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Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

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Topillo
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 1 apr 2016, 12:23

ma siete amanti però, di roba fantasy, surreale, impossibile..... :strilli :ghigno
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cancerina72
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Re: Con "L'amante giapponese" le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da cancerina72 » 1 apr 2016, 14:45

Recensioni LDM di Gennaio: LA CUCINA COLOR ZAFFERANO di Yasmin Crowther

SIMONA77
Libro toccante, con realtà talmente lontane dal mio quotidiano da non averle mai prese in considerazione.
Un libro duro ma anche dolce...dal finale giusto.
I personaggi sono ben presentati, Maryam soprattutto e si può dire che il libro è la sua storia...una storia crudele, dura e difficile da portarsi sulle spalle come bagaglio in un paese tanto diverso da quello di origine.
Ho pianto e mi sono commossa...Il mio voto è: 7

STESI
Si dice che "se sei stanco di Londra sei stanco della vita", oppure, più recentemente "se non ti piace il mio paese, tornatene nel tuo". Comunque, a parte gli scherzi, partendo da una fin troppo abbruttita Londra, che trovo una bellissima città, la storia ci porta, attraverso i profumi e i colori nell'esotico Iran. Qui, le vicende familiari delle protagoniste hanno per sfondo una cultura controversa, dove il ritmo della vita, ancora godibile, contrasta con una mentalità a tratti ottusa.
Una madre e una figlia divise dal loro passato e dal loro presente, cresciute in luoghi così diversi, dovranno imparare a conoscersi veramente, nel profondo.
Una storia interessante ma non molto originale, con un finale prevedibile.
VOTO 7

MK
Un capolavoro. L'ho letto in lingua originale e non so se questo, costringendomi a concentrarmi di più su ogni singola parola, ha aiutato a farmi apprezzare particolarmente la ricchezza del linguaggio, la sfumatura di ogni frase, la precisa delicatezza con cui la terribile vicenda di Maryam viene svelata pian piano fino alla rivelazione finale.
Un libro che tocca moltissimi temi e tutti in modo profondo: il perdere le proprie radici, mantendole però saldamente ancorate nel proprio vissuto, il soffrire nel non poter condividere le proprie memorie con le persone che si amano,perchè non conoscono i profumi della nostra storia, la nostalgia di uno sguardo che basta per capirsi e però la gratidudine per un luogo che ci ha resi liberi ed un amore che ci ha ridato una tana, la libertà, che si dona e che si cerca, che è ricchezza, ma ci rende soli, l'amore materno e filiale, l'amore coniugale. Il personaggio di Edward, che poteva valere dei semplici tocchi di colore ha invece un suo spessore finemente cesellato.
VOTO 9

TOPILLO
Libro per me stupendo, scritto con sensibilità, intelligenza ed empatia. E' un libro che apre nuove prospettive su un paese che suscita così tante idee contrastanti, che, senza giudizi, si apre a culture differenti senza sminuirne nessuna.
VOTO 9

YASHODARA
Libro molto bello, intimo e profondo. Scritto molto bene, lasciando una piccola suspence fino alla fine, presenta personaggi pieni con tutti i loro sentimenti. In alcuni punti (soprattutto la storia dell'aborto) leggermente irrealistico a mio avviso, ma comunque godibile e affascinante, soprattutto le parti in Iran. A questo proposito, ritengo un po' difficile da capire l'ambientazione temporale: a tratti sembrerebbe che la storia di Maryam sedicenne avvenga appena prima della rivoluzione, mentre a volte si intuisce che deve essere stato parecchi anni prima, soprattutto se Sara se ne ricorda. Secondo me da questo punto di vista l'autrice si è un po' persa via, o forse sono io che non ho colto tutti i riferimenti. In ogni caso, si merita un
VOTO 8

FIORIBLU
Libro molto delicato e profondo. I personaggi sono molto ben descritti, a tutto tondo, sono proprio persone vive con i loro mille sentimenti e quindi molto reali. E in generale porta a riflettere molto sulla situazione di una terra così vicina ma così lontana, travagliata da tanti cambiamenti in poco tempo. Mi sono solo persa in qualche passaggio temporale (ma forse per colpa dell'ebook). E mi ha fatto venire voglia di approfondire maggiormente la storia di quella regione.
VOTO: 8

