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BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
- ily
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Re: R: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINA
Spoiler su cuccette
Ciuk io il finale li vedo positivo... mi piace il lieto fine e la protagonista se lo merita !!! Quindi scoprirà che lui la sta aspettando da anni... si incontreranno e.... vissero per sempre felici e contenti .
Tu che dici ?!
Ciuk io il finale li vedo positivo... mi piace il lieto fine e la protagonista se lo merita !!! Quindi scoprirà che lui la sta aspettando da anni... si incontreranno e.... vissero per sempre felici e contenti .
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Settembrina 09-Biblios® "Le donne lo sanno chi paga davvero-lo sanno da prima quand'è primavera-o forse rimangono pronte-è il tempo che gira"L.L.
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- Ciuk
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
Cuccette, spoiler...
Sì, la parte finale finale, ovvero lei che prende coraggio e vuole chiamare l'amore del passato, ci sta.
Mi turba il fatto che una ragazza/donna, come riscatto per una vita trascorsa sempre in "secondo piano", se la spassi con un ragazzo più giovane. Massima aspirazione? Massima espressione dell'indipendenza acquisita? Boh.
Sì, la parte finale finale, ovvero lei che prende coraggio e vuole chiamare l'amore del passato, ci sta.
Mi turba il fatto che una ragazza/donna, come riscatto per una vita trascorsa sempre in "secondo piano", se la spassi con un ragazzo più giovane. Massima aspirazione? Massima espressione dell'indipendenza acquisita? Boh.
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Yashodara
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
Bonjour!
Io ho avuto un week end intenso. La parte rilassante è stata sabato mattina, massaggio e manicure mentre Marghe era alla scuola italiana. Poi di pomeriggio ho lavorato, avevamo due eventi della settimana della lingua italiana, e poi siamo andati a cena in un ristorante dello Yunnan buonissimo.
Domenica mattina c'era un mercatino di beneficienza non lontano da casa e abbiamo comprato un po' di cosine, qualche libro in francese per Marghe e ho fatto un mega affare comprando 4 paia di pantaloni (grandi, che metterà dall'anno prossimo via) nuovi di marca per 10€ in totale. Poi siamo andati a mangiare la pizza al ristorante di un amico e a casa a riposare. Dove ho finito Alex Woods. Di pomeriggio è venuta una che fa teatro con mio marito con i 3 figli a giocare... si sono divertiti ma alle 19 quando se ne sono andati io ero distrutta. Direi che i bambini più crescono più ti sfiancano, non so se ce la posso fare
.
cance allora gli scout? Gli è piaciuto? Io ho fatto scout per 7 anni, sono anche andata al campo mondiale. Secondo me è una bellissima cosa per i bambini, spero che anche le mie potranno farlo.
Io ho avuto un week end intenso. La parte rilassante è stata sabato mattina, massaggio e manicure mentre Marghe era alla scuola italiana. Poi di pomeriggio ho lavorato, avevamo due eventi della settimana della lingua italiana, e poi siamo andati a cena in un ristorante dello Yunnan buonissimo.
Domenica mattina c'era un mercatino di beneficienza non lontano da casa e abbiamo comprato un po' di cosine, qualche libro in francese per Marghe e ho fatto un mega affare comprando 4 paia di pantaloni (grandi, che metterà dall'anno prossimo via) nuovi di marca per 10€ in totale. Poi siamo andati a mangiare la pizza al ristorante di un amico e a casa a riposare. Dove ho finito Alex Woods. Di pomeriggio è venuta una che fa teatro con mio marito con i 3 figli a giocare... si sono divertiti ma alle 19 quando se ne sono andati io ero distrutta. Direi che i bambini più crescono più ti sfiancano, non so se ce la posso fare


