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Una tristezza esagerata

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ely66
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da ely66 » 2 ago 2013, 12:10

giulia, era riferito all'essere obbiettivi.
e analizzando la mia situazione non lo farei. e l'ho scritto il perchè. alcune hanno scritto che lo farebbero.
rossomela secondo me, leggendo ci manda tutte a quel paese :risatina:
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da yoga » 2 ago 2013, 12:12

Ma infatti ely, sono d'accordo che e' una decisione difficilissima! Quello che intendevo dire e' che se si spera di trovare una risposta certa ai propri dubbi allora non si partira' mai.
Il fatto che il marito di rossomela non sia fisso a Boston ma vada spesso in Messico poi rende la decisione ancora piu' difficile, perche' giustamente dice lei, non avrebbe senso spostarsi tutti a Boston se poi il marito non lo vedrebbero comunque.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da kik » 2 ago 2013, 12:13

ely66 ha scritto:mi sembrava di aver scritto "IO" da qualche parte.
e no, non funziona dire "io lo farei subito/l'ho fatto" quando si hanno figli piccolissimi o addirittura senza figli, senza impegni in questo momento.
rossomela ha due figli, uno grande e impegnativo, ha i genitori anziani qui, ha il suo lavoro qui, ha tante cose.
il marito non ha una sede fissa. va e viene, spesso è anche in Europa.
e ovviamente è una scelta molto, molto personale e da prendere in due. ma non è facile, non con quel tipo di lavoro che ha lui, con il lavoro che ha lei.

ora come ora, se mio marito facesse la vita di quello di rossomela, io avessi un lavoro come il suo a p.t. e una figlia come la mia ad esempio, non andrei via. perchè anche andandomene non vedrei mio marito ogni settimana.
ma tutte parliamo per "noi"!
Tu dici la tua calandoti nella situazione e le altre fanno lo stesso.
Tu dici che avendo una figlia non andresti mai via, e forse rossomela condivide questo tuo punto di vista, io invece andrei via proprio perché ho una figlia.

E' uno spunto per parlarne e forse, FORSE, per dare una spinta a rossomela per guardare le cose da altra angolazione. Se piange tanto felice e serena non mi pare essere.
Poi è ovvio che la decisione la devono prendere lei e suo marito, secondo le loro priorità. Al marito sta bene questa vita? Vale davvero la pena farla e mettere la famiglia in secondo piano? E se lo mollasse lui questo lavoro e tornasse a casa?
Sono solo domande che mi passano così per la testa eh? Rossomela non deve certo rispondere
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Topillo » 2 ago 2013, 12:16

Io stringerei i denti ancora un po' e prima di una decisione cercherei di capire il futuro che si prospetta.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da kik » 2 ago 2013, 12:16

Giulia80 ha scritto: Per me le opinioni altrui hanno un peso quasi nullo :thank_you: ma si sa mai che qualche spunto possa essere di ispirazione per fare un salto nel buio o per rasserenarsi nella situazione che c'è. :sorrisoo
è un peccato
a me invece interessa ascoltare gli altri e le loro opinioni, ovviamente quando poste con educazione, senza invadenza o senza avere la pretesa di decidere al posto mio. A me aiuta a cambiare idea alle volte :hi hi hi hi
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da kik » 2 ago 2013, 12:22

yoga ha scritto: Il fatto che il marito di rossomela non sia fisso a Boston ma vada spesso in Messico poi rende la decisione ancora piu' difficile, perche' giustamente dice lei, non avrebbe senso spostarsi tutti a Boston se poi il marito non lo vedrebbero comunque.
vero.
Però intanto è a Boston e i figli studiano lì... :stuzzica
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da yoga » 2 ago 2013, 12:54

