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la costruzione di un amore (quello per se stessi)

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frab
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da frab » 9 set 2013, 14:14

anche qui padre assente (non nel senso fisico), madre buona e generosa, però complimenti gran pochi... io ho una grande autostima e non mi è mai interessato niente del giudizio altrui, neppure da adolescente.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da frab » 9 set 2013, 14:17

con i bimbi cerco sempre di lodarli quando fanno bene, senza essere esagerata: ad esempio se una mi dice "hai visto che brava che ho messo via i miei vestiti?" rispondo che è stata brava, ma che è anche il suo dovere tenere in ordine.... boh io non sopporto i genitori che fanno standing ovation ai figli per cose banalissime.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da STEFI@VALERIO » 9 set 2013, 15:02

stellina.79 ha scritto:stefi@valerio, ti potresti spiegare meglio quando scrivi che ti sei creata
"trucchi" e di atteggiamenti mentali che, se non risolvono, quanto meno aiutano (e ingannano anche chi non mi conosce a pennello). ??

Te lo chiedo perchè anche io sto bene nel mio guscio. Non amo spezzare la routine se non in vacanza.
E mi va bene così!!!

Per quanto riguarda la mia autostima...beh bassissima :che_dici
Ma sto lavorando per migliorarmi e piano piano funziona!!
Il primo passo è cominciare a dire quello che penso e a non farmi troppi problemi di quello che pensano le altre persone!
Anch’io sto benissimo nel mio guscio, ma in troppe occasioni ho constatato che la routine penalizza e preclude diverse possibilità, nel lavoro e non. E poi chi è nato prima, l’uovo o la gallina? Cioè, prima il guscio che tanto amiamo o è la paura di affrontare le cose che ce lo fa amare tanto? (oddio, sembro Marzullo :risatina: ).

Per trucchi non alludevo a nulla di trascendentale, cose molto molto banali.

Per esempio un episodio l’ho già raccontato: il giorno degli orali della maturità ho scoperto il momento del picco della mia paura nell’affrontare le “prove”. Infatti personalmente prima me la faccio sotto, mi tremano persino le mani e le gambe, ma inspiegabilmente così, quando arriva il momento (che sia parlare in pubblico, andare a un’udienza impegnativa, trovarmi ad un colloquio), è come se mi fossi scaricata, ed affronto la situazione con la massima freddezza. Così all’esame di maturità, ove invece miei compagni (tutti maschi :spiteful: ) all’apparenza imperturbabili si erano persi davanti agli esaminatori (uno me lo ricordo in lacrime).

La conclusione è che certamente sono coniglia dentro, le prove lungi dal caricarmi mi terrorizzano, ma ho capito che mi è utilissimo rendermi il più possibile invisibile nel momento dell’attesa, in cui sono più propensa a fare figure di c@cca.

Io però mi sono sempre amata tantissimo anche coniglia, anzi preferisco definirmi "prudente" :risatina: .
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da Ari » 9 set 2013, 15:13

STEFI@VALERIO ha scritto:l'amore per se stessi a mio parere è una cosa intima, che nasce con te. C'è chi ha un più spiccato spirito di autoconservazione e chi no, chi è poi proprio votato all'autodistruzione (perché alla fine secondo me sta tutto lì, nella capacità di amarsi e rispettarsi, di dare un grande a valore a se stessi al di là delle situazioni contingenti e soprattutto a prescindere di quel che pensano gli altri).
quindi secondo te è intrinseco nella persona e non viene influenzato dalle esperienze di vita?
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da STEFI@VALERIO » 9 set 2013, 15:30

Ari ha scritto:
STEFI@VALERIO ha scritto:l'amore per se stessi a mio parere è una cosa intima, che nasce con te. C'è chi ha un più spiccato spirito di autoconservazione e chi no, chi è poi proprio votato all'autodistruzione (perché alla fine secondo me sta tutto lì, nella capacità di amarsi e rispettarsi, di dare un grande a valore a se stessi al di là delle situazioni contingenti e soprattutto a prescindere di quel che pensano gli altri).
quindi secondo te è intrinseco nella persona e non viene influenzato dalle esperienze di vita?
Secondo me in parte sì, e le diverse testimonianze sui genitori che abbiamo letto in questo post lo evidenziano.