cance allora gli scout? Gli è piaciuto? Io ho fatto scout per 7 anni, sono anche andata al campo mondiale. Secondo me è una bellissima cosa per i bambini, spero che anche le mie potranno farlo.
Amo un fiore che si schiude lentamente
Margherita c'è dal 1.5.2011
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- Yashodara
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
Il nostro ospite è uno scrittore, o per meglio dire un artista multimediale. (Flavio Stroppini, www.flaviostroppini.com ). Scrive sia narrativa che teatro, ha realizzato documentari, radiodrammi, programmi radiofonici, lavora con musical artists, insegna alla scuola Holden... insomma fa un po' di tutto.
E visto che era qui, gli ho chiesto cosa ne pensa della diogitalizzazione dei libri e delle conseguenze della pirateria sulla figura dello scrittore, argomenti che erano più volte stati sollevati tra le biblios, il secondo anche recentemente.
Allora, secondo lui (ma sa che la sua posizione non è per forza quella di tutti i suoi colleghi...) quello che sta avvenendo è solo uno dei moltissimi cambiamenti avvenuti nel mondo della scrittura (o per meglio dire della narrazione) nella storia. Per dire, la stampa è stata una rivoluzione enorme. Ma anche la riforma protestante (nei posti dove c'è stata), per non parlare di fotografia e cinema che hanno completamente rivoluzionato la letteratura. Non ci possiamo fare niente, i nuovi media hanno un impatto enorme sul mondo editoriale e sugli scrittori, ancora non si sa esattamente quale sarà, ma è in corso una rivoluzione. Il che non per forza è un male, semplicemente è un cambiamento.
Riguardo la pirateria, lui dice che è un non problema almeno in Italia. La ragione per cui non si vendono molti libri non è che la gente li scarica taroccati, ma che la gente non legge. Quindi il problema è mal posto.
Per lui, la figura dello scrittore dovrà cambiare. Non sarà più sufficiente scrivere libri per vivere (per quanto già ora pochissimi ci riescono veramente), ma lo scrittore deve aprirsi e fare anche altro: insegnare, dare conferenze, fare radio o tv... come per altro già avviene nel mondo germanofono e anglosassone.
A me questo approccio piace abbastanza. In genere sono in favore degli scenari che aprono propsettive invece di chiuderle, e che non demonizzano la situazione di partenza, e questo mi sembra che lo sia.
E visto che era qui, gli ho chiesto cosa ne pensa della diogitalizzazione dei libri e delle conseguenze della pirateria sulla figura dello scrittore, argomenti che erano più volte stati sollevati tra le biblios, il secondo anche recentemente.
Allora, secondo lui (ma sa che la sua posizione non è per forza quella di tutti i suoi colleghi...) quello che sta avvenendo è solo uno dei moltissimi cambiamenti avvenuti nel mondo della scrittura (o per meglio dire della narrazione) nella storia. Per dire, la stampa è stata una rivoluzione enorme. Ma anche la riforma protestante (nei posti dove c'è stata), per non parlare di fotografia e cinema che hanno completamente rivoluzionato la letteratura. Non ci possiamo fare niente, i nuovi media hanno un impatto enorme sul mondo editoriale e sugli scrittori, ancora non si sa esattamente quale sarà, ma è in corso una rivoluzione. Il che non per forza è un male, semplicemente è un cambiamento.
Riguardo la pirateria, lui dice che è un non problema almeno in Italia. La ragione per cui non si vendono molti libri non è che la gente li scarica taroccati, ma che la gente non legge. Quindi il problema è mal posto.
Per lui, la figura dello scrittore dovrà cambiare. Non sarà più sufficiente scrivere libri per vivere (per quanto già ora pochissimi ci riescono veramente), ma lo scrittore deve aprirsi e fare anche altro: insegnare, dare conferenze, fare radio o tv... come per altro già avviene nel mondo germanofono e anglosassone.
A me questo approccio piace abbastanza. In genere sono in favore degli scenari che aprono propsettive invece di chiuderle, e che non demonizzano la situazione di partenza, e questo mi sembra che lo sia.
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- Yashodara
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
E infine...
La strana storia di Alex Woods, commento finale e voto
All'inizio non mi entusiasmava ma poi mi sono ricreduta. È un libro simpatico e scorrevole, immagino ben documentato (non capisco molto degli argomenti trattati), particolare. Mi ha "lasciato qualcosa", che non è da tutti i libri, quindi mi spiego il successo avuto. Ha il pregio di parlare di grandi sentimenti (l'amicizia, l'approccio alla morte...) in modo semplice e d'impatto. Mi è piaciuto il racconto diretto e a volte teneramente naif di Alex.
