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La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

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cancerina72
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da cancerina72 » 18 dic 2019, 11:39

]ciao ragazze,

io posto la mia proposta per gennaio. E' un libro che ho appena finito di "audioascoltare" e che è stata una piacevole scoperta. Ma non dico di più perchè vorrei sentire i vostri pareri.

IL COLIBRI' di Sandro Veronesi
Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce altri personaggi indimenticabili, che abitano un’architettura romanzesca perfetta. Un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l’uomo nuovo. Un romanzo potentissimo, che incanta e commuove, sulla forza struggente della vita.

N.B.: io per Natale ho chiesto dei buoni libri così mi sento meno in colpa a comprarli :risatina:
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 11:51

:sm1: PROCLAMAZIONE LDM DI DICEMBRE :sm1:

Un piccolo favore di Darcey Bell Fioriblu, Yashodara, SteSi, chiara, Maripi, Raggetto, Cance 7 VOTI
Non avevo scelta di Donna Foley Mabry Ciuk, Fioriblu, tittiale, Chiara, Maripi, Raggetto 6 VOTI
Terra crudele di Ann Weisgarber Yashodara, tittiale, Focus21, SteSi 4 VOTI
Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi Ciuk, mammakoala 2 VOTI
L'erba cattiva di Fabrizio Carcano Focus21,mammakoala, Cance 3 VOTI

LDM DI DICEMBRE
Un piccolo favore di Darcey Bell

Passano a Gennaio
Non avevo scelta di Donna Foley Mabry
Terra crudele di Ann Weisgarber
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 11:51

In estremo ritardo, la proclamazione effettiva dell'LDM di Dicembre!!!
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 11:55

:sm1: PROPOSTE PER LDM DI GENNAIO :sm1:

Non avevo scelta di Donna Foley Mabry
Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: "Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?". Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata.

Terra crudele di Ann Weisgarber
Utah, 1888. Sul fondo di un canyon, circondata da rocce scoscese, sorge la città di Junction, un luogo impervio dove da qualche anno si sono insediate alcune famiglie mormone spinte dal desiderio di allontanarsi dalle rigide regole imposte dalla loro chiesa. Laggiù, nella gola che ha un solo punto di entrata e uno di uscita, la prima casa che si incontra è quella dei Taylor. Da quattordici giorni Deborah Taylor aspetta con impazienza il ritorno di suo marito Samuel, che fabbrica e ripara carri nel vasto territorio dello Utah, e tarda a rientrare a causa delle nevicate sempre più fitte e di una frana che sbarra il sentiero che conduce alla gola. Deborah trascorre le giornate nell’attesa, finché, in un gelido pomeriggio di gennaio, qualcuno bussa con insistenza alla sua porta. L’uomo che compare oltre l’uscio dice di essere un fratello, un mormone in fuga dalla legge e bisognoso di riparo. Per quasi quattro anni, Deborah e Samuel hanno accolto i fuggiaschi che si presentavano alla loro porta con il loro fardello di guai: poligami, li chiamavano i giornali. Criminali, li etichettava il governo federale, per cui il matrimonio plurimo praticato dai mormoni era considerato un abominio, una pratica turpe. Nei ricordi di Deborah gli sconosciuti erano tutti uguali. Memorizzavano la strada, i nomi di città e gli avamposti dove potevano contare su un pasto per loro e foraggio per i cavalli, prima di proseguire verso sud e addentrarsi nei canyon profondi dello Utah. Ma quell’uomo ha qualcosa di diverso: è nervoso, sussulta ogni volta che il fuoco della stufa scoppietta, continua a guardarsi alle spalle. Deborah sa che gli uomini del governo non danno mai la caccia ai delinquenti durante l’inverno: le taglie che pendono sulla loro testa non sono abbastanza alte per giustificare un difficoltoso viaggio tra il ghiaccio e la neve in quelle zone selvagge. Chi è dunque quel fuggiasco? Che cosa può aver commesso di così grave per essere inseguito, in quella terra crudele e insidiosa, dal maresciallo federale Thomas S. Fletcher in persona, e non da un semplice vice? E, soprattutto, che cosa può fare Deborah per salvare sé stessa e l’intera Junction dall’accusa di complicità?

