bene perchè mammina lo ha dato. 

se non sei parte della soluzione sei parte del problema
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Ely per me rimane comunque un atteggiamento sano che da parte della loro crescita.
Per noi e' una faticaccia e se vuoi te lo sottoscrivo.
Ma non si e' mai detto che fare i genitori sia un lavoro facile!
Per Melissa:certo che e' la tua opinione e ne abbiamo due diverse.
Se io ho un figlio che ritengo ingestibile cerco di capire i motivi che me lo rendono tale (e cioè se c'e un disagio da risolvere,se quel che per me e' ingestibile per altri e' normale,se invece sono io a non trovare un modo per fare meglio ecc.)
Arrivare alle mani per me e' un fallimento come genitore che dovrebbe essere sistemato.
Per noi e' una faticaccia e se vuoi te lo sottoscrivo.
Ma non si e' mai detto che fare i genitori sia un lavoro facile!
Per Melissa:certo che e' la tua opinione e ne abbiamo due diverse.
Se io ho un figlio che ritengo ingestibile cerco di capire i motivi che me lo rendono tale (e cioè se c'e un disagio da risolvere,se quel che per me e' ingestibile per altri e' normale,se invece sono io a non trovare un modo per fare meglio ecc.)
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
il bimbo che si butta a terra sbraitando mezz'ora lo fa perchè sa, o crede, che possa funzionare.
mia figlia è una contestatrice, questo però non significa che io debba sempre e comunque pattuire tutto con lei, anche se ci prova sempre.
ci sono da stabilire anche dei ruoli: io sono la mamma e tu la bambina.
La bambina deve anche accettare che ogni tanto la mamma prenda decisioni che a lei (o lui) non piacciono.
La mamma non ha bisogno dell'autorizzazione del figlio.
Il figlio invece sì.
Ci sono comunque ruoli che devono essere chiari ai bambini.
mia figlia è una contestatrice, questo però non significa che io debba sempre e comunque pattuire tutto con lei, anche se ci prova sempre.
ci sono da stabilire anche dei ruoli: io sono la mamma e tu la bambina.
La bambina deve anche accettare che ogni tanto la mamma prenda decisioni che a lei (o lui) non piacciono.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Si melissa ho una figlia di tre anni.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Ho i miei dubbi su questo.helzbeth ha scritto:il bimbo che si butta a terra sbraitando mezz'ora lo fa perchè sa, o crede, che possa funzionare.
mia figlia è una contestatrice, questo però non significa che io debba sempre e comunque pattuire tutto con lei, anche se ci prova sempre.
ci sono da stabilire anche dei ruoli: io sono la mamma e tu la bambina.
La bambina deve anche accettare che ogni tanto la mamma prenda decisioni che a lei (o lui) non piacciono.
La mamma non ha bisogno dell'autorizzazione del figlio.
Il figlio invece sì.
Ci sono comunque ruoli che devono essere chiari ai bambini.
Per quanti possa sfinirmi io cerco di coinvolgere mia figlia in tutto.
Di pattuire e concordare.
Di comunicarle tutto.
Che vuol dire che una mamma non ha bisogno dell'autirizzazione del figlio?
Mi fai un esempio per favore?
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Per me no...non è un fallimento. Dipende dalla situazione, ogni tanto per me è gisuto darlo, a volte come dicevo si perde la pazienza e allora mi sento in colpa. Se tu non hai mai sculacciato tua figlia di 3 anni ti dico "brava", io ho una linea educativa diversa.EvaGreen ha scritto:Ely per me rimane comunque un atteggiamento sano che da parte della loro crescita.
Per noi e' una faticaccia e se vuoi te lo sottoscrivo.
Ma non si e' mai detto che fare i genitori sia un lavoro facile!
Per Melissa:certo che e' la tua opinione e ne abbiamo due diverse.
Se io ho un figlio che ritengo ingestibile cerco di capire i motivi che me lo rendono tale (e cioè se c'e un disagio da risolvere,se quel che per me e' ingestibile per altri e' normale,se invece sono io a non trovare un modo per fare meglio ecc.)
