eh yoga è veramente difficile, anche a me sono state negate molte cose, ma non so, non mi è mai pesato tanto, alla fine della fiera credo che i miei siano stati bravi, su tante altre cose no, ma su questa sìyoga ha scritto:Ci, molto interessante il brano della Ginzburg che hai linkato.
E' un concetto molto bello e molto nobile, ma in pratica come si fa a insegnare l'indifferenza al denaro? Anch'io sono cresciuta in una famiglia molto modesta. Come potevo essere indifferente al denaro se mi veniva detto che non potevo permettermi qualcosa che desideravo molto, come le lezioni di piano e di danza?
E ora, per contro, mio figlio si rende conto di essere più "fortunato" di alcuni suoi amici che non sono mai usciti dallo stato del Colorado mentre lui viaggia a destra e a manca in giro per il mondo, e si rende conto che alla base di questo sta una diversa disponibilità economica.
ad esempio non mi hanno mai dato la paghetta perché dicevano che loro non mi dovevano pagare, ma il cassetto in cui tenevano i soldi per la spesa e per le necessità mensili della casa era a disposizione di tutti quindi io, potevo, liberamente prendere e spendere, certo però dovevo sapere che se finivano anzitempo poi non pagavamo la bolletta della luce, e quindi è finita che prendevo quando mi servivano davvero o quando volevo togliermi qualche sfizio quando la situazione ea migliore, ma certo non li ho mai buttati in cretinate
ti metto un altro pezzo del testo della Ginzburg, poi se ti va di leggerlo è "le piccole virtù" e io l'ho sempre trovato un testo meraviglioso
...abituando i ragazzi a considerare il denaro familiare come una cosa che appartiene a noi e a loro in egual misura, e non a noi piuttosto che a loro, o il contrario, potremo anche invitarli ad essere sobri, a stare attenti al denaro che spendono: e in questo modo l'invito al risparmio non è più rispetto per una piccola virtù, non è astratto invito a portare rispetto ad una cosa che non merita rispetto in se stessa, come il denaro; ma è un ricordare ai ragazzi che non è molto il denaro in casa, è un invito a sentirsi adulti e responsabili di fronte ad una cosa che appartiene a noi come a loro, una cosa non specialmente bella né amabile, ma seria, perché legata alle nostre necessità quotidiane. Ma non troppo presto né troppo tardi: il segreto dell'educazione sta nell'indovinare i tempi. Essere sobri con se stessi e generosi con gli altri: questo vuol dire avere un rapporto giusto col denaro, essere liberi di fronte al denaro: e non c'è dubbio che, nelle famiglie dove il denaro viene guadagnato e prontamente speso, dove scorre come limpida acqua di fonte, e, praticamente, non esiste come denaro, è meno difficile educare un ragazzo ad un simile equilibrio, a una simile libertà. Le cose diventano complicate là dove il denaro esiste ed esiste pesantemente, acqua plumbea e stagnante che esala fermenti e odori.