Il colibrì di Sandro Veronesi
Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce altri personaggi indimenticabili, che abitano un’architettura romanzesca perfetta. Un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l’uomo nuovo. Un romanzo potentissimo, che incanta e commuove, sulla forza struggente della vita.

Un litro di lacrime di Aya Kito
Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un'esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell'ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 12:33

:sommersa: RECENSIONE LDM DI NOVEMBRE

La diseducazione di Cameron Post di Emily M. Danforth

Ciuk
Il libro, letto per mia colpa in un periodo troppo dilatato, mi ha fatto per un momento perdere l'attenzione (attorno alla metà). Nel complesso, soprattutto quando mi sono decisa a leggerlo più velocemente, mi è piaciuto. Non l'ho trovato noioso o mal scritto. Il tema è sicuramente interessante e fa pensare: questa giovane ragazzina deve far fronte all'ignoranza e il bigottismo religioso di chi la circonda, quando invece avrebbe bisogno di supporto e aiuto per far emergere la sua vera identità.
Forse avrei ridotto il numero di personaggi coinvolti nella storia, alcuni purtroppo restano sullo sfondo e quindi si potevano sfoltire.
Voto 7,5

Voti : Ciuk 7,5
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 12:40

Sul fronte libri, in generale:
* ho audioletto Il treno dei bambini, di Viola Ardone. Ve lo consiglio! Forse anche la voce del narratore ha fatto la sua parte, ma la storia in sè mi ha colpito molto. L'ho trovata delicata e mi ha fatto sorridere spesso
È il 1946 quando Amerigo lascia il suo rione di Napoli e sale su un treno. Assieme a migliaia di altri bambini meridionali attraverserà l'intera penisola e trascorrerà alcuni mesi in una famiglia del Nord; un'iniziativa del Partito comunista per strappare i piccoli alla miseria dopo l'ultimo conflitto. Con lo stupore dei suoi sette anni e il piglio furbo di un bambino dei vicoli, Amerigo ci mostra un'Italia che si rialza dalla guerra come se la vedessimo per la prima volta. E ci affida la storia commovente di una separazione. Quel dolore originario cui non ci si può sottrarre, perché non c'è altro modo per crescere.

* sto leggendo il fumetto (manga, in due volumi) I tre Adolf di Osamu Tezuka. Sono a metà del secondo volume e anche questo mi sento già di consigliarvelo. E poi, l'esperienza di leggere un manga, con la sua particolare modalità di lettura, deve essere fatta almeno una volta nella vita :risatina:
"Non vogliamo nessun'altra guerra! Per questo mi sono messo a scriverne contro." Con queste parole, Osamu Tezuka annunciava la nascita della sua opera sociopolitica più importante. Pubblicata tra il 1983 e il 1985, e vincitrice del premio Kodansha Manga Award nel 1986, questa storia nella Storia attraversa le vite intrecciate di tre uomini di nome Adolf (Hitler è il primo, gli altri sono Kaufmann, figlio di un diplomatico tedesco e di una donna giapponese e Kamil, figlio di panettieri ebrei residenti in Giappone). Il racconto rivisita l'intero svolgimento della seconda guerra mondiale, evidenziando tutta la crudeltà della guerra, dei massacri, del militarismo e del razzismo, senza sconti per nessuno
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 12:42

Infine, e poi me ne vado: sono al 30% dell'LDM di dicembre (Un piccolo favore) per ora non mi sta facendo impazzire, ma si legge abbastanza velocemente. Sono curiosa di capire dove andrà a parare.
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 12:55

Scherzavo, rieccomi!!!
Aggiungo anche la proposta di MK
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 18 dic 2019, 12:56

:sm1: PROPOSTE PER LDM DI GENNAIO :sm1:

Non avevo scelta di Donna Foley Mabry
Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: "Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?". Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata.

