L'obiezione di coscienza

[floddi]

Se ci andavi privatamente è un conto, floddi. Ognuno sceglie il suo medico.
Nel pubblico, il medico deve garantire la salute a tutti. Invece si arriva al punto che le pazienti in aborto devono chiamare la polizia perché il medico obiettore si fa i cavoli propri.

ma nel pubblico come avviene col ginecologo? E' una domanda davvero, non so come funziona.
io sapevo che sono le ostetriche ad essere "fisse", ma che non sai che ginecologo ti visita (le tre ecografie previste dal ssn ad esmpio, fa solo quelle o mi sbaglio?) e quindi io paziente potrei non sapere chi ho davanti perchè diverso ogni volta?

E ti sembra una cosa giusta, non sapere se hai davanti qualcuno che ti curerà, o qualcuno che ti lascerà lì ad agonizzare, rischiando anche la salute, perché stacca tra otto ore e intanto nessuno ti aiuta?

Eh?

[lemming]

Ti sembra giusto che una persona che va al pronto soccorso non sappia se riuscirà a farsi prescrivere la RU486 o se verrà cacciata via in malo modo perché il medico si rifiuterà di aiutarla?

[floddi]

Ti sembra giusto che una persona che va al pronto soccorso non sappia se riuscirà a farsi prescrivere la RU486 o se verrà cacciata via in malo modo perché il medico si rifiuterà di aiutarla?

Assolutamente no.

[floddi]

ma questo non c'entra con quello che stavo chiedendo io.

[floddi]

M credo che ci siano realtà diverse, e che queste dipendano dalle strutture. So per certo ad esmpio che dove abito io questi problemi non ci sono. Non credo che sia perchè qua sono tutti obiettori o perchè ti prescrivono facilmente la pillola abortiva, ma semplicemente sono organizzati diversamente.

[floddi]

non obiettori, scusate.

[lemming]

ma questo non c'entra con quello che stavo chiedendo io.

Allora mi sono persa.
Io dicevo che, se non vuoi fare parte del lavoro previsto, ti cerchi un altro lavoro.

[Topillo]

però scusa Floddi. Tu prendi una donna magari straniera, o una ragazzina giovane disinformata. O una qualunque persona che non ha gli strmenti per essere combattiva.
NON vuole il bambino e decide di abortire lo stesso, anche se in H la mandano a casa.
E sappi che in Italia si stimano quasi 50k aborti clandestini l'anno e sono IN AUMENTO.
Cosa potrebbe succederle? Potrebbe morire.

E chi ne ha la colpa? Chi obietta dovrebbe provare anche a considerare QUESTA responsabilità.

concordo che sia meglio prevenire le gravidanze indesiderate, ma se succede lo stesso?

[floddi]

ma questo non c'entra con quello che stavo chiedendo io.

Allora mi sono persa.
Io dicevo che, se non vuoi fare parte del lavoro previsto, ti cerchi un altro lavoro.

si questo l'ho capito e non sono d'accordo perchè ritengo che sia "una parte del lavoro" talmente intrisa di etica difficile da definire e che tocchi la libertà personale, pur essendo io (lo scrivo perchè mi rendo conto che può sembrare il contrario) a favore della ivg.
Io chiedevo come funziona quando durante una gravidanza ti fai seguire dal consultorio e non privatamente. Chi ti dice ad esmpio che il feto ha problemi, è lo stesso che vedrai successivamente e che praticherà l'aborto o potrebbero essere tutti diversi?

[lalat]

Sono d'accordo con Ely, Lunette e Topillo. E pure io mi domando come mai vada così di moda tra i medici l'obiezione di coscienza. Tra l'altro, gli stessi che sono obiettori, sono pure contrari ai contraccettivi; è innegabile che ci sia un coinvolgimento religioso. Che dovrebbe essere tenuto lontano dalla sanità pubblica. E poi per me l'obiezione di coscienza, in tutti sensi, deve aver un prezzo da pagare. Se vuoi essere obiettore rinunci ad un incarico pubblico, per come la vedo io. Una volta gli obiettori di coscienza, che non volevano fare il militare, erano disposti a farsi un anno di prigione pur di sostenere le proprie idee.
Rispetto il modo di pensare di ognuno ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

[floddi]

però scusa Floddi. Tu prendi una donna magari straniera, o una ragazzina giovane disinformata. O una qualunque persona che non ha gli strmenti per essere combattiva.
NON vuole il bambino e decide di abortire lo stesso, anche se in H la mandano a casa.
E sappi che in Italia si stimano quasi 50k aborti clandestini l'anno e sono IN AUMENTO.
Cosa potrebbe succederle? Potrebbe morire.

E chi ne ha la colpa? Chi obietta dovrebbe provare anche a considerare QUESTA responsabilità.

concordo che sia meglio prevenire le gravidanze indesiderate, ma se succede lo stesso?

E' questo "in H la mandano a casa" che mi perplime.
la mandano a casa dicendole che non le danno la pillola perchè non ci sono ginecolgi disponibili? E' questo che intendi? perchè non è che questa ragazza va in H dicendo che vuole abortire e la accolgono subito e subito le fanno l'aborto eh. Ci sono visite da superare, non solo ginecologiche, appuntamenti da fissare.