Arrivare alle mani per me e' un fallimento come genitore che dovrebbe essere sistemato.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Guarda che se parte uno sculaccione (preciso che non ricordo neanche l'ultima volta che gliel'ho dato....) non è certo al temine di un discorsetto di 20 minuti....EvaGreen ha scritto:Ely66:
Ma il bimbo che si butta a terra per strada sbraitando mezz'ora pensi che non abbia motivi a monte?
Li ha comunque.
Tu vedi la scena da fuori vedi una mamma che parla per venti minuti e poi vedi che parte lo sculaccione e pensi che sia giustificato a quel punto.
Ma non sai se quel bimbo ha disagi che partano da prima,cioè con motivi precisi,non sai cosa la mamma gli abbia detto per venti minuti e nemmeno quale fosse il motivo del disagio.
Forse la mamma non ha trovato il modo giusto pur parlando per venti minuti.
Forse come dice Ema1 i tentativi non funzionano al primo colpo.
Che ottieni quindi con lo sculaccione?
Che il figlio la smetta perché gli e' stato imposto un modo umiliante o comunque di forza fisica superiore alla sua?
Allora non mi interesserebbe ottenere quel risultato.
Io non voglio che mia figlia la smetta di protestare.
Non e' quella la mia priorità.Voglio risolvere e capire insieme.
Tanto che quando perdo la pazienza e urlo poi mi sento così male che le chiedo scusa e le spiego perché l'ho fatto.
Perché mi chiedi che lavoro faccio?Non capisco il nesso.
Comunque non lavoro con i bambini lavoro in un ufficio con orari da ufficio.
Se ci sono le condizioni (sue, ovviamente!) per dialogare col bambino, allora parlo, spiego e diabatto.... e devo dire che la maggior parte delle volte funziona.
Se non ci sono le condizioni (perchè ad esempio è in pieno capriccio, hai presente un capriccio isterico?) allora se è no è no, stop, non si discute e non te lo spiego neanche perchè devi fare quello che dico io....
il mio pediatra dice sempre che quando i bimbi sono piccoli e prendono capricci, dare troppe spiegazioni può essere percepito come segno di insicurezza del genitore, basta un fermo NO.
Lo sculaccione, se scappa, non è certo premeditato e deve comunque essere contestualizzato.
Non lo approvo come metodo, ma da quì a usare termini come: umiliante, prova di forza fisica, bambino che manifesta disagi....

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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
quello che non vorrei mai che mia figlia arrivasse a pensare è che ci sia un momento in cui l'alzare le mani è giustificato.
Men che meno vorrei che mettesse sullo stesso piano l'uso delle mani con l'affetto e l'amore
Quanti sono gli uomini che alzano le mani sulle mogli e che si giustificano dicendo che se le meritava? Quante sono le donne che subiscono violenza a che giustificano il marito dicendo che in fondo se lo meritavano e che comunque i loro uomini le amano? Credete veramente che tutto questo sia slegato dal proprio vissuto di figli?
Se proprio proprio scappa lo sculaccione è giusto scusarsi per lo sculaccione in sè ma giustificarlo no, questo lo trovo pericoloso.
Men che meno vorrei che mettesse sullo stesso piano l'uso delle mani con l'affetto e l'amore
Quanti sono gli uomini che alzano le mani sulle mogli e che si giustificano dicendo che se le meritava? Quante sono le donne che subiscono violenza a che giustificano il marito dicendo che in fondo se lo meritavano e che comunque i loro uomini le amano? Credete veramente che tutto questo sia slegato dal proprio vissuto di figli?
Se proprio proprio scappa lo sculaccione è giusto scusarsi per lo sculaccione in sè ma giustificarlo no, questo lo trovo pericoloso.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Sta diventando surreale...EvaGreen ha scritto:Ho i miei dubbi su questo.helzbeth ha scritto:il bimbo che si butta a terra sbraitando mezz'ora lo fa perchè sa, o crede, che possa funzionare.
mia figlia è una contestatrice, questo però non significa che io debba sempre e comunque pattuire tutto con lei, anche se ci prova sempre.
ci sono da stabilire anche dei ruoli: io sono la mamma e tu la bambina.
