Quei periodi un pò così....pensieri sparsi

[SuzieQ]

La laurea ormai nel cassetto non la rimpiango, senza quella oggi sarei una persona diversa, ha sempre il suo valore anche se non la sfrutto.

sai dove sono le mie?
in lavanderia, ancora nel loro tubo. che quando metto i panni a lavare mi sale il nervoso.

vabbé vedremo che mi saprò inventare. nel frattempo lavoro...di fantasia.

[STEFI@VALERIO]

gli anziani sono tanti ma il business è in mano alle badanti straniere è un pò il loro monopolio!

Qui da noi è la stessa cosa, ma le poche italiane che lo fanno hanno la lista d'attesa e sono cercate proprio perchè ITALIANE, a prescindere se siano brave o no, perchè, come diceva un signore che conosco "voglio una che se bestemmio in dialetto capisce cosa dico"

Non pensare per ogni cosa "non posso, c'è la fila, c'è qua c'è là c'è su c'è giù"

elenaus, straquoto tutto quello che ha scritto curiosa, e te lo posso confermare perché verificato di persona. Non è affatto vero che il business è in mano alle badanti straniere, sono proprio quelle italiane che non si trovano! (e una delle ragioni, onestamente, è anche il fatto che il vecchietto ha spesso bisogno di una persona che dorma a casa sua, anche solo tranquillità, come nel caso di mia mamma. Per la persona straniera questo è un affare sul piano economico - vitto, alloggio, utenze gratis e stipendio pieno - per quella italiana - che spesso ha già famiglia e casa dove dormire - un problema).

Ma tu pensi che al vecchietto piaccia nutrirsi di cibo indonesiano tutti i santi giorni? o magari parlare con uno che sicuramente è una bravissima persona ma capisce due parole sì e una no in italiano?

Io fossi in te altro che ludoteca con tutti i costi e le rogne burocratiche , mi butterei sul business dei vecchietti che tra l'altro sono molto di più dei bambini, un' assistenza "spot" proprio come ha scritto Curiosa.

[Curiosa]

Esatto!!! In più molti vecchietti magari hanno la minima e non possono sostenere una badante fissa, ma di bisogni ne hanno lo stesso!!! E magari potrebbero permettersi un piccolo aiuto fisso un giorno o ancora meglio mezza giornata a settimana. Quindi c'è un intero bacino di persone che hanno bisogni piccoli, ma fissi, che non vengono raggiunti da quelle donne che cercano vittoalloggiotuttocompreso.

Capisco che non è il lavoro del secolo, ma neanche guadagnare mille euro al mese per darli pari pari a chi sta crescendo i TUOI figli lo è... no?

[ci610]

oddio, io preferirei di gran lunga i bambini!
cmq sia, hai detto che stai cercando lavoro, ma lo stai cercando anche non nella tua zona? roma non potrebbe essere un oppotyunità anche per te oltre che per tuo marito?

[fifablu]

Domanda a bruciapelo:
Brucianti passioni ne hai?
ti capisco comunque, non è raro farsi prendere dallo sconforto se vedi che fatichi a trovare un lavoro all'orizzonte, qualsiasi sia!

[lalat]

Io invece ti sconsiglio vivamente dimetterti a fare lavoretti (che poi sono generalmente solo in nero) tipo assitenza anziani e cose del genere. Non ti portano da nessuna parte, ti consentono di fare pochissimi soldi ... che per carità ... se sei alla fame vanno pure bene ma se vuoi fare un investimento lavorativo per il futuro non ti servono a niente.
Va bene non piangersi addosso, va bene fare corsi di aggiornamento di ogni tipo ... ma non perdere tempo con lavori che non ti fanno stare in contatto con il mondo lavorativo dove vorresti inserirti. Se cominci a fare la badante poi segui quel percorso lì ... è vero che si sparge la voce e che trovi altri lavori di questo tipo ma ... è un canale separato da altri tipi di lavoro, totalmente separato.
Tra l'altro per una persona che sta attraversando un periodo un po' depresso, andare ad assiste anziani non rpedispone certo all'allegria: mia madre ha alvorato per anni in una cooperativa di assistenza e so per certo che è un lavoro psicologicamente debilitante se non ci sei portata.

