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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

PARTO IN CASA

Come prepararsi psicologicamente all'evento? Dubbi, consigli sul parto e qualche informazione per migliorare la degenza in ospedale.
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Andraste
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Andraste » 27 mag 2014, 12:25

Floddi, io ho letto e ripeto che non ho riscontrato malizia da parte di Tiz74 e secondo me ha solo usato male le parole e l'avete fraintesa. Tutto qua. Come ho detto magari sono io ingenua e non ho colto. Ma rischiare l'ilarità di cosa, scusa? Vuoi ridere perché secondo me Tiz74 è stata male interpretata? Ridi pure che fa bene, che ti devo dire... :domanda
Dovrei cambiare idea perchè una donna che ha partorito un bimbo in mezz'ora mi dice che forse, probabilmente, chissà, le ostetriche hanno sbagliato qualcosa in H che in casa non avrebbero sbagliato?
No. O sarebbe scientology che fa il lavaggio del cervello.
andraste ma dove l'hai visto questo saltare in massa?
Beh, forse è il caso che rileggi qualche pagina indietro, a questa domanda si risponde facilmente, o non mi sarei sognata d'intervenire in questo senso. A me interessa il fatto che le vere domande restino senza risposta per favorire il botta e risposta da flame.

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Andraste » 27 mag 2014, 12:29

Ma detto ciò smetto d'intervenire anche io, prima di aprire un altro flame nel flame. Resto sintonizzata con la curiosità di trovare qualche risposta alle domande che sono state molto giustamente fatte. Ciao!

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 27 mag 2014, 12:29

nemmeno io vedo malizia in tiz, l'ho scritto, e ho scritto anche che forse è peggio.
suscita ilarità il fatto che non abbiate letto giudizi, che sono pagine che vengono elargiti.
le domande restano senza risposta perchè lei non risponde, cosa c'entra il fatto che molte utenti le dicano che non la pensano così, anche accalorandosi?
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Antolina80 » 27 mag 2014, 12:58

L'argomento è spinoso e non ci trovo nulla di strano che gli animi si scaldino. Anche se le parole di Tiz che non sto a riquotare, mi hanno sinceramente un po' turbato lascio correre perchè, va...diciamo che uno scivolone può capitare. Ma allora può capitare anche a tutte le altre!
Come ho già detto a bugi, lo ripeto a Tiz e a tutte quelle che verranno: se sostenete una tesi così controversa dovete supportarla dati alla mano e non potete aspettarvi che tutti accettino la cosa senza discutere.
Io vengo in un forum per discutere, anche animatamente, per dire quello che penso. Lanciare il sasso e poi dire "uffa con voi non si può parlare", mi sembra semplicemente puerile.
Ok che in certi topic sono volate parole grosse e spesso scatta la rissa verbale, ma non mi sembra sia questo il caso.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da crucchina79 » 27 mag 2014, 13:05

Io capisco il non volere interferenze inutili.
Io ho letteralmente urlato alla ginecologa di tenersi la sua cavolo di ossitocina... perché ho sentito che diceva all'ostetrica se era il caso di darmela per velocizzare il parto dato che c'era l'ospedale pieno.
Bon, l'ossitocina non era necessaria, l'ostetrica mi ha appoggiato e non me l'hanno data... mi stavo dilatando velocemente anche se le contrazioni non erano tanto ravvicinate... la ginecologa però invece che guardare me guardava il tracciato e contava i minuti. Sarebbe stata un'interferenza inutile che avrebbe potuto portare conseguenze inutili... per cui per me l'ambiente dove si partorisce e che non ci siano interferenze inutili è importante quanto la presenza di tin ecc.... perché anche le interferenze inutili (e non parlo delle emergenze che possono esserci) possono portare complicazioni.
Penso che, se non è a rischio la vita del bambino o della madre, sia importante il primo contatto e non sia da sottovalutare, è stato pure dimostrato a livello scientifico in più di un occasione. Però ovviamente per PRIMA COSA deve venire la sicurezza di madre e bambino.... per questo ho deciso di partorire a Parma e non a Montecchio... però, ripeto, sarebbe bello poter avere capre e cavoli.
Per esempio in un ospedale sempre qui in provincia dopo il parto, anche se il bambino sta benone e non ci sono problemi, di prassi lo mettono in una incubatrice e nella culla termica per un paio d'ore. Per me è assurdo.... il bambino appena nato ha bisogno della mamma e non della culla termica se non ce n'è bisogno... son momenti della vita di una madre e di un figlio che non torneranno mai più. Per cui se ci sono problemi medici ok, ovvio che la vita di bimbo e madre venga prima... se non ci sono per me non ha assolutamente senso e penso che anche questo faccia parte di una buona gestione del parto da parte del ssn... che potrebbe investire di più in questo e in aiuti post parto piuttosto che in parti in casa
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da crucchina79 » 27 mag 2014, 13:14

