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Terapia cognitivo comportamentale

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antonella74
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Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 2 set 2013, 13:26

Ciao a tutte, non so se vi ricordate ma io ho un bimbo cui hanno diagnosticato sindrome fetoalcolica con delle belle conseguenze. Pare QI basso (dico pare perché anche la NPI per il momento prende questo dato con le pinze), deficit visuo-spaziale, disprassia e problemi comportamentali.
E sono gli ultimi a destare le mie preoccupazioni.
Io non riesco a gestire questo bambino, sono in difficoltà. Non mi ascolta, devo dirgli le cose centomila volte e, nonostante ciò, continua a rifare gli stessi errori.
Ho iniziato a pensare che con lui potrebbe essere utile la terapia cognitivo comportamentale.
Ne ho parlato con la sua psicologa, ma dice che lo addestrerebbero come un topolino mentre lui ha bisogno di tirare fuori i suoi disagi. Mi rendo conto che lei tiri l'acqua al suo mulino mentre io, in questo momento, ho bisogno di un topino ammaestrato (passatemi il termine) e poi, solo poi, procedere anche con un altro tipo di approccio più analitico (deve comunque affrontare diversi traumi della sua vita e sicuramente avremo bisogno anche di quello).
Chi di voi c'è già passata, mi sembra lalat, mi consigliate questo percorso? In cosa consiste esattamente? Da' risultati in tempi ragionevoli?
Io sono giù di morale... ad esempio adesso lui è a casa perché la scuola non è ancora iniziata (ed ho anche la piccola a casa) ed ho dovuto chiamare una ragazza ad aiutarmi perché io da sola non ce la faccio.
O meglio, ce la potrei anche fare ma arriverei a fine settimana senza più un briciolo di forze e con il cervello in pappa (non ho aiuto da mio marito perché rientra la sera tardi, intorno alle 21.30).
Adesso ad esempio non la smette di martoriare sua sorella e non serve che io lo riprenda, lui va per la sua strada incurante dei miei rimproveri.

Ditemi che questa terapia può essergli/esserci d'aiuto.


Grazie :sorrisoo

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 2 set 2013, 15:13

Scusate, altra cosa....
ci siamo appena trasferiti da fuori città in città e nel paesello dove vivevamo non c'erano molti servizi a disposizione.
Invece la nuova NPI (che però ci aveva conosciuti due anni fa prima che dalla città andassimo fuori città --- che caos!!) mi ha detto che, rivolgendomi ai servizi sociali di zona, posso richiedere un aiuto in casa da parte di un educatore.
Io sono un po' restia perché non amo essere molto in contatto con gli assistenti, non vorrei che per avere un servizio dovuto comincino dei controlli al nostro indirizzo.
Voi sapete come funziona? Una volta attivata la macchina servizi sociali, questi poi si insinuano nella vita delle persone o sono solo preconcetti?
Mi piacerebbe avere un aiuto ma non vorrei far danni ulteriori...
Considerate che io pago una persona due volte a settimana per fargli fare i compiti ma la NPI mi ha detto che l'educatore si occuperebbe anche di questo ed io potrei, economicamente parlando, tirare un sospiro di sollievo...

Qualcuna usufruisce di questo servizio?

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da gwyllion » 3 set 2013, 12:10

Antonella anche noi facciamo TCC. A mio figlio è stata diagnopsticata la Sindrome di Asperger in un centro specializzato, ma nella nostra asl dove veniamo seguiti hanno qualche dubbio. In ogni caso ci è stata consigliata questo tipo di terapia. Ti dico tutto questo perchè spesso questa terapia è associata allo spettro autistico mentre invece è utile anche in molti altri casi. Noi non abbiamo fatto moltissime sedute (in privato e quindi a pagamento), mi sembra 7. Più che risultati per ora ho visto che è stato impostato un tipo di lavoro adatto a mio figlio e di conseguenza qualche piccolo cambiamento. Però per me anche piccole cose sono tanto. Perciò se hai la possibilità, questa strada può aiutare. Credo te lo consiglieranno anche le alte.
Riguardo al discorso "topolino ammaestrato" dipende dal terapista. La mia al primo incontro mi ha detto che questo tipo di terapia su bambini autistici gravi spesso crea molta rigidità e necessita dopo di altra terapia per liberare il bambino dagli schemi. Ma nel caso di bambini non gravi (come il mio), si può fare un intervento meno rigido. Dipende da caso a caso.
Tanto auguri e non disperare.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da grazia67 » 3 set 2013, 21:12

