
Già in ospedale non avevo un granchè di latte e le puericultrici non mi hanno per niente aiutata, visto che il bimbo era pigro di suo e preferiva il biberon, da cui il latte scendeva senza fatica.
Al rientro a casa, non una sola volta sono riuscita ad allattarlo completamente con il mio latte e dovevo sempre dargli l'aggiunta, anche perché avevo paura che morisse di fame (eh vabbè, ero una giovincella di 25 anni e molto inesperta ed ignorante in materia!).
Quindi mi tiravo quel poco che avevo con il tiralatte manuale (quello elettrico era ancora un miraggio!) e, in quel frangente, mi scendevano i lacrimoni perché mi faceva un male cane. Poi ovviamente sono comparse le ragadi... Ciò nonostante, tutti a dirmi che dovevo insistere, che il latte materno era importantissimo perché conteneva gli anticorpi e bla bla bla...
E in me crescevano i sensi di colpa, quasi non mi sentivo una madre come le altre...
A distanza di un mese dal parto ho detto STOP! Non ce la facevo più, piangevo, avevo un male cane e, in tutto ciò, il bimbo non aveva nessun problema a sbevacchiarsi il suo latte artificiale.
Risultato?
Alla scuola materna mio figlio era sempre l'ultimo a beccarsi il raffreddore o l'influenza. In 3 anni di asilo si sarà ammalato 4 o 5 volte in totale, mai avuta una tonsillite in tutta la sua vita (come ti dicevo, ora ha 15 anni) e le altre mamme mi chiedevano come facevo, cosa mai gli davo per farlo stare sempre in salute.
Quindi, vai tranquilla, non angosciarti e goditi tutta la serenità che tuo figlio ti può regalare!
