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Cosa dire ai genitori dei compagni

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antonella74
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Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 12 set 2013, 17:34

Sicuramente verrà fuori che il mio bimbo ha dei problemi comportamentali, perché anche gli anni scorsi è stato così. Gli altri anni (materna e prima elementare lo scorso, che quest'anno sta ripetendo) c'è sempre stato qualche genitore che si è lamentato di mio figlio, non sapendo però che lui ha tutta una serie di problemi. Probabilmente questi genitori, come spesso capita, avranno pensato che io e mio marito non siamo capaci di educare il bimbo, che chissà che cattive persone siamo ecc... (lo scorso anno, per gioco, tirava giù le mutande per far ridere i compagni , dopo averlo visto fare ad un suo compagno che però, più furbamente, non lo faceva di fronte alla maestra e una mamma è andata, scandalizzata, a lamentarsi. Per lei aveva uno sfondo sessuale, per lui era solo un gioco per far ridere e per essere al centro dell'attenzione).

Ieri mi ha colpito, durante la prima riunione dell'anno (scusate, aggiungo che abbiamo cambiato scuola perché ci siamo trasferiti, quindi ambiente totalmente diverso), un papà che ad un certo punto si è presentato come "padre di XXX con sindrome pervasiva dello sviluppo" - "autismo, per noi comuni mortali" ha aggiunto.
Mi ha colpito che abbia voluto presentare suo figlio, forse per tutelarlo dalla diffidenza (e perché no, curiosità) che normalmente hanno le altre persone (non tutte, per carità) e per aiutarlo ad integrarsi. Però mi è piaciuto molto, ha detto tutto con estrema tranquillità e serenità.

Ecco, io pensavo a cosa avrei dovuto fare. Devo "presentare" il mio bambino? E come? IO non posso dire la diagnosi come ha fatto quel signore, perché la diagnosi del mio bimbo è purtroppo una brutta etichetta che si porterà dietro, che farà di lui un "poverino" una "vittima" ed io non voglio questo.
Però allo stesso tempo vorrei spiegare che non si comporta così perché è sbagliato lui o perché siamo sbagliati noi, ma è così e basta. Sicuramente si sta lavorando per aiutarlo. Ma lui oggi è così.

Voi come vi comportate di solito? Fate la "presentazione"? Ve ne fregate e non date spiegazioni? Le date solo su richiesta? Io mi trovo sinceramente in difficoltà e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate a riguardo. Grazie.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da lalat » 12 set 2013, 19:22

Argomento delicato. Io personalmente non ho mai detto niente a nessuno. A me occorrerebbe molto tempo per parlare e spiegare le peculiarità di mio figlio agli altri genitori; è già complicato riuscire a spiegare tutto agli insegnanti. Riguardo i problemi comportamentali, non è detto che si ripresentino, perché nel frattempo è cresciuto, ed è seguito più dei bambini "tipici".
Io rispetto molto il papà che ha messo in piazza la diagnosi del figlio ... ma io personalmente non lo farei mai. Mio figlio è mio figlio e punto e la linea della normalità/anormalità è così difficile dove stia che non voglio essere io la prima a dargli un'etichetta. Ha una diagnosi perché altrimenti non avrebbe il diritto di essere aiutato ma è un bambino ...
Diverso sarebbe se venisse organizzato un incontro in classe con uno psicologo che spiega agli altri bambini le peculiarità del bimbo "atipico" ... in modo che loro possano capire il perché magari il bimbo non riesce a stare seduto sempre, perché viene aiutato a scrivere, etc. A questa età i bambini sono molto empatici ma necessitano di spiegazioni. Mentre gli altri genitori non vedo cosa possano c'entrare.
Mi capita di parlare con altre mamme dei problemi di mio figlio ma non voglio essere io la prima a inquadrarlo. E' un equilibrio delicato ma ... preferisco così. Io non conosco bene gli altri genitori, non so che tipi siano, se sono intelligenti, se non lo sono se hanno pregiudizi, ...
No, non mi pare una buona idea ... e poi ripeto non serve a niente perché in classe ci sono i bambini e non i genitori. Caso mai si dovrebbe preparare i compagni all'ingresso di un bambino speciale.
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 12 set 2013, 20:50

