Giorgio era tanto tempo che sognava questa esperienza di "piccola paleontologia"
Quello che volevo dire e' che spesso per incentivare certi scatti di autonomia, basta cercare di andare incontro alle passioni che dimostrano i nostri figli, in modo che sia una crescita per loro, e nel mio caso, una crescita per me.
E' dura, questi giorni e' dura, durante il giorno cerco di non pensarci, mio marito e' molto presente, torna a casa presto e facciamo tante cose insieme, ma la sera, se dovessi seguire il mio istinto mi metterei la macchina e correrei a prendermelo.
Per me non e' niente facile.
Pero' sentirlo felice al telefono, la sera, sentire che ieri hanno fatto la gita alle Tre Cime e al Lago di Misurina, c'erano 8 gradi e lui si e' saputo organizzare tutto il vestiario e lo zaino da solo, tenendo conto che e' un bambino spesso "servito e riverito" e che spesso ha intorno mille persone che si sostituisco a lui nello svolgere le cose pratiche che gli toccherebbero, per noi, ma soprattutto per lui, e' fonte di enorme soddisfazione.
Tornera' piu' grande, piu' organizzato, piu' consapevole.
E ad agosto ripetera' l'esperienza, andando ad Asiago sulle tracce della Prima Guerra Mondiale, che sicuramente sara' argomento di discussione il prossimo anno a scuola.
Quindi, vacanza sì, da solo anche, ma soprattutto che quello che va a fare sia cio' che desidera e cio' che culturalmente puo' accrescere le conoscenze che catalizzano la sua attenzione.



