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PARTO IN CASA

Come prepararsi psicologicamente all'evento? Dubbi, consigli sul parto e qualche informazione per migliorare la degenza in ospedale.
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blunotte9
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da blunotte9 » 9 feb 2014, 17:52

MariPi82 ha scritto:Mi spiace. Sbagli. Non è più vero. Ripeto, cerca sul sito del ministero della Salute. E per dirla tutta:il monitoraggio, che è medicalizzazione di parto, te lo fanno ogni 2 ore per 20 minuti, e se vuoi puoi andare in giro! Io ci andavo. ..... In giro (col monitoraggio attaccato! ).
E poi, come dice Mariangela, siamo dotate di voce: i medici sono tenuti a dirti cosa ti fanno, per cui, se non lo reputi necessario basta parlare!
Per completezza bisogna dire che in molti casi l'episiotomia evita lacerazioni di terzo livello con necessaria ricostruzione del retto......
come sai non tutti gli ospedali seguono pedissequamente le linee guida; in tant h (incluso il mio) il monitoraggio è continuo (e pure fisso) perchè cosi loro stanno piu tranquilli.
Ed è vero che l'episio - che è una lacerazione certa di 2 grado - in certi casi è meglio di lacerazioni di 3...ma è peggio di lacerazioni spontanee di 1 o di nessuna lacerazione.
Tanto per dire, a me l'ostetrica l'avrebbe praticata (dice lei, ma io mi sarei opposta) di routine, senza nessun motivo..peccato che si sia distratta un attimo e il pupo è nato in una spinta. Perineo del tutto integro.

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MariPi82
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 9 feb 2014, 17:56

Ritorniamo dunque al punto che sostenevo: il tutto sta nel trovare un ospedale che abbia un approccio al parto più vicino possibile a quello che vogliamo per noi, e di cui ci fidiamo!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da blunotte9 » 9 feb 2014, 17:57

MariPi82 ha scritto:Ritorniamo dunque al punto che sostenevo: il tutto sta nel trovare un ospedale che abbia un approccio al parto più vicino possibile a quello che vogliamo per noi, e di cui ci fidiamo!
vero.

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Giulia80 » 9 feb 2014, 20:10

Per rispondere a cipollarossa, io abito a meno di dieci minuti da tre ospedali. Ma francesco dieci minuti non li aveva.

Sono d'accordo se vogliamo dire che gli ospedali dovrebbero adottare soluzioni chs permettano alle donne di coniugare natura e sicurezza, ma questo è molto diverso dal dire che a casa si è sicure perché le linee guida dicono xhe si può fare. Che discorso, tutto si può fare! Il problema è con quali rischi. E parlare si "tutta sicurezza" in un partoa casa è quantomeno disonesto.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da laura s » 9 feb 2014, 20:40

cipollarossa ha scritto:ciao. io credo che ci sia molta confusione. il parto in casa è regolato da linee guida per le quali ci devono essere tutta una serie di condizioni che lo permettano. tra le quali una distanza massima dall'ospedale che permetta di arrivarci in tutta sicurezza. la gravidanza deve andare in un certo modo, ci sono parametri da rispettare ecc. lo si fa in sicurezza per quanto possibile. perché anche in ospedale può andare qualcosa di storto. quindi deve essere una scelta consapevole ma non è assurda, anzi!
e scusate, ma nemmeno le sale parto sono sterilizzate! e non c'è assolutamente nulla di sterile dove uscirà il bambino.
quindi capisco che ciascuna abbia la sua idea, condivido chi non lo farebbe mai, ma credo sia una scelta rispettabilissima e assolutamente non una questione di moda, ma di volere rispettare i desideri di una coppia rispetto ad un momento assolutamente intimo.
e a volte in ospedale purtroppo non è così.
Il problema è che la sicurezza assoluta NON è, dato che determinate emergenze ostetriche sono appunto emergenze assolute e ti danno meno di 5 minuti per tirar fuori il bambino. E' consentito e regolamentato in modo da consentire questa scelta con RELATIVA sicurezza, in quanto comunque relativa la si può avere. Il punto è se valga la pena di correre un piccolo rischio, piccolissimo se vuoi, ma non nullo, per i motivi che tu hai esposto (intimità e magia della nascita).
Per me assolutamente NO.
Per un'altra magari sì.
Ma non veniamo a raccontare che c'è "tutta sicurezza" perchè questa è una balla colossale!!
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da laura s » 9 feb 2014, 20:52

