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Terapia cognitivo comportamentale

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da yuki68 » 16 ott 2013, 8:40

Antonella (ti chiami come me :sorrisoo ) mio figlio frequenta "solo" da giugno un centro dove fa terapia ABA , il costo è notevole (notevolissimo), ma la regione Puglia ti rimborsa della spesa per buona parte, dipende poi dal numero delle domande arrivate, quello che occorre e far pervenire alla propria asl di appartenenza tutta la documentazione circa la diagnosi.

Quello che ho capito io è che in queste cose i soldi li devi tirare fuori tu come genitore. I terapisti costano eccome sia a domicilio sia in un centro.
Sulla terapia occupazionale non so.

In bocca al lupo!!!!
Antonella
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da fed+brugnomo » 16 ott 2013, 9:24

Antonella. Io ti posso dire che qua in qualche centro convenzionato la fanno (l'avevano proposta anche a noi). I terapisti occupazionali sono tutti giovani perché è una figura che è emersa da poco come professione sociosanitaria. Dirti per cosa propendere proprio non saprei, fatto salvo che continuo a fidarmi poco di neuropsichiatri che riportano tutto solo al clinico, a maggior ragione in una situazione come la sua in cui una possibile compromissione organica è più che plausibile. Accogliere la sofferenza va senza dubbio fatto, ma se questo non si accompagna a un percorso in cui voi genitori siete messi in condizione di poter stare al meglio con vostro figlio che senso ha? Inoltre. Mi sto informando anche io sul discorso indennità. Secondo me, se nel quadro diagnostico è comparso anche il ritardo cognitivo (lasciamo stare i discorsi che già ci siamo fatte sulla possibilità che sia o meno invalidante) penserei magari alle pratiche di aggravamento, in modo da usufruire dell'accompagnamento. In questo modo gli potresti garantire, se il pubblico o il pubblico convenzionato non lo consentono, di usufruire delle terapie ideali (ammesso che tu ritenga la to il meglio per lui) e non trovarti a fare i conti a fine mese rischiando di andare in rosso.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 18 ott 2013, 13:07

il ritardo cognitivo è molto lieve e non credo mi daranno nessun aggravamento. E poi non so nemmeno se lo vorrei sinceramente, mi spaventa tanto.

La terapia occupazionale purtroppo qui esiste solo a pagamento, non ci sono vie d'uscita.
D'altro canto anche una eventuale terapia cognitivo comportamentale sarebbe a pagamento.
Dovendo scegliere, forse sceglierei la T.O. perché mi sembra un approccio meno "medicalizzato", si tratta di un ragazzo che insieme a lui fa un percorso, che gioca con lui, fa delle attività con lui.

La TCC mi sembra comunque un approccio più "freddo". NOn so.

Notizia positiva: oggi ho conosciuto la sua nuova logopedista. Mi è piaciuta tantissimo. E' una ragazza giovane e carina (sulla trentina diciamo) e questo è un dato importante perché mio figlio guarda queste cose :risatina:
Inoltre mi è sembrata preparata e molto competente nei casi come mio figlio. Conosce molto bene anche la sua NPI e pure la sua maestra dello scorso anno.
Mi aiuterà subito con le maestre stilando già a novembre una relazione (sui dati che gli ho fornito) dove indicherà quali sono i metodi adatti per la didattica con Christian. Perché le maestre gli stanno facendo fare il corsivo :impiccata: A mio figlio, che è disprassico, che ha un deficit visuo-spaziale e che a fatica scrive in stampato maiuscolo (le lettere le scrive abbastanza bene, a parte qualcuna scritta al contrario, ,ma fa difficoltà a scrivere la parola intera).
Mi sa che questa relazione servirà e molto!
Anche perché l'altro giorno ho visto un suo quaderno: c'era un abbastanza bene per due pagine di "i" in minuscolo solo perché lui non riesce a stare bene nelle righe. Il lavoro era svolto tutto e scritto secondo le sue capacità/difficoltà e loro che fanno? Gli scrivono "abbastanza bene" :tafazzi:

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da VERICA » 18 ott 2013, 13:15

antonella74 ha scritto:Anche perché l'altro giorno ho visto un suo quaderno: c'era un abbastanza bene per due pagine di "i" in minuscolo solo perché lui non riesce a stare bene nelle righe. Il lavoro era svolto tutto e scritto secondo le sue capacità/difficoltà e loro che fanno? Gli scrivono "abbastanza bene" :tafazzi:
Anche a Mattia ha portato a casa un quaderno con una verifica. Pagina piena di righe e puntini, secondo me fatta anche abbastanza bene considerando un bambino di ancora 5 anni (i 6 li fa a dicembre) e con le sue difficoltà e la maestra mette un 7 e scrive "partecipazione al lavoro/attenzione: discreta"...
Ma va?! :che_dici

va beh! a lui non è importato e io non ci ho messo troppa attenzione!
Secondo me è stato bravissimo e ci deve aver messo un sacco di impegno per un risultato così!!
il 9 dicembre 2007 è nato Mattia, cm 49 kg3,110... ed è stato subito amore!!!
il 25 ottobre 2010 è nato Samuele, cm49 kg3,060... un altro amore nella mia vita!!

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 18 ott 2013, 13:25

Antonella le maestre vanno assolutamente istruite, mi sembra che abitino sulla luna. Una pagina intera di lettere per un bambino con le problematiche di tuo figlio (ma potrei dire anche del mio) è uno sforzo immane, tale che qualunque maestra per uno sforzo di solo mezza pagina scriverebbe bravissimo e metterebbe 2 o 3 faccette col sorriso.
Ma è l'ABC che pure i muri sanno :domanda
Guarda io e anche altre mamme che conosco al centro abbiamo portato libri e stralci di cose trovare su internet circa le strategie da seguire coi bambini come i nostri.
Sulla terapia occupazionale non so che cosa dirti. Posso dirti che la terapia cognitivo comportamentale adesso Davide la fa in un gruppo di 3 bambini e ( :incrocini ) mi sembra che stia dando buoni frutti, anche perché va volentieri.
Non posso nemmeno suggerirti di fare una prova ... perché ci vuole tempo per valutare.
Io andrei a sentimento ... andrei dal terapista che mi da più fiducia. Non importa cosa fa nello specifico tuo figlio ... basta che si senta bene, che acquisisca fiducia in se stesso, migliori l'autostima.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da fed+brugnomo » 19 ott 2013, 14:09

lalat ha scritto:Antonella le maestre vanno assolutamente istruite, mi sembra che abitino sulla luna. Una pagina intera di lettere per un bambino con le problematiche di tuo figlio (ma potrei dire anche del mio) è uno sforzo immane, tale che qualunque maestra per uno sforzo di solo mezza pagina scriverebbe bravissimo e metterebbe 2 o 3 faccette col sorriso.
Ma è l'ABC che pure i muri sanno :domanda
Guarda io e anche altre mamme che conosco al centro abbiamo portato libri e stralci di cose trovare su internet circa le strategie da seguire coi bambini come i nostri.
Sulla terapia occupazionale non so che cosa dirti. Posso dirti che la terapia cognitivo comportamentale adesso Davide la fa in un gruppo di 3 bambini e ( :incrocini ) mi sembra che stia dando buoni frutti, anche perché va volentieri.
Non posso nemmeno suggerirti di fare una prova ... perché ci vuole tempo per valutare.
Io andrei a sentimento ... andrei dal terapista che mi da più fiducia. Non importa cosa fa nello specifico tuo figlio ... basta che si senta bene, che acquisisca fiducia in se stesso, migliori l'autostima.
Quotissimo.