ciao...anche con artyom abbiamo fatto un percorso cognitivo comportamentale e forse lo riprenderemo a breve...fino ad oggi devo dire che è servito a poco.....ma noi abbiamo una diagnosi di iperattività e impulsività, oltre a deficit di attenzione.......questo per dirti che questo approccio può essere utilizzato in molte situazioni...
Siamo a casa in 4!!!

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 3 set 2013, 23:26

Ciao Antonella. Ci vogliono 8-9 mesi perché si vedano i risultati, ma poi si vedono sicuramente. Non è vero che vengono ammaestrati come topolini :che_dici La terapia cognitivo comportamentale lo aiuterà a colmare i deficit e lo aiuterà a "masterizzare" i comportamenti corretti in ogni situazione problematica. Davide durante la terapia non è ammaestrato, ma gli vengono fatti fare dei lavori di logica per migliorare i tempi d'attenzione, gli vengono proposte delle storie sociali per imparare a capire il punto di vista delle altre persone quando lui ha un comportamento sbagliato ... oppure gli insegnano a interpretare correttamente l'espressione del volto delle persone mostrandogli immagini di persone arrabbiate, contente, perplesse, etc. Insomma lo aiutano a risolvere i suoi problemi.
All'inizio ci vuole un po' di collaborazione da parte dei genitori, degli insegnanti a scuola ... per capire quali sono i problemi e quando accadono, però piano piano molti problemi si risolvono. Soprattutto quelli dovuti al comportamento.
La disprassia .... è la nostra problematica maggiore ora come ora ... ma la TCC ... può poco ... per quella pensavamo di fargli fare della terapia occupazionale ...
E' giusto che un bambino che ha un passato di sofferenza sia aiutato anche dal punto di vista psicologico ... però quando ci sono anche problemi di tipo fisiologico secondo me vanno integrate le due cose.
Penso a 2 bambini adottati che vengono al centro e che hanno deficit dovuti ad una segregazione durante i primissimi anni di vita (e quindi ritardo del linguaggio, cognitivo, comportamento iperattivo, etc) e anche traumi dovuti a violenze subite ...
La mamma mi raccontava che per certe cose come il comportamento, il linguaggio, etc ha funzionato la TCC, mentre per altri tipi di problemi (la bimba portava ancora il pannolino giorno e notte a 6 anni) hanno risolto grazie alla terapia psicologica.
Però nel tuo caso io non avrei dubbi al momento: la TCC tra l'altro migliora anche le prestazioni cognitive. Io procederei in quel senso.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 4 set 2013, 13:08

ciao ragazze, innanzitutto grazie per le risposte.

Allora, noi fino a fine luglio, gli abbiamo fatto fare logopedia e neuropsicomotricità per i problemi legati alla disprassia e al deficit visuo-spaziale. Gli hanno anche diagnosticato iperattività e deficit di attenzione ma a riguardo nutro dei dubbi (anche la NPI) perché secondo me sono situazioni che si innescano a seguito della frustrazione per le cose che non sa fare (infatti è soprattutto a scuola che ha questa iperattività e deficit di attenzione, a casa se una cosa gli interessa sa stare fermo anche per un'ora, un bimbo iperattivo non credo ci riuscirebbe).

Comunque, con mio marito siamo d'accordo a voler intraprendere la TCC però, supponendo che si faccia esclusivamente a pagamento, non saprei a chi rivolgermi. Come faccio a trovare uno bravo?
E poi, deve essere psicologo o psicoterapeuta? Mi sembra ci sia differenza tra i due, no?
Non vorrei incappare in un cialtrone...

