

Topillo: A me piace la scrittura della Pitzorno e l'ho apprezzata anche stavolta. Sa sempre tenere e tirare le fila delle trame, anche se un po' complicate, anche se con tanti particolari, come in questo romanzo. Mi piace come ha tratteggiato Ada e lo zio Tancredi. Però il romanzo secondo me non è riuscito. In esso la Pitzorno fa sfoggio di cultura personale e gratuito. I personaggi e la storia sono poco verosimili, e certi particolari della trama non sono approfonditi come dovrebbero, nè risolti. Inutile perchè non adeguatamente perseguito l'episodio della minaccia ad Ada, che è buttato lì per fare "pathos" e poi non ripreso, non risolto, non.... la fine del cadavere di Armellina è assurda. I sogni di Ada lasciamo perdere. Alcuni episodi sono francamente poco credibili, come l'episodio dell'aborto spontaneo in Grecia. Il mistero di Estella che resta lì, aperto, come se niente fosse. Insomma, ci ha buttato dentro un sacco di spunti, lasciandoli cadere quasi tutti. Sembra un esercizio di romanzo, più che un romanzo vero. Senza considerare, come dicevo prima, l'insopportabile sfoggio di cultura classica sul mito di Orfeo, che mi è rimasto veramente antipatico.
Voto 5,5
MariPi82: ATTENZIONE!!!!! SPOILER!!!!!
ci ho riflettuto un po', prima di scrivere questa recensione, perchè di base a me la Pitzorno piace, e stranamente, invece, leggendo QUESTO libro.....sono state poche le cose che non mi hanno infastidita. La scrittura, per esempio....ecco: il libro è scritto BENE, ed è forse l'unico vero punto a favore.
Per il resto, troppe le cose incredibili e per me improbabili raccontate in questo romanzo, che dovrebbe invece essere credibile: Estella-fantasma, le vicende della famiglia Bertrand-Ferrel e i loro intrecci parentali, i sogni rivelatori di Ada (razionalissima persona che capisce ogni cosa dalle oniriche rivelazioni), lo zio-zia Tan rimasto nella condizione segreta per anni senza che nessuno se ne accorgesse, il rapporto con Giuliano e la vicenda gravissima dello stalking....non risolta!, e non per ultime le abitudini sessuali (degli antenati e non) descritte come normalissime e condivisibilissime (che però, francamente, io non condivido). Per me, non si fosse capito, è NO.
Voto 5