MARIPI82
La cucina color zafferano: ho trovato interessante la descrizione della vita in Iran; gli usi e costumi, anche se non esplicitati, spiccavano nella narrazione. i personaggi molto ben caratterizzati, anche se le due protagoniste non particolarmente, da me, amate (confesso: Maryam mi sta un pochino antipatica ).
voto: 7-

CHIARASOLE
Bello, davvero bello
Tutti i personaggi, anche quelli minori, sono descritti talmente bene che ti sembra di conoscerli, anche i luoghi e le situazioni sono descritti così bene (compresi i particolari, tipo quando vedono il The) sono scritti così bene che invece che su una pagina ti sembra siano intorno a te
Solo, marian non é riuscita ad avere la mia simpatia, non so ma non sono riuscita a farmela piacere
Una standing ovation per il marito, invece
Voto 8



CANCERINA72
Questo libro mi è piaciuto molto. Innanzitutto per l'argomento, attuale ma trattato in maniera non banale. Inoltre l'attenzione alla cultura e alla sensibilità della protagonista e dei coprotagonisti mi hanno fatto apprezzare ogni pagina. Ho visitato anche io l'Iran, di ieri e di oggi, con gli occhi di Maryam e di sua figlia.
Il libro mi ha ricordato "il cacciatore di aquiloni" per la profondità e la delicatezza.
Consiglio vivamente a tutti la lettura, per capire cosa voglia dire essere stranieri in un paese straniero, lontani dalla propria famiglia, dalle proprie radici e tradizioni.
Voto 8


GENNAIO 2016
La cucina color zafferano di Yasmin Crowter-----> voto: Simona77 7, SteSi 7, MK 9, Topillo 9, Yasho 8, Fioriblu 8, MariPi82 6,80, Chiarasole 8, Cancerina72 8,[/color]
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da cancerina72 » 1 apr 2016, 15:03

buongiorno!

ho finalmente inserito il commento al lDM di gennaio..ma mi sa che ho fatto qualche errore con i colori :pensieroso

spero che abbiate trascorso tutte una serena Pasqua tutte..noi siamo stati all'estero...ma siamo già tornati tutti ai posti di controllo...scuola e lavoro.. :buuu :strilli

maripi ...qui di fan di Downton Abbey ne troverai molte.. :-D me compresa

topillo ma la Pitzorno è una grande scrittrice..anche se sembra semplice e per bambini... :sorrisoo, almeno io la adoroooo

io sono in balia del solito mal di testa mestruale... :impiccata: ma cercherò di arrivare alla fine di questa giornata di lavoro...
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 1 apr 2016, 15:19

anche io la adoro e l'ho votata.

E' l'ALTRO libro che mi suscita quelle sensazioni!!!
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Marnie » 2 apr 2016, 0:12

Io confesso che ho votato l'altro percè ho già il libro in formato ebook. Sì, sono terribile. :vvvia:
04/03/2012, E.M. alla seconda. 06/11/2015, E.M. alla terza.
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da cancerina72 » 4 apr 2016, 12:16

buongiorno!...

ieri sera ho letto due recensioni che mi hanno stimolato le proposte per il prox mese... :sorrisoo

Mi sa che fuori e' primavera di Concita de Gregorio
Ferite d’oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un’antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l’ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina.
Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l’uomo si uccide. Delle bambine non c’è più nessuna traccia. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l’amore che salda e che resta.
Concita De Gregorio prende i fatti, semplici e terribili, ed entra nella voce della protagonista. Indagando a fondo una storia vera crea un congegno narrativo rapido, incalzante e pieno di sorprese. Scandisce l’esistenza di questa madre privata dei figli – qual è la parola per dirlo? – in lettere, messaggi, elenchi. Irina scrive alla nonna, al fratello, al giudice, alla maestra delle gemelle, abbozza ritratti, scava nei gesti, torna alle sue radici, trova infine un approdo. Dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice, ripetuto a voce alta, una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Uno di quei libri in cui uomini e donne trovano qualcosa di sé.

Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.

e

L'assassino, il prete, il portiere di Jonas Jonasson
Johan Andersson, conosciuto da tutti come Anders l’Assassino, è appena uscito di prigione e sbarca il lunario facendo piccoli lavori per i gangster della zona, e li farebbe anche bene se non fosse per il vizio di bere, che inizia a minacciare la sua professionalità. La sua vita subisce una svolta quando Anders incontra Johanna Kjellander, pastore della Chiesa protestante, e un portiere d’albergo (o meglio, di un bordello, appena diventato hotel con una stella). I tre decidono di formare una società basata sulle doti (e la reputazione) di Anders, mentre gli altri si occupano di trovare clienti, gestire le relazioni pubbliche e portare avanti nuove strategie di business. L’impresa funzionerebbe, se non fosse che la curiosità porta l’assassino a chiedersi il perché di ogni cosa e dopo qualche discussione con il pastore, decide di rivolgere le sue domande direttamente a Gesù che, del tutto inaspettatamente, gli risponde! Con la svolta religiosa di Anders, Johanna e Per capiscono che la società è in pericolo e devono elaborare un nuovo piano. In fretta. Con il suo stile ironico e del tutto personale, Jonas Jonasson ci mostra come persone all’apparenza normali possano trovarsi in situazioni del tutto assurde, così ci troviamo a seguire le vicende di tre divertenti quanto improbabili personaggi che vogliono fondare una Nuova Chiesa, con tutti i criminali della Svezia alle calcagna!
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 4 apr 2016, 17:35

ciao!
ma che dite, non si dovrebbe proclamare il ldm? deve votare ancora qualcuno? ora guardo....ma avevamo votato in 15....anche se tutte le altre votassero i bambini speciali non si avrebbe la maggioranza, visto che la pitzorno ha già 8 voti! :sorrisoo
Pietro Roberto 02-01-2013

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Re: Con L'amante giapponese le Biblios non si sono arrese!

Messaggio da Fioriblu » 5 apr 2016, 12:45

LDM DI APRILE

La vita sessuale dei nostri antenati di Bianca Pitzorno



Passano nelle proposte del LDM di MAGGIO

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Riggs Ransom:

Miss Jerusalem di Sarit Yishai-Levi

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Fioriblu » 5 apr 2016, 12:46

Ho proceduto a proclamare, visto che i due voti mancanti non avrebbero cambiato il risultato e aprile è ormai iniziato.

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 5 apr 2016, 12:47

grazie Fioriblu! :sorrisoo
Pietro Roberto 02-01-2013

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Re: Con

Messaggio da Fioriblu » 5 apr 2016, 12:55

:palloncino PROPOSTE PER LDM DI MAGGIO :palloncino

La casa per bambini speciali di Miss Peregrine di Riggs Ransom
Quali mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro, e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui, decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale. Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità, come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali, dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco, dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?


Miss Jerusalem di Sarit Yishai-Levi
Chioma rossa, incarnato candido e delicato, Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è nata in una notte tersa, illuminata da una splendida luna, di cui ha preso il nome. Figlia di Gabriel Hermosa e di Rosa, si è sempre sentita diversa da tutte le altre: fi n da ragazzina voleva vivere dentro un fi lm e, come una diva di Hollywood, essere circondata da ammiratori, frequentare i locali dove si balla il tango e si sorseggia caffè dentro tazzine di porcellana. Agli inizi del Novecento, durante il mandato britannico, Luna cresce allegra, viziata e vezzeggiata dalle sorelle e da tutta la famiglia, discendente di un’antica stirpe di ebrei sefarditi. Papà Gabriel ha ereditato un delicatessen e, nonostante le bizze di Luna - che di stare in bottega proprio non ne vuole sapere -, lo ha trasformato in fonte di ricchezza per sé e le tre adorate fi glie. Ma l’epoca non asseconda la spensieratezza. Finita la Seconda guerra mondiale, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: prima la lotta contro gli inglesi, poi la guerra contro gli arabi impegnano le passioni e la vita dei giovani più ardenti. La situazione precipita velocemente, trascinando con sé la fortuna degli Hermosa e i sogni della bella Luna. Negli anni Settanta, sarà la giovane e ribelle Gabriela a raccontare vicissitudini, segreti e menzogne degli Hermosa, facendo rivivere la leggenda della madre, la fascinosa Miss Jerusalem, contesa da tutti gli uomini della città e costretta a sposare un uomo che non la ama. Sullo sfondo delle tragiche vicende del secolo scorso, una saga ricca di passione, colore e sentimento, che raccoglie quattro generazioni di donne coraggiose e instancabili, ma anche chiassose e melodrammatiche, tipicamente sefardite, il volto forse meno noto del popolo ebraico