La psicologia analitica non la voglio abbandonare ma magari posticipare (non posso permettermi di pagare entrambe le terapie e poi non voglio caricarlo troppo), anche perché lui dovrà elaborare un passato difficile (per quanto non difficile come quelli dei bambini citati da lalat). Ad esempio anche lui, 7 anni, la notte ha ancora il pannolino. Di giorno, fino a un paio di mesi fa, capitava ancora che la facesse addosso. Fino ai 5 anni inoltrati abbiamo avuto problemi con la cacca.
I problemi con il cibo ci sono tuttora e non so fino a quando si protrarranno.

Insomma, ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza ed io sono stanca di vivere così.
Soprattutto non potendo contare più di tanto su mio marito, per via dei suoi orari di lavoro, ho bisogno di aiuto, di sistemare un po' le cose. Ho bisogno che qualcuno mi dia una mano perché devo anche pensare a sua sorella (che poverina, già a due anni deve "sopportare" un fratello un po' ingombrante).

Vabbè, scusate ma oggi è una di quelle giornate un po' così... mi sento un po' demoralizzata...

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 4 set 2013, 13:12

lalat cos'è la terapia occupazionale? In quale ambito serve?

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 4 set 2013, 13:17

antonella74 ha scritto:lalat cos'è la terapia occupazionale? In quale ambito serve?
A dire la verità devo capirlo bene anche io, comunque in pratica, se non ho capito male ... è lavoro manuale per sviluppare la abilità.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 4 set 2013, 13:24

In effetti mi diceva quella mamma che anche lei alterna le due cose, non tanto per i costi, ma perché la terapia psicologica è pesante a livello emotivo.
Prova a chiedere al tuo pediatra, oppure sul sito dell'angsa, o di asperger onlus, chi c'è nella tua provincia. Come dicevano altre, la TCC è utilizzata per molte cose e non solo per l'autismo.
In genere ci sono terapisti cognitivo comportamentali nei centri convenzionati territoriali, che magari possono prendersi in carico privatamente qualche paziente.
I centri riabilitativi privati territoriali convenzionati te li dovrebbero indicare all'ASL.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 4 set 2013, 15:24

lalat ha scritto:
antonella74 ha scritto:lalat cos'è la terapia occupazionale? In quale ambito serve?
A dire la verità devo capirlo bene anche io, comunque in pratica, se non ho capito male ... è lavoro manuale per sviluppare la abilità.
lalat, mi hai aperto un mondo :-D

sono andata a guardare un sito internet e mi sembra proprio tagliata per noi!!!

Ma secondo te si può accedere tramite asl o sempre a pagamento?

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 4 set 2013, 16:16

antonella74 ha scritto:
lalat ha scritto:
antonella74 ha scritto:lalat cos'è la terapia occupazionale? In quale ambito serve?
A dire la verità devo capirlo bene anche io, comunque in pratica, se non ho capito male ... è lavoro manuale per sviluppare la abilità.
lalat, mi hai aperto un mondo :-D

sono andata a guardare un sito internet e mi sembra proprio tagliata per noi!!!

Ma secondo te si può accedere tramite asl o sempre a pagamento?
Se parli della TCC nei centri riabilitativi convenzionati si può accedere gratuitamente ma ovviamente ci sono liste d'attesa. Però puoi entrare a pagamento e metterti comunque in lista d'attesa ... la terapia occupazionale .. è un po' difficile da reperire. Io ho trovato un centro privato dove vengono organizzati corsi collettivi.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 4 set 2013, 18:48

scusa lalat, hai ragione... parlavo della terapia occupazionale.
mi sembra adatta al mio bambino.
Cercherò di informarmi, ho visto cercando in internet che non è facile.
mi pare di aver trovato un centro che lo fa, ma non ho capito (telefonerò) se tratta solo adulti.

La tcc mi devo informare, perché nel centro convenzionato dove andavamo non andremo più (mi viene molto scomodo) e quindi dovrò cercarne un altro ma devo aspettare di parlare con la NPI o con la pediatra perché io non so dove andare a sbattere la testa.

