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L'obiezione di coscienza

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da ely66 » 1 ago 2014, 22:44

alessia26 ha scritto:le ho già scritte quali...
partorire in anonimato, l'adozione... ecc...

vedi quando io dico che sono convinta che la libertà propria finisce dove inizia quella degli altri lo dico davvero al 100%... e penso alla libertà di quella vita in divenire che nulla ha chiesto nulla c'entra e che viene interrotta per volontà di un altro....
non sto giudicando... sia chiaro evidenzio solo il mio pensiero!
tu hai partorito. 9 mesi con un feto in grembo che ad un certo punto chiami "bambino". lo senti muoversi, si agita, pensi sia tanto facile darlo in adozione o abbandonarlo????
ma davvero pensi questo????????
alessia26 ha scritto:io infatti sono anche pro eutanasia....

purtroppo è illegale... e non posso...
spiegami.
no davvero, spiegami come sia possibile questa cosa.
non accetti l'aborto, cioè non assisteresti e non praticheresti un aborto ma assisteresti un'eutanasia?

a parte il fatto che sono favorevole all'eutanasia (MA con dei paletti e ben precisi. altrimenti ti suicidi e non rompi le balle in ospedale), come fai a sostenere l'eutanasia che suppongo sia quella dolce, favorita da farmaci ecc??? resto davvero basita e pure altro.


faccio vivere agli altri la loro... come meglio credono!
ENNNOOOOOOOOOOOOOOO! tu non fai vivere agli altri come meglio credono la loro vita. TU imponi il TUO punto di vista anzi il TUO MODO DI VIVERE agli altri nello stesso istante in cui diventi obiettore.
in quel momento e visto che hai apposto una firma dove stabilisci che tu obiettore non farai UNA determinata cosa, togli a N persone il poter vivere la loro vita come loro desiderano.
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Re: R: L'obiezione di coscienza

Messaggio da niky78 » 1 ago 2014, 22:48

[quote="alessia26"]le ho già scritte quali...
partorire in anonimato, l'adozione... ecc...

Questo lo hai scritto tu no.? Allora dimmi se l'alternativa ad un'ivg è parto anonimato e abbandono per adozione non equivale all'obbligo?...per me si... dal momento che l'alternativa è a senso unico.

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da alessia26 » 1 ago 2014, 23:29

L'eutanasia è una scelta che fa una persona sulla propria vita a seguito di condizioni patologiche per le quali non vuole/riesce più ad affrontare la vita...
cosa c'è che va in contraddizione con la mia idea di libertà personale, di non sconfinare nelle libertà altrui???
Secondo me fila...

Non ho detto che il parto in anonimato sia semplice, o la soluzione più facile.... credo sia la libertà di quella vita di poter andare avanti, nonostante la madre biologica, non possa/voglia...
e poi esistono ad esempio le mamme in surrogato e oggi giorno aumentano sempre più... NON MI ESPRIMO SUL FATTO DI ESSERE O MENO FAVOREVOLE, è un esempio che porto sul fatto che sono cose che si fanno...quello di portare avanti gravidanze...

E ribadisco niky78... nell'esprimere la mia idea, ciò che io ritengo giusto o meno, non obbligo nessuno a fare nulla, si parla, ci si confronta io dico A e tu B...senza bisogno di pensare o povera sc**a cosa dice oppure quella pensa di saper tutto...
ci si confronta....
se la cosa ti urta a tal punto che prendi le mie parole come se fossi qua ad imporre le mie idee o a dispensare perle di verità, o meno che mai ad OBBLIGARE gli altri... puoi anche far finta che sia invisibile e non rispondere ai miei post!
Cioè io non ci sto mettendo nessuna enfasi e coinvolgimento a risponderti.... al contrario noto (posso sbagliare eh?) un certo astio da parte tua....