OT: Chiaro lui non ha deficit di attenzione, ma la terapista che sta con lui a scuola ci ha scritto che ieri ha fatto italiano dalle 830 alle 10 :urka Ero assai sorpresa, sinceramente mi pare tantissimo anche per un bimbo neurotipico, figuriamoci lui... :cuore
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 19 ott 2013, 15:19

lalat ha scritto: Sulla terapia occupazionale non so che cosa dirti. Posso dirti che la terapia cognitivo comportamentale adesso Davide la fa in un gruppo di 3 bambini e ( :incrocini ) mi sembra che stia dando buoni frutti, anche perché va volentieri.
Non posso nemmeno suggerirti di fare una prova ... perché ci vuole tempo per valutare.
Io andrei a sentimento ... andrei dal terapista che mi da più fiducia. Non importa cosa fa nello specifico tuo figlio ... basta che si senta bene, che acquisisca fiducia in se stesso, migliori l'autostima.
Pensavo che la TCC fosse individuale, di gruppo mi sembra ottima nel senso che avrebbe modo di mettere in pratica i suoi problemi relazionali e magari di superarli.
Lui non è cattivo ovviamente, non sa però gestire la sua fisicità e non sa impostare le relazioni se non con il contatto fisico appunto (anche solo abbracci, toccare insistentemente l'interlocutore per attirare l'attenzione, spinte ma con il solo scopo di giocare e non di far male).
E poi non tollera la frustrazione e i fallimenti, non è incline alle regole ecc....

Sono veramente confusa. Comunque ho deciso che vedrò anche un terapista TCC (devo però andare alla cieca, non ne conosco) e vedere che effetto mi fa, se mi convince.
Diversamente potrei optare appunto per la T.O.

Però mi chiedevo, secondo voi (NPI a parte che tanto vede non più di una volta al mese e forse meno) 4 terapie sono troppe?
Perché io pensavo di mantenere la psicologa perché adesso dovremo affrontare il suo vissuto, la logopedista, TCC o TO e, nel caso di TCC (con TO non perché mi pare intervenga anche in queste aree), neuropsicomotricista per il deficit visuo spaziale. Troppa carne al fuoco
Come posso risolvere? Considerate che la NPI e la psicologa sono contrarie a TCC e TO quindi non posso chiedere a loro.
La logopedista invece è favorevole ma credo non conosca bene la figura del TO, anche perché relativamente nuova (infatti questo ragazzo alla fine non so quanta esperienza possa avere).

Che caos, ma devo decidere in fretta!!!

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 19 ott 2013, 15:45

volevo solo spiegarvi la mia ansia di ricerca delle terapie giuste.

intanto perché desidero riesca a godersi i vari contesti, dalla scuola alle attività sportive, al parco. Che impari, per il suo bene, ad interagire in maniera positiva con gli altri.

In secondo luogo perché, pur amandolo con tutta me stessa, a causa dei suoi problemi comportamentali, ci sono sempre contrasti fra di noi che non ci fanno vivere (non mi fanno) in maniera serena il nostro rapporto. Spesso sono arrabbiata, delusa, stanca (anche se so che non dovrei, ma non è facile).
Invece magari imbroccare la giusta terapia ci aiuterebbe ad avere più spazio per la nostra relazione madre/figlio.

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 19 ott 2013, 19:16

Ti dico cosa farei io. Lascerei perdere per il momento la neuropsicomotricità, gli farei fare solo un po' di tcc perché gli aspetti del comportamento sono la parte più difficile da affrontare.
Mi viene naturale pormi una domanda, ma con queste problematiche che ci sono a scuola, non è un po' fragile e poco maturo adesso per affrontare il suo vissuto?
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 19 ott 2013, 22:04

da quello che ho capito parlando con la logopedista, lui ha bisogno di un terapista (che sia la neuropsicomotricità o la terapia occupazionale) per il deficit visuo spaziale.
La TCC non si occupa di questo e dunque, se scegliessi quest'ultima, a quanto pare dovrei comunque associare la neuropsicomotricità.