Terra crudele di Ann Weisgarber
Utah, 1888. Sul fondo di un canyon, circondata da rocce scoscese, sorge la città di Junction, un luogo impervio dove da qualche anno si sono insediate alcune famiglie mormone spinte dal desiderio di allontanarsi dalle rigide regole imposte dalla loro chiesa. Laggiù, nella gola che ha un solo punto di entrata e uno di uscita, la prima casa che si incontra è quella dei Taylor. Da quattordici giorni Deborah Taylor aspetta con impazienza il ritorno di suo marito Samuel, che fabbrica e ripara carri nel vasto territorio dello Utah, e tarda a rientrare a causa delle nevicate sempre più fitte e di una frana che sbarra il sentiero che conduce alla gola. Deborah trascorre le giornate nell’attesa, finché, in un gelido pomeriggio di gennaio, qualcuno bussa con insistenza alla sua porta. L’uomo che compare oltre l’uscio dice di essere un fratello, un mormone in fuga dalla legge e bisognoso di riparo. Per quasi quattro anni, Deborah e Samuel hanno accolto i fuggiaschi che si presentavano alla loro porta con il loro fardello di guai: poligami, li chiamavano i giornali. Criminali, li etichettava il governo federale, per cui il matrimonio plurimo praticato dai mormoni era considerato un abominio, una pratica turpe. Nei ricordi di Deborah gli sconosciuti erano tutti uguali. Memorizzavano la strada, i nomi di città e gli avamposti dove potevano contare su un pasto per loro e foraggio per i cavalli, prima di proseguire verso sud e addentrarsi nei canyon profondi dello Utah. Ma quell’uomo ha qualcosa di diverso: è nervoso, sussulta ogni volta che il fuoco della stufa scoppietta, continua a guardarsi alle spalle. Deborah sa che gli uomini del governo non danno mai la caccia ai delinquenti durante l’inverno: le taglie che pendono sulla loro testa non sono abbastanza alte per giustificare un difficoltoso viaggio tra il ghiaccio e la neve in quelle zone selvagge. Chi è dunque quel fuggiasco? Che cosa può aver commesso di così grave per essere inseguito, in quella terra crudele e insidiosa, dal maresciallo federale Thomas S. Fletcher in persona, e non da un semplice vice? E, soprattutto, che cosa può fare Deborah per salvare sé stessa e l’intera Junction dall’accusa di complicità?

Il colibrì di Sandro Veronesi
Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce altri personaggi indimenticabili, che abitano un’architettura romanzesca perfetta. Un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l’uomo nuovo. Un romanzo potentissimo, che incanta e commuove, sulla forza struggente della vita.

Un litro di lacrime di Aya Kito
Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un'esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell'ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.

Semplicemente perfetto di Jostein Gaarder
È il suo primo giorno all'università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai. Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante. Come può andare avanti dopo aver saputo? Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere. E proprio quando è sicuro che ogni speranza è spenta, quando ha davanti solo la tenebra più fitta, come le notti in cui remava fino al centro del lago per scrutarne l'abisso, Albert capisce che c'è ancora una risposta, c'è uno spiraglio che si apre sul buio...
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Yashodara » 18 dic 2019, 14:00

:sm1: PROPOSTE PER LDM DI GENNAIO :sm1:

Non avevo scelta di Donna Foley Mabry
Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: "Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?". Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata.