e cmq si.... per una che di norma è contraria all'ivg le alternative sono o contraccezione o vita... insomma oggi non è ancora possibile impiantare embrioni di ivg in mamme non fertili ad esempio...
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da ely66 » 1 ago 2014, 23:41

L'eutanasia è una scelta che fa una persona sulla propria vita a seguito di condizioni patologiche per le quali non vuole/riesce più ad affrontare la vita...
...inesatto. o perlomeno parziale.

l'aborto è la scelta di una donna sul proprio corpo e con la propria coscienza per la vita. e non esisteranno obiettori di alcun genere per fermare una decisione simile.
quella legge era stata fatta per evitare che molte, troppe donne, rischiassero la propria vita su un tavolaccio sudicio sotto le mani di una mammana.
siamo arrivati al punto di rimandare le donne su quel tavolaccio sudicio. bel progresso, meraviglioso futuro ci aspetta. :vomitino
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da alessia26 » 1 ago 2014, 23:51

per come la vedo io ivg è libertà della donna che decide del proprio corpo.... ma purtroppo per come la penso io sconfina quando la sua decisione interrompe la vita di un altro.
Per la legge le dimensioni fanno la differenza, io non riesco ad essere così categorica... non è che prima delle 12 settimane è ammasso di cellule a a 13 una vita.... per me lo è anche prima.

Poi guai mai si ritornasse indietro.
Per fortuna per queste donne c'è chi la pensa come loro, e c'è chi l'aborto lo condivide e lo pratica... pochi?
Forse, la soluzione non è far cambiare mestiere a fior fior di professionisti, basterebbe dove c'è carenza indire assunzioni ad doc...
cercasi tot ginecologi in tal ospedale per praticare anche ivg.
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da ely66 » 1 ago 2014, 23:59

si farebbero assumere e POI toh, diventano obiettori. con fior fior di consulenze in cliniche private, dove al riparo da sguardi indiscreti, indovina che accade??? ecco capito.
ma no, meglio ingrassare le casse malati dell'estero, così le coscienze dei caaaaaaaaari medici italioti è salva.
dai su, lo struzzo tra un po' s'incavola eh??? prima era solo lui ad avere il privilegio di cacciare la testa sotto la sabbia.

Poi guai mai si ritornasse indietro.
ma vah??? e però sta succedendo. che si fa, magari si rivedono i parametri per essere obiettori?
esempio
se convivi non sei obiettore.
se non sei sposato in chiesa non sei obiettore.
sono solo due "parametri", potrebbe essere validi?
per me, cattolica, si.
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da alessia26 » 2 ago 2014, 0:09

no ely per me non siamo ai livelli che raccontate...
ci sarebbero casi più eclatanti di file, o km da fare...

e cmq resto convinta che se si volesse, un problema così grosso si riuscirebbe ad affrontare in maniera diversa dal radiare gli obiettori. Non lo trovo giusto!

non tiriamo in mezzo la chiesa...per favore... di ipocrisia li ce ne a gogo....
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da ely66 » 2 ago 2014, 0:37

non tiravo in ballo la chiesa, stavo dicendo altro.
no ely per me non siamo ai livelli che raccontate...
ci sarebbero casi più eclatanti di file, o km da fare...
dipende da che cosa senti o ascolti. o leggi. o ..
tu credi che sia così "simpatico" far sapere in giro di aver fatto una ivg? "ohoo dai che ci facciamo un'apericena e vi racconto la mia ivg all'ospedale di XXXX".
dai non ci credi nemmeno tu.

psss... si parla anche di aborti nelle cliniche private. giusto perchè almeno la fonte non sono io quotidiano
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da svevazoe » 2 ago 2014, 0:50

Cmq quella dell'adozione è una cavolata! Metti il mio caso. Mamma di due bimbe con un compagno e una vita sociale. Come potrei portare avanti una gravidanza che non voglio per poi dare in adozione? Come potrei spiegarlo a due bimbe? Ma dai.
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Re: R: L'obiezione di coscienza

Messaggio da niky78 » 2 ago 2014, 6:07

niky78 ha scritto:Tua cugina... non un'estranea... e cmq con : tu obiettore... mi riferivo al medico... non a te... non mi permetterei mai
Qui ti ho anche precisato che non mi riferivo a te personalmente e dopo mi vieni a dire che provo astio nei tuoi confronti.? Beh chi la pensa come te indubbiamente mi indispone ma in questo caso Non conoscendoti mi sto confrontando pacificamente.