[STEFI@VALERIO]

Mi vien da rispondere: ognuno parli per sé. Perché io con i lavoretti mi son pagata l'università e anche di più (cose di tutti i tipi, nulla di particolarmente titolato). Dopo l'università, nel periodo della pratica dove guadagni nulla idem (la cosa più nobile, è stata quella di fare le tesi per i furbissimi laureandi, anche della celebre università privata milanese, che non sapevano scrivere ( e guadagnavo benino, visto che ne facevo anche tre in contemporanea).

Nulla mi ha impedito di studiare parallelamente e prendermi il mio futuro, volere è potere.

Per me l'unica cosa veramente deprimente e poco nobilitante sarebbe stare a casa inoccupata, magari non perdendo occasione per lagnarmi in pubblico della mia sorte e rimpiangere i bei tempi andati. Piuttosto altro che vecchietti, vado a pulire i cessi, giuro. E mi pareva che anche Elenaus fosse del parere, per questo mi sono permessa di dare il suggerimento che ho dato.

E infine, mi chiedo: ma davvero è così diversa e professionalizzante la ludoteca? Io ho una conoscente che svolge un lavoro affine e mi parla in continuazione di c..li puliti e nasi sgocciolanti.. Va bene che quella di bambino profuma, ma pur sempre c@cca è!

[ausuky]

Personalmente io ho fatto l'infermiera e solo l'idea di occuparmi di sederini di ottuagenari da igienizzare mi faceva stare male...
Sono 4 anni che lavoro alle volte l'impatto con realtà completamente diverse ti fa scoprire percorsi nuovi e inesplorati che alla fine diventano la TUA vita

[ausuky]

che poi, per fortuna il lavoro dell'infermiere col tempo diventerà sempre meno sederini e sempre più professionista, grazie all'avvento della figura dell'OSS

[STEFI@VALERIO]

Personalmente io ho fatto l'infermiera e solo l'idea di occuparmi di sederini di ottuagenari da igienizzare mi faceva stare male...

Ma certo, figurati che a me dava fastidio anche solo la prospettiva di pulire il sedere di mio figlio...

Ma in realtà né io né Curiosa abbiamo lo abbiamo suggerito a Elenaus, ai non autosufficienti ci pensano le badanti ordinarie. C’è tutta un’altra serie di attività spot (tipo aiutare a preparare i pasti, fare la spesa, anche solo fare un pò di compagnia) che fanno da corollario. Però, ammettiamo che a me facciano schifo i vecchietti a tutto tondo e non ci voglia proprio avere a che fare. E’ assolutamente umano e accettabile.

Ma da qui a suggerire di evitare qualsiasi “lavoretto” (che poi cosa intendiamo con questa espressione, oggi come oggi ?) o dall’affermare che tutti i lavoretti siano in nero ce ne passa. Io ho fatto mille lavoretti e poi anche pagato per tanti lavoretti e mai in nero (o meglio: ammetto le ripetizioni ma ero minorenne, quindi non punibile ).

Che poi magari con il “lavoretto” ti fai conoscere, spesso da cosa nasce cosa.

Certo, l’ideale sarebbe passare un qualsiasi esame di stato, acquisire la cattedra di insegnante, ottenere un bello scranno magari a tempo indeterminato (Lalat, perdonami ma ogni riferimento NON è volontariamente casuale) ed essere sistemati per tutta la vita.

Ma il mondo non va più così, rassegnamoci.

[hamilton]

Lo scrivo anche qui, un passaggio de La Grande Bellezza
A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: "La fessa". Io, invece, rispondevo: "L'odore delle case dei vecchi". La domanda era: "Che cosa ti piace di più veramente nella vita?" Ero destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella.

Questo per dire che fino da bambina ho sempre subito il fascino delle persone vecchie, ho amato rughe e giocato con la pelle cascante delle braccia di mia zia, uno dei ricordi più antichi che ho.
E più dolci.
Mi affascina pensare che ogni persona vecchia racchiuda dentro di se' i segreti della vita vissuta e mi chiedo spesso cosa possano provare vedendo i loro giorni scivolare via.
Sono le persone vecchie quelle più vicine a scoprire il mistero della morte, consapevolmente.
E il loro modo, ognuno diverso, di affrontare questo ultimo periodo di vita, e' poesia.