Ciò detto, mi ha divertita e coinvolta meno dei libri di Jonasson, che trovo quasi inarrivabilmente brillante (nel suo campo) quindi il mio voto finale è 7.5
Oggi, spinta dall'attualità, ho iniziato Io sono Malala che dalle prime pagine sono abbastanza sicura mi piacerà molto.
La strana storia di Alex Woods, commento finale e voto
All'inizio non mi entusiasmava ma poi mi sono ricreduta. È un libro simpatico e scorrevole, immagino ben documentato (non capisco molto degli argomenti trattati), particolare. Mi ha "lasciato qualcosa", che non è da tutti i libri, quindi mi spiego il successo avuto. Ha il pregio di parlare di grandi sentimenti (l'amicizia, l'approccio alla morte...) in modo semplice e d'impatto. Mi è piaciuto il racconto diretto e a volte teneramente naif di Alex.
Ciò detto, mi ha divertita e coinvolta meno dei libri di Jonasson, che trovo quasi inarrivabilmente brillante (nel suo campo) quindi il mio voto finale è 7.5
Oggi, spinta dall'attualità, ho iniziato Io sono Malala che dalle prime pagine sono abbastanza sicura mi piacerà molto.
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- Ciuk
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
Buongiorno Bibliosorelle
ieri sera ho dimenticato di switchare la sveglia, e quindi mi sono svegliata alle 6 quando è suonata quella di M (che doveva farsi la barba, quindi l'ha puntata prima del solito). Niente di che, ho saltato la colazione e preso il solito treno... che però è arrivato con un ritardo di 15 minuti circa.
Oggi devo dare la risposta alla mia amica... che indecisione ancora. Come dice lei, il mio cuore ha deciso, ma la mia testa mi continua a chiedere se faccio bene! Uff.
Ho finito di leggere ZeroCalcare, ogni maledetto lunedì su 2 e, come fumetto, ve lo consiglio. Questo non è il suo primo libro, potete comunque prima vedere le sue tavole su FB o sul suo sito. A me piacciono molto, sono storie di vita quotidiana, spassose. Ha una vena umoristica che a tratti è geniale pur parlando di situazioni semplici.
La settimana scorsa iniziato Alex Wood e per ora concordo con voi. Mi sta piacendo. Vediamo come procede, per ora sono all'inizio.
Scappo a lavorare.
Besitos
ieri sera ho dimenticato di switchare la sveglia, e quindi mi sono svegliata alle 6 quando è suonata quella di M (che doveva farsi la barba, quindi l'ha puntata prima del solito). Niente di che, ho saltato la colazione e preso il solito treno... che però è arrivato con un ritardo di 15 minuti circa.
Oggi devo dare la risposta alla mia amica... che indecisione ancora. Come dice lei, il mio cuore ha deciso, ma la mia testa mi continua a chiedere se faccio bene! Uff.
Ho finito di leggere ZeroCalcare, ogni maledetto lunedì su 2 e, come fumetto, ve lo consiglio. Questo non è il suo primo libro, potete comunque prima vedere le sue tavole su FB o sul suo sito. A me piacciono molto, sono storie di vita quotidiana, spassose. Ha una vena umoristica che a tratti è geniale pur parlando di situazioni semplici.
La settimana scorsa iniziato Alex Wood e per ora concordo con voi. Mi sta piacendo. Vediamo come procede, per ora sono all'inizio.
Scappo a lavorare.
Besitos
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- Focus21
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- Iscritto il: 7 ott 2013, 9:59
Re: R: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINA
Mi state proprio stuzzicando...stasera sospendono la Cornwell e attacco il LDM!
Rita
Mamma di Andrea (22.11.'94), Noemi (27.10.'97) e Giorgio (08.06.'14)
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- cancerina72
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
buongiorno biblie!
settimana partita in corsa..oggi riunione a scuola comprensiva di elezione rappresentanti e riunione di catechismo per Sofia..stasera
per quanto riguarda il weekend ..la partenza scout di Matilde sabato è andata bene. Sembra le sia piaciuto.
però sua papà ha voluto esagerare..ha scoperto (perchè non avevamo ancora il calendario) che la domenica ci sarebbe stata la prima uscita e ha provato a portarla..Ovviamente lei che non era stata preparata con largo anticipo ha reagito male e si è fermata solo un paio d'ore (messa e colazione)...ma penso che andrà meglio con il calendario alla mano..
fra la tua proposta mi piace e mi spaventa al tempo stesso..
yasho interessante la conversazione sulla pirateria e il futuro dell'editoria..(ma penso che la cosa tocchi anche e soprattutto il mondo della cinematografia e della musica..). Io il cartaceo del tutto non lo mollo, ma l'ebook è comodo in tante occasioni e lo scambio pure..(è innegabile)
settimana partita in corsa..oggi riunione a scuola comprensiva di elezione rappresentanti e riunione di catechismo per Sofia..stasera