La bambina deve anche accettare che ogni tanto la mamma prenda decisioni che a lei (o lui) non piacciono.
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Per quanti possa sfinirmi io cerco di coinvolgere mia figlia in tutto.
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Che vuol dire che una mamma non ha bisogno dell'autirizzazione del figlio?
Mi fai un esempio per favore?
Ti faccio io un esempio: la sera vado a dormire quando decido io (o quando ho finito di stirare

Il nano va a letto quando decido io (tenendo conto di tante cose, ovvio, tipo se ha fatto il riposino ecc, sta di fatto che tra le 21.00 e le 21.30 dorme).
Il nano mangia quello che dico io (posso concedergli di scegliere tra due cose, ma la domanda aperta:"Cosa vuoi mangiare?" non gliela pongo).
Si veste come dico io.
Si siede in macchina dove dico io.
........
E. 29.05.2008 "Mamma, profumi come una stella" B. 10.07.2012 il regalo di una stella
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Non ho mai sculacciato mia figlia e non credo di essere brava perché non ho faticato a non farlo semplicemente non mi viene proprio l'istinto.
Quindi non ci vuole alcuno sforzo per controllare un istinto che non hai.
Mi sforzo invece di non urlare cosa che e' capitata raramente ma e' capitata perché avevo perso la pazienza e non ho saputo gestire li' per li' la cosa in modo migliore.
E pero' un conto e' dare uno sculaccione perché si perde la pazienza un altro e' farlo convinti a mente fredda e come metodo educativo.
In questo secondo caso non ti preoccupi se ne deriva paura o umiliazione?
A te piacerebbe se qualcuno ti desse un ceffone?
Te lo chiedo perché vorrei capire come si rispondono a queste domande le mamme che sposano lo sculaccione come metodo educativo.
Quindi non ci vuole alcuno sforzo per controllare un istinto che non hai.
Mi sforzo invece di non urlare cosa che e' capitata raramente ma e' capitata perché avevo perso la pazienza e non ho saputo gestire li' per li' la cosa in modo migliore.
E pero' un conto e' dare uno sculaccione perché si perde la pazienza un altro e' farlo convinti a mente fredda e come metodo educativo.
In questo secondo caso non ti preoccupi se ne deriva paura o umiliazione?
A te piacerebbe se qualcuno ti desse un ceffone?
Te lo chiedo perché vorrei capire come si rispondono a queste domande le mamme che sposano lo sculaccione come metodo educativo.
Melissa ha scritto:Per me no...non è un fallimento. Dipende dalla situazione, ogni tanto per me è gisuto darlo, a volte come dicevo si perde la pazienza e allora mi sento in colpa. Se tu non hai mai sculacciato tua figlia di 3 anni ti dico "brava", io ho una linea educativa diversa.EvaGreen ha scritto:Ely per me rimane comunque un atteggiamento sano che da parte della loro crescita.
Per noi e' una faticaccia e se vuoi te lo sottoscrivo.
Ma non si e' mai detto che fare i genitori sia un lavoro facile!
Per Melissa:certo che e' la tua opinione e ne abbiamo due diverse.
Se io ho un figlio che ritengo ingestibile cerco di capire i motivi che me lo rendono tale (e cioè se c'e un disagio da risolvere,se quel che per me e' ingestibile per altri e' normale,se invece sono io a non trovare un modo per fare meglio ecc.)
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
helzbeth ha scritto:il bimbo che si butta a terra sbraitando mezz'ora lo fa perchè sa, o crede, che possa funzionare.
mia figlia è una contestatrice, questo però non significa che io debba sempre e comunque pattuire tutto con lei, anche se ci prova sempre.
ci sono da stabilire anche dei ruoli: io sono la mamma e tu la bambina.
La bambina deve anche accettare che ogni tanto la mamma prenda decisioni che a lei (o lui) non piacciono.
La mamma non ha bisogno dell'autorizzazione del figlio.