Sai cosa, probabilmente il tuo non crea problemi particolari in classe (tipo una spinta un po' più forte che fa cadere e sbattere un bimbo - capitato lo scorso anno - o l'episodio dei pantaloni tirati giù, o comunque le parolacce dette in continuazione - sentite a scuola peraltro - giunte all'orecchio dei genitori di figli "perfetti"). Il mio è un tornado e destabilizza i bambini, che lo raccontano ai genitori, che ci guardano come genitori tremendi.
Ecco, io pensavo che forse una spiegazione (senza entrare nel dettaglio) potesse servire a farlo accettare ai genitori (i bimbi di solto sono un po' insofferenti ai suoi comportamenti però alla fine ci giocano insieme) in modo tale da potergli consentire di avere dei rapporti con i suoi amichetti di scuola anche fuori dalla struttura, es. invitarli a casa nostra o andare a casa loro o andare a giocare al parco.
Pensa che normalmente in classe fanno le feste e lui non viene mai invitato e a me si stringe il cuore.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 12 set 2013, 20:52

scusa, non fanno le feste in classe... volevo dire che i compagni di classe organizzano le loro feste di compleanno e non lo invitano

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da katykaty » 12 set 2013, 21:40

ciao antonella, ho letto con attenzione il tuo post.... scusa la domanda, ma il tuo bimbo ha una diagnosi medica? te lo chiedo perchè leggendo cosa scrivi di lui mi ricorda molto il mio bimbo grande, che ora ha 8 anni e mezzo.
anche lui ha dei comportamenti che vengono mal tollerati dai compagni, non ha amichetti che giocano con lui e non viene mai invitato alle feste.... e pure a me si stringe il cuore!!
Eppure lui dice di stare meglio da solo, ma io credo che in fondo noti la differenza.... però va molto d'accordo con le femmine! :perplesso. Mentre con i compagni di classe maschi è un disastro, si sono coalizzati in gruppo contro di lui e finisce sempre per litigarci...
Non credo ci sia un grave problema sotto, solo che per farsi notare dagli altri fa lo sciocco, esagera nei comportamenti e così fatica a socializzare... il pediatra mi ha consigliato di iscirverlo in società sportive, in modo che non si isoli. Visto che non ne vuole sapere di sport di squadra, ho provato a iscriverlo agli scaut. Ha appena cominciato, è contento e sopratutto è con bambini che non conosce, magari questo gli offre la possibilità di ripartire "da zero", senza etichette.
Se ti può consolare anche il mio si calava le mutande alla materna per far ridere gli altri e fino alla seconda elementare baciava le bambine che gli piacevano ... io mi vergognavo immensamente quando lo scoprivo, fortunatamente è diventato un po' più saggio e ora non lo fa più! :bacio
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da katykaty » 12 set 2013, 21:50

ah scusa ho dimenticato un pezzo...
allora secondo me non dire niente, è già positivo se ha cambiato scuola e anche lui ha la possibilità di ricominciare a creare delle nuove amicizie. Ha comunque un anno in più e non è detto che si ripetano le stesse situazioni in classe. Ti capisco quando ti senti giudicata male come madre, è una cosa che ferisce veramente.
Quando devo difendere me e il mio bimbo, racconto a tutti che suo padre era esattamente così da bambino, ne combinava di tutti i colori (mia suocera ricorda ancora le telefonate delle madri imbufalite... :spiteful: ) ma alla fine è diventato una brava persona.
per la serie.... il sangue non è acqua, lui non ce ne può niente e... la speranza è l ultima a morire!
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da Melissa » 12 set 2013, 22:00

io l'ho presentato e me ne sono pentita amaramente....non farlo!
se non sei parte della soluzione sei parte del problema
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da lalat » 12 set 2013, 22:02