per quanto riguarda il weekend ..la partenza scout di Matilde sabato è andata bene. Sembra le sia piaciuto.


però sua papà ha voluto esagerare..ha scoperto (perchè non avevamo ancora il calendario) che la domenica ci sarebbe stata la prima uscita e ha provato a portarla..Ovviamente lei che non era stata preparata con largo anticipo ha reagito male e si è fermata solo un paio d'ore (messa e colazione)...ma penso che andrà meglio con il calendario alla mano..

fra la tua proposta mi piace e mi spaventa al tempo stesso..

yasho interessante la conversazione sulla pirateria e il futuro dell'editoria..(ma penso che la cosa tocchi anche e soprattutto il mondo della cinematografia e della musica..). Io il cartaceo del tutto non lo mollo, ma l'ebook è comodo in tante occasioni e lo scambio pure..(è innegabile)
Laura**Matilde 22/08/06 & Sofia 03/08/08**
biblios forever **l'amore non e' dire ti amo, ma dimostrare che e' vero(cit)**
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- cancerina72
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO


Ciuk
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Cancerina72









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- cancerina72
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
ciuk..non vorrei essere nei tuoi panni ...sinceramente decidere è davvero difficile.
personalmente penso che la scelta di non stare in prima linea, ti penalizza lavorativamente ma ti dà più serenità come mamma e quindi forse è quella da percorrere..
ma ma ma prendere qualche rischio in più ora potrebbe darti lavorativamente parlando più soddisfazioni in futuro...quando i figli saranno grandi e andranno per la loro strada
sai che saremo con te qualunque cosa sceglierai..
fra ho scoperto che anche la mia vicina di casa ha una sorella che vive a Sesto Fiorentino..
personalmente penso che la scelta di non stare in prima linea, ti penalizza lavorativamente ma ti dà più serenità come mamma e quindi forse è quella da percorrere..
ma ma ma prendere qualche rischio in più ora potrebbe darti lavorativamente parlando più soddisfazioni in futuro...quando i figli saranno grandi e andranno per la loro strada

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- cancerina72
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
yasho gli eventi del tuo weekend sono tutti interessanti..anche l'acquisto al mercatino 

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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
salve biblios!
Riemergo dall'oblio...
Ora non riesco ad arretrarmi perché sono sveglia a letto con la febbre e la polpetta, anche lei con un po' di febbre e naso tappato, attaccata alla tetta.
In ufficio abbiamo avuto settimane incasinate e altre ne verranno perché i clienti con lavori in sospeso si sono svegliati tutti insieme e vogliono tutti che i progetti siano terminati e consegnati per fine mese o al massimo metà novembre.
Tutti fuori di testa.
Voi come state?
Ora provo a dormire che la polpetta si è staccata
a presto!!!
Riemergo dall'oblio...
Ora non riesco ad arretrarmi perché sono sveglia a letto con la febbre e la polpetta, anche lei con un po' di febbre e naso tappato, attaccata alla tetta.
In ufficio abbiamo avuto settimane incasinate e altre ne verranno perché i clienti con lavori in sospeso si sono svegliati tutti insieme e vogliono tutti che i progetti siano terminati e consegnati per fine mese o al massimo metà novembre.
Tutti fuori di testa.
Voi come state?
Ora provo a dormire che la polpetta si è staccata
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A che colora il mio mondo...
impassabile, nulla è impossibile...