Terra crudele di Ann Weisgarber
Utah, 1888. Sul fondo di un canyon, circondata da rocce scoscese, sorge la città di Junction, un luogo impervio dove da qualche anno si sono insediate alcune famiglie mormone spinte dal desiderio di allontanarsi dalle rigide regole imposte dalla loro chiesa. Laggiù, nella gola che ha un solo punto di entrata e uno di uscita, la prima casa che si incontra è quella dei Taylor. Da quattordici giorni Deborah Taylor aspetta con impazienza il ritorno di suo marito Samuel, che fabbrica e ripara carri nel vasto territorio dello Utah, e tarda a rientrare a causa delle nevicate sempre più fitte e di una frana che sbarra il sentiero che conduce alla gola. Deborah trascorre le giornate nell’attesa, finché, in un gelido pomeriggio di gennaio, qualcuno bussa con insistenza alla sua porta. L’uomo che compare oltre l’uscio dice di essere un fratello, un mormone in fuga dalla legge e bisognoso di riparo. Per quasi quattro anni, Deborah e Samuel hanno accolto i fuggiaschi che si presentavano alla loro porta con il loro fardello di guai: poligami, li chiamavano i giornali. Criminali, li etichettava il governo federale, per cui il matrimonio plurimo praticato dai mormoni era considerato un abominio, una pratica turpe. Nei ricordi di Deborah gli sconosciuti erano tutti uguali. Memorizzavano la strada, i nomi di città e gli avamposti dove potevano contare su un pasto per loro e foraggio per i cavalli, prima di proseguire verso sud e addentrarsi nei canyon profondi dello Utah. Ma quell’uomo ha qualcosa di diverso: è nervoso, sussulta ogni volta che il fuoco della stufa scoppietta, continua a guardarsi alle spalle. Deborah sa che gli uomini del governo non danno mai la caccia ai delinquenti durante l’inverno: le taglie che pendono sulla loro testa non sono abbastanza alte per giustificare un difficoltoso viaggio tra il ghiaccio e la neve in quelle zone selvagge. Chi è dunque quel fuggiasco? Che cosa può aver commesso di così grave per essere inseguito, in quella terra crudele e insidiosa, dal maresciallo federale Thomas S. Fletcher in persona, e non da un semplice vice? E, soprattutto, che cosa può fare Deborah per salvare sé stessa e l’intera Junction dall’accusa di complicità?

Il colibrì di Sandro Veronesi
Marco Carrera, il protagonista del nuovo romanzo di Sandro Veronesi, è il colibrì. La sua è una vita di continue sospensioni ma anche di coincidenze fatali, di perdite atroci e amori assoluti. Non precipita mai fino in fondo: il suo è un movimento incessante per rimanere fermo, saldo, e quando questo non è possibile, per trovare il punto d’arresto della caduta – perché sopravvivere non significhi vivere di meno. Intorno a lui, Veronesi costruisce altri personaggi indimenticabili, che abitano un’architettura romanzesca perfetta. Un mondo intero, in un tempo liquido che si estende dai primi anni settanta fino a un cupo futuro prossimo, quando all’improvviso splenderà il frutto della resilienza di Marco Carrera: è una bambina, si chiama Miraijin, e sarà l’uomo nuovo. Un romanzo potentissimo, che incanta e commuove, sulla forza struggente della vita.

Un litro di lacrime di Aya Kito
Nel vasto mondo asiatico, il diario di Kito Aya ha conosciuto un successo inarrestabile: pubblicato sul finire degli anni Ottanta in Giappone, ha venduto oltre un milione di copie. Una platea affollata per il racconto in prima persona di una ragazzina quindicenne che ha ispirato e incantato un intero continente. Aya racconta dieci anni della propria vita, racconta l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta, una vita come tante, ma senza prospettiva, un'esistenza minata dalla malattia, ecco la differenza. Ed è racchiusa qui la potenza di queste pagine: nella ribellione, nell'ironia, nella fragilità che si trasforma in forza, che fanno di Aya un simbolo, una figura di culto. Perché, al di là della sua particolare condizione, è riuscita a gridare con voce limpida cosa vuol dire diventare grandi, e a contare quante lacrime servono per affrontare le sconfitte.

Semplicemente perfetto di Jostein Gaarder
È il suo primo giorno all'università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai. Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante. Come può andare avanti dopo aver saputo? Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere. E proprio quando è sicuro che ogni speranza è spenta, quando ha davanti solo la tenebra più fitta, come le notti in cui remava fino al centro del lago per scrutarne l'abisso, Albert capisce che c'è ancora una risposta, c'è uno spiraglio che si apre sul buio...