Per quanto riguarda l'affrontare il suo vissuto, fosse per me non lo farei mai. Ho una paura grandissima. Forse lui ha più risorse di noi considerando che anche oggi, dalla psicologa, ha tirato di nuovo fuori la storia delle due giraffe che si abbracciano (mamma e figlio) poi la mamma muore, meno male che ci sono la nonna e la zia.
Forse è lui che ha bisogno di mettere un po' di tasselli a posto.
Tu considera che lui ha me e mio marito, poi i nonni (miei genitori), poi mio fratello che lui chiama comunque papà, la mamma di mio marito (che per lui è nonna), poi c'è la nonna materna (che lui chiama nonna ma non sa che è la madre della sua mamma biologica) e poi c'è il nonno materno che viene da noi in veste di "amico" (per sua scelta).
Insomma, forse è presto ma forse no.
Ripeto, fosse per me lascerei tutto così. Vorrei che fosse davvero stato nella mia pancia.
Purtroppo le cose sono andate diversamente e lui ha il diritto di sapere la verità (anche se nel mio intimo io credo che se non lo sapesse mai forse non dovrebbe combattere con certi fantasmi che manco se lo meritano! ma tant'è).

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da fed+brugnomo » 20 ott 2013, 23:39

Mah... quando uno ha un incidente grave, viene ricoverato e fa riabilitazione. Viene medicato, gli danno i punti, gli curano le fratture. Poi farà la riabilitazione con i fisioterapisti, e poi andrà dallo psicologo per superare il trauma. Non capisco onestamente il perché si ostinino a pensare che una terapia clinica, in un momento in cui tu tra l'altro sei nell'ordine: 1. Preoccupata per il cambio di casa e scuola. 2. Preoccupata per la piccola che ha le crisi d'assenza 3. Esausta e comprensibilissimamente in affanno

debba essere messa in condizione, con un bimbo che parte comunque da una situazione difficile a livello organico, a dover tirare fuori ulteriori motivi di possibile frizione che potrebbero minare gli equilibri di una famiglia che già ne sta passando tante. Ma sta neuropsichiatra e psicologa della ASL, se ne rendono conto, di questo o no? A me sembra che vadano avanti per la loro strada con gli occhi foderati di prosciutto.

Antonella, io concordo con Lalat, ma ti consiglio di riflettere veramente bene se sia il momento adatto di affrontare un percorso del genere... Ammesso che gli sia utile (personalmente, credo di no, però ammesso che lo sia, deve avere un contesto che sia in grado di sorreggerlo... E mi pare che il momento non sia dei migliori... ma poi pure per lui, che ha affrontato non pochi cambiamenti in questi mesi... non so... )
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 21 ott 2013, 10:07

Io non ho esperienza diretta, ma la mamma dei due bambini adottati che conosco mi ha detto che la terapia psicologica è stata pensante per tutta la famiglia, mi ha detto che adesso, quando le hanno proposto di riprenderla per vedere se alcune cose potevano andare a posto con la psicologa lei ha detto che in questo momento non se la sente perché è una cosa che coinvolge tutta la famiglia.
Ciò che però tu devi capire è che nessuna terapia ti consentirà in tempi brevi di risolvere le cose; per qualsiasi cosa ci vuole tempo. Qualsiasi strada tu scelga ci vorranno 6-9 mesi per cominciare a vedere i risultati.
Un'altra cosa che mi ha detto la NPI del centro (davanti alla mia perplessità riguardo la disprassia di Davide) è che andando a scuola, dobbiamo considerare che tutte le ore di scuola sono ore, in pratica, di terapia utile per la disprassia. Mi sono fidata di questo e ho preferito dare maggior spazio alla terapia cognitivo comportamentale perché da quella ne deriva: una maggiore autostima, una maggiore collaborazione sua a svolgere i compiti, una migliore integrazione con gli altri bambini e anche una maggiore serenità.
Però è anche vero che se trovi un terapista che ti da fiducia e soprattutto che sa coinvolgere tuo figlio, ne devi approfittare, perché io ad esempio ho riscontrato una grossa difficoltà a far lavorare DAvide con terapisti che non gli andavano a genio.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 21 ott 2013, 13:39