Mi sa che fuori e' primavera di Concita de Gregorio
Ferite d’oro. Quando un oggetto di valore si rompe, in Giappone, lo si ripara con oro liquido. È un’antica tecnica che mostra e non nasconde le fratture. Le esibisce come un pregio: cicatrici dorate, segno orgoglioso di rinascita. Anche per le persone è così. Chi ha sofferto è prezioso, la fragilità può trasformarsi in forza. La tecnica che salda i pezzi, negli esseri umani, si chiama amore. Questa è la storia di Irina, che ha combattuto una battaglia e l’ha vinta. Una donna che non dimentica il passato, al contrario: lo ricorda, lo porta al petto come un fiore. Irina ha una vita serena, ordinata. Un marito, due figlie gemelle. È italiana, vive in Svizzera, lavora come avvocato. Un giorno qualcosa si incrina.
Il matrimonio finisce, senza traumi apparenti. In un fine settimana qualsiasi Mathias, il padre delle bambine, porta via Alessia e Livia. Spariscono. Qualche giorno dopo l’uomo si uccide. Delle bambine non c’è più nessuna traccia. Pagina dopo pagina, rivelazione dopo rivelazione, a un ritmo che fa di questo libro un autentico thriller psicologico e insieme un superbo ritratto di donna, coraggiosa e fragile, Irina conquista brandelli sempre più luminosi di verità e ricuce la sua vita. Da quel fondo oscuro, doloroso, arriva una luce nuova. La possibilità di amare ancora, l’amore che salda e che resta.
Concita De Gregorio prende i fatti, semplici e terribili, ed entra nella voce della protagonista. Indagando a fondo una storia vera crea un congegno narrativo rapido, incalzante e pieno di sorprese. Scandisce l’esistenza di questa madre privata dei figli – qual è la parola per dirlo? – in lettere, messaggi, elenchi. Irina scrive alla nonna, al fratello, al giudice, alla maestra delle gemelle, abbozza ritratti, scava nei gesti, torna alle sue radici, trova infine un approdo. Dimenticare significa portare fuori dalla mente, ricordare è tenere nel cuore. Il bisogno di essere ancora felice, ripetuto a voce alta, una sfida contro le frasi fatte, contro i giudizi e i pregiudizi. Uno di quei libri in cui uomini e donne trovano qualcosa di sé.

Per essere felici non ci vuole tanto. Per essere felici non ci vuole quasi niente. Niente, comunque, che non sia già dentro di noi.

L'assassino, il prete, il portiere di Jonas Jonasson
Johan Andersson, conosciuto da tutti come Anders l’Assassino, è appena uscito di prigione e sbarca il lunario facendo piccoli lavori per i gangster della zona, e li farebbe anche bene se non fosse per il vizio di bere, che inizia a minacciare la sua professionalità. La sua vita subisce una svolta quando Anders incontra Johanna Kjellander, pastore della Chiesa protestante, e un portiere d’albergo (o meglio, di un bordello, appena diventato hotel con una stella). I tre decidono di formare una società basata sulle doti (e la reputazione) di Anders, mentre gli altri si occupano di trovare clienti, gestire le relazioni pubbliche e portare avanti nuove strategie di business. L’impresa funzionerebbe, se non fosse che la curiosità porta l’assassino a chiedersi il perché di ogni cosa e dopo qualche discussione con il pastore, decide di rivolgere le sue domande direttamente a Gesù che, del tutto inaspettatamente, gli risponde! Con la svolta religiosa di Anders, Johanna e Per capiscono che la società è in pericolo e devono elaborare un nuovo piano. In fretta. Con il suo stile ironico e del tutto personale, Jonas Jonasson ci mostra come persone all’apparenza normali possano trovarsi in situazioni del tutto assurde, così ci troviamo a seguire le vicende di tre divertenti quanto improbabili personaggi che vogliono fondare una Nuova Chiesa, con tutti i criminali della Svezia alle calcagna!

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Fioriblu » 5 apr 2016, 12:57

Ed ecco le nuove proposte...
Accorrete numerose ad aggiungerne!!!

