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Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lettura

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MariPi82
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da MariPi82 » 13 dic 2016, 11:43

Recensione LDM: Il primo fiore di zafferano

TOPILLO: E' un bel libro, con una trama semplice e uno stile narrativo in linea con questa semplicità, senza salti temporali arditi, senza cambio di io narrante. Ecco, forse un po' troppo semplice. Ci si aspetta una complicazione, una complessità che il tema secondo me implica e che invece manca. Lo trovo un romanzo che potrebbero leggere anche i ragazzi delle medie/primi anni delle superiori. Non è un difetto, ma secondo me un tocco di pathos in più non gli avrebbe fatto male. Ad ogni modo, il personaggio di Mattie tocca il cuore, è ben delineato e "vivo". Lisbeth secondo me un po' meno, non è all'altezza.
VOTO: 7,5

MariPi82: bello! un libro emozionante, diretto, lineare, anche nella narrazione (cosa che adoro). mi ha ricordato tantissimo "l'isola sotto il mare" della Allende: stesso tema, stessa ambientazione, periodo simile (corrono un centinaio di anni tra i due...). confesso di avere preferito quello della Allende, ma questo non toglie valore ad un libro, secondo me, ben scritto e con personaggi ben delineati che ti rimangono nel cuore!
VOTO: 8

CIUK: Il tema trattato è sempre interessante e l'ambientazione è tra quelle che "mi ispirano", però diciamo che non ho trovato quel quid che distingua questo libro dalla massa. Sicuramente è un testo piacevole e scorrevole, ci si affeziona a Mattie, si parteggia per Lisbeth (che è nata il mio stesso giorno!)... ma solo in un certo punto del libro (poco dopo la metà) ci si appassiona un po' di più alla trama.
E, non credo di avere la sfera magica, ma molte scene e alcune vicende erano altamente prevedibili. Forse e dico forse, se fosse stato più lungo, più approfondito, sarebbe stato più incisivo. Sembrava aver fretta di finire.
Avendolo comunque letto con piacere, il mio voto non sarà bassissimo.
VOTO: 7

VOTI: Topillo 7,5; Mari 8; Ciuk 7
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Ciuk » 13 dic 2016, 13:57

Grazie MariPi, avevo dimenticato la sintesi dei voti. :sorrisoo
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely

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Topillo
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Topillo » 14 dic 2016, 12:07

:sm1: PROPOSTE PER LDM DI GENNAIO :sm1:

Numero undici di J. Coe
L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come 140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo, assurdo e inquietante mondo in cui viviamo.


Il paziente inglese di Michael Ondaatje
Sul finire del secondo conflitto mondiale, tre uomini e una donna si rifugiano in una villa semidevastata sulle colline di Firenze. In una stanza del piano superiore giace, gravemente ustionato in un incidente d’aereo, premurosamente accudito dall’infermiera Hana, il misterioso «paziente inglese». Dai suoi racconti allucinati dalla morfina riemergono l’amore travolgente per Katharine e le avventurose peregrinazioni nel deserto. Intorno alla sua convalescenza s’intrecciano le vicende degli altri abitatori della villa: Hanam Caravaggio, un ladro che lavora per i servizi segreti, e Kip, un sikh, abile artificiere. La memoria, i miti e le leggende personali dei quattro protagonisti, lacerati e turbati dall’esperienza della guerra, ripercorrono la storia di un’epoca, e ci permettono di giudicarla. Ma Il paziente inglese è soprattutto una grande storia d’amore, un sogno emozionante, animato da una trascinante tensione lirica, ambientato in un fragile Eden, troppo vicino all’Apocalisse.