Con questo non condivido quello che ha scritto tiz sul provare tristezza per le mamme che non hanno potuto vivere il primo contatto.
Provo gioia che i loro bambini siano vivi e vegeti... perché chissenefrega del primo contatto se il rischio è quello di averlo con un bimbo morto, scherziamo?

Comunque faccio anche il mio esempio: il parto è andato benissimo, fisiologico fino alla fine, bimbo attaccato subito.
Il giorno dopo le ostetriche mi controllano e vedono che qualcosa non va... ecografia, materiale nell'utero. Raschiamento di corsa perché il secondamento non era andato troppo bene.
Se fossi stata a casa me ne sarei accorta quando sarebbe arrivata una febbre a 40 da infezione, con tutto quello che sarebbe conseguito. Certo, non metteva a rischio la mia vita o quella di mio figlio (non faccio paragoni con quel che è successo a floddi o a giulia) , ma magari mi creava qualche problema post parto....che così invece dopo due giorni ero a casa tranquilla e felice col mio piccolo.
Per cui anche per cose piccole come questa meno male che ero in ospedale!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da serenag » 27 mag 2014, 13:17

ragazze scusate se mi intrometto in questa discussione,volevo solo dire la mia, a rischio di essere giustamente presa in giro per il mio poco coraggio.....

sono alla 16 settimana, ancora vado ad ogni visita col cuore in gola e ho un bel pò di tempo per pensare al parto, però qualche idea me la sono fatta.

io non ho esperienza diretta nè di parto in generale nè di parto a casa o di parto in ospedale, se non esperienza indiretta.

-parto a casa: quello che mi ha raccontato mia nonna, la quale ha partorito 60 anni fa mia madre e pochi anni dopo mio zio; ma non fa testo, 60 anni fa lei mi dice che non ha preso nemmeno in considerazione l'idea di partorire in ospedale perchè all'epoca "non si faceva"

-parti in ospedale:
1) mia suocera ha avuto tre figli;
due (il mio compagno e la sorella) nati a un anno di distanza l'uno dall'altra, un bel pò complicati entrambi i parti perchè lei è piccolina (1,50) e loro erano bei bimbi di più di quattro chili: entrambi hanno subito un trauma alla nascita; lui la lussazione della spalla, mia cognata qualche altra cosa che non ricordo. mia suocera aveva vent'anni, mi dice che è stato faticoso ma ce l'ha fatta.

la terza figlia l'ha concepita molti anni dopo, aveva 35 anni. la gravidanza è stata più seguita per via dell'età della mamma ma anche per via del cambiare delle usanze (ha fatto l'amniocentesi che per i primi due ovviamente non ha fatto, ha seguito il corso preparto che per i primi due non sapeva cos'era).
la bambina era stimata molto grossa, ma il ginecologo che la seguiva si era incaponito col parto naturale proprio perchè "non ho mai fatto nascere una bambina così grossa"; il parto è stato traumatico per madre e figlia; il marito, che a differenza degli altri due aveva voluto assistere, è uscito perchè non reggeva a vedere la moglie in quello stato......lei ha sofferto da pazzi, la bambina ha subito una lesione dei tendini della spalla, ha dovuto fare terapia sin dalla nascita che l'ha salvata, e tutt'ora (ha 22 anni) ha una spalla più bassa dell'altra.
ora è chiaro che qui il cesareo ci voleva, eccome se ci voleva:però la "colpa" non è stata dell'ospedale in sè, ma del ginecologo (tra l'altro uno dei più stimati all'epoca) il quale non ha salvaguardato la salute di mamma e bimba.