Detto questo quando per un anno ho fatto la crocerossina devo dire che occupai fisicamente di loro non mi scomponeva più di tanto, quindi si, ognuno parli per se'.

[fifablu]

Lo scrivo anche qui, un passaggio de La Grande Bellezza
A questa domanda, da ragazzi, i miei amici davano sempre la stessa risposta: "La fessa". Io, invece, rispondevo: "L'odore delle case dei vecchi". La domanda era: "Che cosa ti piace di più veramente nella vita?" Ero destinato alla sensibilità. Ero destinato a diventare uno scrittore. Ero destinato a diventare Jep Gambardella.

Questo per dire che fino da bambina ho sempre subito il fascino delle persone vecchie, ho amato rughe e giocato con la pelle cascante delle braccia di mia zia, uno dei ricordi più antichi che ho.
E più dolci.
Mi affascina pensare che ogni persona vecchia racchiuda dentro di se' i segreti della vita vissuta e mi chiedo spesso cosa possano provare vedendo i loro giorni scivolare via.
Sono le persone vecchie quelle più vicine a scoprire il mistero della morte, consapevolmente.
E il loro modo, ognuno diverso, di affrontare questo ultimo periodo di vita, e' poesia.

Detto questo quando per un anno ho fatto la crocerossina devo dire che occupai fisicamente di loro non mi scomponeva più di tanto, quindi si, ognuno parli per se'.

Io non ce la farei mai, perchè ammetto di essere impressionabile, ma hai detto cose bellissime.
Ho insegnato (parola grossa) pittura su ceramica in una casa di riposo. Mi chiamavano "maestra" le mie nonnine, erano dolcissime e pestiferissime. Piene di entusiasmo e laboriose, nei giorni in cui non ero da loro mi mancavano molto. Avevano un mondo di cose da raccontare. Una delle più generalesse mi veniva a prendere sul vialetto del cortile interno che portava al laboratorio interno alla struttura. Sulla porta del laboratorio al mio arrivo invece mi trovavo una truppa di "studentesse" sedute ad aspettarmi. Questa immagine mi faceva tanta tenerezza... erano lì per il loro appuntamento preferito.
Poi pestifere eh, litigavano per le cose più veniali, e nascevano faide che aiuto, io cercavo di stemperare ma mica era facile!!!!

Elena, aguzza la creatività nel frattempo! Hai mai pensato anche solo a qualcosa per arrotondare? Prova a candidarti per fare la Mistery Shopper! Io mi sono candidata e mi hanno chiamata subito! Lo prendo come un gioco. Non so quanto si guadagni perchè andrò presto a fare la mia prima missione in incognito...avere qualcosina da fare corrobora un po' l'umore. Sei laureata? Puoi dare lezioni di qualche materia teorica via skype a prezzi un po' più vantaggiosi scegliendo bene gli orari e i tempi! Io l'ho fatto con storia dell'arte, molto carino!
E poi è predisposizione d'animo.
Io sono col coltello fra i denti, ora. Non abbandonarla l'idea della ludoteca, o un'idea di una possibile attività, anche di hobbistica. Se ti appassiona davvero una cosa, struttura un progetto, diventa il più possibile social (pagine facebook, twitter, pinterest, tutto quel che puoi), fatti vedere in giro, usa la fantasia, tira fuori la cazzimma. La cazzimma fa. Io sto scoprendomi faccia di coolo che non credevo manco io.
In questo periodo tanto, siamo messi così male ovunque che si ha poco da perdere, tanto vale non escludersi nulla, con questo non devi suicidarti e investire tutto, ma ci sono passioni che possono essere molto remunerative!
Dai elena, se emani "puzza di sconfitta" si legge persino nel cv! Brucia il divano!

[ausuky]

, tira fuori la cazzimma. La cazzimma fa. Io sto scoprendomi faccia di coolo che non credevo manco io.

Fifa...niente niente sei di Napoli?

[ausuky]

Personalmente io ho fatto l'infermiera e solo l'idea di occuparmi di sederini di ottuagenari da igienizzare mi faceva stare male...

Ma certo, figurati che a me dava fastidio anche solo la prospettiva di pulire il sedere di mio figlio...

