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Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

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tittiale
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da tittiale » 6 apr 2016, 11:56

Dev'essere una rara eccezione proprio questo. Emozioni intense... poi non so se mie o dell'autrice.
particolare anche la nascita di questo libro: è Irina stessa che si è presentata alla giornalista, chiedendole di scrivere un libro sulla sua storia. Ovviamente non è obiettivo, ma è come sentir parlare la mamma delle bimbe. è un libro che parla... decisamente.
è talmente bello, per me, che l'ho consigliato anche a mia mamma (che non legge), perché dal punto di vista della speranza ho trovato dei punti in comune con la nostra storia di famiglia.

Comunque, non è per fare pubblicità, giuro.
`·.,¸¸,.·´¯ Titti&Ale con Manuel *15/2/2007, Sofia *27/1/2009, Mirco *20/1/2012 e Nicolò *27/3/2015¯`·.,¸¸,.·´

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 6 apr 2016, 12:08

tittiale ha scritto:"Mi sa che fuori è primavera" è molto molto molto bello. Il mio più bel libro del 2015. In realtà a me ha lasciato un ricordo di speranza, che pare impossibile per una storia così difficile e triste, ma è così.
Irina dev'essere una donna veramente eccezionale
infatti, avendo sentito Irina parlare diverse volte in tv, mi aspettavo ciò che dici, dal libro.
lei, sì...deve essere una donna eccezionale.
io lo leggerei, e lo leggerò, anche solo per aggiungere la mia speranza alla sua. :sorrisoo
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da cancerina72 » 7 apr 2016, 22:36

Boh oggi dall'ufficio non accedevo.

..ragazze non volevo scatenare l'inferno, con la mia proposta :fischia :risatina:
A me ispira l'intento del libro. Spero non riemerga troppo l'angoscia per la storia.
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Yashodara » 8 apr 2016, 4:27

Topillo ha scritto:Il libro delle gemelline non lo voterò. Un po' per la storia angosciante, un po' perchè in generale non amo i libri scritti dai giornalisti. Di solito sono troppo poco coinvolgenti, con rare eccezioni.
...e vogliamo dire anche saccenti e irritanti? E DICIAMOLO! Molte volte è vero.

Non sempre, però, per esempio Di Mare è stata una piacevolissima eccezione.

Nel caso specific io credo che emozioni ne trasmetta parecchie, ed è appunto quello che temo.
Ma si vedrà, se vince difficilmente riuscirò a trattenermi dal leggerlo, a mio rischio e pericolo :fischia .

Irina sicuramente è molto forte, e ha passato una cosa che a nessuno si augura (in realtà sta passando). Ma ad onor del vero conosco una che la conosce e diceva che è odiosa (probabilmente non lo dice più molto in giro ora come ora).
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 8 apr 2016, 13:40

Yasho, come ti è apparsa la Murgia?
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Marnie » 8 apr 2016, 14:56

Esiste un modo per vedere l'elenco di tutte le proposte della storia del gruppo? Non vorrei proporre qualche libro già proposto in passato.
04/03/2012, E.M. alla seconda. 06/11/2015, E.M. alla terza.
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Marnie » 8 apr 2016, 20:41

Ora che ci penso, lo chiedo direttamente a voi. E' stato mai proposto "La morte della Bellezza" di Giuseppe Patroni Griffi?
04/03/2012, E.M. alla seconda. 06/11/2015, E.M. alla terza.
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 8 apr 2016, 21:18

Hehe...boh. Stata utile???
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 8 apr 2016, 21:18

Cmq mi mancano un centinaio di pagine alla fine del ldm.
E poi leggera il libro sulle gemelline :ok così voterò altro, hihi
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 9 apr 2016, 14:46

allora. ldm finifto e....niente, medito e poi dico. :ok buona lettura a tutte :bacio
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Dionaea » 9 apr 2016, 20:30

Ma francesca? È un po' che non passa o sbaglio?
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Yashodara » 10 apr 2016, 14:55