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da gattina » 13 set 2013, 0:05

Su internet cercate T. Occupazionale oppure ergoterapia, mi hanno detto che sono la stessa cosa.
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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 13 set 2013, 14:20

oggi ne ho parlato con la NPI che mi ha mandato in crisi....
Secondo lei (dai miei racconti eh, perché lui non l'ha ancora visto) più che di una terapia cognitivo comportamentale - che potrebbe comunque dare un aiutino ma che è a pagamento... - avremmo bisogni di un educatore di supporto.
A luglio mi aveva detto (e forse l'ho scritto in un altro topic) che rivolgendomi ai servizi sociali avrei potuto chiedere questo aiuto che dovrebbe consistere in una figura educativa un paio di ore al giorno tutti i giorni, sia a casa che presso dei centri. Ecco, io a casa sarei pure d'accordo, ma non so bene cosa siano questi centri in cui potrebbe dover andare.
Non vorrei quindi rivolgermi ai servizi sociali per avere informazioni e poi dover accettare per forza un servizio che magari non mi piace (nel senso che magari una volta contattati possano decidere di entrare comunque nelle nostre vite anche se magari abbiamo valutato che ciò che offrono non è di nostro interesse).

Voi ne avete eperienza?

Inoltre mi ha detto che secondo lei dovrei continuare con la psicologa che ha un approccio più analitico per tutti i vissuti del mio bimbo (e sono d'accordo).
Secondo voi cosa dovrei fare? Lasciar perdere la TCC magari rischiando di perdere una terapia utile? O provare con il rischio di dover poi ammettere di aver caricato troppo il bambino tra terapie varie, scuola, psicologa ecc... senza aver raggiunto gli obiettivi cui ambivamo?

Ho paura di perdere del tempo prezioso e sono in crisi nera. Ovviamente riponevo un po' di speranza in questa TCC, e ci sono rimasta un po' male...

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da ausuky » 15 set 2013, 8:46

antonella74 ha scritto:oggi ne ho parlato con la NPI che mi ha mandato in crisi....
Secondo lei (dai miei racconti eh, perché lui non l'ha ancora visto) più che di una terapia cognitivo comportamentale - che potrebbe comunque dare un aiutino ma che è a pagamento... - avremmo bisogni di un educatore di supporto.
A luglio mi aveva detto (e forse l'ho scritto in un altro topic) che rivolgendomi ai servizi sociali avrei potuto chiedere questo aiuto che dovrebbe consistere in una figura educativa un paio di ore al giorno tutti i giorni, sia a casa che presso dei centri. Ecco, io a casa sarei pure d'accordo, ma non so bene cosa siano questi centri in cui potrebbe dover andare.
Non vorrei quindi rivolgermi ai servizi sociali per avere informazioni e poi dover accettare per forza un servizio che magari non mi piace (nel senso che magari una volta contattati possano decidere di entrare comunque nelle nostre vite anche se magari abbiamo valutato che ciò che offrono non è di nostro interesse).

Voi ne avete eperienza?

Inoltre mi ha detto che secondo lei dovrei continuare con la psicologa che ha un approccio più analitico per tutti i vissuti del mio bimbo (e sono d'accordo).
Secondo voi cosa dovrei fare? Lasciar perdere la TCC magari rischiando di perdere una terapia utile? O provare con il rischio di dover poi ammettere di aver caricato troppo il bambino tra terapie varie, scuola, psicologa ecc... senza aver raggiunto gli obiettivi cui ambivamo?