Il figlio invece sì.
Ci sono comunque ruoli che devono essere chiari ai bambini.
Quoto!
Come ho detto sopra io sono contro lo sculaccione ma ritengo cmq che forme "coercitive" a volte siano necessarie.
Esempio banalissimo: mia figlia (contestatrice nell'animo anche lei) ha sempre avuto le idee molto chiare in fatto di abbigliamento (e non solo

Ma se mia figlia il 15 gennaio pretendesse di uscire in pantaloncini e canottiera io, ovviamente, non glielo consentirei. E se, dopo averle spiegato che non è il caso di prendersi una polmonite, partisse cmq la lagna, sinceramente non starei lì a dilungarmi in ulteriori spiegazioni o cercare compromessi: non si fa e punto.
Questo per dire che la strada del dialogo, almeno a casa mia, non è sempre percorribile.
Arianna e Gabriele... sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Violetta mi spiego meglio:
Io rispondevo a ely66 che mi ha portato l'esempio di un bimbo che fa i capricci per venti minuti finche' la mamma dopo venti minuti di discorsi gli molla uno sculaccione.
Io parlo di manifestare un disagio anziché di fare i capricci.
E comunque si' per alcuni bimbi anche lo sculaccione può essere umiliante ed e' comunque un atto che prevede che si usino le mani per imporsi.
E non sono d'accordo con quanto dice il tuo pediatra (che poi i peduatri facessero i peduatri non gli psicologi infantili che son due ambiti diversi sapessi le cavolate che ho sentito dire a certi pediatri...).
Per me il genitore se spiega con calma non risulta insicuro.
Lo e' anzi quando perde la pazienza e non sa che altri metodi usare se non quelli impositivi.
Io rispondevo a ely66 che mi ha portato l'esempio di un bimbo che fa i capricci per venti minuti finche' la mamma dopo venti minuti di discorsi gli molla uno sculaccione.
Io parlo di manifestare un disagio anziché di fare i capricci.
E comunque si' per alcuni bimbi anche lo sculaccione può essere umiliante ed e' comunque un atto che prevede che si usino le mani per imporsi.
E non sono d'accordo con quanto dice il tuo pediatra (che poi i peduatri facessero i peduatri non gli psicologi infantili che son due ambiti diversi sapessi le cavolate che ho sentito dire a certi pediatri...).
Per me il genitore se spiega con calma non risulta insicuro.
Lo e' anzi quando perde la pazienza e non sa che altri metodi usare se non quelli impositivi.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
helzbeth ha scritto:il bimbo che si butta a terra sbraitando mezz'ora lo fa perchè sa, o crede, che possa funzionare.
mia figlia è una contestatrice, questo però non significa che io debba sempre e comunque pattuire tutto con lei, anche se ci prova sempre.
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io lo chiamo educare a vivere.
altri invece dicono di essere fallimenti di genitori. bah.- io il fallimento lo vedo DOPO. in genitori troppo amici, dei tempi passati. visto con i miei occhi "mamma sembri una putt.... " detto dalla figlia 14enne alla mamma di 38, solo perchè la madre prova un top
se mi figlia mi dice putt--- le lavo la bocca con il dexal giallo

Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
Non avere paura di essere solo. Le aquile volano sole, i piccioni volano in gruppo (prov. Lakota)
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
perchè tu sei psicologa. o hai un lavoro che t'impone di controllare alcune reazioni.EvaGreen ha scritto:Ely66:
Ma il bimbo che si butta a terra per strada sbraitando mezz'ora pensi che non abbia motivi a monte?
Li ha comunque.[/url] no in quel caso no. io li ho vistiero lì, con loro quando il bambino è sbroccato. tu no.Tu vedi la scena da fuori vedi una mamma che parla per venti minuti e poi vedi che parte lo sculaccione e pensi che sia giustificato a quel punto.
