Tutto terminò e mi dettero un "foglietto" per tornare un po' di tempo dopo a ritirare gli esiti degli esami che sarebbero stati eseguiti sul feto. Bè, ecco il problema: non sono mai andata a ritirare quegli esami. Anzi, a dir la verità ci provai, alcuni mesi dopo, ma non erano ancora pronti. Dopo...non ne ho più avuto il coraggio. Il giorno che andai, ripercorrere quei viali dell'ospedale, i corridoi, le porte...mi sentivo il cuore in gola, il respiro affannato e tutto era ovattato dentro di me, i suoni rimbombavano nelle mie orecchie...uscii confusa e senza risposte. Vi chiederete forse qual'è il problema...bè, il problema è che non so perchè ma ho sempre avuto riposto in un angolo della mia mente il dubbio che quell'amniocentesi fosse sbagliata, che avrei dovuto fare altri esami prima di interrompere una gravidanza e via così. Questo pensiero si riaffaccia, spesso, troppo spesso, e penso che dovrei andare a fondo...poi la paura mi trattiene. Non so, forse sapere che tutto era effettivamente come ci si aspettava mi darebbe più pace...forse no. Non so, è evidente che sono io che non mi perdono, che in fondo penso che avrei dovuto tentare ugualmente, la sindrome di Turner non è incompatibile con la vita....ma tornassi indietro credo che ripeterei la stessa scelta.
Insomma, vi chiedo, voi andreste a ritirare le risposte di quei famosi esami? Pensate che sarebbe giusto? Che il mio è un nascondere la testa sotto la sabbia?
E' un dolore così grande dover scegliere una cosa del genere...nessuna donna dovrebbe trovarsi in quella situazione. Ho letto le esperienze delle altre, ma ho letto sempre di cose "inevitabili". Non ho ancora trovato nessuna che abbia "scelto"...forse parlare con questa ipotetica "lei" mi farebbe bene. Chissà.
Grazie per la vostra pazienza!