Ho paura di perdere del tempo prezioso e sono in crisi nera. Ovviamente riponevo un po' di speranza in questa TCC, e ci sono rimasta un po' male...
Io ho l'educatore scolastico, che copre le ore di sostegno che non ci dà lo stato, così mio figlio non rimane a briglia sciolta in classe...
Il problema è che da noi sono poco qualificati, non conosce Lovaas, non conosce ABA, non conosce nessuna delle terapie che abbisognano al ragazzino.
Prima avevo anche quello domiciliare, ma a me non serviva a nulla, quindi quest'anno non ho fatto richiesta ai servizi sociali. Non conosco bene la patologia del tuo bimbo(h lavorato in neurologia pediatrica ma non mi è mai capitato di gestire la sua sindrome) e quindi non so che tipo di centri ti consigli la NPI: è certo che molti NPI hanno ancora un po' di riserve sulla TCC versus approcci "soft" come psicomotricità and company(che secondo me, ma secondo me eh, non mettono e non tolgono nulla).
Quindi magari io sentirei un'altra campana. Tipo un altro NPI.
Come ti ho scritto sopra, l'educatore scegli tu se lo vuoi. Se quest'anno non ti piace, anno prossimo non lo richiedi, e se ti dicono qualcosa, basta che dici che non garantisce ciò che vuoi per tuo figlio.
Francesca (Infermiera) + Eleonora(25/11/2014),Sabrina(4/6/2004), Francesco (24/5/2000) e Brunella(6/10/1997)
"E' ccreature, l'ea acquietà!"(Nonna Olga, 1913-2005)

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da lalat » 15 set 2013, 22:16

L'educatore domiciliare non è invadente, non pensare di avere un assistente sociale in casa. Anzi può aiutarti a gestire un po' il bambino (visto che ne hai 2). Sei pure fortunata ... perché qui non ci sono soldi e averlo gratuito è impossibile. La terapista di Davide ha fatto l'educatrice domiciliare quando era più giovane ... certi genitori se lo pagano di tasca loro.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 2 ott 2013, 9:12

Ancora non ho deciso cosa fare, di sicuro non richiederò l'aiuto dell'educatore domiciliare, uno perchè ho saputo che non sempre sono educatori professionali preparati, secondo perchè non me la sento di avere un estraneo, neanche scelto da me, che mi gira per casa.
Se avessi i soldi sicuramente prenderei un aiuto (scelto accuratamente da me e non designato da altri) per le ore critiche della giornata, almeno per un periodo, finchè la piccola non cresce un po' per avere un po' di respiro e di aiuto nell'indirizzare il grande.
Di fatto non li è e quindi nulla.

Non escludo invece la terapia occupazionale o comportamentale (forse la prima potrebbe essere più concreta?). Di terapisti comportamentali ce ne sono tantissimi ma non ne conosco di referenziati, la terapia occupazionale ho visto che a Torino la fa un centro e non ne ho visti altri. NOn so se si occupano anche di bambini, dovrei telefonare per chiedere info anche sui costi.
Non so, non vorrei affaticarlo troppo ma, considerando che lasceremo la neuropsicomotricità (un po' per la lontananza del centro, un po' per i risultati nulli), potrei inserire questa terapia.

Al momento lui ha un incontro a settimana con neuropsicomotricista e uno con psicologa.
Da novembre aggiungeremo la logopedista (stiamo cambiando centro) e al posto della neuropsicomotricità potrei mettere la terapia occupazionale, quindi tre incontri a settimana. Sono forse troppi?
La logopedista ce l'avrà il lunedì alle 14.15 quini lo prenderò da scuola alle 13.30 la psicologa ce l'ha al mercoledì dopo la scuola e l'altra terapia non so.... secondo voi è meglio metterla dopo la scuola (che è più stanco ed io avrei più problemi perchè ho anche la piccola) o farlo uscire un altro giorno un po' prima (al pomeriggio dovrebbero far meno che non al mattino, giusto?)?

E poi meglio TCC o terapia occupazionale?

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da VERICA » 8 ott 2013, 12:33

Ciao. Mi inserisco nella discussione.
Al mio primo figlio (6 anni a dicembre) hanno diagnosticato l'ADHD con iperattività e impulsività predominante... anche se nell'ultimo periodo sta sviluppando una forma oppositiva che stiamo cercando di affrontare.
Come? beh, il bambino è seguito ormai da più di un anno alla "nostra famiglia" con terapia psicomotoria. Con visite periodiche con la NPI di riferimento.
Da venerdì scorso il comune ha concesso l'insegnante di supporto per Mattia. 11 ore la settimana.
Lui frequenta la prima elementare.

E' un lavoro continuo. Mai abbassare la guardia. Cercare sempre la soluzione migliore per lui e per far si che si inserisca "come si deve" nella società...

