Mentre navigavo sul vecchio forum e leggevo i racconti del parto delle altre golline, mi scendevano sempre dei gran lacrimoni. Idem quando ascoltavo delle canzoni particolari in gravidanza (credo che portero' sempre con me il ricordo dei tragitti da casa alla stazione per andare al lavoro al campus con il mio pancino cresciuto sempre di piu' e il mio lettore MP3 che mi faceva singhiozzare per strada... fortuna che gli inglesi sono riservati :prrrr ) ... ma questa e' un'altra storia. Mi immaginavo spesso pero' che tutto questo squilibrio emotivo dovuto agli ormoni mi avrebbe accompagnata fino alla fine, e che anche durante il parto avrei pianto un sacco... emozione, mista forse a paura. Ovviamente non e' andata cosi'.
Arriviamo in clinica il giorno successivo alla mia DPP. Ecograficamente pero' ero un po' piu' avanti, ed erano 3 settimane che a ogni monitoraggio e visita mi veniva detto: "Eh, la testa e' molto bassa, potrebbe nascere da un momento all'altro!". Ferragosto a Roma al caldo, perche' secondo l'ostetrica anche una gitarella a Fiuggi avrebbe potuto concludersi in un parto anticipato, mi ritrovo con un'induzione decisa 2 giorni prima sulla base delle ferie dell'ostetrica che andava via per un week-end lungo proprio mentre io avrei dovuto sfornare il marmocchio.
Notte in bianco prima di andare in clinica, dubbi enormi sia miei che del socio... insomma, tutto 'sto casino per cercare di garantirci un parto il piu’ possible naturale, senza troppe interferenze... decidiamo che no, l'induzione non la vogliamo, e che avremmo comunicato che preferivamo aspettare. Ma intanto via con il monitoraggio. Tutto come al solito. Le contrazioni ci sono, ma sono del tutto irregolari, il battito di Brugnomo e' normalissimo. Ma la testa, mi dicono, e' risalita un po', il che ci fa ben sperare: il collo dell'utero non si riusciva ad appianare perche' la testolina era scesa troppo.
Insistono con l'induzione. Io, che nel frattempo mi ero consultata anche con la mia gine (pro) e il mio medico di fiducia (pro solo se per un valido motivo), non sono convinta... potremmo almeno controllare l'invecchiamento della placenta? Niente da fare, le ecografie secondo loro a questo stadio sono poco attendibili. Il socio e' in ritardo... fatica a trovare il posteggio per l'auto... quando arriva, il dottor Verdone e l'ostetrica mi hanno gia' convinto che la soluzione migliore e' passare subito all'induzione con il gel perche' aspettare ancora metterebbe a rischio il bimbo... che si', e' vero che in altre regioni si aspetta di piu’ ad indurre il parto, ma che per esperienza loro hanno deciso di aspettare ma non troppo perche' temono complicazioni. Eccesso di precauzione, lo definisco io...
Comunque, partono le pratiche per il ricovero. Credo sia mezzogiorno: prima applicazione di gel







Non ho versato neppure una lacrima nemmeno il giorno dopo, ne’ quello successivo. Credevo che gli ormoni dell’emotivita’ se ne fossero andati con il parto, insieme alla placenta e al pancione. Ma quando siamo rientrati a casa, e ho spinto la carrozzina con questo esserino dentro nella stessa stanza in cui e' stato concepito, meravigliandomi ancora una volta dello splendore che ho messo al mondo, le lacrime sono venute fuori da sole, e ogni tanto, mentre lo guardo, il groppo in gola mi sale ancora.