Beh, intanto vi siete trasferiti; quindi scuola nuova, vita nuova e amici nuovi. Perché non cominciare tu a fare una festa per conoscere i nuovi compagni così hai modo di vedere mamme e bambini.
Per quanto riguarda la descrizione da dare agli altri genitori relativamente la diagnosi del tuo bambino, puoi dire che "ha un disturbo neuropsichiatrico, che da questo deriva un disturbo dell'apprendimento e comportamentale", che voi lo state facendo seguire, che è importante che il bambino si integri a livello sociale coi compagni e che più lui viene accettato dai compagni e più il suo comportamento migliora.
Puoi anche fare un discorso di questo genere, non devi certo scendere in maggiori particolari.
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da katykaty » 12 set 2013, 22:56

Antonella, ho letto quanto hai scritto nell'altro post, ora è tutto chiaro.
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 13 set 2013, 14:21

Melissa ha scritto:io l'ho presentato e me ne sono pentita amaramente....non farlo!
posso chiederti il perché?

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 13 set 2013, 14:28

lalat ha scritto: puoi dire che "ha un disturbo neuropsichiatrico, che da questo deriva un disturbo dell'apprendimento e comportamentale", che voi lo state facendo seguire, che è importante che il bambino si integri a livello sociale coi compagni e che più lui viene accettato dai compagni e più il suo comportamento migliora.
bravissima, hai centrato il punto. Io non vorrei scendere nei dettagli ma, visto che prima o poi salta fuori qualcosa, anche solo perché capita che le mamme chiedono di che mese sono i bimbi altrui e io non posso nascondere che ha sette anni... Dall'età si capisce che è stato bocciato l'anno prima o è stato trattenuto un anno in più alla materna (per noi la prima opzione), quindi è ovvio che poi chiedono il perché... Insomma, magari se sanno che non è monello (perché maleducato lui o seguito poco da noi) ma che ha dei problemini che stiamo affrontando... ecco, magari riesco a farlo legare con qualche compagnetto e questo magari potrebbe aiutarlo.
Non so, io vorrei dire qualcosa alla classe per aiutarlo ad integrasi. Però mi pare di capire che è una cosa che solitamente non si fa e che potrebbe essere controproducente (ovvero ci evitano comunque perché sanno che è un bimbo problematico).

Perché è sempre tutto così difficile?????

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da koalamum » 13 set 2013, 14:40

Mio figlio ha la Sindrome di Down perciò una visibilità fisica soprattutto per gli adulti e all'ingresso delle elementari e medie l'ho presentato alla prima riunione di classe con i genitori.primo per fargli conoscere Giorgio come persona secondariamente perchè già il secondo giorno di scuola una bimba della sua classe mi ha chiesto''ma lui ha qualche malattia o qualcosa che non sa nè leggere ,nè scrivere?''per me fu la dimostrazione che anche i bambini si facevano domande perciò meglio chiarire subito.Ho consegnato ai genitori un fumetto che descrive ai bimbi la SdD,uno per ogni bimbo pregandoli di leggerlo a casa con i loro figli e le insegnanti nel frattempo hanno iniziato un lavoro sulle diversità.Sarò stata fortunata ma sono stati 5 anni belli,Giorgio veniva invitato ai compleanni e ai giardinetti,e anche lui non era propriomente un angioletto,con le mamme buoni rapporti,insomma mi è sembrato logico rifarlo alle medie poichè lo avevo iscritto in un altro comune ed anche lì non mi sono pentita della scelta.Visto che non desideri parlare della diagnosi di solo che ha problemi comportamentali ,che state seguendolo assiduamente e che sperate nella loro collaborazione anche rendendovi conto che è un bambino impegnativo.In questo modo sapranno che siete ben consapevoli di come è il bambino e che non state con le mani in mano ma lo seguite e siete consapevoli delle peculiarità di vostro figlio,in bocca al lupo.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 13 set 2013, 14:56