Ma in realtà né io né Curiosa abbiamo lo abbiamo suggerito a Elenaus, ai non autosufficienti ci pensano le badanti ordinarie. C’è tutta un’altra serie di attività spot (tipo aiutare a preparare i pasti, fare la spesa, anche solo fare un pò di compagnia) che fanno da corollario. Però, ammettiamo che a me facciano schifo i vecchietti a tutto tondo e non ci voglia proprio avere a che fare. E’ assolutamente umano e accettabile.

Ma da qui a suggerire di evitare qualsiasi “lavoretto” (che poi cosa intendiamo con questa espressione, oggi come oggi ?) o dall’affermare che tutti i lavoretti siano in nero ce ne passa. Io ho fatto mille lavoretti e poi anche pagato per tanti lavoretti e mai in nero (o meglio: ammetto le ripetizioni ma ero minorenne, quindi non punibile ).

Che poi magari con il “lavoretto” ti fai conoscere, spesso da cosa nasce cosa.

Certo, l’ideale sarebbe passare un qualsiasi esame di stato, acquisire la cattedra di insegnante, ottenere un bello scranno magari a tempo indeterminato (Lalat, perdonami ma ogni riferimento NON è volontariamente casuale) ed essere sistemati per tutta la vita.

Ma il mondo non va più così, rassegnamoci.

Infatti io vi davo ragione: il lavoretto si può accettare, proprio perchè, come è successo a me, magari diventa IL lavoro. Io benedico tutti i giorni la scelta di cambiare facoltà: adesso ho un lavoro a tempo indeterminato in struttura pubblica, cosa che, nel 2014, è impensabile per molti

[fifablu]

, tira fuori la cazzimma. La cazzimma fa. Io sto scoprendomi faccia di coolo che non credevo manco io.

Fifa...niente niente sei di Napoli?

no, cara amica napoletana.
Ho preso in prestito alcune sue espressioni, non ti dico come stanno bene col mio accento bergamasco... :ahah

[ci610]

Mi vien da rispondere: ognuno parli per sé. Perché io con i lavoretti mi son pagata l'università e anche di più (cose di tutti i tipi, nulla di particolarmente titolato). Dopo l'università, nel periodo della pratica dove guadagni nulla idem (la cosa più nobile, è stata quella di fare le tesi per i furbissimi laureandi, anche della celebre università privata milanese, che non sapevano scrivere ( e guadagnavo benino, visto che ne facevo anche tre in contemporanea).

è molto diverso fare lavoretti per pagarsi gli studi in prospettiva di un carriera lavorativa, piuttosto che laurearsi e poi mettersi a fare la badante agli anziani
va benissimo se uno sta alla canna del gas, ma insomma io proverei prima a cercare un lavoro che valorizzi i miei studi

[ci610]

, tira fuori la cazzimma. La cazzimma fa. Io sto scoprendomi faccia di coolo che non credevo manco io.

Fifa...niente niente sei di Napoli?

no, cara amica napoletana.
Ho preso in prestito alcune sue espressioni, non ti dico come stanno bene col mio accento bergamasco... :ahah

la cazzimma è la mia filosofia di vita :ahah

[fifablu]

, tira fuori la cazzimma. La cazzimma fa. Io sto scoprendomi faccia di coolo che non credevo manco io.

Fifa...niente niente sei di Napoli?

no, cara amica napoletana.
Ho preso in prestito alcune sue espressioni, non ti dico come stanno bene col mio accento bergamasco... :ahah

la cazzimma è la mia filosofia di vita :ahah

è intraducibile, ma quando interiorizzi il cazzimma mood non puoi che usare quel termine!

[ci610]

, tira fuori la cazzimma. La cazzimma fa. Io sto scoprendomi faccia di coolo che non credevo manco io.

Fifa...niente niente sei di Napoli?

no, cara amica napoletana.
Ho preso in prestito alcune sue espressioni, non ti dico come stanno bene col mio accento bergamasco... :ahah

la cazzimma è la mia filosofia di vita :ahah

è intraducibile, ma quando interiorizzi il cazzimma mood non puoi che usare quel termine!

"Cos’è la cazzimma?"

"Nun t’o bboglio ricere, chest’è ’a cazzimma!"

[yoga]

Io ho fatto mille lavoretti e poi anche pagato per tanti lavoretti e mai in nero

Beh, la stesura di tesi per conto di altri tanto legale non e'.