Topillo ha scritto:Yasho, come ti è apparsa la Murgia?
A tratti un po' cattedratica. A me interessa sentire dagli scrittori cosa li ispira, cone costruiscono il loro mondo letterario, quali esperienze riportano nei libri... meno sentirmi fare la lezione di vita. E lei è abbastanza da lezione di vita ;)
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Yashodara » 10 apr 2016, 14:55

Marnie ha scritto:Ora che ci penso, lo chiedo direttamente a voi. E' stato mai proposto "La morte della Bellezza" di Giuseppe Patroni Griffi?
Che io ricordi, no.
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Re: Con

Messaggio da Marnie » 10 apr 2016, 18:27

:palloncino PROPOSTE PER LDM DI MAGGIO :palloncino

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Riggs Ransom
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?


Miss Jerusalem di Sarit Yishai-Levi
Chioma rossa, incarnato candido e delicato, Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è nata in una notte tersa, illuminata da una splendida luna, di cui ha preso il nome. Figlia di Gabriel Hermosa e di Rosa, si è sempre sentita diversa da tutte le altre: fi n da ragazzina voleva vivere dentro un fi lm e, come una diva di Hollywood, essere circondata da ammiratori, frequentare i locali dove si balla il tango e si sorseggia caffè dentro tazzine di porcellana. Agli inizi del Novecento, durante il mandato britannico, Luna cresce allegra, viziata e vezzeggiata dalle sorelle e da tutta la famiglia, discendente di un’antica stirpe di ebrei sefarditi. Papà Gabriel ha ereditato un delicatessen e, nonostante le bizze di Luna - che di stare in bottega proprio non ne vuole sapere -, lo ha trasformato in fonte di ricchezza per sé e le tre adorate fi glie. Ma l’epoca non asseconda la spensieratezza. Finita la Seconda guerra mondiale, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: prima la lotta contro gli inglesi, poi la guerra contro gli arabi impegnano le passioni e la vita dei giovani più ardenti. La situazione precipita velocemente, trascinando con sé la fortuna degli Hermosa e i sogni della bella Luna. Negli anni Settanta, sarà la giovane e ribelle Gabriela a raccontare vicissitudini, segreti e menzogne degli Hermosa, facendo rivivere la leggenda della madre, la fascinosa Miss Jerusalem, contesa da tutti gli uomini della città e costretta a sposare un uomo che non la ama. Sullo sfondo delle tragiche vicende del secolo scorso, una saga ricca di passione, colore e sentimento, che raccoglie quattro generazioni di donne coraggiose e instancabili, ma anche chiassose e melodrammatiche, tipicamente sefardite, il volto forse meno noto del popolo ebraico


Mi sa che fuori e' primavera di Concita de Gregorio
Ferite d’oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un’antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l’ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina.
Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l’uomo si uccide. Delle bambine non c’è più nessuna traccia. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l’amore che salda e che resta.
Concita De Gregorio prende i fatti, semplici e terribili, ed entra nella voce della protagonista. Indagando a fondo una storia vera crea un congegno narrativo rapido, incalzante e pieno di sorprese. Scandisce l’esistenza di questa madre privata dei figli – qual è la parola per dirlo? – in lettere, messaggi, elenchi. Irina scrive alla nonna, al fratello, al giudice, alla maestra delle gemelle, abbozza ritratti, scava nei gesti, torna alle sue radici, trova infine un approdo. Dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice, ripetuto a voce alta, una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Uno di quei libri in cui uomini e donne trovano qualcosa di sé.

Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.