Quando Teresa si arrabbiò con Dio di A. Jodorowsky
“Se Dio non è qui, non è da nessuna parte; questo stesso istante è la perfezione” Nonna Teresa si arrabbiò con Dio e con quanti continuavano a credere in Lui dopo la micidiale inondazione del fiume Dnepr. È così che comincia la meravigliosa, magica storia di una famiglia cilena di origine ebreo-russa, una storia di antenati lontanissimi e mitici, reali e immaginari, che risalgono la corrente dei secoli attraverso la lente deformante dell’ironia e della parodia, per diventare romanzo e favola. L’incalzante fantasia di Alejandro Jodorowsky trasfigura e moltiplica gli eventi, mescolando storia e memoria, miracoli e follie. Ci sono antenati sempre avvolti da sciami d’api, stregoni e incantatori di serpenti, stupratori di vecchiette e attentatori anarchici; cappelle incantate e bordelli, terremoti, scioperi di minatori ecariche della polizia. Una saga travolgente che sa unire alla grazia delle novelle yiddish il realismo magico latinoamericano.
Ispirandosi a una frase fantasiosa di Jean Cocteau ("Un uccello canta meglio sul proprio albero genealogico") Jodorowsky, celebre in tutto il mondo come regista cinematografico, ha voluto "cantare" in queste pagine, in bilico tra il romanzo e la favola, la storia vera o presunta dei suoi antenati paterni e materni. Spiega lo stesso autore: "Tutti i personaggi, luoghi ed eventi sono reali. Ma questa realtà è trasformata ed esaltata fino a trasformarsi in mito. Il nostro albero genealogico da un lato è un recinto che limita i nostri pensieri, emozioni, desideri e vita materiale, ma dall'altro è il tesoro che racchiude la maggior parte dei nostri valori".

E l'eco rispose di Khaled Hosseini
Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra. Seguendo i suoi personaggi e le ramificazioni delle loro vite e delle loro scelte, la storia si snoda in un quadro sempre più ampio e carico di emozioni da cui il lettore resta totalmente catturato. Un grande romanzo che si inserisce perfettamente nel solco già tracciato dai suoi romanzi precedenti, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da MariPi82 » 14 dic 2016, 14:40

:sm1: PROPOSTE PER LDM DI GENNAIO :sm1:

Numero undici di J. Coe
L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come 140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo, assurdo e inquietante mondo in cui viviamo.


Il paziente inglese di Michael Ondaatje
Sul finire del secondo conflitto mondiale, tre uomini e una donna si rifugiano in una villa semidevastata sulle colline di Firenze. In una stanza del piano superiore giace, gravemente ustionato in un incidente d’aereo, premurosamente accudito dall’infermiera Hana, il misterioso «paziente inglese». Dai suoi racconti allucinati dalla morfina riemergono l’amore travolgente per Katharine e le avventurose peregrinazioni nel deserto. Intorno alla sua convalescenza s’intrecciano le vicende degli altri abitatori della villa: Hanam Caravaggio, un ladro che lavora per i servizi segreti, e Kip, un sikh, abile artificiere. La memoria, i miti e le leggende personali dei quattro protagonisti, lacerati e turbati dall’esperienza della guerra, ripercorrono la storia di un’epoca, e ci permettono di giudicarla. Ma Il paziente inglese è soprattutto una grande storia d’amore, un sogno emozionante, animato da una trascinante tensione lirica, ambientato in un fragile Eden, troppo vicino all’Apocalisse.


Quando Teresa si arrabbiò con Dio di A. Jodorowsky
“Se Dio non è qui, non è da nessuna parte; questo stesso istante è la perfezione” Nonna Teresa si arrabbiò con Dio e con quanti continuavano a credere in Lui dopo la micidiale inondazione del fiume Dnepr. È così che comincia la meravigliosa, magica storia di una famiglia cilena di origine ebreo-russa, una storia di antenati lontanissimi e mitici, reali e immaginari, che risalgono la corrente dei secoli attraverso la lente deformante dell’ironia e della parodia, per diventare romanzo e favola. L’incalzante fantasia di Alejandro Jodorowsky trasfigura e moltiplica gli eventi, mescolando storia e memoria, miracoli e follie. Ci sono antenati sempre avvolti da sciami d’api, stregoni e incantatori di serpenti, stupratori di vecchiette e attentatori anarchici; cappelle incantate e bordelli, terremoti, scioperi di minatori ecariche della polizia. Una saga travolgente che sa unire alla grazia delle novelle yiddish il realismo magico latinoamericano.
Ispirandosi a una frase fantasiosa di Jean Cocteau ("Un uccello canta meglio sul proprio albero genealogico") Jodorowsky, celebre in tutto il mondo come regista cinematografico, ha voluto "cantare" in queste pagine, in bilico tra il romanzo e la favola, la storia vera o presunta dei suoi antenati paterni e materni. Spiega lo stesso autore: "Tutti i personaggi, luoghi ed eventi sono reali. Ma questa realtà è trasformata ed esaltata fino a trasformarsi in mito. Il nostro albero genealogico da un lato è un recinto che limita i nostri pensieri, emozioni, desideri e vita materiale, ma dall'altro è il tesoro che racchiude la maggior parte dei nostri valori".