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Fioriblu » 5 apr 2016, 13:35

Recensioni ldm di marzo, SNOB di Julian Fellowes

TOPILLO
Non ho capito quale fosse l'intento del libro. :perplesso
Non è satirico, non è ironico, non è brillante, non è divertente, non è amaro, non denuncia, non fa pensare, non diverte, non scandalizza, non suggerisce, non ha dialoghi interessanti, non ha descrizioni azzeccate.... boh? Annoia in una maniera impressionante. Si potrebbe dire che abbia centrato l'intento, solo se l'intento fosse "descrivere fedelmente una cosa noiosa".
348 pagine di ..... noia.
Si salva solo perchè è ben scritto e perchè ogni tanto qualche descrizione di personaggio esce dal grigio con qualche pennellata di colore (colorini pastello, non vi immaginate chissà che tinte), ma per il resto è veramente noioso e inutile.
Voto 5

YASHO
Snob non mi resterà impresso nè come capolavoro della letteratura, nè come opera di spessore. Questo è chiaro. Purtuttavia (!), non è stata una lettura spiacevole, nè difficoltosa, e nemmeno noiosa. Al contrario è stato interessante accedere a un mondo del tutto diverso dal mio (almeno quanto quello della Cucina color zafferano...), che segue logiche e ha valori per me astrusi. Ho anche apprezzato la "morale" non convenzionale, ma a mio vedere del tutto comprensibile se si considera origine, aspirazioni e...livello intellettuale della protagonista.
All in all, piacevole.
Voto: 7

SIMONA77
Mahh...che dire...troopi nomi, personaggi e comparse...per la prima metà del libro mi sono parecchio annoiata.
L'ho trovato privo di interesse, in un ambiente a me non congeniale.
Anche la storia non mi ha entusiamato, forse non mi sono neanche impegnata a cercare di capire finezze e ho dato x scontato che, visto che non mi è piuaciuto fin dall'inizio, non mi sarebbe piaciuto fino alla fine...senza possibilità di "redenzione". Già a metà libro avevo capito dove andava a parare e come poteva essere il finale...a maggior ragione l'ho trovato noioso.
Voto: 5

MariPi82
Aaaaallora.....niente di memorabile......e.......mah, boh.
Diciamo che non è il mio genere e tuttavia è stato un racconto molto leggero e abbastanza simpatico (anche se poco credibile...) che purtroppo non mi lascerà molto. Letto, dimenticato....moooolto chiccosamente :unghiette quindi: è con snobismo e nonchalance che vado a votare....
voto: 6

FRANCESCAS
Per darvi una misura di quanto questo libro mi ha annoiata: mi sono addormentata ieri sera a due pagine dalla fine, senza curiosità alcuna per l'epilogo. E più o meno la curva del mio interesse è rimasta a quei livelli per tutta la lettura. La trama, oltre a potersi riassumere in poche parole, non brilla certo per originalità; i personaggi non emergono dalla pagina; infine mi ha infastidito un errore nella struttura narrativa: si alternano, senza che l'autore trovi un espediente, le voci di un narratore onniscente a quelle dell'attore amico di Edith e collega di Simon.
No, proprio non mi è piaciuto.
Voto: 4

Marnie
Questo libro è la prova che saper scrivere molto bene non significa necessariamente essere un ottimo scrittore. Da grande fan del film Gosford Park prima, e della serie Downton Abbey poi, mi sono avvicinata con trepidazione al romanzo del loro sceneggiatore. Ho, però, compreso che in quei casi le parole di Julian Fellowes divenivano capolavoro grazie alla regia, alla fotografia ed alla recitazione di alto livello, che davano corpo a quelle parole. Ma quando le parole di Fellowes vengono spogliate di tutto ciò, non sono in grado da sole di elevarsi, ed elevarci. Rimangono solo parole. Dò, comunque, la sufficienza, solo perchè l'autore sa usarle magistralmente. In breve: parole senz'anima.
Voto: 6

Fioriblu
Ecco... sottoscrivo in pieno il commento di Marnie, esattamente quello che ho pensato io: il libro è scritto molto bene, ha delle belle descrizioni soprattutto della società aristocratica inglese, la storia non è originale ma comunque interessante... peccato che il tutto rimane piatto sulla carta, non comunica emozioni e non coinvolge. In generale non mi è dispiaciuto ma mi aspettavo molto di più.
Voto: 6,5



MARZO 2016
Snob di Julian Fellowes -----> voto: Topillo 5, Yasho 7, Simo77 5, MariPi 6, FrancescaS 4, Marnie 6, Fioriblu 6,5

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Yashodara » 5 apr 2016, 14:34

Ecco io quello della Di Gregorio non so se ce la faccio. I media svizzeri avevano largamente riportato la storia, e ho visto il documentario sul caso, due anni fa, ancora mi sale l'angoscia se ci penso... non sono sicura di farcela a leggere il libro.