sono d'accordo con voi. Ma come si fa?
Ieri, ad esempio, siamo andati a casa di sua nonna materna (che non si faceva vedere da ben 4 mesi, immaginate quanto amore, considerato anche che sbaglia nome e lo chiama con il nome dell'altro nipote). Lei continuava a dirgli: vieni da nonna, dai un bacio a nonna, racconta qualcosa a nonna. Nonna, nonna, nonna :x:
Vabbè, risultato? Lui come al solito non la cacava de pezza, salvo un bacio per farsi dare il regalo. La mia piccola continuava a chiamarla nonna :impiccata:
Vi giuro che ieri mi stavo sentendo male, questa scena era per me raccapricciante.
E infatti ho deciso di non andare più con la bimba (anche perché lei fa sempre regali - robe assurde ma glieli fa - a lui e all'altra mia bimba manco un pensierino), però lui ieri ad esempio continuava a girare per casa ed avevo l'impressione che guardasse le foto esposte: da quando sua figlia è morta, questa signora (prima della morte no, ero stata una volta a casa sua) ha tappezzato la casa di foto della figlia.
E' davvero sconcertante, io le ho detto chiaramente che per ora il piccolo non sa nulla della sua storia e che gliene parleremo durante il percorso psicologico.
Ecco, secondo me lei avrebbe dovuto togliere tutte queste foto ma non l'ha fatto. Sono sicura che tra non molto lui chiederà chi è la signora delle foto.
come faccio a non affrontare dunque la sua storia? Io vivo male il fatto di doverglielo dire ma anche di non farlo. Mi sto stressando da morire tra terapie, problemi con i genitori a scuola, sti cavolo di "nonni" ingombranti e i problemi che cominciano ad esserci tra me e mio marito per il troppo stress. Ci stiamo perdendo ed io mi sento così sola ad affrontare tutto.
Scusate ma sono veramente stanca e demoralizzata.

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da VERICA » 21 ott 2013, 15:27

Antonella, io non conosco la vostra storia e non mi permetto di entrare nel merito di quanto accaduto.

Mi soffermo invece sulla tua infinita stanchezza che, oltre a dirlo esplicitamente, si evince dalle tue parole...

Come ti dicevo in un altro post anche io passo dai giorni che mi sento una leonessa a quei giorni dove tutto è così complicato e pesante che ho la sensazione che le mie piccole spalle non possano reggere tutto questo peso.
E' importante che con tuo marito facciate squadra... il peso sembrerà "meno peso"! :perplesso va beh, dai, hai capito! :fischia

Prendi fiato... ricarica le pile e via! vedrai che un passetto dopo l'altro andrete lontano e la soddisfazione di guardare a quanto fatto sarà enorme.

:bacio
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da laura s » 21 ott 2013, 17:34

Antonella ho letto tutto e ti dò il mio parere, che è appunto solo un parere e che ti prego fra l'altro di intendere a titolo puramente personale e non professionale in quanto non ho una formazione specifica in argomento e quindi non credo di saperne di più di tutte le altre mamme.
Per me:
- non è il momento di parlargli del suo passato
- non è il momento di fare psicanalisi, che credo richieda una maturità e una personalità più strutturate
- questo bambino ha bisogno di suo padre. Non ho capito (non so) se tuo marito è il suo papà biologico o no, ma questa cosa che scrivi che tuo marito arriva alle 21:30 secondo me andrebbe rivista (immagino non sia possibile ma ad es. se aveste la gravità potrebbe magari avere i permessi a sensi 104, oppure se è in proprio a mio modesto parere meglio spendere qui del denaro guadagnando meno che nelle varie terapie continuando a stare assente!), anche perchè il fatto che chiami papà tuo fratello per me è un chiarissimo segnale di allarme in tal senso...
- tu secondo me sei molto molto brava a occuparti di lui e preoccupartene così tanto, ma hai anche due figlie piccine e non puoi essere l'unica responsabile in questa situazione. Fra l'altro se io fossi al tuo posto eventuali denari in psicoterapia li investirei più su me stessa che sul bambino, perchè non deve essere affatto facile vivere una situazione di questo tipo, in cui credo (immagino) che tu abbia un vissuto ambivalente verso il bimbo, e soprattutto tanto tanto comprensibile rancore verso la sua famiglia d'origine, che devi però imparare a superare perchè non sia d'ostacolo fra voi.