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- Ciuk
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
CC bentornata. Rimettetevi presto!! Mannaggia a questi malanni fastidiosi.
Cance anche per me è stato difficile decidere. Poco fa sono stata al telefono con la mia amica/capoprogetto 1 ora per aiutarla a cercare qualcun altro e poi le do qualche dritta sulla parte di analisi visto che per adesso non ha nessuno che se ne occupa e deve farlo lei.
Buona giornata a tutte

Cance anche per me è stato difficile decidere. Poco fa sono stata al telefono con la mia amica/capoprogetto 1 ora per aiutarla a cercare qualcun altro e poi le do qualche dritta sulla parte di analisi visto che per adesso non ha nessuno che se ne occupa e deve farlo lei.
Buona giornata a tutte

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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
CC welcome back. Forza e coraggio al lavoro...
Cance il mondo della musica non è poi così toccato dalla pirateria, perchè i musicisti i soldi li fanno coi concerti. È un falso mito. E anche la storia che colpisce molto gli artisti emergenti... boh... io qua ne vedo talmente tanti di artisti emergenti europei che vengono, e non è un viaggio nè breve nè economico, che mi chiedo quanto sia vero anche quello.
Per il cinema... lì non so dire ma quello che posso dire è che fra i partner più difficili, indisponenti e disinteressati alla cooperazione che ho le case di produzione cinematografica spiccano in negativo... e di prendere il cavolo di film, fare una copia, mettere i sottotitoli e proiettarlo senza dire niente a nessuno viene una voglia...

Cance il mondo della musica non è poi così toccato dalla pirateria, perchè i musicisti i soldi li fanno coi concerti. È un falso mito. E anche la storia che colpisce molto gli artisti emergenti... boh... io qua ne vedo talmente tanti di artisti emergenti europei che vengono, e non è un viaggio nè breve nè economico, che mi chiedo quanto sia vero anche quello.
Per il cinema... lì non so dire ma quello che posso dire è che fra i partner più difficili, indisponenti e disinteressati alla cooperazione che ho le case di produzione cinematografica spiccano in negativo... e di prendere il cavolo di film, fare una copia, mettere i sottotitoli e proiettarlo senza dire niente a nessuno viene una voglia...


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- Yashodara
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
...a parte questo... votiamo??? 