2) parto di mia mamma per me quasi 32 anni fa: obbligatoriamente cesareo causa placenta previa; ma credo che mia madre avrebbe in ogni caso scelto di partorire in ospedale vista la gravidanza non facile, costellata da minacce d'aborto e ricovero al settimo mese per una emorragia che non vi dico....aveva ( e la capisco benissimo) il terrore che qualcosa andasse storto ( e c'è mancato poco....).
lei si lamenta solo del fatto che all'epoca mi hanno messa subito vicino a lei che non si reggeva in piedi (svegliata con difficoltà dall'anestesia totale) e doveva cullarmi nonostante i forti dolori del parto (era nel reparto generale di ostetricia insieme a donne operate magari per altre cose che non avevano voglia di sentire una neonata che ha urlato tutta la notte): non si lamenta di altro, per lei già era un miracolo sentirmi piangere!!

io posso solo raccontare quella che è la mia esperienza di un anno fa, che mi ha fatto capire un pò di cose....

a giugno ho subito un raschiamento, ho avuto un aborto interno alla sesta settimana accertato in sede di prima ecografia alla ottava.
la mattina del ricovero una ragazza che aveva subito l'operazione il giorno prima mi fa "fatti dare qualcosa perchè i dolori quando ti mettono la candeletta sono allucinanti"...io non sono una tipa che si impressiona, però insomma non è che non mi abbia colpito la cosa, ma che dovevo fare?
mi mettono la candeletta e l'infermiera mi fa "lasciala stare, i dolori che puoi provare sono un 1% di quelli che si provano quando si partorisce".
dopo un pò cominciano i dolori, prima sopportabili, poi..........stavo seduta in bagno, col sangue che iniziava a uscire (la componente psicologica di vedere che stai espellendo - termine orribile lo so- tuo figlio non la farei mai provare nemmeno al mio peggior nemico), la sensazione di dover fare la c@@@@@ e v@@@@@@@@ allo stesso tempo......non ho avuto il coraggio di farmi vedere così dal mio compagno, gli ho solo sussurrato di chiamarmi l'infermiera per sapere quando mi avrebbero portato in sala operatoria.....
e lì in preda ai dolori e alla disperazione di stare abortendo ho pensato "se questo è solo l'1% di dolore io mica lo so se avrò mai la forza di partorire............."
me ne vergogno ancora di quello che ho pensato, mi sento in colpa, ma l'ho pensato.....


ora, tutto questo lungo discorso per dirvi:

-nemmeno presa in considerazione l'idea di partorire a casa, perchè non credo che si possa fare l'epidurale (che magari poi non chiederò, ma ho sempre l'opportunità di farlo se chiesta in tempo);

-il ginecologo, su esplicita richiesta non mia ma del mio compagno, mi ha già detto che se il bambino dovesse essere stimato grosso (visti i precedenti nella sua famiglia) mi fa il cesareo perchè "questo non è epoca per rischiare e lei ha il bacino stretto"; aggiungendo pure che se poi alla nascita magari pesa 3,700 grammi fa nulla, meglio in ogni caso non rischiare: questa cosa mi ha tranquillizzata;

-io credo che l'esperienza negativa in ospedali dipenda anche molto dal personale che ti assiste: se le infermiere o i medici ti trattano male a una persona viene in mente di vagliare altre alternative.


però credo pure che valga il "risultato" (scusate il termine): se mi trattano male, ma al tempo stesso intervengano tempestivamente in caso di pericolo per salvare mio figlio o me, è andata più che bene lo stesso!!!!


scusate ancora, son stata veramente prolissa
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da moonrise » 27 mag 2014, 13:38

serenag, ma che presa in giro??? Hai tutte le ragioni per essere titubante e avere qualche timore!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da serenag » 27 mag 2014, 13:48

è che non son abituata al dolore......ho avuto sempre un ciclo regolare con dolori sì fastidiosi ma non invalidanti; le uniche volte che son stata veramente male me le ricordo tutte (una volta mi son fatta venire a prendere a scuola) perchè si contano sulle dita di una mano....

si lo confesso,se penso al parto mi viene paura, pura e primordiale fifa blu!!!!!!!

e penso che se magari posso far l'epidurale son più tranquilla.....poi ripeto magari quando mi troverò li (se va tutto bene io sto sempre incrociata) non la chiedo perchè procede tutto veloce o perché resisto, ma se ci penso ora a mente fredda non riesco ad escluderla a priori
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da svevazoe » 27 mag 2014, 13:49

OT.....ho letto cos'è il lotus birth.... O.O
Il 10/04/2008 è nata la mia piccola Zoe!!!!
Un secondo topolino Febe!!!19/12/2009!!!

