non mi arrabbio, figurati...Lunette ha scritto:Frappina,
spero non ti offenda ma la prima cosa che ho pensato quando ho letto è stata:
32 anni passati a sentire critiche e ti ci pigli la casa insieme?
Non fraintendermi, non è una critica, ma per capire come mai visto che il rapporto con i tuoi è sempre stato difficile scegli di abitarci praticamente insieme.
Io comunque ho capito una cosa: finché si è ragazzi, finché si vive in casa non si può far granché, sei hai dei genitori che criticano come abitudine te li devi cuccare. MA, una volta cresciuti siamo noi a decidere la linea di confine.. Cioè, se non gliene dai la possibilità loro non possono farlo, ma se gli dai modo lo fanno e si sentono legittimati a farlo perché pensano a te come ad una bambinetta anziché ad una donna adulta.
Quanto rilevante è il loro ruolo nella tua famiglia? Sei disposta a rinunciarci, a rinunciare al loro aiuto e staccarti da loro? Perché mi sa che se sono così non cambieranno mai, tantomeno in meglio.
l'ho scritto il motivo per cui ho deciso da folle di prendere la casa con loro vicino... mio padre è malato di tumore da 10 anni.. mia madre non è autonoma (non ha la patente e sotto casa non hanno proprio nulla se non l'ospedale) e vivono a circa 16 km (di provinciali varie) da dove sono io, qualsiasi cosa succede a loro poi sarei io a dover fare avanti e indietro e come dici ho la mia famiglia a cui pensare.. nel frattempo sono diventata mamma e ho pensato che poteva essere un esempio importante per diana, e ora anche per sophie, avere una famiglia bella unita.. mi sono illusa di essere in grado di gestire la situazione, l'invadenza e le continue critiche di mia madre... ma ho sbagliato
diciamo che da quando c'è in ballo questa storia della casa le cose sono anche un po' peggiorate...
e come dici tu... la MIA famiglia è il mio futuro, i miei genitori no... per questo non sento più il bisogno di sentirli e mi sono diventati del tutto indifferenti... ho speso troppe energie nei loro confronti in questi anni, ora basta.