E giusto per completezza a una mia amica neonatologa due anni fa fa è nato a termine da un meraviglioso parto naturale uno splendido bambino di 3,5 kg.
Che è diventato blu e andato in arresto alla nascita per via di una rara malformazione cardiaca (trasposizione dei grossi vasi) che può NON venire evidenziata in gravidanza se si fanno eco di primo livello, dandole un totale di 5 minuti per intubarlo, entrargli in un'arteria e perforargli l'atrio cardiaco in modo che non morisse. Perchè il circolo polmonare e quello sistemico erano completamente separati.
Cosa che lei ha fatto. Il bambino è stato quindi trasferito a sirene spiegate al Gaslini e operato all'istante (intervento durato 20 ore), e ora è un duenne sanissimo.
A casa sarebbe morto.
MORTO.
E non per incapacità delle ostetriche, nè per problemi del parto stesso.

Anche se a casa ci fosse stata la mia amica sarebbe morto.
Perchè un catetere da interventistica intraarteriosa mica ce l'hai a casa, mani a parte...
E magari dico la verità sarebbe morto anche se fosse nato in un piccolo ospedale con persone meno scafate (la mia amica ne viene da anni di TIN è un drago).

Quindi rimane chiaro che la scelta sicura è partorire in un grosso ospedale che abbia una TIN e una rianimazione, e faccia almeno almeno 1000 parti l'anno.

Cosa che al 99,99% non servirà a un beneamato.
Ma se servisse...
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da aivlis » 9 feb 2014, 23:44

Sono d'accordo con Laura. Comunque per me non esiste una scelta giusta o sbagliata in assoluto, ognuno valuta da sé i rischi che è disposta a correre e se e quanto valga la pena correrli.
"La decisione più coraggiosa che puoi prendere ogni giorno è essere di buonumore." (Voltaire)

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da floddi » 10 feb 2014, 10:36

mmmmmmmmmm
ma visto che ormai ogni città ha ospedali che propongono le nascite "dolci", in acqua, in camere private, con ostetriche private che seguono la tua lista nascita, spiegatemi quale motivo può indurre una mamma a tornare indietro di 100 anni se non una moda.
Ditemelo perchè non ci arrivo.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da moonrise » 10 feb 2014, 14:39

Io non avrei partorito in casa nemmeno se mi avessero pagato! E ho avuto un parto perfetto, anche se con episiotomia, manovra e ossitocina, che abbiamo cercato di evitare fino alla fine, ma inevitabili per le contrazioni troppo diradate che non mi aiutavano a spingere a sufficienza.
Mi sono sentita molto più al sicuro in ospedale, circondata da strumenti e gente che avrebbe medicalizzato il momento se necessario. Ho trovato un'ostetrica che ha ridotto al minimo tutti gli interventi "invasivi".
Mi ha proposto mille soluzioni alternetive per girare la bimba e sentire meno dolore: posizioni diverse, doccia ecc...non mi sono mai sentita maltrattata, anzi! mi spiaceva quasi urlargli nelle orecchie! E si è fermata un'ora e mezza dopo la fine del turno per farmi partorire.
Il travaglio è stato un momento intimo perchè per la maggior parte del tempo siamo rimasti da soli io e il futuro papà, l'ostetrica passava ogni tanto a vedere come andava.
Mi sono trovata così bene col personale che alle dimissioni ho chiesto alle ragazze del nido se potevo portarmi a casa qualcuna di loro. :risatina:
Si passa tutta la gravidanza a igienizzare le singole foglie di insalata per poi mettere a rischio seriamente la vita del bimbo per una propria idea romantica di parto in casa? :perplesso
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da frab » 10 feb 2014, 15:05