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Antolina80 » 27 mag 2014, 14:15

serenag, Sono d'accordissimo con te!!!
Non vergognarti di nulla perchè non ce n'è motivo!!!!
Io la pensavo come te e poi alla fine l'epidurale me la son proprio dimenticata :uaua non ci stavo davvero con la testa!!!!
Fa male, malissimo, ma non trascurare la componente psicologica. Un conto è un aborto, un altro è la nascita del tuo bambino. :sorrisoo
Se il mio armadio è pieno non vuol dire che la mia testa sia vuota.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da serenag » 27 mag 2014, 14:19

si infatti....la componente psicologica è essenziale!!!!
motivo per cui se partorirei a casa avrei mia madre tra i piedi (abitiamo tutti insieme): gran donna ma è super mega iper e molto di più ansiolitica e ansiogena!!!!!!!!!!!
vi giuro preferirei mia nonna!!!!!!!!!!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da serenag » 27 mag 2014, 14:21

ragazze visti i precedenti interventi specifico che non voglio offendere nessuno.
questa mia era solo una battuta per sdrammatizzare, non me ne vogliate!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da primomaggio » 27 mag 2014, 14:43

Io quoto Crucchina.
Sono convinta che ci siano gli ospedali, i reparti, dove sia rispettata la donna e il bambino e lei siano messi al primo posto, dove il parto naturale è assecondato il più possibile, dove ti assegnano una stanza e fino a due ore dopo il parto, sarà il nido del tuo bambino. Ma hai la tin nella porta a fianco!!
A me pare un ottimo compromesso.
Io ho scelto un ospedale così per il secondo parto proprio perché per me era importante che il contatto madre figlio fosse tutelato, laddove non sopraggiungessero problemi che ovviamente rendono questa componente seconda alla necessità di soccorsi tempestivi. E posso dire che nonostante il cesareo, hanno favorito lo stesso questo, ci hanno tenuti lontani il minimo indispensabile, mi hanno monitorata nel post-operatorio che ero già in camera, con il mio bambino sul mio petto che faceva le sue prime (di una lunga serie) poppate. E poi prima di entrare in sala operatoria, mi hanno messa a mio agio, in sala mi sono sentita coccolata da tutti gli operatori, tutti sapevano già il nome che avrei dato al mio bimbo, quando è uscito subito mi hanno detto “ha un sacco di capelli, è bellissimo…”. L’anestesista si rivolgeva a me dicendomi “cara” e mi parlava con voce molto dolce…
Dopo l’intervento la ginecologa mi è venuta a dire che era andato tutto bene, abbiamo di nuovo parlato del perché il bimbo non si è girato e prima di salutarmi mi ha detto “se vorrà potrà avere altri figli”.
Insomma, io mi sono sentita rispettata in tutto e per tutto, e ho fatto un cesareo!

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 27 mag 2014, 14:47

svevazoe ha scritto:OT.....ho letto cos'è il lotus birth.... O.O
e io invece lo sapevo, se ne è già parlato anche qua.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 27 mag 2014, 14:51

Anche qui???? Me l'ero perso....vabbè, però è semplicemente il non tranciare il cordone prima che la placenta non si secondi (non è queato?!)....perché sarebbe schifoso???? Anche dove ho partorito io hanno aspetatto che il cordone smettesse di battere....e infatti ho già raccontato che ho secondato la placenta praticamente solo qualche secondo dopo che hanno tagliato il cordone.......io non mi sono accorta di nulla!!!!!! Stavo guardando Pietro!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 27 mag 2014, 14:52

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 27 mag 2014, 14:53

MariPi82 ha scritto:Anche qui???? Me l'ero perso....vabbè, però è semplicemente il non tranciare il cordone prima che la placenta non si secondi (non è queato?!)....perché sarebbe schifoso???? Anche dove ho partorito io hanno aspetatto che il cordone smettesse di battere....e infatti ho già raccontato che ho secondato la placenta praticamente solo qualche secondo dopo che hanno tagliato il cordone.......io non mi sono accorta di nulla!!!!!! Stavo guardando Pietro!
eh no, non è così.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 27 mag 2014, 14:53

Ah ok, non in questo post! :)
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Tiz74 » 27 mag 2014, 14:55