Per quanto riguarda l'ldm di aprile, non prometto nulla. Vedrò come mi gira quando riuscirò di nuovo a leggere, cioè dopo sabato, e finirò finalmente Il gusto proibito dello zenzero.
Amo un fiore che si schiude lentamente
Margherita c'è dal 1.5.2011
Matilde c'è dal 30.5.2014

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Dionaea » 5 apr 2016, 14:49

Idem come sopra sul libro della Di Gregorio.

Ragazze io "snobs" lo abbandono. Troppo caotico e monotono per leggerlo a spizzichi e bocconi. Perdonatemi :sorrisoo
Sei arrivata per cambiare tutta una vita 2016 e 2019

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da MariPi82 » 5 apr 2016, 14:55

Dionaea ha scritto:Ragazze io "snob" lo abbandono. Troppo caotico e monotono per leggerlo a spizzichi e bocconi. Perdonatemi :sorrisoo
ma fai BENISSIMO!!!!! libro inutile :risatina:

invece io al contrario vostro sarei proprio "curiosa" di leggere delle gemelline svizzere dal pdv della Di Gregorio ....scusatemi, ma credo che lo voterò :sorrisoo
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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Fioriblu » 5 apr 2016, 15:29

Anche a me il libro delle gemelline non ispira... perché essendo una storia vera che ben ricordo ho ancora l'angoscia addosso.

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da tittiale » 6 apr 2016, 8:33

"Mi sa che fuori è primavera" è molto molto molto bello. Il mio più bel libro del 2015. In realtà a me ha lasciato un ricordo di speranza, che pare impossibile per una storia così difficile e triste, ma è così.
Irina dev'essere una donna veramente eccezionale e l'autrice è riuscita a portare sulla carta emozioni forti e dolorose senza cadere nel pietismo. Io lo rileggerò e lo voterò anche mi sa.
`·.,¸¸,.·´¯ Titti&Ale con Manuel *15/2/2007, Sofia *27/1/2009, Mirco *20/1/2012 e Nicolò *27/3/2015¯`·.,¸¸,.·´

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 6 apr 2016, 9:31

Altre letture del periodo:

Stella del mare, Joseph O' Connor.

Bello, bellissimo libro. Ero un po' scettica quando l'ho preso, perchè la storia si svolge su una nave e io, non so perchè, ho una specie di rifiuto per le storie "di mare", invece mi sono fidata del risvolto di copertina e ho fatto bene, perchè è vero che si parte da una nave, ma si narrano le storie dei passeggeri, che con la vita marina hanno poco da spartire. I fatti si svolgono nel 1847, durante la crisi che colpisce l'economia irlandese a causa del morbo delle patate che causa la carestia più famosa. Sulla nave ci sono Irlandesi che scappano da questa carestia, verso New York e l'autore ne narra le storie, gli intrecci, le disperazioni. Bello, bellissimo


Caffè Babilonia, Mehram Marsha

Libro carino, appassionante, interessante. Tre sorelle fuggite dall'Iran appena prima della rivoluzione Khomeinista, si stabiliscono in Irlanda e aprono un ristorante in cui servono i loro piatti, con forte impatto sulla vita della comunità locale. Godibile, il giusto mix tra "colore" e "cultura"


Pane e acqua di rose, Mehram Marsha

Sull'onda del precedente, ho letto il seguito: :x:
Questo non merita. Melenso, troppo magico, assurdamente irreale. No no. Non regge proprio il paragone
Avec des "si" on mettrait Paris dans une bouteille

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Re: Con L'amante giapponese le BIBLIOS non si sono arrese!

Messaggio da Topillo » 6 apr 2016, 9:33

Il libro delle gemelline non lo voterò. Un po' per la storia angosciante, un po' perchè in generale non amo i libri scritti dai giornalisti. Di solito sono troppo poco coinvolgenti, con rare eccezioni.
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