Ecco, quello che penso te l'ho detto... ma ripeto, prendilo solo come un parere che può benissimo essere sbagliato, ci conosciamo solo attraverso quello che scrivi e non è come se fossi mia sorella!

Un abbraccio

Laura
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 21 ott 2013, 18:29

mi sono scontrata con la moglie di quel signore che mi ha fermata giovedì per lamentarsi di mio figlio.
venerdì ho parlato con le maestre per sapere se è vero che picchia questo bambino.
loro mi hanno detto di no. Che è molto fisico e che spesso, se non intervengono, rischia di fare male (esattamente come accade a casa: non è uno che picchia ma non si rende conto della sua fisicità e dello spazio che occupa, non si rende conto che può essere "pericoloso").
Dunque ho fermato la madre solo per dirle che avevo parlato con le maestre e che probabilmente si trattava di giochi di lotta durante l'intervallo. Che se è vero che non vanno bene, io più che riprenderlo e poi affidarmi alle maestre non posso fare.
Lei ha iniziato a dirmi "mio figlio mi dice tutti i giorni così, abbiamo parlato anche con altri genitori (visto lalat che non sono paranoica?), c'è una mamma che si lamenta sempre".
Insomma, io le ho risposto che non sono a scuola e riporto ciò che mi dicono le insegnanti. Lei mi dice di non scaldarmi, che altrimenti si scaldava lei!
Io giuro ero solo di fretta, perché dovevo riandare davanti scuola (eravamo oltre i cancelli) per andare a prendere lo zaino dimenticato da mio figlio :che_dici e perché dovevo portarlo a danza. Questa ha preso la mia fretta per altro e, secondo me, mi ha risposto come non avrebbe dovuto.
Mi sono scocciata ho salutato e me ne sono andata.
Ovviamente a casa ho pianto. Sono stanca, non ce la faccio. Ha ragione la maestra: anche se racconto i suoi problemi troverò sempre genitori (Come questa mamma per esempio) ai quali la "giustificazione" non basterà e mi tartasseranno sempre.
perché un conto è avere un figlio con problemi ma che non dà problemi alla classe e un conto avere un figlio come il mio: un peso che mal si sopporta (parlo per la classe e i genitori eh, non per me. per quanto sia stanca io lo amo da morire e voglio aiutarlo a stare bene).

Scusate ragazze, ma sono proprio giù e non voglio più tediarvi. E' solo così difficile fare la mamma di un bimbo che nessuno desidera.

Laura ti dico solo questo, poi magari quando avrò tempo ti risponderò con più calma. io sono la sua famiglia di origine, perché sono biologicamente la zia paterna.

Quelli dalla parte della mamma biologica sono due persone che si fanno i caxxi loro in giro per il mondo e tre/quattro volte l'anno vengono a fare i "nonni" e a dispensare perle di saggezza.
Tipo ieri la "nonna materna" mi dice (dopo che le ho rivelato dei problemi di mio figlio) "ma non non è che è così per colpa della sorellina, sa.... la gelosia".
E il suo ex marito, nonché "nonno" del mio bimbo mi ha detto la stessa cosa ma ha aggiunto che a lui "non sembra sc**o". Dici che dovrei avere buoni rapporti con questa gente? No, spero solo che se ne stia sufficientemente alla larga da mio figlio visto che con la loro di figlia hanno fatto solo danni.
Scusate, mi ritiro.

Emanuela71
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da Emanuela71 » 21 ott 2013, 19:50