Si nasce con un certo carattere, mi pare innegabile.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da Ari » 9 set 2013, 15:32

STEFI@VALERIO ha scritto:Si nasce con un certo carattere, mi pare innegabile.
questo lo penso anche io.
però credo che il nostro vissuto ci condizioni moltissimo anche in termini di autostima.

per esempio mia figlia aveva un carattere diverso prima del mio aborto terapeutico.
era solare e assolutamente fiduciosa nel mondo.
adesso è molto più introspettiva, insicura, a volte triste.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da stellina.79 » 9 set 2013, 15:54

Quello che io non capisco è perchè io ho sempre avuto un'autostima bassa...
Da piccola sono sempre stata la cocca dei miei genitori e dei miei nonni. Gli apprezzamenti non mancavano eppure io sono cresciuta insicura. :pensieroso
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da stellina.79 » 9 set 2013, 15:56

Ari, sicuramente ad influenzare il nostro carattere e l'autostima è il nostro vissuto ma soprattutto l'educazione e l'ambiente in cui abbiamo vissuto.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da lalat » 9 set 2013, 15:57

Da questo post emerge molto bene l'assenza (non fisica) del padre. Ora ... io mi domando una cosa ... visto che ho sempre letto e sentito dire dell'importanza fondamentale della figura paterna nell'infanzia dei bambini ... è vera questa cosa? Ma è la presenza fisica che importa quindi? Il fatto che sia presente ma che non si occupi in alcun modo della cura dei figli ... basta per giustificare la presenza paterna?
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da Ari » 9 set 2013, 16:00

secondo me è fondamentale che il padre sia presente non solo fisicamente e se non c'è il padre è comunque importante che i bambini abbiamo una figura maschile e una femminile di riferimento.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da aivlis » 9 set 2013, 16:07

Ari ha scritto:secondo me è fondamentale che il padre sia presente non solo fisicamente e se non c'è il padre è comunque importante che i bambini abbiamo una figura maschile e una femminile di riferimento.
Anche secondo me. Certo, io non ho avuto traumi particolari per il fatto che mio padre fosse affettivamente poco presente, anche perché mia madre suppliva bene, però come ho detto ne ho fatto le spese in età adolescenziale, quando ho cominciato a scegliere male gli uomini. Poi grazie a un lavoro fatto su me stessa da sola sono riuscita a rimettermi nei binari anche da quel punto di vista. C'è anche da dire che mio padre mi adorava e avrebbe fatto qualsiasi cosa per me, solo che non lo dimostrava ed era perennemente preso dal lavoro, dallo sport, dalle cose sue...non ricordava che classe facessi e come si chiamavano le mie migliori amiche e questo mi dispiaceva molto. Ma ripeto, nessun trauma particolare eh, c'è ben di peggio :sorrisoo
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da lalat » 9 set 2013, 16:17

L'autostima deriva da una valutazione dell'immagine di sé che ognuno di noi ha. L'immagine di se è un mix composto da il sé ideale, il sé reale e il sé sociale.
Mi pare ovvio che gli eventi della vita possano minare e deteriorare molto la nostra autostima, molto più di quanto possano farlo i genitori con i loro scarsi complimenti ... anche perché (eccezioni a parte) ogni figlio sa di essere la cosa più importante per il genitore, sotto sotto e quindi i complimenti del genitore ... anche se fanno piacere ... non sono visti come complimenti oggettivi.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da lalat » 9 set 2013, 16:26

Il fatto che ci si nasca con una predisposizione alla scarsa autostima e allo scarso amore per noi stessi ... boh ...
Se nasci svantaggiato hai più difficoltà di chi nasce perfetto a costruirti la tua autostima. Cominci la scuola elementare e non riesci a scrivere perché sei disprassico ... mentre tutti gli altri riescono .. lo sa solo dio cosa ti passa per la testa ... se poi unita a questa difficoltà ricevi il premio di avere il voto più basso di tutta la classe ... l'unica cosa che puoi pensare è che sei sbagliato.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da STEFI@VALERIO » 9 set 2013, 16:45

lalat ha scritto:Il fatto che ci si nasca con una predisposizione alla scarsa autostima e allo scarso amore per noi stessi ... boh ...
Se nasci svantaggiato hai più difficoltà di chi nasce perfetto a costruirti la tua autostima. Cominci la scuola elementare e non riesci a scrivere perché sei disprassico ... mentre tutti gli altri riescono .. lo sa solo dio cosa ti passa per la testa ... se poi unita a questa difficoltà ricevi il premio di avere il voto più basso di tutta la classe ... l'unica cosa che puoi pensare è che sei sbagliato.
Ma a me non è mai passata per la testa l'idea di escludere che alcune difficoltà materiali e oggettive, superiori alla media non possano complicare la vita. Assolutamente.

Quello che non riesco a spiegarmi razionalmente è perché alcuni eventi della vita, comuni alla gran parte delle persone, possano essere vissuti in modo tanto devastante da taluni e da altri no, o addirittura letti in modo completamente diverso.