L'assassino, il prete, il portiere di Jonas Jonasson
Johan Andersson, conosciuto da tutti come Anders l’Assassino, è appena uscito di prigione e sbarca il lunario facendo piccoli lavori per i gangster della zona, e li farebbe anche bene se non fosse per il vizio di bere, che inizia a minacciare la sua professionalità. La sua vita subisce una svolta quando Anders incontra Johanna Kjellander, pastore della Chiesa protestante, e un portiere d’albergo (o meglio, di un bordello, appena diventato hotel con una stella). I tre decidono di formare una società basata sulle doti (e la reputazione) di Anders, mentre gli altri si occupano di trovare clienti, gestire le relazioni pubbliche e portare avanti nuove strategie di business. L’impresa funzionerebbe, se non fosse che la curiosità porta l’assassino a chiedersi il perché di ogni cosa e dopo qualche discussione con il pastore, decide di rivolgere le sue domande direttamente a Gesù che, del tutto inaspettatamente, gli risponde! Con la svolta religiosa di Anders, Johanna e Per capiscono che la società è in pericolo e devono elaborare un nuovo piano. In fretta. Con il suo stile ironico e del tutto personale, Jonas Jonasson ci mostra come persone all’apparenza normali possano trovarsi in situazioni del tutto assurde, così ci troviamo a seguire le vicende di tre divertenti quanto improbabili personaggi che vogliono fondare una Nuova Chiesa, con tutti i criminali della Svezia alle calcagna!


La morte della bellezza di Giuseppe Patroni Griffi
Il romanzo racconta la storia romantica e crudele, tenera ed erotica di due giovani ragazzi turbati da un'irresistibile attrazione fisica e sentimentale. La vicenda è ambientata a Napoli nello scenario desolante ma vivissimo di una città di guerra dove divampa l'amore tra Lilandt, un giovane insegnante italo-tedesco, rimasto solo, dopo la morte dei genitori, ad abitare una grande villa ormai in sfacelo, ed Eugenio, un bellissimo napoletano di quindici anni. È scritto nel destino che i due debbano cercarsi nella città devastata e trovarsi nelle pieghe del loro essere. Nelle pagine del libro la storia della passione giovanile si intreccia con la descrizione di una società in lotta, con coraggio e inventiva, per la vita.
04/03/2012, E.M. alla seconda. 06/11/2015, E.M. alla terza.
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Re: Con

Messaggio da Topillo » 11 apr 2016, 8:50

:palloncino PROPOSTE PER LDM DI MAGGIO :palloncino

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Riggs Ransom
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?


Miss Jerusalem di Sarit Yishai-Levi
Chioma rossa, incarnato candido e delicato, Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è nata in una notte tersa, illuminata da una splendida luna, di cui ha preso il nome. Figlia di Gabriel Hermosa e di Rosa, si è sempre sentita diversa da tutte le altre: fi n da ragazzina voleva vivere dentro un fi lm e, come una diva di Hollywood, essere circondata da ammiratori, frequentare i locali dove si balla il tango e si sorseggia caffè dentro tazzine di porcellana. Agli inizi del Novecento, durante il mandato britannico, Luna cresce allegra, viziata e vezzeggiata dalle sorelle e da tutta la famiglia, discendente di un’antica stirpe di ebrei sefarditi. Papà Gabriel ha ereditato un delicatessen e, nonostante le bizze di Luna - che di stare in bottega proprio non ne vuole sapere -, lo ha trasformato in fonte di ricchezza per sé e le tre adorate fi glie. Ma l’epoca non asseconda la spensieratezza. Finita la Seconda guerra mondiale, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: prima la lotta contro gli inglesi, poi la guerra contro gli arabi impegnano le passioni e la vita dei giovani più ardenti. La situazione precipita velocemente, trascinando con sé la fortuna degli Hermosa e i sogni della bella Luna. Negli anni Settanta, sarà la giovane e ribelle Gabriela a raccontare vicissitudini, segreti e menzogne degli Hermosa, facendo rivivere la leggenda della madre, la fascinosa Miss Jerusalem, contesa da tutti gli uomini della città e costretta a sposare un uomo che non la ama. Sullo sfondo delle tragiche vicende del secolo scorso, una saga ricca di passione, colore e sentimento, che raccoglie quattro generazioni di donne coraggiose e instancabili, ma anche chiassose e melodrammatiche, tipicamente sefardite, il volto forse meno noto del popolo ebraico