koalamum ha scritto:Mio figlio ha la Sindrome di Down perciò una visibilità fisica soprattutto per gli adulti e all'ingresso delle elementari e medie l'ho presentato alla prima riunione di classe con i genitori.primo per fargli conoscere Giorgio come persona secondariamente perchè già il secondo giorno di scuola una bimba della sua classe mi ha chiesto''ma lui ha qualche malattia o qualcosa che non sa nè leggere ,nè scrivere?''per me fu la dimostrazione che anche i bambini si facevano domande perciò meglio chiarire subito.Ho consegnato ai genitori un fumetto che descrive ai bimbi la SdD,uno per ogni bimbo pregandoli di leggerlo a casa con i loro figli e le insegnanti nel frattempo hanno iniziato un lavoro sulle diversità.Sarò stata fortunata ma sono stati 5 anni belli,Giorgio veniva invitato ai compleanni e ai giardinetti,e anche lui non era propriomente un angioletto,con le mamme buoni rapporti,insomma mi è sembrato logico rifarlo alle medie poichè lo avevo iscritto in un altro comune ed anche lì non mi sono pentita della scelta.Visto che non desideri parlare della diagnosi di solo che ha problemi comportamentali ,che state seguendolo assiduamente e che sperate nella loro collaborazione anche rendendovi conto che è un bambino impegnativo.In questo modo sapranno che siete ben consapevoli di come è il bambino e che non state con le mani in mano ma lo seguite e siete consapevoli delle peculiarità di vostro figlio,in bocca al lupo.
grazie per avermi raccontato la tua esperienza :sorrisoo
a breve ne riparlerò con le maestre. la npi oggi mi ha detto di essere favorevole alla "presentazione" anche ai genitori, che secondo lei può essere utile.
Il punto è che a vederlo il mio bimbo non ha segni fisici evidenti agli altri (in realtà ci sono nel suo faccino delle peculiarità della sindrome, che però a chi non è esperto non saltano all'occhio. e anche il suo essere piccolino e magrolino fa parte della sua sindrome - testa minuta compresa) e dunque se non spiegato sembra solo un bimbo troppo vivace e monello.
Non voglio che venga emarginato perché al corrente delle nostre problematiche ma nemmeno perché giudicato, senza sapere almeno in parte la storia, un bambino da evitare.

Ho ancora del tempo per rifletterci su e per leggere le vostre testimonianze e pareri :sorrisoo

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da ROB68 » 13 set 2013, 15:08

Io quoto Lalat. Fossi in te qualcosa direi, sia pure in termini generali. Altrimenti viene considerato monello e criticato.
roberta, mamma di alessandro, 3/12/2001 e laura, 15/09/2010.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da pollon1975 » 13 set 2013, 15:21

Anche secondo me forse vale la pena dire qualcosa stando sul generico. Il rischio è che qualcuno possa classificarlo stupidamente come "il diverso", ma putroppo questa è l'ingnoranza della gente.
Ci sarà anche chi invece capirà che non è un maleducato o un monello, ma solo un bambino che ha dei problemi e magari lo aiuterà
Manuel 13/08/2007
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gwyllion » 13 set 2013, 19:52

Io non ho fatto nessuna presentazione. Vivo in un piccolo paese e ci si conosce tutti, quindi nonostante io non abbia nessun problema a parlare della diagnosi di mio figlio, voglio evitare, per ora, la stigmatizzazione che non si ridurrebbe al solo ambiente scolastico (in un piccolo paese le voci girano molto in fretta).
Fino ad ora le sue particolarità non sono state estremamente evidenti ne problematiche in classe. So già che crescendo queste caratteristiche si faranno più evidenti agli occhi dei compagni come anche di mio figlio (che ancora non è al corrente della diagnosi, quindi figuriamoci se lo vado a dire ad altri).
Per ora, visto che non ho una reale esigenza di cambiare le cose, le lascio come stanno.
Ma non so cosa consigliarti...mi spiace
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 14 set 2013, 14:24