[Topillo]

http://inchieste.repubblica.it/it/repub ... -59475182/

Floddi leggi.
Tu spesso hai la tendenza a considerare solo la realtà che noi, da privilegiate, conosciamo. Ma noi siamo privilegiate.

[floddi]

Sono d'accordo con Ely, Lunette e Topillo. E pure io mi domando come mai vada così di moda tra i medici l'obiezione di coscienza. Tra l'altro, gli stessi che sono obiettori, sono pure contrari ai contraccettivi; è innegabile che ci sia un coinvolgimento religioso. Che dovrebbe essere tenuto lontano dalla sanità pubblica. E poi per me l'obiezione di coscienza, in tutti sensi, deve aver un prezzo da pagare. Se vuoi essere obiettore rinunci ad un incarico pubblico, per come la vedo io. Una volta gli obiettori di coscienza, che non volevano fare il militare, erano disposti a farsi un anno di prigione pur di sostenere le proprie idee.
Rispetto il modo di pensare di ognuno ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

questo però lo scrivi tu o ci sono statistiche a supporto?

[Topillo]

Sono d'accordo con Ely, Lunette e Topillo. E pure io mi domando come mai vada così di moda tra i medici l'obiezione di coscienza. Tra l'altro, gli stessi che sono obiettori, sono pure contrari ai contraccettivi; è innegabile che ci sia un coinvolgimento religioso. Che dovrebbe essere tenuto lontano dalla sanità pubblica. E poi per me l'obiezione di coscienza, in tutti sensi, deve aver un prezzo da pagare. Se vuoi essere obiettore rinunci ad un incarico pubblico, per come la vedo io. Una volta gli obiettori di coscienza, che non volevano fare il militare, erano disposti a farsi un anno di prigione pur di sostenere le proprie idee.
Rispetto il modo di pensare di ognuno ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca.

ma standing ovation.

[Topillo]

scusa, eh. Ma l'obiezione di COSCIENZA in quanto tale, è proprio per motivi religiosi. O pensi che uno obietti per altri motivi?

[ely66]

non riesco a paragonare la ginecologia e l'ostetricia con altri mestieri.
ma questa situazione allucinanate è tollerata o ben nascosta? io ad esmpio non ne ero a conoscenza.

la situazione è risaputa e persino monitorata
e no, nel pubblico chi ti capita ti capita. a meno che non usi l'intramoenia.
ma ad esempio, la mia ginecologa nel pubblico e che ho scelto anche per l'intra, ho saputo solo DOPO che era obiettore. e mi sono girate parecchio.

[lemming]

Ma scusa floddi, non è che uno si ritrova a fare il ginecologo per sbaglio. Si studia 'qualche' annetto, se vai nel pubblico devi fare 'qualche' concorso, insomma, non è come studiare lettere e finire in un call center.
Devi proprio avere deciso di fare quel mestiere lì. Mica il primo giorno di lavoro vai, e scopri con orrore che parte della professione consiste nel raschiare uteri.
Se lo sai dall'inizio, e confidi nella legge per fare solo quello che ti piace, prendendo sempre lo stesso stipendio, che razza di obiezione etica sarebbe?
Perché un obiettore di coscienza non effettua raschiamenti neanche di feti già morti, intendiamoci. Non assiste proprio una donna che sta abortendo, la smolla lì e bon. In un ospedale pubblico.
Se lavori nel pubblico, devi garantire servizi pubblici. Se non ti piace, ti apri uno studio privato e lì offri solo i servizi che ritieni opportuno.
Sinceramente non capisco il dilemma etico. Ci vedo solo tanta voglia di arraffare il più possibile, lavorando il meno possibile.

[floddi]

scusa, eh. Ma l'obiezione di COSCIENZA in quanto tale, è proprio per motivi religiosi. O pensi che uno obietti per altri motivi?

ahi ahi non hai letto tutto!
Si topi, il mio gine è ateo ma non prativa ivg.

[Topillo]

Ma scusa floddi, non è che uno si ritrova a fare il ginecologo per sbaglio. Si studia 'qualche' annetto, se vai nel pubblico devi fare 'qualche' concorso, insomma, non è come studiare lettere e finire in un call center.
Devi proprio avere deciso di fare quel mestiere lì. Mica il primo giorno di lavoro vai, e scopri con orrore che parte della professione consiste nel raschiare uteri.
Se lo sai dall'inizio, e confidi nella legge per fare solo quello che ti piace, prendendo sempre lo stesso stipendio, che razza di obiezione etica sarebbe?
Perché un obiettore di coscienza non effettua raschiamenti neanche di feti già morti, intendiamoci. Non assiste proprio una donna che sta abortendo, la smolla lì e bon. In un ospedale pubblico.
Se lavori nel pubblico, devi garantire servizi pubblici. Se non ti piace, ti apri uno studio privato e lì offri solo i servizi che ritieni opportuno.
Sinceramente non capisco il dilemma etico. Ci vedo solo tanta voglia di arraffare il più possibile, lavorando il meno possibile.

ma quotissimo. Concordo appieno.

[Topillo]

scusa, eh. Ma l'obiezione di COSCIENZA in quanto tale, è proprio per motivi religiosi. O pensi che uno obietti per altri motivi?

ahi ahi non hai letto tutto!
Si topi, il mio gine è ateo ma non prativa ivg.

allora è solo stronzo. Non ha nemmeno il dilemma di coscienza.
Scusami, eh.