Ma non sai se quel bimbo ha disagi che partano da prima,cioè con motivi precisi,non sai cosa la mamma gli abbia detto per venti minuti e nemmeno quale fosse il motivo del disagio.io l'avrei preso per un orecchio dopo i primi 5 minuti, fa te. lei ha tentato di tutto.Forse la mamma non ha trovato il modo giusto pur parlando per venti minuti.
lo ha raccattato dal marciapiede, come prima cosa. e si, ha ottenuto che il figlio la piantasse di scassare per un nonnullaChe ottieni quindi con lo sculaccione?
vabbè, sarai santificata..Io non voglio che mia figlia la smetta di protestare.
Non e' quella la mia priorità.Voglio risolvere e capire insieme.
io no, per fortuna mia
credi di essere l'unica.Tanto che quando perdo la pazienza e urlo poi mi sento così male che le chiedo scusa e le spiego perché l'ho fatto.Perché mi chiedi che lavoro faccio?Non capisco il nesso.
Comunque non lavoro con i bambini lavoro in un ufficio con orari da ufficio.
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Io credo che nessuno abbia il diritto di picchiare o sculacciare nessun'altro, grande o piccolo che sia e credo che chi lo fa sia convinto proprio di questo: di averne il diritto in quanto genitore, invece non è così, secondo me, perché i figli non sono di nostra proprietà, sono solo una nostra responsanilità.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
a parte che non mi trovi d'accordo nel considerare come un atto contestatore il fatto di poter esprimere in modo del tutto legittimo e auspicabile i propri gusti nel vestire, nei colori e nella scelta dei capi compatibilmente con le stagioni e il tempo, vorrei magari fare chiarezza sull'uso del "dialogo" che non significa affatto lasciare che decida tutto lui/lei o gettare la spugna. Ci devono essere dei momenti in cui un No è un no, pesante come un macigno, irremovibile. Questo nulla toglie alla scelta di percorrere una strada di dialogo.mare143 ha scritto: Esempio banalissimo: mia figlia (contestatrice nell'animo anche lei) ha sempre avuto le idee molto chiare in fatto di abbigliamento (e non solo), fin da quando aveva un anno e mezzo circa ha cominciato a dire "questo si, questo no" ed io da questo punto di vista l'ho sempre abbastanza assecondata, nel senso che se so che lei, ad esempio, non ama vestirsi di verde, le cose verdi non gliele compro e basta. Lei sceglie cosa mettere la mattina, ha gusti ben precisi in fatto di colori e abbinamenti e a me questa cosa non da fastidio, finchè è possibile, ripeto, l'assecondo.
Ma se mia figlia il 15 gennaio pretendesse di uscire in pantaloncini e canottiera io, ovviamente, non glielo consentirei. E se, dopo averle spiegato che non è il caso di prendersi una polmonite, partisse cmq la lagna, sinceramente non starei lì a dilungarmi in ulteriori spiegazioni o cercare compromessi: non si fa e punto.
Questo per dire che la strada del dialogo, almeno a casa mia, non è sempre percorribile. [/color]
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Pao Pao abbiamo proprio modi diversi ecco perché ti sembra surreale.
Viviana non fa proprio quello che le dico io se non capisce il perché e non può dire la sua e io son contenta di ciò perché vorrei che crescesse capendo le cose e non subendole,e sentendosi libera di esprimersi.
Ad esemplo io posso proporle di andare a letto,ma una volta nel lettone (dorme con noi) non posso imporle di dormire anche perché non le riesce mica a comando.
Alla fine dorme quando ha sonno.
A volte crolla subito altre invece parla per ore (anche al buio con me o con le bambole),o vuole la favola,il latte ecc.
Scegliamo insieme quel che deve mettersi.
In macchina sta sul seggiolino ma non semplicemente perché lo dico io ma perché magari siamo state a parlare del fatto che senza le cinture sul seggiolino rischia di farsi male e senza non si può proprio nemmeno uscire e lei lo accetta non perché lo dico io ma perché ne abbiamo ampiamente discusso e ha capito.
Viviana non fa proprio quello che le dico io se non capisce il perché e non può dire la sua e io son contenta di ciò perché vorrei che crescesse capendo le cose e non subendole,e sentendosi libera di esprimersi.