Patria di Fernando Aramburu
Due famiglie legate a doppio filo, quelle di Joxian e del Txato, cresciuti entrambi nello stesso paesino alle porte di San Sebastián, vicini di casa, inseparabili nelle serate all’osteria e nelle domeniche in bicicletta. E anche le loro mogli, Miren e Bittori, erano legate da una solida amicizia, così come i loro figli, compagni di giochi e di studi tra gli anni Settanta e Ottanta. Ma poi un evento tragico ha scavato un cratere nelle loro vite, spezzate per sempre in un prima e un dopo: il Txato, con la sua impresa di trasporti, è stato preso di mira dall’eta, e dopo una serie di messaggi intimidatori a cui ha testardamente rifiutato di piegarsi, è caduto vittima di un attentato... Bittori se n’è andata, non riuscendo più a vivere nel posto in cui le hanno ammazzato il marito, il posto in cui la sua presenza non è più gradita, perché le vittime danno fastidio. Anche a quelli che un tempo si proclamavano amici. Anche a quei vicini di casa che sono forse i genitori, il fratello, la sorella di un assassino. Passano gli anni, ma Bittori non rinuncia a pretendere la verità e a farsi chiedere perdono, a cercare la via verso una riconciliazione necessaria non solo per lei, ma per tutte le persone coinvolte.
Con la forza della letteratura, Fernando Aramburu ha saputo raccontare una comunità lacerata, e allo stesso tempo scrivere una storia di gente comune, di affetti, di amicizie, di sentimenti feriti: un romanzo da accostare ai grandi modelli narrativi che hanno fatto dell’universo famiglia il fulcro morale, il centro vitale della loro trama.
Amo un fiore che si schiude lentamente
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Matilde c'è dal 30.5.2014

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Yashodara » 23 dic 2019, 9:42

:Auguri_1: VOTAZIONE LDM DI GENNAIO :Auguri_1:

Non avevo scelta di Donna Foley Mabry
Terra crudele di Ann Weisgarber Yashodara
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Un litro di lacrime di Aya Kito
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Votano:
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da MariPi82 » 23 dic 2019, 14:28

Per favore, mi votate "non avevo scelta" e "un litro di lacrime"?
Grazie!

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 23 dic 2019, 16:10

:Auguri_1: VOTAZIONE LDM DI GENNAIO :Auguri_1:

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Un litro di lacrime di Aya Kito Maripi; Ciuk
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da mammakoala » 23 dic 2019, 17:48



:Auguri_1: VOTAZIONE LDM DI GENNAIO :Auguri_1:

Non avevo scelta di Donna Foley Mabry Maripi; Ciuk
Terra crudele di Ann Weisgarber Yashodara
Il colibrì di Sandro Veronesi, mammakoala
Un litro di lacrime di Aya Kito Maripi; Ciuk
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da cancerina72 » 24 dic 2019, 14:10

:Auguri_1: VOTAZIONE LDM DI GENNAIO :Auguri_1:

Non avevo scelta di Donna Foley Mabry Maripi; Ciuk
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da tittiale » 28 dic 2019, 16:55

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Non avevo scelta di Donna Foley Mabry Maripi; Ciuk
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da tittiale » 28 dic 2019, 16:55

Ne avrei votati anche altri tre....
`·.,¸¸,.·´¯ Titti&Ale con Manuel *15/2/2007, Sofia *27/1/2009, Mirco *20/1/2012 e Nicolò *27/3/2015¯`·.,¸¸,.·´

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Ciuk » 30 dic 2019, 12:07

Qualcuna che vuole ancora votare?
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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Focus21 » 30 dic 2019, 12:26

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Re: La Biblios passa poco perchè legge molto: mistero risolto!

Messaggio da Fioriblu » 30 dic 2019, 14:53

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