E l'eco rispose di Khaled Hosseini
Sulla strada che dal piccolo villaggio di Shadbagh porta a Kabul, viaggiano un padre e due bambini. Sono a piedi e il loro unico mezzo di trasporto è un carretto rosso, su cui Sabur, il padre, ha caricato la figlia di tre anni, Pari. Sabur ha cercato in molti modi di rimandare a casa il figlio, Abdullah, senza riuscirci. Il legame tra i due fratelli è troppo forte perché il ragazzino si lasci scoraggiare. Ha deciso che li accompagnerà a Kabul e niente potrà fargli cambiare idea, anche perché c'è qualcosa che lo turba in quel viaggio, qualcosa di non detto e di vagamente minaccioso di cui non sa darsi ragione. Ciò che avviene al loro arrivo è una lacerazione che segnerà le loro vite per sempre. Attraverso generazioni e continenti, in un percorso che ci porta da Kabul a Parigi, da San Francisco all'isola greca di Tinos, Khaled Hosseini esplora con grande profondità i molti modi in cui le persone amano, si feriscono, si tradiscono e si sacrificano l'una per l'altra. Seguendo i suoi personaggi e le ramificazioni delle loro vite e delle loro scelte, la storia si snoda in un quadro sempre più ampio e carico di emozioni da cui il lettore resta totalmente catturato. Un grande romanzo che si inserisce perfettamente nel solco già tracciato dai suoi romanzi precedenti, Il cacciatore di aquiloni e Mille splendidi soli.

Mi chiamo Lucy Barton di Elizabeth Strout
Da tre settimane costretta in ospedale per le complicazioni post-operatorie di una banale appendicite, proprio quando il senso di solitudine e isolamento si fanno insostenibili, una donna vede comparire al suo capezzale il viso tanto noto quanto inaspettato della madre, che non incontra da anni. Per arrivare da lei è partita dalla minuscola cittadina rurale di Amgash, nell'Illinois, e con il primo aereo della sua vita ha attraversato le mille miglia che la separano da New York. Alla donna basta sentire quel vezzeggiativo antico, "ciao, Bestiolina", perché ogni tensione le si sciolga in petto. Non vuole altro che continuare ad ascoltare quella voce, timida ma inderogabile, e chiede alla madre di raccontare, una storia, qualunque storia. E lei, impettita sulla sedia rigida, senza mai dormire né allontanarsi, per cinque giorni racconta: della spocchiosa Kathie Nicely e della sfortunata cugina Harriet, della bella Mississippi Mary, povera come un sorcio in sagrestia. Un flusso di parole che placa e incanta, come una fiaba per bambini, come un pettegolezzo fra amiche. La donna è adulta ormai, ha un marito e due figlie sue. Ma fra quelle lenzuola, accudita da un medico dolente e gentile, accarezzata dalla voce della madre, può tornare a osservare il suo passato dalla prospettiva protetta di un letto d'ospedale. Lì la parola rassicura perché avvolge e nasconde. Ma è nel silenzio, nel fiume gelido del non detto, che scorre l'altra storia.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Yashodara » 17 dic 2016, 11:07

Recensione LDM: Il primo fiore di zafferano

TOPILLO: E' un bel libro, con una trama semplice e uno stile narrativo in linea con questa semplicità, senza salti temporali arditi, senza cambio di io narrante. Ecco, forse un po' troppo semplice. Ci si aspetta una complicazione, una complessità che il tema secondo me implica e che invece manca. Lo trovo un romanzo che potrebbero leggere anche i ragazzi delle medie/primi anni delle superiori. Non è un difetto, ma secondo me un tocco di pathos in più non gli avrebbe fatto male. Ad ogni modo, il personaggio di Mattie tocca il cuore, è ben delineato e "vivo". Lisbeth secondo me un po' meno, non è all'altezza.
VOTO: 7,5