Ciao Antonella, scusa io intervengo più come figlia adottiva che come mamma.
Per la mia esperienza posso dirti che il supporto psicologico è molto utile, almeno per la mia famiglia lo stato.
La psicologa non obbligherà tuo figlio ad affrontare di colpo tutta la complessità della sua vita ma semplicemente lo aiuterà a dare una risposta alle varie domande che pian piano si farà. E magari qualche domanda se l'è già fatta e si è dato da solo qualche risposta.
Poi tieni conto che per alcuni figli adottivi, come per esempio, il discorso fratelli può essere vissuto male.
Non che pensi che i problemi di tuo figlio siano dati dalla gelosia per la sorella, ma pian piano prenderà coscienza del fatto che lui non è stato nella tua pancia e lei sì e che il suo papà non è lo stesso. Io non ho mai avuto rabbia o rancore per mio fratello ma tanta tristezza per non essere stata dentro quella pancia e anche un po' di paura di essere meno amata.
Sono tutti nodi che si sono sciolti pian piano e, a mio parere, è stato meglio affrontarli gradualmente.
Quello che non capisco è perché la psicologa non abbia consigliato anche a te e a tuo marito un supporto psicologico.
Per la scuola, infine, secondo me non dovresti dire niente della sindrome feto alcolica e dell' affido, non perché sia una vergogna, ma perché lui non è ancora consapevole. Se lo dici alle mamme stai sicura che dopo poco qualche bambino gli dirà che sua mamma è morta o cose simili. :che_dici
Tieni anche conto che a volte i bambini esagerano nei racconti fatti alle mamme e non tutte le mamme lo capiscono.
Ad esempio lo scorso anno, primo di asilo, alcuni bambini hanno cominciato a dire che mio figlio li picchiava. Le maestre mi hanno sempre detto che erano liti e le manate erano reciproche ma una mamma insisteva.
Un giorno mi ha fermata per scusarsi perché si è accorta che suo figlio in automatico quando si faceva male dava la colpa a mio figlio, anche quando era assente o era proprio impossibile ... tipo durante le vacanze
Matteo il vulcano 23/12/09 e Simona l'uccellino 19/12/13

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 21 ott 2013, 21:10

ciao Emanuela, grazie per la tua importantissima testimonianza.
Mi piacerebbe averne altre! NOn sai quanto.
io so che lui un giorno potrà essere geloso di non essere stato nella mia pancia, ma è stato sin da subito nel mio cuore e il cuore è più importante della pancia. HO sentito una volta una figlia adottiva che diceva proprio queste parole alla tv, che la madre le aveva detto di averla avuta sempre nel cuore e che il cuore fa BUM BUM e permette di vivere. Alla fine è questo che conta.
E spero che lui questo lo capisca. io lo amo esattamente come lei e forse tendo a proteggerlo un po' più di lei.

per quanto riguarda la scuola non ho nessuna intenzione di dire cose troppo private, ma solo che è un bimbo con delle difficoltà (disprassia, di apprendimento) ma nulla di più. Sono questioni nostre private. E poi non le sa manco lui, figuriamoci se le vado a dire a quattro genitori poco sensibili. Mai.

La terapia di supporto per noi, ahimè, in questo momento non me la posso permettere. Ogni tanto vado a parlare con la psicologa o con la NPI e questo già mi aiuta.
Sicuramente sarà invece un passo obbligato quando gli riveleremo le cose del suo passato.

la mia paura più grande è che mi dica, in momenti di rabbia "fai/dici così perché non sei mia madre". Ecco, potrei morire di dolore. IO SONO SUA MADRE.

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antonella74
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 21 ott 2013, 21:14

Per le botte dico che mio figlio è molto fisico ma non è un delinquente. Sono sicura che da una spintarella e da qualche botta (data e ricevuta, perché lui me lo dice che lo menano eh! poi non sa raccontarmi bene i fatti, i racconti sono confusi, ma questo fa anche parte del suo quadro) ma sono altrettanto sicura che i bambini, considerato che lui fa continuamente lo stupidino per attirare l'attenzione, enfatizzino un bel po' i fatti. E i genitori ovviamente prima di partire in quarta non provano mai a ragionare.
Sono sempre i figli degli altri, i propri sono sempre dei santi.
Vabbè. che oggi proprio non gira.
Spero domattina di svegliarmi un po' meglio. Oggi è una giornata da accantonare.

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lalat
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 22 ott 2013, 0:02

Vorrei risponderti da oggi pomeriggio ma non ne ho il tempo come vorrei. A noi è successa una cosa venerdì che non ho voglia di raccontare ma che mi ha fatto capire come ci si senta ad essere rifiutati. Adesso ti auguro al buona notte ma appena posso ti scrivo.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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