Se ne sono dette tante e giustamente ognuno ha espresso la sua. Anche io vorrei dare il mio contributo.
Ho allattato per quasi 6 mesi e non mi è mai piaciuto. Forse perché ci è stato un avvio psicologicamente molto pesante in quanto Yannick non poppava e l'ho dovuto tirare per quasi per 1 mese (per 7 volte ala giorno fate voi il conto) o perché ho cominciato a lavorare quando il piccolo aveva 3 mesi e l'allattamento costante risultava difficile (quindi di nuovo il tiralatte). Mi sono sentita una mucca più che una donna. L'unico motivo per cui ho continuato era peché sapevo che gli faceva bene. A 5 mesi ho deciso di levarglielo, non perché non ne avessi (non ne avevo tanto ma per 3/4 poppate c'era) ma perché ero stressata e mi sentivo stanca. Piano, piano in 3 settimane siamo arrivati da 3 poppate di LM al giorno a 0 ed ero sollevata. Yannick non ne ha sofferto per niente e anzi negli ultimi giorni prima di smettere del tutto l'ha anche schifata la tetta (sarà il primo maschio sulla terra ad averlo fatto

Sono convinta che l'allattamento debba essere una cosa positiva sia per la mamma che per il bambino ed entrambi ne devono beneficiare emotivamente. Se una mamma è serena anche il bambino è sereno che venga allattato al seno o con il latte artificiale. Che LM faccia bene, non c'è l'ombra di dubbio ma credo che a un certo punto non si possa più parlare di nutrimento fisico ma piuttosto diventi semplicemente il cibo per la mente.
Che filosofa che sono