Mi sa che fuori e' primavera di Concita de Gregorio
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Concita De Gregorio prende i fatti, semplici e terribili, ed entra nella voce della protagonista. Indagando a fondo una storia vera crea un congegno narrativo rapido, incalzante e pieno di sorprese. Scandisce l’esistenza di questa madre privata dei figli – qual è la parola per dirlo? – in lettere, messaggi, elenchi. Irina scrive alla nonna, al fratello, al giudice, alla maestra delle gemelle, abbozza ritratti, scava nei gesti, torna alle sue radici, trova infine un approdo. Dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice, ripetuto a voce alta, una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Uno di quei libri in cui uomini e donne trovano qualcosa di sé.

Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.

L'assassino, il prete, il portiere di Jonas Jonasson
Johan Andersson, conosciuto da tutti come Anders l’Assassino, è appena uscito di prigione e sbarca il lunario facendo piccoli lavori per i gangster della zona, e li farebbe anche bene se non fosse per il vizio di bere, che inizia a minacciare la sua professionalità. La sua vita subisce una svolta quando Anders incontra Johanna Kjellander, pastore della Chiesa protestante, e un portiere d’albergo (o meglio, di un bordello, appena diventato hotel con una stella). I tre decidono di formare una società basata sulle doti (e la reputazione) di Anders, mentre gli altri si occupano di trovare clienti, gestire le relazioni pubbliche e portare avanti nuove strategie di business. L’impresa funzionerebbe, se non fosse che la curiosità porta l’assassino a chiedersi il perché di ogni cosa e dopo qualche discussione con il pastore, decide di rivolgere le sue domande direttamente a Gesù che, del tutto inaspettatamente, gli risponde! Con la svolta religiosa di Anders, Johanna e Per capiscono che la società è in pericolo e devono elaborare un nuovo piano. In fretta. Con il suo stile ironico e del tutto personale, Jonas Jonasson ci mostra come persone all’apparenza normali possano trovarsi in situazioni del tutto assurde, così ci troviamo a seguire le vicende di tre divertenti quanto improbabili personaggi che vogliono fondare una Nuova Chiesa, con tutti i criminali della Svezia alle calcagna!


La morte della bellezza di Giuseppe Patroni Griffi
Il romanzo racconta la storia romantica e crudele, tenera ed erotica di due giovani ragazzi turbati da un'irresistibile attrazione fisica e sentimentale. La vicenda è ambientata a Napoli nello scenario desolante ma vivissimo di una città di guerra dove divampa l'amore tra Lilandt, un giovane insegnante italo-tedesco, rimasto solo, dopo la morte dei genitori, ad abitare una grande villa ormai in sfacelo, ed Eugenio, un bellissimo napoletano di quindici anni. È scritto nel destino che i due debbano cercarsi nella città devastata e trovarsi nelle pieghe del loro essere. Nelle pagine del libro la storia della passione giovanile si intreccia con la descrizione di una società in lotta, con coraggio e inventiva, per la vita.

Più dolce delle lacrime di Haji Nafisa

Esiste un modo per non credere a quello che ci dicono i nostri occhi? Quelli di Josephine e del suo fratello gemello Chris sono due grandi pozze scure, due occhi color nocciola, come l'autunno. Due occhi che per i primi diciotto anni di vita non hanno mai avuto dubbi. La loro è una famiglia legata dall'amore, dalla fiducia, da precetti di fede che insegnano l'onestà e la trasparenza. Precetti che non ammettono il dubbio. Fino al giorno in cui a scuola non vengono spiegate le leggi di Mendel sulla genetica. E Josephine capisce che due genitori dagli occhi azzurri come i suoi non potranno mai e poi mai generare occhi scuri. In un primo momento la ragazza si limita a ignorare i sussurri del sospetto, fingendo di non vedere quello che ogni mattina si riflette nello specchio. Ma non ci si può nascondere per sempre di fronte a noi stessi. I dubbi la consumano per mesi e si fanno lentamente strada, finché Josephine non ne parla a sua madre. E la verità che i suoi occhi le hanno preannunciato la porta fino a Chicago, di fronte alla casa di uno sconosciuto. Il suo nome è Sadiq Mubarak e in quel volto dagli occhi scuri e dalla pelle ambrata Josephine deve cercare la strada che la porterà in un viaggio nel passato di sua madre, ma anche alla scoperta di un mondo nuovo ed esotico, il Pakistan. Un mondo che le insegna che la vera fede, al contrario di quello che ha sempre creduto, è costellata di dubbi e che niente è davvero come sembra…
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 11 apr 2016, 8:59