Ora hai aggiunto che l'alternativa all'aborto è anche la contraccezione... Ma forse non sai che c'è una anche una piccola percentuale di donne che rimane incinta anche prendendo la pillola, C'È chI la pillola non può prenderla e che quindi può capitare che con contraccettivi blandi come i preservativi o coito interroto abbia qualche inconveniente.
E altra cosa... Una persona che non è favorevole al l'ivg non Può essere favorevole all'eutanasia... In maniera più assoluta... Anche perché una cosa simile vorrebbe dire che :tu mamma sai di portare in grembo un bimbo malato... Ma non pratichi l'ivg perché sei contraria... IL figlio nasce... Poi siccome la sua vita è fatta solo di sofferenze e dolore non reggi tale situazione e sei quindi favorevole all'eutanasia? PERCHÉ nel caso di minore o persona incapace di intendere e di volere è il genitore che decide di mettere fine alla sua Vita... Sono sempre più convinta che le tue convinzioni siano dovute ad una sorta di bigottismo... E che ti preoccupi poco di ciò che accade intorno a te altrimenti se ti mettessi nei panni delle tante donne che in maniera anonima hanno testimoniato la loro esperienza forse capiresti che la maggior parte lo fa con il cuore a pezzi perché non è facile per nessuno prendere una tale decisione... Ma talvolta è la società stessa che ti costringe a farlo...

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da alessia26 » 2 ago 2014, 8:42

Non è contraddizione è far scegliere consapevolmente alle persone del proprio destino e non sgli altri.

Per me sarebbe ugualmente difficile spiegare una igv alle mie figlie domani....
Sapete quando seppi che mia mamma ha fatto una igv prima di me... il primo pensiero che mi venne in mente fu... potevo benissimo essere io quella vita spezzata... fu uno steano effetto.

E sono strasicura che x molte è una scelta dolorosa, sofferta e difficile... e ti assicuro che sia x mia attitudine personale sia x professione tendo molto a preoccuparmi degli altri. .. però prendo in considerazione anche altro..

E x concludere perché ormai siamo in un circolo vizioso...
Il preservativo non è un contraccettivo blando nella maniera più assoluta.
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da primomaggio » 2 ago 2014, 10:31

alessia26, scusa, non vorrei che sembrasse un fuoco di fila contro di te, ma ho la sensazione che manchi di immaginazione, o di esperienza.
Dici che ci sono colleghe che, una volta divenute mamme, hanno lasciato oncoematologia pediatrica, e mi pare che capisci o, per lo meno, rispetti, la loro scelta.
Però poi dici che piuttosto che l'ivg, che anzi in quel caso si chiama aborto terapeutico, la mamma di un bambino malato, potrebbe metterlo al mondo e darlo in adozione, come se la mamma in questione non avesse voglia di smazzarsi il guaio, mentre ci sarebbe chi poi è pronto ad adottare e crescere questi figli sfortunati. Ma il punto è che queste mamme non riescono a tollerare il dolore dei figli, cioè, puoi capire che un'infermiera non riesca più a reggere la sofferenza dei figli altrui, e non immagini che un genitore non sopporti di vedere il proprio figlio soffrire?