MariPi82: bello! un libro emozionante, diretto, lineare, anche nella narrazione (cosa che adoro). mi ha ricordato tantissimo "l'isola sotto il mare" della Allende: stesso tema, stessa ambientazione, periodo simile (corrono un centinaio di anni tra i due...). confesso di avere preferito quello della Allende, ma questo non toglie valore ad un libro, secondo me, ben scritto e con personaggi ben delineati che ti rimangono nel cuore!
VOTO: 8

CIUK: Il tema trattato è sempre interessante e l'ambientazione è tra quelle che "mi ispirano", però diciamo che non ho trovato quel quid che distingua questo libro dalla massa. Sicuramente è un testo piacevole e scorrevole, ci si affeziona a Mattie, si parteggia per Lisbeth (che è nata il mio stesso giorno!)... ma solo in un certo punto del libro (poco dopo la metà) ci si appassiona un po' di più alla trama.
E, non credo di avere la sfera magica, ma molte scene e alcune vicende erano altamente prevedibili. Forse e dico forse, se fosse stato più lungo, più approfondito, sarebbe stato più incisivo. Sembrava aver fretta di finire.
Avendolo comunque letto con piacere, il mio voto non sarà bassissimo.
VOTO: 7

Yashodara un libro che non mi ha delusa: l'ho letto in un giorno. Scorrevole, intrigante e dal tema interessante. Non so quanto approfondite siano state le ricerche per la stesura, non lo prenderei come oro colato, ma mi ha fatto passare ore piacevoli e mi sono affezionata ai personaggi, in particolare Mattie. Avrebbe potuto essere più profondo, più dettagliato, ma per essere un libro Amazon (Cosa che non avevo realizzato inizialmente) direi che la qualità è altissima :ahaha .
VOTO: 8

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Yashodara » 17 dic 2016, 11:18

Finalmente sono riuscita a commentare!

Intanto dopo aver letto l'ldm in un giorno mi sono avventurata in Altrove, forse di Amos Oz. è il suo primo libro (1966) ed è molto interessante anche se non scorrevolissimo. Chi di voi mi conosce bene sa che non sono esattamente una fan di Israele anche se me ne interesso abbastanza (o forse esattamente per quello), e trovo molto eloquente il fatto che un bambino, negli anni 60, dice che "non ci sarà pace finchè ci saranno siriani in giro"... e questo 20 anni dopo l'Olocausto. Abbiamo detto tutto.

Mi stavo anche chiedendo se proporre un libro per ldm... uno con una spezia nel titolo... ma la lista mi pare molto ben nutrita quindi non lo faccio, se non lo leggo prima magtari per gennaio :).
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Yashodara » 17 dic 2016, 11:20

:Yuppieeee vedo adesso che ho superato i 5000 messaggi :clap :clap :yeee :palloncini
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Ciuk » 19 dic 2016, 10:12

Yasho... :congratulations: :congratulations:


:vaiii: :vaiii: :vaiii: :vaiii: :vaiii: :vaiii:


:ahaha

Porti le paste?
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Ciuk » 20 dic 2016, 10:08

Cosa dite? Iniziamo a votare, visto che poi saremo tutte assorbite dal turbinio delle feste?
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da MariPi82 » 20 dic 2016, 10:10

sì sì
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Simona77 » 20 dic 2016, 16:32

Recensione LDM: Il primo fiore di zafferano

TOPILLO: E' un bel libro, con una trama semplice e uno stile narrativo in linea con questa semplicità, senza salti temporali arditi, senza cambio di io narrante. Ecco, forse un po' troppo semplice. Ci si aspetta una complicazione, una complessità che il tema secondo me implica e che invece manca. Lo trovo un romanzo che potrebbero leggere anche i ragazzi delle medie/primi anni delle superiori. Non è un difetto, ma secondo me un tocco di pathos in più non gli avrebbe fatto male. Ad ogni modo, il personaggio di Mattie tocca il cuore, è ben delineato e "vivo". Lisbeth secondo me un po' meno, non è all'altezza.
VOTO: 7,5