Antolina80 ha scritto:serenag, Sono d'accordissimo con te!!!
Non vergognarti di nulla perchè non ce n'è motivo!!!!
Io la pensavo come te e poi alla fine l'epidurale me la son proprio dimenticata :uaua non ci stavo davvero con la testa!!!!
Fa male, malissimo, ma non trascurare la componente psicologica. Un conto è un aborto, un altro è la nascita del tuo bambino. :sorrisoo
Quoto Antolina su entrambi i fronti: non devi vergognarti di avere paura, non devi vergognarti se chiederai l'epidurale (che poi a volte basta sapere che eventualmente c'è a far stare più tranquille ;) ) e non ascoltare la sc**a che ti ha detto che i dolori che hai provato sono l'1% di quello che proverai col parto. E non solo per la componente psicologica che Antolina ha citato, ma anche perché il dolore di un travaglio naturale non è paragonabile a quello indotto da sostanze chimiche. L'ossitocina sintetica e quella naturale non sono la stessa cosa. Mi raccontava un'ostetrica del consultorio che lei, finché lavorava in ospedale non si faceva problemi ad eseguire l'ordine di mettere ossitocina più o meno a tutte le donne... poi ha partorito lei, le hanno messo l'ossitocina "per velocizzare un po' le cose" e... da allora non l'ha più somministrata con così tanta leggerezza. Quindi sta' tranquilla, il tuo parto non sarà come l'esperienza che hai vissuto.

Sono felice di vedere che qualcuna ha capito cosa intendevo dire ed è per questo che non ho già chiuso la conversazione
Andraste ha scritto:Comunque io ancora aspetto di sapere come una donna che sostiene il parto naturale e casalingo vede il ricordo alla medicalizzazione per ottenere il concepimento
Io non sono un'adepta di una setta "naturofila" e non loè la maggior parte delle donne che sceglie il parto in casa. Non ho sposato una filosofia per cui tutto debba essere naturale e basta. Sul concepimento ho larghe vedute... io sarei per una legge che consenta maggior libertà anche negli studi genetici pre-impianto... Non so cosa avrei fatto se non fossi riuscita a concepire un figlio con facilità, di sicuro non avrei rinunciato a diventare madre. I primi passi di aiuto ormonale li avrei tentati di sicuro e credo che sarei arrivata alla fecondazione assistita e/o all'adozione. Siccome qui molte mi hanno preso per quella che è convinta di essere mamma di serie A e tutte quelle che non partoriscono a casa sono mamme di serie B (nonostante abbia ribadito all'infinito che per me il punto sta nella consapevolezza della donna e nella sua possibilità di scegliere come e dove partorire) io sono convinta che non ci siano queste categorie, che siamo mamme indipendentemente da come abbiamo avuto i nostri figli, con parto naturale, con TC, con fecondazione assistita, per un errore di calcolo o un preservativo rotto, grazie ad una adozione. E spero che sia abbastanza limpido il discorso.

La mia tristezza, l'ho scritto chiaramente è per quei parti che voi stesse avete definito "eventi drammatici" perché sarebbe bello che tutti i bambini potessero nascere serenamente, in un ambiente familiare (che può anche essere l'ospedale e la sala parto di un tc) e godere della presenza materna fin dai primissimi istanti. Lo so che non è sempre così. E questo mi rende triste in quei casi in cui era inevitabile mentre mi mette rabbia quando lo si poteva evitare. Ma lo riscrivo anche se l'ho già fatto: è scontato che la nascita di un bambino porti comunque gioia, una gioia immensa e che quello rimanga un giorno meraviglioso indipendentemente da tutto. Quello che non mi piace è che per giustificare un parto "drammatico" o un TC, inevitabile o meno, si dica che il momento del parto non abbia alcuna importanza, che faccia lo stesso come nasce un bambino. Non è vero, ci sono studi che dimostrano che così non è.
floddi ha scritto: io non vedo malizia in quello che scrive tiz, lei le pensa davvero quelle cose ed è questo che mi spaventa, il non rendersi conto che quando si partorisce non si è da soli, c'è un bambino di mezzo al quale frega nulla di uscire dalla patata o dalla pancia, su di un divano o su di un letto. Io, ribadisco, continuo a non vedere attenzione per il nascituro.
Questo io lo ritengo offensivo. Io non ho partorito in casa per egoismo, pensando solo al fatto che potevo farmi la doccia nel mio bagno e che potevo starmene sul divano... l'ho fatto perché sono convinta che anche per il bambino sia questo l'ambiente migliore in cui nascere. Se tutto procede bene e se per la madre è il luogo che sente più sicuro.

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