nella mia città hanno rimodernato le sale parto, (ospedale grande!) e sono molto più simili ad una camera di casa propria che ad una stanza d'ospedale; quindi direi che la tendenza generale è quella di rendere il parto più dolce.
Per la cronaca, su 3 parti, nessuna episiotonia. Si lacerazioni :che_dici
Con il primo parto avevo il monitoraggio attaccato (ma scelsi di fare la peridurale) invece con gli altri parti non avevo neppure il tracciato fisso. (vabbè la seconda nacque in 20 minuti, già tanto che son riuscita a togliermi le mutande :hi hi hi hi )
Francesca mamma di Valeria (24.10.04) , Alessia (25.9.06) e Lorenzo (12.09.11)
L'universo è così strano... alle volte ci fa finire esattamente dove dovevamo stare.

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Antolina80 » 12 feb 2014, 17:40

La sala parto dove ho partorito io era più fi*a di camera mia e c'era pure la doccia e la vasca e un sacco di persone che hanno pulito tutto e che mi stra coccolavano. Abbiamo fatto tutto io e mio marito e l'ostetrica interveniva solo su richiesta. Il neonatologo è arrivato solo alla fine fine e il ginecologo è passato molto dopo a farmi le congratulazioni. A parte il monitoraggio sulla pancia e 2 punti alla fine non c'è stato nulla di medico nel mio parto.
Detto ciò premesso che rispetto la scelta di chi vuole partorire a casa (anche se per quanto mi sforzi non riesco a comprendere il perchè) ma a volte le motivazioni mi fanno un po' sorridere....
DadaRM ha scritto:...beh...diciamo che le esperienze delle mie amiche ........... io penso che il parto sia una delle cose più perfette e naturali che esistano in natura.. .......... "le donne sanno partorire e i bambini sanno nascere" ........io mi sono informata...ho letto e studiato tanto ...
Non è che se leggo un manuale per pilotare un Boeing 747 e dei miei amici piloti mi raccontano come si fa, allora sono perfettamente in grado di sorvolare l'oceano Atlantico (perchè le cose è meglio farle da soli...metti che il pilota è ubriaco o depresso...). Un conto è la teoria, un'altra è la pratica.
La verità Dada, è che non sai di cosa stai parlando, come nessuno può saperlo prima di esserci passato. E' come dire "se mio marito perdesse tutti i soldi ai video poker lo perdonerei". Sono parole, trovarcisi è diverso.
Tante donne che hanno partorito nei modi più disparati e anche più di una volta, ti stanno dicendo quasi all'unanimità " a casa non lo farei". Io pochi giorni dal parto mi sarei fatta volentieri aprire la pancia per evitare quella che immaginavo come l'incubo di ogni donna. Col senno di poi, se dovessi ripartorire, due cose non vorrei mai: un cesareo e un parto in casa.
Poi se preferisci seguire quello che c'è su un manuale scritto da qualcuno che al massimo ha partorito un'idea, fai pure. Il corpo è tuo.
Se il mio armadio è pieno non vuol dire che la mia testa sia vuota.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Andraste » 12 feb 2014, 20:08

Ragazze... Io temo che DaDa abbia lasciato la discussione... 4 paginate fa. :risatina:

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 13 feb 2014, 12:32

stamattina a "Forum" ( :che_dici lasciate perdere i commenti: c'ho Pietro DI NUOVO con la febbre, e stavo facendo zapping......) c'era una discussione proprio su qs argomento: lei vuole partorire in casa il suo primo figlio, il marito la vorrebbe far partorire in ospedale per paura delle complicazioni......ero curiosa di sapere cosa diceva il giudice......qualcuno l'ha visto?
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da mariangelac » 13 feb 2014, 12:37

