DODIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII :prrrr ..però hai ragionejem ha scritto:Cmq per Jem : la pubalgia che ho avuto 1 mesetto fa era come la tua..da non poter camminare..ed era una pubalgia ... tutt'ora ho i miei doloretti ai reni e faccio fatica a muovermi![]()
e ti hanno dato qualcosa per la pubalgia? ma sai perchè viene? scusa, ma non riesco a capacitarmene perchè anch'io ho avuto altre 2 gravidanze e mai nessuno di questi disturbi...

JEM: la pubalgia viene per una questione ormonale..cioè viene rilasciata relaxina che ammorbidisce i legamenti e le giunture in vista del parto..chi è fortunata se la evita ..io con la 1 grav l'ho avuta verso l'inizio del nono mese ma non così... meno..
ora la pancia è parecchio più grossa della 1 grav e infatti è parecchio che ho questi fastidi
cmq fonte : donnaemamma
buona lettura e speriamo ti passi (io ho attuato gli accorgimenti ed in effetti si può migliorare

Verso il sesto mese di gravidanza può capitare che la donna col pancione si trovi a dover affrontare un problema fastidioso: la pubalgia. Si tratta di un disturbo che interessa le zone del pube e del basso ventre che potrebbe allarmare la futura mamma, ma in realtà non esiste nessun rischio per il bebè.
La pubalgia si presenta inizialmente come una sorta di indolenzimento, un piccolo fastidio che con il passare del tempo può trasformarsi in vero e proprio dolore. Nella fase più acuta la pubalgia può rendere difficoltosi i movimenti e persino camminare.
Si tratta di un disturbo considerato 'minore' dovuto alla generale lassità dei legamenti nel periodo della gravidanza. Il disturbo non comporta rischi e si risolve spontaneamente dopo il parto. Questa sorta di 'rilassamento doloroso' capita solo alle donne che già sono predisposte per traumi precedenti o per difetti 'posturali'. Il dolore è dovuto al fatto che sulle ossa del bacino si inseriscono i muscoli delle cosce e dell'addome e si appoggiano i femori e la colonna vertebrale.
I ginecologi, in generale, per risolvere il problema, consigliano l'assunzione di un farmaco, il paracetamolo, che esercita un'azione antidolorifica, da associare al riposo e ad alcuni semplici, ma importanti accorgimenti. Se si incorre in questo disturbo può essere utile dormire sul fianco con un cuscino tra le gambe; evitare di guidare a lungo; indossare una pancera o una fascia contenitiva, evitare di stare troppo in piedi; utilizzare un cuscino ortopedico lombare se si rimane a lungo sedute.
Per tentare di risolvere questo tipo di disturbo si può provare a ricorrere anche a metodi di cura alternativi, quali l'osteopatia, l'agopuntura e gli antidolorifici omeopatici. La terapia osteopatica consiste in manipolazioni che agiscono sui muscoli, mentre con l'agopuntura lo specialista posiziona alcuni aghi in punti localizzati all'inguine, all'interno della coscia, ai piedi e alle caviglie. Per quanto riguarda l'omeopatia i rimedi variano a seconda dei sintomi specifici presentati dalla mamma.