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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES SI E' RINA
PROPOSTE PER NOVEMBRE 2014:
LA PSICHIATRA di Dorn Wulf
Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Ogni mattina a Jenin, di Susan Abulhawa
Un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò che il "Cacciatore di aquiloni" ha fatto per l'Afghanistan. Racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.
Quando l'imperatore era un Dio, di Julie Otsuka
Quando l’imperatore era un dio è il seguito ideale di Venivamo tutte per mare, il romanzo delle giovani donne giapponesi date in moglie a uomini conosciuti solo in fotografia, connazionali già emigrati negli Stati Uniti ai primi del Novecento. Alla voce collettiva, forte e vibrante, che ha stregato una moltitudine di lettori, Julie Otsuka sostituisce qui una voce narrante delicata e sommessa che racconta quello che accadde anni più tardi ai discendenti di quelle famiglie «per caso». Dopo la comparsa di un avviso che invita tutti i cittadini americani di origine giapponese a raccogliersi in punti prestabiliti, una donna e due bambini lasciano la loro casa, vengono caricati su un treno e trasportati in un luogo lontano e sconosciuto, in mezzo al deserto. Il campo di baracche provvisorie, delimitato da filo spinato, evoca nel lettore altri campi, altri prigionieri in un altro continente. «Evacuazione e ricollocazione» sono due terribili parole che nessuno penserebbe mai di accostare agli Stati Uniti del ventesimo secolo: eppure è a Berkeley, California, che il tranquillo padre della piccola famiglia deportata viene arrestato nel cuore della notte, in pigiama e pantofole, e interrogato fino allo sfinimento; e che sua moglie, la donna benvoluta da tutto il quartiere, è costretta nel giro di poche ore a scegliere i pochi oggetti da portare in viaggio, a seppellire e nascondere tutto quello che vorrebbe conservare, a liberarsi con crudele decisione di tutto ciò che non può più proteggere. Pochi sanno che all’indomani dell’entrata in guerra degli Stati Uniti contro il Giappone, dopo l’attacco di Pearl Harbour, la fedeltà alla nazione di cittadini fino a quel momento uguali a tutti gli altri, viene messa in discussione: chi ieri era un vicino rispettato è oggi un potenziale nemico. Julie Otsuka attinge a ricordi della sua famiglia per raccontare l’umiliazione, la paura e lo strazio di una donna forte e decisa; e di due bambini che guardano con occhi stupefatti il loro mondo sfaldarsi nello spazio di pochi giorni, pronti però a sgranarli con lo stesso stupore davanti a improvvise meraviglie. Con il suo stile inconfondibile, sobrio, solo in apparenza distaccato, l’autrice racconta una storia emblematica di sofferenza e tradimento, rievocando il destino di chi, diventato invisibile per tutta la durata della guerra, non ha mai dimenticato.
Omicidi in pausa pranzo di V. Veloce
Francesca Zanardelli sta per affrontare il solito pomeriggio in ufficio. È davanti allo specchio del bagno, con in mano lo spazzolino da denti, quando intravede due piedi sbucare da sotto la porta del w.c. Per terra c'è il cadavere di Marinella Sereni, la sua insopportabile compagna di scrivania! Qualcuno l'ha strozzata con una corda bianca, rimasta ancora intorno al collo, per poi ricomporre perfettamente il cadavere, come se fosse già pronto per entrare nella bara. E lo strano delitto è avvenuto... mentre tutti erano in pausa pranzo. Francesca diventa così la principale testimone nelle indagini sulla morte della collega, affidate alla procura di Milano. Ma il killer è stato bravissimo a non lasciare tracce. L'assassino potrebbe essere chiunque: un altro impiegato oppure uno sconosciuto entrato dalle finestre aperte al piano terra. Il caso suscita un incredibile clamore mediatico e la paura diventa una compagna di vita dei trecento dipendenti dell'Azienda Omicidi, come la chiamano i giornalisti. I colleghi cominciano addirittura a sospettarsi tra loro, mentre la vita privata di Francesca va a rotoli. Il fidanzato l'ha lasciata il giorno prima delle nozze con duecentoventitré regali da restituire, e i suoi genitori vorrebbero che si licenziasse perché hanno paura che l'assassino possa uccidere anche lei. Ma Francesca non vuole perdere il lavoro: sa che il posto fisso è un privilegio da non abbandonare. Preferisce rischiare la pelle pur di continuare a "portare a casa lo stipendio" e non finire in un'agenzia interinale per precari, come capita alla generazione di trentacinquenni alla quale appartiene. E mentre le cotolette di plastica in pausa pranzo si susseguono identiche ogni giorno, la procura di Milano non riesce a scoprire chi sia l'assassino, nel frattempo divenuto un vero serial killer, bravissimo tutte le volte a non lasciare tracce sulla scena del crimine... Viola Veloce inscena una satira pungente sulla vita nelle aziende in un paese come l'Italia, dove i sindacati sono sempre meno rappresentativi e i lavoratori sempre più soli. Una commedia esilarante e autentica che si colora di giallo e racconta le inquietudini sentimentali di un'impiegata che non vuole perdere il proprio lavoro. La fortissima corrente di simpatia nata tra i lettori della Rete testimonia come Omicidi in pausa pranzo tocchi con precisione e delicatezza alcuni dei temi più profondi e inquietanti di questi nostri anni, regalandoci il liberatorio sorriso per superarli.