Recensione del LDM di aprile, "La vita sessuale dei nostri antenati" di Bianca Pitzorno

A me piace la scrittura della Pitzorno e l'ho apprezzata anche stavolta. Sa sempre tenere e tirare le fila delle trame, anche se un po' complicate, anche se con tanti particolari, come in questo romanzo. Mi piace come ha tratteggiato Ada e lo zio Tancredi. Però il romanzo secondo me non è riuscito. In esso la Pitzorno fa sfoggio di cultura personale e gratuito. I personaggi e la storia sono poco verosimili, e certi particolari della trama non sono approfonditi come dovrebbero, nè risolti. Inutile perchè non adeguatamente perseguito l'episodio della minaccia ad Ada, che è buttato lì per fare "pathos" e poi non ripreso, non risolto, non.... la fine del cadavere di Armellina è assurda. I sogni di Ada lasciamo perdere. Alcuni episodi sono francamente poco credibili, come l'episodio dell'aborto spontaneo in Grecia. Il mistero di Estella che resta lì, aperto, come se niente fosse. Insomma, ci ha buttato dentro un sacco di spunti, lasciandoli cadere quasi tutti. Sembra un esercizio di romanzo, più che un romanzo vero. Senza considerare, come dicevo prima, l'insopportabile sfoggio di cultura classica sul mito di Orfeo, che mi è rimasto veramente antipatico.
Voto 5,5
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 11 apr 2016, 11:04

Yashodara ha scritto:
Topillo ha scritto:Yasho, come ti è apparsa la Murgia?
A tratti un po' cattedratica. A me interessa sentire dagli scrittori cosa li ispira, cone costruiscono il loro mondo letterario, quali esperienze riportano nei libri... meno sentirmi fare la lezione di vita. E lei è abbastanza da lezione di vita ;)
sì un po' sì, hai ragione. Io lei non l'ho mai incontrata. Mi piace molto come scrive, condivido alcune delle sue posizioni, però è vero che tende a fare da "maestrina".
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 11 apr 2016, 13:01

A chi chiedeva di me: non son passata per pigrizia, ma son sempre farcita ben bene :bacio !!!

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da FrancescaS » 11 apr 2016, 13:19

Marnie ha scritto:Esiste un modo per vedere l'elenco di tutte le proposte della storia del gruppo? Non vorrei proporre qualche libro già proposto in passato.
Credo che nella pagina 1 dello scorso post "Sull'impero Biblios non tramonta mai il sole" ci sia l'elenco completo.
'Spetta, vediamo se riesco a incollarti il link:
forum/viewtopic.php?f=51&t=68157

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Marnie » 11 apr 2016, 13:43

Grazie!! Io intendevo in verità anche quelli semplicemete proposti come lettura, anche se non vincenti e quindi non letti (non so se è vietato proporre un libro già suggerito, ma ho risolto proponendolo lo stesso :ghigno ) ma anche l'elenco di tutti i libri letti è interessantissimo. Confesso che sull'8,9 a Twilight ho avuto un mancamiento però (e mi dispiace non esserci stata per Possessione, che non raggiunge nemmeno la sufficienza e che io ho amato molto!)
04/03/2012, E.M. alla seconda. 06/11/2015, E.M. alla terza.
"Ci sono due cose durature che possiamo lasciare in eredità ai nostri figli: le radici e le ali.”

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