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VOTO: 8

CIUK: Il tema trattato è sempre interessante e l'ambientazione è tra quelle che "mi ispirano", però diciamo che non ho trovato quel quid che distingua questo libro dalla massa. Sicuramente è un testo piacevole e scorrevole, ci si affeziona a Mattie, si parteggia per Lisbeth (che è nata il mio stesso giorno!)... ma solo in un certo punto del libro (poco dopo la metà) ci si appassiona un po' di più alla trama.
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Yashodara un libro che non mi ha delusa: l'ho letto in un giorno. Scorrevole, intrigante e dal tema interessante. Non so quanto approfondite siano state le ricerche per la stesura, non lo prenderei come oro colato, ma mi ha fatto passare ore piacevoli e mi sono affezionata ai personaggi, in particolare Mattie. Avrebbe potuto essere più profondo, più dettagliato, ma per essere un libro Amazon (Cosa che non avevo realizzato inizialmente) direi che la qualità è altissima :ahaha .
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Simona77
Ok...mi accodo alle altre...storia semplice, scrittura veloce e scorrevole ma ciò non mi ha impedito di appassionarmi e, in alcuni tratti, commuovermi.
Ho amato il personaggio di Mattie e appoggiato Lisbeth e le sue scelte.
Forse, come dite voi, sarebbe stato migliore se fosse stato più lungo o più approfondito...ma nella sua semplicità lo trovo un bellissimo libro: delicato e forte.
Voto: 7,5

VOTI: Topillo 7,5; Mari 8; Ciuk 7; Yasho 8; Simo 7,5
03\11\2012 Oscar, Tartarugo di mamma.

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Simona77 » 20 dic 2016, 16:40

In attesa della proclamazione avevo iniziato :
Gli eredi della terra di Ildefonso Falcones: molto bello, come tutti quelli di Falcones che ho amato. Storie lunghe di padri e figli, torti e rivalse, sopprusi e giustizie.
Belli e delineati i personaggi che si fanno amare e anche, alcuni, odiare forte. Periodo storico sempre ben "pitturato". Scorrevole ed appassionante con un classico lieto fine.


Per quanto riguarda gli audiolibri sono sempre alla prese con Elena Ferrante e la quadrilogia dell' Amica geniale anche questo molto bello, sono al terzo libro e amo personaggi e luoghi.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da MariPi82 » 21 dic 2016, 12:33

:perplesso :sm1: VOTAZIONE PER LDM DI GENNAIO :sm1: :perplesso

Numero undici di J. Coe

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Topillo » 21 dic 2016, 14:45

:perplesso :sm1: VOTAZIONE PER LDM DI GENNAIO :sm1: :perplesso

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Topillo » 21 dic 2016, 14:46

Non sono riuscita a mettere il colore, pardon.
Non ho votato "e l'eco rispose", anche se l'ho proposto, perchè nel frattempo me lo sono letto.
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Ciuk » 21 dic 2016, 15:05

:perplesso :sm1: VOTAZIONE PER LDM DI GENNAIO :sm1: :perplesso

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Ciuk » 21 dic 2016, 15:06

Io ne avrei votati 4, ma vabbeh...
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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Simona77 » 22 dic 2016, 11:50

:perplesso :sm1: VOTAZIONE PER LDM DI GENNAIO :sm1: :perplesso

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VOTANO MariPi, Topillo, Ciuk, Simona77

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da Yashodara » 22 dic 2016, 12:57

:perplesso :sm1: VOTAZIONE PER LDM DI GENNAIO :sm1: :perplesso

Numero undici di J. Coe Ciuk, Yashodara

Il paziente inglese di Michael Ondaatje MariPi82, Simona77

Quando Teresa si arrabbiò con Dio di A. Jodorowsky Topillo, Ciuk

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Re: Corre Aggie la sua avventura, come la Biblios nella lett

Messaggio da mammakoala » 23 dic 2016, 21:32

:perplesso :sm1: VOTAZIONE PER LDM DI GENNAIO :sm1: :perplesso

Numero undici di J. Coe Ciuk, Yashodara,Mammakoala

Il paziente inglese di Michael Ondaatje MariPi82, Simona77

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