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da laura s » 2 ago 2014, 11:25

svevazoe ha scritto:Cmq quella dell'adozione è una cavolata! Metti il mio caso. Mamma di due bimbe con un compagno e una vita sociale. Come potrei portare avanti una gravidanza che non voglio per poi dare in adozione? Come potrei spiegarlo a due bimbe? Ma dai.
Questa è di tutte la risposta che mi disturba di più dell'intero post.
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da laura s » 2 ago 2014, 11:29

primomaggio ha scritto:alessia26, scusa, non vorrei che sembrasse un fuoco di fila contro di te, ma ho la sensazione che manchi di immaginazione, o di esperienza.
Dici che ci sono colleghe che, una volta divenute mamme, hanno lasciato oncoematologia pediatrica, e mi pare che capisci o, per lo meno, rispetti, la loro scelta.
Però poi dici che piuttosto che l'ivg, che anzi in quel caso si chiama aborto terapeutico, la mamma di un bambino malato, potrebbe metterlo al mondo e darlo in adozione, come se la mamma in questione non avesse voglia di smazzarsi il guaio, mentre ci sarebbe chi poi è pronto ad adottare e crescere questi figli sfortunati. Ma il punto è che queste mamme non riescono a tollerare il dolore dei figli, cioè, puoi capire che un'infermiera non riesca più a reggere la sofferenza dei figli altrui, e non immagini che un genitore non sopporti di vedere il proprio figlio soffrire?
Siamo passati dalla IVG al cosidetto aborto terapeutico.
Non mi sembra che si tratti di una sfumatura di poco conto.
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da primomaggio » 2 ago 2014, 11:42

laura s, io stessa ho detto che si chiama aborto terapeutico. Ma non mi pare che i ginecologi obiettori questo lo pratichino e la ivg no, gli obiettori obiettano a entrambi gli interventi.

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da primomaggio » 2 ago 2014, 11:52

E comunque l'esempio di Alessia è che l'operatore può scegliere di allontanarsi da una determinata situazione perché psicologicamente non la regge, e questo è umano e comprensibile....mentre le persone coinvolte in prima persona che questa scelta non ce l'hanno?

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da niky78 » 2 ago 2014, 12:30

Ivg o aborto terapeutico... Il titolo della discussione è : obiezione di coscienza... E l'obiettore si rifiuta anche in caso di aborto terapeutico...

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da lalat » 2 ago 2014, 13:48

Mi pare che stiamo andando OT. Chi è obiettore di coscienza non pratica nemmeno l'aborto terapeutico ... a meno che questo non sia l'unico modo per preservare la salute della madre.
Detto questo. Esprimo la mia opinione riguardo il resto dei discorsi che leggo. Innanzi tutto dico che mi riesce difficle immedesimarmi nelle altre madri poiché il mio percorso di vita è stato uno e non capisco come si possa essere tanto arroganti di poter pensare cosa sia giusto per tutte le donne del pianeta.
Nonostante mi riesca difficle immedesimarmi nei panni di una donna che rimane incinta per sbaglio, ci provo ... e comunque ho dei sentimenti miei per i quali sono abbastanza certa che nons arei capace di affrontare l'intero corso di una gravidanza per poi dare in adozione il bambino. Se il mio sia egoismo o altro ... non lo so ... ma non lo farei. Se mi obbligassero a tenere un figlio non desiderato (anche qui mi è difficile mettermi in questi panni), non lo darei in adozione nemmeno se non avessi i soldi per mantenerlo, preferirei morire di fame con mio figlio piuttosto che saperlo nelle braccia di una sconosciuta. Questo è ciò che provo ... ma è un sentimento molto animalesco difficile da contrastare.
Se mi costringessero a portare a termine una gravidanza frutto di una violenza ... considererei delle bestie chi mi imponesse una scelta del genere. Per me sarebbe una cosa atroce e disgustosa.
Nella mia vita però non i sono capitate queste "disavventure" ... perché sono sempre stata attenta alla contraccenzione e molto poco passionale :risatina: ... inoltre non è così facile per me restare incinta ... e quando sono finalmente rimasta incinta dei miei bambini non volevo nemmeno sapere che potevano none ssere perfetti perché istintivamente, fin dall'inizio ho sentito la necessità di proteggerli ...
Ma la cosa che mi ha stupito quando sono diventata madre è stata la consapevolezza che comunque tutte le decisioni che potevo prendere e tutti is entimenti che sentivo ... appartenevano solo a me ... ho sentito che nemmeno mio marito poteva avere voce in capitolo. Per il primo figlio, mi ricordo che la ginecologa chiese ad entrambi che indagini pensavamo di fare ... non ho detto niente e a casa ho chiarito che avrei pensato da sola e che volevo decidere da sola senza sentire l'opinione di mio marito. Lui me la ha data lo stesso ma io ho fatto a modo mio e per il secondo figlio non mi sono posta nemmeno il problema di discutere la faccenda con lui.
Tutto questo per dire: come può la società ... o comunque un estraneo intervenire sulla mie scelte ... se io non riesco nemmeno ad accettare il punto di vista del padre ...
La gravidanza, l'allattamento ... tutto ciò che riguarda la maternità è un processo così fisico e devastante che non posso pensare che estranei intervengano.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da laura s » 2 ago 2014, 13:54

