Te lo dico subito.cristiana ha scritto:
Io sono sicura che Cristiana non rimarrà figlia unica e quindi non dovrei neanche intervenire in questo topic, ma sono curiosa di sapere una cosa: cos'è che spinge una coppia a decidere di non volere assolutamente un altro figlio? (escludendo eventuali motivi economici naturalmente)
Innanzitutto, io sono stata, fino ad ora, molto aiutata dalle nonne che però, nel frattempo, sono anche "cresciute" (invecchiate non mi piace) e mi rendo conto che fanno tanta fatica, ora, a seguire il bimbo. Attualmente, poi, mia suocera è completamente fuori gioco perché, poverina, ha problemi di salute suoi di una certa serietà (deve essere operata al seno) quindi direi proprio che ha altro a cui pensare (e siamo stati noi stessi i primissimi a imporle di riposarsi un po'!); mia mamma, in compenso, adesso ha tutto il carico su di sé: va a prendere il bimbo a scuola sei giorni su sei e tre pomeriggi su sei sta qui a farci compagnia, per non parlare delle volte in cui io sono impegnata a scuola con riunioni (e ora, in periodo di scrutini e poi di corsi di recupero, la cosa è molto frequente).
Poi c'è il lavoro. Io non lavoro sotto casa. Ogni mattina mi alzo più o meno a quest'ora (per la verità circa mezz'ora prima di quest'ora) per poi prepararmi, prendere metro e treno e arrivare in tempo sul posto di lavoro. Il mio orario poi è orribile perché esco sempre relativamente tardi (ragione per cui non riesco ad arrivare in tempo per recuperare il bimbo da scuola se non rare volte).
Mio marito fa i salti mortali e porta lui il bimbo a scuola, avendo l'orario elastico. Naturalmente questo comporta che lui entri in ufficio più sul tardi, per cui esce più sul tardi. Attualmente, vista l'emergenza data dalla situazione di sua madre, ha persino rinunciato alla pausa mensa per recuperare un po' di tempo e uscire un po' prima.
Infine, c'è il bimbo stesso che comincia ad avere le sue esigenze, ha un sacco bisogno di essere seguito, vuole fare delle cose, ma nello stesso tempo ha paura di farle, quindi va aiutato costantemente perché acquisti sicurezza e indipendenza... insomma, non va "da sé", ha bisogno costantemente che noi lo seguiamo e lo appoggiamo.
Last but not least, c'è anche la salute. In questo preciso momento, io personalmente ho di nuovo un periodaccio per via della mia tendinite: dodici anni fa, circa, mi sono procacciata una meravigliosa infiammazione all'articolazione della spalla per via di un movimento mal fatto e per un anno, allora ho sofferto di dolori terribili. Nessun medico mi ha saputo dare spiegazioni sulle cause esatte di quel dolore, ma tutti erano d'accordo nel dirmi che si trattava, alla fin fine, di periartrite cronica e che avevo bisogno di molta fisioterapia. Allora ho fatto ultrasuoni, manipolazioni,nuoto, massaggi, cure omeopatiche e cure tradizionali. Alla fine, dopo un anno, il dolore mi lasciava sopravvivere (normalmente, quando è in fase acuta, non mi fanno niente gli antidolorifici e devo stare a letto il più possibile. Fate conto che anche i vestiti o il reggiseno mi danno noia!). Per tutti questi anni ho più o meno vissuto tranquilla: qualche crisetta, ma molto minima. Ora ci risiamo. E sinceramente, in questo preciso momento non me la sento proprio di caricarmi anche del peso (fisico, intendo) della gravidanza. Aggiungo che sono dimagrita, ma non abbastanza, quindi prima di pensare al figlio numero due mi propongo di sottopormi ancora ad una dieta seria.
Non dico che non farò mai il secondo. Mio marito vorrebbe tanto che il secondo arrivasse e, in astratto, non dispiacerebbe neanche a me. Tuttavia, io la vedo ancora come una cosa non vicina e, comunque, non assolutamente sicura. Ammetto che ho anche, a frenarmi, la paura di imbarcarmi in una gravidanza complicata: non vorrei avere complicanze (io o il bimbo) e far pagare il peso di questo a mio marito e al bimbo che c'è già... Sono stupida e paranoica, lo so!