Io non so se sto facendo il percorso più corretto per lui. Non vedo grandi miglioramenti, in verità, con la psicomotricità. Speriamo che questa insegnante di supporto lo aiuti con il rendimento scolastico.
Mattia non ha problemi di apprendimento (almeno non "sulla carta"), ha un QI elevato (130) ma se non riesce a gestire l'aspetto comportamentale allora anche l'apprendimento sarà scarso...
il 9 dicembre 2007 è nato Mattia, cm 49 kg3,110... ed è stato subito amore!!!
il 25 ottobre 2010 è nato Samuele, cm49 kg3,060... un altro amore nella mia vita!!

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 14 ott 2013, 14:59

Allora, per il momento ho accantonato l'idea della TCC.
HO anche abbandonato l'idea dell'educatore domiciliare, ho capito che mi servirebbe "solo" per la gestione quotidiana dei bimbi ma non mi aiuterebbe con le regole ecc.. a meno di avere la fortuna di trovare uno preparato.
So che qui da noi queste figure possono avere qualsiasi qualifica, quindi non necessariamente educatore e non necessariamente con esperienza.
Es. la ragazza che viene a fargli fare i compiti, lo scorso anno ha avuto l'affido diurno (quello che hanno proposto a noi, le due ore giornaliere in pratica) di un ragazzino DSA.
Bene, carissima ragazza. Ma è una ragazzina al secondo anno di università che più che fargli fare i compiti non potrebbe fare. Con gli anni diventerà probabilmente una bravissima educatrice, ma adesso non lo è. Se devo avere qualcuno in casa che mi dia un concreto aiuto per farlo mature, per aiutarlo ad interiorizzare le regole, che mi aiuta con l'interazione con i pari ok. Ma se devo restare in contatto con i servizi per avere in casa una persona non competente dico no grazie.

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Re: Terapia cognitivo comportamentale

Messaggio da antonella74 » 14 ott 2013, 15:08

altra cosa: oggi ho avuto un colloquio con un terapista occupazionale.
Ho chiamato l'unico centro che ho trovato su internet che lo propone nella mia città e questo ragazzo è l'unico del centro ad avere avuto esperienza con i bambini.
E' molto giovane ma mi sembra molto volenteroso e appassionato.
Inoltre una figura maschile secondo me potrebbe essere un approccio nuovo (ha sempre interagito con donne, a parte il NPI lo scorso anno, ma che l'avrà visto si o no 5 volte).

Da quello che ho capito da lui e da quello che ho letto su internet, mi sembra una figura che potrebbe stare tra l'educatore e uno psicologo con approccio cognitivo comportamentale, mi sembra una terapia concreta. E lui ha bisogno di cose concrete.

Il costo è purtroppo esorbitante: le prime 11 sedute (la prima con il fisiatra) costo 500 €, le successive 10 sedute 400€. Lui fa anche terapia domiciliare, più o meno agli stessi costi (qualcosa in più per gli spostamenti) e potrebbe essere interessante perché mio figlio a casa dà il "peggio" di sé perché si sente a suo agio, quindi lui potrebbe capire davvero bene di cosa stiamo parlando.
Abbiamo pensato, semmai dovessi decidermi per il si, ad un approccio misto struttura/casa.
Inoltre dovrebbe essere messo in contatto con NPI e psicologa, che però so già che non sono molto d'accordo con queste terapie.

Non so cosa fare, il costo è notevole. Tra l'altro novembre e dicembre faremo tutto a pagamento: psicologa (privata), logopedista fino a che non si sblocca la lista d'attesa ed eventualmente la T.O.
In pratica dovrei sborsare 150 € a settimana fino a dicembre e da gennaio (dovrebbe sbloccarsi la lista di attesa in questo periodo) "solo" 100 € a settimana.
Lui con l'assegno di frequenza prenderà circa 280 € al mese, significa che ne dobbiamo aggiungere almeno 120€.

Che pizza, sinceramente se avessi più disponibilità economica non mi farei certi scrupoli e proverei. Però sti cavolo di soldi mi legano le mani da morire!!!!

Cosa mi consigliate? Qualcuna ha avuto esperienza con la T.O.???
Risultati?

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