MariPi82, non l'ho visto, ma che poteva dire il giudice? Non si può obbligare una persona a fare una cosa che non vuole, tranne che sia dichiarata insana di mente (cosa che in questo caso sarebbe azzeccatissima :fischia ) :hi hi hi hi
Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 13 feb 2014, 12:46

Ma infatti credo che in quel programma si diano solo dei consigli......o che siano escamotage per delle discussioni (insomma....che moglie e marito si portino a Forum per decidere dei caxxi loro sinceramente.....non è che mi fa proprio realtà, almeno spero!).....mi incuriosiva, in ogni caso!
Pietro Roberto 02-01-2013

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Eilan21 » 13 feb 2014, 15:40

Io sono nata in casa e così pure mia sorella. Che vi devo dire: è andato tutto bene. D'altronde anche quando si partorisce in casa non lo si fa da sole, ma con un'equipe medica.
A me l'idea del parto in casa piace, ma non so se me la sarei sentita (e cmq non avrei potuto perché avevo una gravidanza protratta). Ci sono molti paesi europei, soprattutto nord europa, in cui il parto in casa è molto più diffuso che da noi... non credo che lì siano tutti sc**i, quindi mi viene da pensare che la maggior parte delle volte vada bene...

Però mi sento di dissentire da chi dice che in ospedale non hanno interesse a fare manovre non necessarie. Forse sarà così in realtà isolate, ma non scordiamoci che siamo il primo paese in Europa per numero di cesarei. Che nella maggior parte degli ospedali fanno l'episiotomia di routine, ti obbligano a partorire sdraiata ecc.
Nella clinica dove ho partorito l'ultima bambina facevano un buon 70% cesarei al minimo inconveniente (tipo una partoriente che si lamentava troppo). La medicalizzazione del parto in ospedale è ancora una realtà forte, soprattutto al centro sud, è inutile raccontarci il contrario.
Perciò posso capire il desiderio della ragazza che ha aperto il post, anche se non so cosa sceglierei al suo posto.
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da mariangelac » 13 feb 2014, 16:44

Eilan21, il punto chiave è in questa riga che hai scritto tu: "mi viene da pensare che la maggior parte delle volte vada bene..."
se "tu" non fossi in quella maggior parte di casi? e se tu fossi in quel 10% di persone che al parto hanno improvvise problematiche? Ti perdoneresti di aver ceduto ad una scelta solo per una maggiore comodità o una maggiore privacy o quel che vuoi tu, a fronte di una morte del bambino o di gravi lesioni o di morte della madre?
se la risposta è comunque SI, allora la scelta è ponderata e coerente, altrimenti...
Ciascuno quanto piu interna contentezza gli manca, tanto piu desidera nell'opinione altrui passare per felice. (Schopenhauer)

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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da MariPi82 » 13 feb 2014, 16:59