Il gioco del mondo di Julio Cortazar
Il libro racconta l'odissea, fra Parigi e Buenos Aires, di Horacio Oliveira, l'eterno studente argentino che si muove attraverso le città e l'esistenza come attraverso le caselle del "gioco del mondo", compiendo un viaggio, al tempo stesso reale e visionario, alla ricerca di sé nell'impossibile tentativo di dare un significato alla vita.
LA PSICHIATRA di Dorn Wulf
Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un'umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l'Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all'Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall'ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l'incubo. Nessuno l'ha vista uscire, nessuno l'aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l'Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine...
Ogni mattina a Jenin, di Susan Abulhawa
Un romanzo struggente che può fare per la Palestina ciò che il "Cacciatore di aquiloni" ha fatto per l'Afghanistan. Racconta con sensibilità e pacatezza la storia di quattro generazioni di palestinesi costretti a lasciare la propria terra dopo la nascita dello stato di Israele e a vivere la triste condizione di "senza patria". Attraverso la voce di Amal, la brillante nipotina del patriarca della famiglia Abulheja, viviamo l'abbandono della casa dei suoi antenati di 'Ain Hod, nel 1948, per il campo profughi di Jenin. Assistiamo alle drammatiche vicende dei suoi due fratelli, costretti a diventare nemici: il primo rapito da neonato e diventato un soldato israeliano, il secondo che invece consacra la sua esistenza alla causa palestinese. E, in parallelo, si snoda la storia di Amal: l'infanzia, gli amori, i lutti, il matrimonio, la maternità e, infine, il suo bisogno di condividere questa storia con la figlia, per preservare il suo più grande amore. La storia della Palestina, intrecciata alle vicende di una famiglia che diventa simbolo delle famiglie palestinesi, si snoda nell'arco di quasi sessant'anni, attraverso gli episodi che hanno segnato la nascita di uno stato e la fine di un altro. In primo piano c'è la tragedia dell'esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti, la vita nei campi profughi, condannati a sopravvivere in attesa di una svolta. L'autrice non cerca i colpevoli tra gli israeliani, racconta la storia di tante vittime capaci di andare avanti solo grazie all'amore.
Quando l'imperatore era un Dio, di Julie Otsuka
Quando l’imperatore era un dio è il seguito ideale di Venivamo tutte per mare, il romanzo delle giovani donne giapponesi date in moglie a uomini conosciuti solo in fotografia, connazionali già emigrati negli Stati Uniti ai primi del Novecento. Alla voce collettiva, forte e vibrante, che ha stregato una moltitudine di lettori, Julie Otsuka sostituisce qui una voce narrante delicata e sommessa che racconta quello che accadde anni più tardi ai discendenti di quelle famiglie «per caso». Dopo la comparsa di un avviso che invita tutti i cittadini americani di origine giapponese a raccogliersi in punti prestabiliti, una donna e due bambini lasciano la loro casa, vengono caricati su un treno e trasportati in un luogo lontano e sconosciuto, in mezzo al deserto. Il campo di baracche provvisorie, delimitato da filo spinato, evoca nel lettore altri campi, altri prigionieri in un altro continente. «Evacuazione e ricollocazione» sono due terribili parole che nessuno penserebbe mai di accostare agli Stati Uniti del ventesimo secolo: eppure è a Berkeley, California, che il tranquillo padre della piccola famiglia deportata viene arrestato nel cuore della notte, in pigiama e pantofole, e interrogato fino allo sfinimento; e che sua moglie, la donna benvoluta da tutto il quartiere, è costretta nel giro di poche ore a scegliere i pochi oggetti da portare in viaggio, a seppellire e nascondere tutto quello che vorrebbe conservare, a liberarsi con crudele decisione di tutto ciò che non può più proteggere. Pochi sanno che all’indomani dell’entrata in guerra degli Stati Uniti contro il Giappone, dopo l’attacco di Pearl Harbour, la fedeltà alla nazione di cittadini fino a quel momento uguali a tutti gli altri, viene messa in discussione: chi ieri era un vicino rispettato è oggi un potenziale nemico. Julie Otsuka attinge a ricordi della sua famiglia per raccontare l’umiliazione, la paura e lo strazio di una donna forte e decisa; e di due bambini che guardano con occhi stupefatti il loro mondo sfaldarsi nello spazio di pochi giorni, pronti però a sgranarli con lo stesso stupore davanti a improvvise meraviglie. Con il suo stile inconfondibile, sobrio, solo in apparenza distaccato, l’autrice racconta una storia emblematica di sofferenza e tradimento, rievocando il destino di chi, diventato invisibile per tutta la durata della guerra, non ha mai dimenticato.