Sapete per la 194 non esiste l'aborto terapeutico quindi è ovvio che non si possa scegliere, d'altra parte anche dal punto di vista etico è più corretta un'obiezione a tutto, anche se poi umanamente ci può essere il caso come quello raccontato da Ely in cui una abortisce come anticoncezionale e quello invece per gravi problemi di salute fetale o materno in cui una scelta per la vita nei fatti non è disponibile e l'aborto è il male minore (penso al bambino che morirebbe comunque appena nato, o alla madre che se non abortisce muore lei stessa) e quindi secondo me l'obiezione non ha più la ragione stessa di esistere, la classica situazione dove una possibile scelta che salvi capra e cavoli proprio non è disponibile...

Primomaggio e quindi scusami se le persone direttamente coinvolte sono purtroppo in una situazione brutta in cui per forza di cose dovranno soffrire allora per par condicio facciamo stare di m***a anche il ginecologo già che ci siamo? Scusami ma non ti seguo...
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Re: L'obiezione di coscienza

Messaggio da laura s » 2 ago 2014, 14:06

Lalat mi ritrovo molto nei sentimenti che hai provato, hai ragione tu è una cosa istintuale e animalesca, e anche secondo me è impossibile immedesimarsi. Io al contrario tuo a 17 anni ho rischiato una gravidanza indesiderata (il classico preservativo che si rompe), mi sono posta molto bene il problema nei 4 interminabili giorni di ritardo che ho avuto in quella occasione (mamma solo a ripensarci mi vengono i vermi) e devo dire che l'aborto nemmeno in quel momento l'ho contemplato.
La mia vita sarebbe stata... beh indubbiamente molto diversa.

Mio suocero forse l'ho già detto è ginecologo, a me come credo sia palese piace l'ostetricia se no non sarei su questo forum da anni, avrei potuto fare anche io gineco e prendere in "eredità" il suo studio, devo dire che tutti questi dilemmi etici sono stati per me il motivo principale per scegliere un'altra strada, più in salita, più triste sicuramente (in ostetricia quando tutto fila liscio è bellissimo) ma meno pesante per me dal punto di vista morale, quindi posso anche capire il discorso di chi qui dice che chi ha "problemi" a fare IVG dovrebbe scegliere altre specialità, di contro è anche pur vero che un immenso amore per la vita è anche un bellissimo talento per uno specialista che ad es. si occupa di infertilità... credo che in un campo vasto come la ginecologia e ostetricia ci debba e ci possa essere spazio per entrambi. Forse basterebbe pagare di più chi fa anche le IVG, ci avete mai pensato? Compensare a livello retributivo chi fa più lavoro. Ma si sa, in Italia questa non sarebbe un'idea popolare...
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