Eilan21 ha scritto:Io sono nata in casa e così pure mia sorella. Che vi devo dire: è andato tutto bene. D'altronde anche quando si partorisce in casa non lo si fa da sole, ma con un'equipe medica.
A me l'idea del parto in casa piace, ma non so se me la sarei sentita (e cmq non avrei potuto perché avevo una gravidanza protratta). Ci sono molti paesi europei, soprattutto nord europa, in cui il parto in casa è molto più diffuso che da noi... non credo che lì siano tutti sc**i, quindi mi viene da pensare che la maggior parte delle volte vada bene...
Già Eilan, a voi è andata bene.
intendiamoci: ognuna è libera di agire come crede, ma non si può dire che in generale in ospedale ti trattano male o ti obbligano a fare, o, o......
magari in alcuni si (ma perchè poi)! ma ripeto: ci si può informare e scegliere l'ospedale con l'approccio al parto migliore per noi!
L'equipe medica a casa poi non è prevista: cioè non hai chirurgo, anestesisita, pediatra fino ad un certo punto.....
io non dico che sia necessario avere l'equipe, ehhhh! in alcuni parti in ospedale capita che si partorisca da sole con il marito e l'ostetrica!!!!! e meno male.......
Ma sapere che per ogni evenienza hai specialisti a pochi mt su cui contare, non parlando solo della propria di vita, ma di quella di un altro essere, PER ME non è male.
Io Eilan vivo in Lombardia, e quindi qui ho partorito.
Le percentuali dei parti nel mio le ho scritte prima, te le riporto: nel 2013 (anno in cui ho poi pure partorito), i parti sono stati poco meno di 2000, 80% vaginali, 20% tc (sia programmati che emergenza).
Ripeto che questi dati possono essere trovati sul sito del Ministero della Salute (non so proprio dove: io qui ci lavoro, e per questo li ho); esiste inoltre una classifica nazionale degli ospedali in base alla specialità (in questo caso ostetricia). L'approccio che la sanità italiana sta promuovendo per il parto è quello della naturalità (per es il parto in acqua, che qui c'è, e da promuovere in altri ospedali).
Però questa cosa mi incuriosisce: quale sarebbe l'interesse dell'ospedale nel fare manovre non necessarie (tipo episiotomia): paura? cercare di velocizzare? prendere soldi per prestazioni (se pensate questo non sapete come vengono retribuiti gli ospedali.....)?
Quando ho partorito io dalla sala parto a fianco ha iniziato ad urlare una ragazza che implorava il taglio cesareo perchè sentiva troppo male..........diceva di non voler spingere più (per fortuna a me stavano ricamando!) e di non voler aprire le gambe........è inutile dire che il taglio cesareo non gliel'hanno fatto! e che ha partorito naturalmente e che la sera ridacchiava per i corridoi vergognandosi un pò di aver insultato il medico che con pazienza e pugno duro, insieme all'ostetrica, è riuscito a calmarla e a farla spingere bene!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Eilan21 » 13 feb 2014, 17:12

Mripi82, si in effetti la situazione in Italia non è omogenea. Come ho scritto da noi al centro sud le cose sono ben diverse. A Napoli, per fare un esempio, la percentuale di tc arriva al 60%.
Siamo primi in Europa per tc... sono tutti dati reperibili.
La settimana scorsa quando ho partorito, la ragazza nella camera accanto alla mia ha fatto il tc per i dolori (ed è stato il medico a proporglielo :urka )... stessa situazione analoga alla tua, ma con esito ben diverso come vedi!
Ti ripeto che personalmente non so se avrei scelto di partorire in casa, anch'io ho paura di eventuali complicazioni. Però non credo nemmeno che se va tutto bene sia una specie di miracolo... non credo di essere un miracolo io, o che lo sia mia sorella, solo perché "eccezionalmente" è andato tutto bene. Ciò non togliendo che certo le complicazioni possono esserci.
E' una scelta personale, e non mi sento di giudicarla o prospettare scenari tragici. Però questa è la mia opinione eh!
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Re: PARTO IN CASA

Messaggio da Antolina80 » 13 feb 2014, 17:21

Eilan21, credo che sia difficile in questi casi definire quali siano le manovre necessarie e quelle non necessarie da attuare in tutti i vari casi. Specialmente col senno di poi. Io la vedo così: in ospedale le scelte possibili sono molte di più che non nel letto di casa propria.
Che poi, sono d'accordo sul fatto che l'episio certi le facciano di default o che ci siano dottori dal cesareo facile, però ci sono ennemila modi per arrivare in sala parto e avere il trattamento più vicino ai propri desideri. Per esempio si può avere la propria ostetrica, il proprio medico. Al corso preparto ci avevano preparato a tutte le evenienze e che il ruolo del compagno o di chi ci accompagnava era quello di restare lucidi e di far valere le nostre posizioni proprio perchè noi non saremmo state in grado di farlo. Ci hanno spiegato i nostri diritti e i doveri delle ostetriche, cosicchè se qualora un trattamento ci fosse stato passato per obbligatorio avremmo potuto contestare.
Se il mio armadio è pieno non vuol dire che la mia testa sia vuota.
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