Omicidi in pausa pranzo di V. Veloce
Francesca Zanardelli sta per affrontare il solito pomeriggio in ufficio. È davanti allo specchio del bagno, con in mano lo spazzolino da denti, quando intravede due piedi sbucare da sotto la porta del w.c. Per terra c'è il cadavere di Marinella Sereni, la sua insopportabile compagna di scrivania! Qualcuno l'ha strozzata con una corda bianca, rimasta ancora intorno al collo, per poi ricomporre perfettamente il cadavere, come se fosse già pronto per entrare nella bara. E lo strano delitto è avvenuto... mentre tutti erano in pausa pranzo. Francesca diventa così la principale testimone nelle indagini sulla morte della collega, affidate alla procura di Milano. Ma il killer è stato bravissimo a non lasciare tracce. L'assassino potrebbe essere chiunque: un altro impiegato oppure uno sconosciuto entrato dalle finestre aperte al piano terra. Il caso suscita un incredibile clamore mediatico e la paura diventa una compagna di vita dei trecento dipendenti dell'Azienda Omicidi, come la chiamano i giornalisti. I colleghi cominciano addirittura a sospettarsi tra loro, mentre la vita privata di Francesca va a rotoli. Il fidanzato l'ha lasciata il giorno prima delle nozze con duecentoventitré regali da restituire, e i suoi genitori vorrebbero che si licenziasse perché hanno paura che l'assassino possa uccidere anche lei. Ma Francesca non vuole perdere il lavoro: sa che il posto fisso è un privilegio da non abbandonare. Preferisce rischiare la pelle pur di continuare a "portare a casa lo stipendio" e non finire in un'agenzia interinale per precari, come capita alla generazione di trentacinquenni alla quale appartiene. E mentre le cotolette di plastica in pausa pranzo si susseguono identiche ogni giorno, la procura di Milano non riesce a scoprire chi sia l'assassino, nel frattempo divenuto un vero serial killer, bravissimo tutte le volte a non lasciare tracce sulla scena del crimine... Viola Veloce inscena una satira pungente sulla vita nelle aziende in un paese come l'Italia, dove i sindacati sono sempre meno rappresentativi e i lavoratori sempre più soli. Una commedia esilarante e autentica che si colora di giallo e racconta le inquietudini sentimentali di un'impiegata che non vuole perdere il proprio lavoro. La fortissima corrente di simpatia nata tra i lettori della Rete testimonia come Omicidi in pausa pranzo tocchi con precisione e delicatezza alcuni dei temi più profondi e inquietanti di questi nostri anni, regalandoci il liberatorio sorriso per superarli.
Il gioco del mondo di Julio Cortazar
Il libro racconta l'odissea, fra Parigi e Buenos Aires, di Horacio Oliveira, l'eterno studente argentino che si muove attraverso le città e l'esistenza come attraverso le caselle del "gioco del mondo", compiendo un viaggio, al tempo stesso reale e visionario, alla ricerca di sé nell'impossibile tentativo di dare un significato alla vita.
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Ciuk
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- Iscritto il: 5 mar 2007, 22:28
Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES SI E' RINA
VOTAZIONE LDM NOVEMBRE 2014
La psichiatra di Dorn Wulf
Ogni mattina a Jenin, di Susan Abulhawa
Quando l'imperatore era un Dio, di Julie Otsuka Ciuk
Omicidi in pausa pranzo di V. Veloce Ciuk
Il gioco del mondo di Julio Cortazar
Hanno votato Ciuk
Non votano
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Ogni mattina a Jenin, di Susan Abulhawa
Quando l'imperatore era un Dio, di Julie Otsuka Ciuk
Omicidi in pausa pranzo di V. Veloce Ciuk
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JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- Yashodara
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
Io sono interessata a comprare un voto se qualcuna pensa di darne solo uno... pago bene...



Amo un fiore che si schiude lentamente
Margherita c'è dal 1.5.2011
Matilde c'è dal 30.5.2014
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Matilde c'è dal 30.5.2014
- Ciuk
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO



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- Yashodara
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Re: BIBLIOS POST ADDORMENTATO, CON LE NEW ENTRIES E' RINATO
Beh invece di buttare via i voti non dandoli...
...no??
No eh?
Ok... allora aspetterò tatticamente di vedere come evolve la votazione prima di dare i miei (non lo so proprio, sono super indecisa fra tre)
...no??
No eh?

Ok... allora aspetterò tatticamente di vedere come evolve la votazione prima di dare i miei (non lo so proprio, sono super indecisa fra tre)
Amo un fiore che si schiude lentamente
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