gwyllion ha scritto:Io non ho fatto nessuna presentazione. Vivo in un piccolo paese e ci si conosce tutti, quindi nonostante io non abbia nessun problema a parlare della diagnosi di mio figlio, voglio evitare, per ora, la stigmatizzazione che non si ridurrebbe al solo ambiente scolastico (in un piccolo paese le voci girano molto in fretta).
Fino ad ora le sue particolarità non sono state estremamente evidenti ne problematiche in classe. So già che crescendo queste caratteristiche si faranno più evidenti agli occhi dei compagni come anche di mio figlio (che ancora non è al corrente della diagnosi, quindi figuriamoci se lo vado a dire ad altri).
Per ora, visto che non ho una reale esigenza di cambiare le cose, le lascio come stanno.
Ma non so cosa consigliarti...mi spiace
Ecco, questo non l'avevo valutato... Anche il mio non è al corrente della sua diagnosi. Ad esempio non sa nemmeno di essere stato bocciato ma di essere di nuovo in prima solo perché abbiamo cambiato casa e scuola. Non potevo dirgli la verità. Certo gli ho detto che, visto che aveva avuto delle difficoltà (che diversi bimbi hanno, non solo lui), questa poteva essere un'opportunità per superarle.

Effettivamente non vorrei che i genitori dei compagni dicessero ai propri figli "vedi, quel bambino fa così non perché è cattivo ma ha dei problemi" e questi ultimi lo andassero a dire a mio figlio.

Situazione estremamente delicata. Qualsiasi cosa faccia in pratica si rivelerà sbagliata. Bene.

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da gwyllion » 14 set 2013, 14:52

Se lui non lo sa a maggior ragione non dirlo!!
Come ti sentiresti tu se tutti sanno una cosa di te e ti valutano anche in base a quel fatto e tu non ne sai nulla? Non importa quanto possano capire ( e capiscono molto, lasciatelo dire)....bisogna prima di tutto rispettarli come persone. Hanno una loro preziosissima dignità.

Se lui ne fosse al corrente valuterei se dirlo o no, perchè anche lui in quel caso potrebbe aiutare i bambini a capire. Ma così no, assolutamente.
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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da antonella74 » 14 set 2013, 14:59

infatti non avevo valutato questo aspetto.
però anche non dire nulla potrebbe avere le sue ritorsioni contro il bimbo (come di solito accade).

Sono veramente afflitta, combattuta, scoraggiata.
Non so dove cercare aiuto. Quando mi sembra di aver individuato la strada giusta (es. la terapia cognitivo comportamentale - oppure accennare ai genitori i suoi problemi ecc...), ecco che si trova sempre qualche intoppo. Ed io sono confusa perché non so come aiutare lui ed aiutare pure noi!!!

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Re: Cosa dire ai genitori dei compagni

Messaggio da koalamum » 14 set 2013, 15:08

In effetti la situazione è più complicata di quanto fosse quella di mio figlio che era cosciente di avere la SdD anche se evidentemente non ne capiva tutte le sfaccettature,sapeva però che il suo cromosoma in più lo faceva faticare ad imparare le cose,detto in parole povere.
Non dirlo però potrebbe implicare però una chiusura dei compagni e relativo divieto dei genitori per inviti o altro visto che lui fatica a gestire i rapporti con i pari essendo irruento,cosa che mi pare successa l'anno precedente,non so mi chiedo se eventualmente siate seguiti da uno psicologo che potrebbe affrontare con delicatezza la questione diagnosi con lui con parole opportune di modo da renderlo consapevole che non sempre le sue azioni sono frutto del suo''cattivo'' comportamento ma c'è qualcosa che lo spinge a fare ciò.
Noi siamo intervenuti in questo senso quando verso gli 11-12 anni mio figlio ha manifestato il fatto di non volere avere più la SdD e la terapia psicologica gli è servita per rasserenarsi a tal proposito.
Capisco che come la giri è una situazione difficile,chiedi magari a chi sta seguendo il bambino aiuto.
P.S. Nella sua classe è presente l'insegnante di sostegno o un altra figura di aiuto alla classe per la sua presenza?

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