Ad esemplo io posso proporle di andare a letto,ma una volta nel lettone (dorme con noi) non posso imporle di dormire anche perché non le riesce mica a comando.
Alla fine dorme quando ha sonno.
A volte crolla subito altre invece parla per ore (anche al buio con me o con le bambole),o vuole la favola,il latte ecc.
Scegliamo insieme quel che deve mettersi.
In macchina sta sul seggiolino ma non semplicemente perché lo dico io ma perché magari siamo state a parlare del fatto che senza le cinture sul seggiolino rischia di farsi male e senza non si può proprio nemmeno uscire e lei lo accetta non perché lo dico io ma perché ne abbiamo ampiamente discusso e ha capito.
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Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Neanch'io: quando dicevo che mia figlia è una contestatrice mi riferivo ad altro, non certo al fatto che esprime i suoi gusti nel vestire (cosa che, tra l'altro, come ho detto tendo ad assecondare).kik ha scritto:a parte che non mi trovi d'accordo nel considerare come un atto contestatore il fatto di poter esprimere in modo del tutto legittimo e auspicabile i propri gusti nel vestire, nei colori e nella scelta dei capi compatibilmente con le stagioni e il tempo, vorrei magari fare chiarezza sull'uso del "dialogo" che non significa affatto lasciare che decida tutto lui/lei o gettare la spugna. Ci devono essere dei momenti in cui un No è un no, pesante come un macigno, irremovibile. Questo nulla toglie alla scelta di percorrere una strada di dialogo.mare143 ha scritto: Esempio banalissimo: mia figlia (contestatrice nell'animo anche lei) ha sempre avuto le idee molto chiare in fatto di abbigliamento (e non solo), fin da quando aveva un anno e mezzo circa ha cominciato a dire "questo si, questo no" ed io da questo punto di vista l'ho sempre abbastanza assecondata, nel senso che se so che lei, ad esempio, non ama vestirsi di verde, le cose verdi non gliele compro e basta. Lei sceglie cosa mettere la mattina, ha gusti ben precisi in fatto di colori e abbinamenti e a me questa cosa non da fastidio, finchè è possibile, ripeto, l'assecondo.
Ma se mia figlia il 15 gennaio pretendesse di uscire in pantaloncini e canottiera io, ovviamente, non glielo consentirei. E se, dopo averle spiegato che non è il caso di prendersi una polmonite, partisse cmq la lagna, sinceramente non starei lì a dilungarmi in ulteriori spiegazioni o cercare compromessi: non si fa e punto.
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- Iscritto il: 3 ago 2011, 15:44
Re: Lo sculaccione, abitudine dura a morire.
Ely no non sono una psicologa e non svolgo lavori in cui devo trattenere delle reazioni....salvo forse sputare in faccia alla gente perché un minimo di contatto col pubblico ce l'ho,solo perché mi gira male!
Comunque sono d'accordo con kik e non credo proprio che dare la possibilità al figlio di esprimersi su quel che lo riguarda equivalga a diventare a genitori falliti,amici o ai quali si manca di rispetto.
Anzi credo che più rispetto porto verso il figlio più me ne tornerà indietro fosse solo perché si ha l'esempio di come ti hanno cresciuto i genitori.
Io discuto e non impongo senza spiegazioni o con mezzi coercitivi ma ciò non vuol dire ad esempio che se mia figlia vuol fare qualcosa di pericoloso o far male ad altri la lascio fare.

Comunque sono d'accordo con kik e non credo proprio che dare la possibilità al figlio di esprimersi su quel che lo riguarda equivalga a diventare a genitori falliti,amici o ai quali si manca di rispetto.
Anzi credo che più rispetto porto verso il figlio più me ne tornerà indietro fosse solo perché si ha l'esempio di come ti hanno cresciuto i genitori.
Io discuto e non impongo senza spiegazioni o con mezzi coercitivi ma ciò non vuol dire ad esempio che se mia figlia vuol fare qualcosa di pericoloso o far male ad altri la lascio fare.
I giorni più felici di tuo figlio stanno per arrivare. Dipende da te. C.Gonzales