Casualità, proprio durante le vacanze, parlando con una mia amica (amica da anni, ci conosciamo dalla scuola e abbiamo grande confidenza), ho sentito le stesse parole di Alvis (la tendenza ad innamorarsi degli uomini sbagliati, per la quale mi fa arrabbiare moltissimo... :martello). La motivazione però è totalmente speculare: l'aver avuto un padre "modello", protettivo e onnipresente, cosicché lei si è resa conto di cercare sempre suo padre negli uomini (con la conseguenza di far scappare quegli giusti e mettere su un piedistallo quelli sbagliati).

Ma allora cosa dovrebbero fare coloro che del padre ne hanno "fruito" poco o nulla (perché orfani, o figli di separati menefreghisti)? e ce ne sono un sacco, me compresa.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da STEFI@VALERIO » 9 set 2013, 16:53

lalat ha scritto: chi nasce perfetto.
Cioè nessuno, perché la perfezione non esiste.
Già solo il fatto di credere che ci sia gente perfetta in giro è un modo perfetto per sminuirsi.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da inga » 9 set 2013, 16:58

Secondo me si nasce con un indole ed una predisposizione. Poi la famiglia, l'ambiente, le vicissitudini ti condizionano.
Se ti condizionano molto e diventano più importanti del tuo vero sé subentra una bassa autostima perché sei in balia di giudizi altrui che diventano propri.
Se invece , nonostante tutto si riesce a credere in se stessi e l'influenza esterna é limitata puoi diventare il miglior amico di te stesso.
Per cui credo che, genitori, madre , padre hanno sì grande importanza, ma relativa.
Due fratelli che hanno i medesimi genitori sono spesso molto diversi , con reazioni completamente differenti.
Divertirsi é un modo intelligente di migliorare il proprio aspetto

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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da val978 » 9 set 2013, 17:11

certo che gli eventi della vita sono fondamentali per definire le persone che siamo.
ma...assolutamente ogni persona ha un carattere e una sensibilità diversa per natura.
e quindi reagisce diversamente agli eventi della vita.

c'è quella che ha il padre perfetto e quindi cerca un compagno mediocre per non scalfire la perfezione del padre.
c'è quella che siccome il padre menava la madre, cerca solo uomini che la menano.
pare assurdo, ma è complicatissimo come tema.

Due fratelli che hanno i medesimi genitori sono spesso molto diversi , con reazioni completamente differenti.
e questo è dovuto sia ai geni, sia al fatto di essere fratelli e non gemelli. uno è nato prima e l'altro dopo, quindi il loro contesto è uguale ma la loro storia è diversa.

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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da lalat » 9 set 2013, 22:17

Riguardo gli uomini mi ci ritrovo in ciò che ha detto Stefi. Avevo un'amica che aveva un padre intelligente e premuroso con una professione intellettuale e lei mi diceva candidamente che andava alla ricerca di uno completamente diverso da suo padre: andava matta per i tipi muscolosi molto palestrati e se erano poco introspettivi li preferiva. :domanda
Io comunque ho sempre cercato, come compagno, una persona diversa da mio padre e non so nemmeno il perché.
Per certe cose penso "non voglio ripetere gli errori dei miei" mentre per altre cose penso "mia madre aveva ragione e lo capisco solo ora che sono mamma anche io".
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da ottyx » 10 set 2013, 0:58

Oggi riflettevo su questo: da adolescente leggevo i consigli di mia mamma sull'abbligliamento e il fisico come critiche, da adulta però devo parte della mia sicurezza al sapermi valorizzare ed apprezzare proprio a quei suggerimenti.
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Re: la costruzione di un amore (quello per se stessi)

Messaggio da Antolina80 » 18 set 2013, 12:03

http://www.youtube.com/watch?v=IYzlVDlE72w
Wihtney Houston predicava bene e razzolava male....
Allora io la vedo così:
fin le elementari non ci pensavo a sta cosa dell'autostima, alle medie ci pensavo eccome e ne avevo meno di zero. I miei non hanno mai lesinati i complimenti, ma non avevo un feedback dall'esterno. E quindi ci soffrivo parecchio. Mia madre è sempre stata una persona moooooolto insicura e questa insicurezza l'ha trasmessa inevitabilmente alle figlie. Dopo le superiori e soprattutto all'università, ovvero quando ho cominciato a staccarmi dalla famiglia e a formare totalmente il mio Io, la mia autostima non solo è cresciuta.....temo che al momento sia smisurata!!!! :risatina: Mi sento una donna sicura, realizzata e pure fig@!!!! :hi hi hi hi
Quindi cerco di lasciare a mia figlia anche se ancora molto piccola, quanta più autonomia decisionale posso concederle. E poi cerco di darle l'esempio. Vedremo come andrà.... :incrocini
Se il mio armadio è pieno non vuol dire che la mia testa sia vuota.
Silvia 30/12/2010 3.500 kg x 51 cm la nostra piccola punk
Jacopo 08/08/2015 3.840 kg x 53 cm il nostro piccolo kiwi

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