kik ha scritto:
yoga ha scritto: Il fatto che il marito di rossomela non sia fisso a Boston ma vada spesso in Messico poi rende la decisione ancora piu' difficile, perche' giustamente dice lei, non avrebbe senso spostarsi tutti a Boston se poi il marito non lo vedrebbero comunque.
vero.
Però intanto è a Boston e i figli studiano lì... :stuzzica
:unghiette
Pero', parlando seriamente, c'e' da dire che se vuoi mandare i tuoi figli a una buona scuola a Boston devi spendere un occhio della testa, mica li mandi alla pubblica se abiti in citta'... oppure se vuoi la scuola pubblica devi spostarti in suburbia, e per me personalmente i sobborghi delle citta' americane sono quanto di piu' deprimente ci sia (a questo punto me ne starei in Piemonte). Insomma, ci sono un sacco di variabili da considerare.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da STEFI@VALERIO » 2 ago 2013, 13:02

yoga ha scritto:Il fatto che il marito di rossomela non sia fisso a Boston ma vada spesso in Messico poi rende la decisione ancora piu' difficile, perche' giustamente dice lei, non avrebbe senso spostarsi tutti a Boston se poi il marito non lo vedrebbero comunque.
Di questa vicenda non so nulla e nulla mi sento di poter suggerire.
Ammetto solo che questa possibilità mi ha subito colpita negativamente, non appena Rossomela ne ha accennato: che senso avrebbe trasferirsi a migliaia di chilometri, perdere un lavoro che si ama, cambiare radicalmente il contesto sociale ove vivono i figli e poi ritrovarsi con un marito assente come prima? :domanda (con l'aggravante di trovarsi in un paese dove non si conosce nessuno).

Va bene l'azzardo, ma almeno questo aspetto andrebbe chiarito preventivamente con i superiori del marito.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da lalat » 2 ago 2013, 13:11

Io rossomela la capisco benissimo e non mi vergogno a dire che mi piacerebbe poter mettere le radici qui, nella mia città dove sono nata, anche accontentandomi perché mi piacciono le mie piccole cose e la routine di tutti i giorni.
E' vero che non c'è niente di certo nella vita di oggi ... le famiglie unite col lavoro fisso di entrambi i genitori nella stessa città ... non sanno quanta fortuna hanno, pure se il lavoro è un lavoro di m.
Io invito rossomela a riflettere bene però su cosa la frena ... e capire se il suo lavoro è davvero così sicuro da sacrificare l'unità della famiglia. Io anni fa ho fatto marcia indietro ad un possibile trasferimento perché il mio lavoro oltre che gratificante era molto redditizio e pareva non finisse mai la gallina dalle uova d'oro. Adesso non è più così e a distanza di pochi anni è crollato quasi l'unico alibi che avevo.
Nonostante questo, quando si dice "io partirei" bisogna tenere in conto un sacco di cose ... i figli sono l'ultimo dei problemi perché sono giovani come l'acqua e hanno una capacità di adattamento superiore alla nostra ... e dubito che potrebbero mai rinfacciare una decisione del genere. I problemi sono la casa qui in Italia, il mutuo da pagare, le tasse da tenere sotto controllo (chi se ne occupa?), l'IMU che diventa tassa su una seconda casa, la burocrazia italiana che di certo non facilita chi deve andare altrove per lavoro ... le spese annuali in viaggi per tornare in Italia, etc ... Poi c'è la scuola, un'altra casa da riorganizzare ... il tutto sapendo che tra 3 anni si potrebbe dover andare altrove.
Però nonostante questo mondo pieno di incertezze ... a me viene da pensare che l'unica cosa da preservare è la famiglia. L'idea di stare distante da mio marito così tanto tempo ... mi preoccuperebbe ... l'idea che ci si abitui all'assenza del proprio compagno ... è pericolosa ... dall'abitudine a stare soli a trovarsi un nuovo compagno ... il confine è molto sottile. Purtroppo è una cosa non si può escludere e di cui non si può nemmeno incolpare nessuno.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da lalat » 2 ago 2013, 13:20

kik ha scritto:Chiaro che il marito dovrebbe avere un bel colloquio a 4 occhi con i suoi capi e capire che tipo di investimento vogliano fare su di lui, nero su bianco.
Io credo che l'azienda non sia in grado di dare questa assicurazione, l'unica cosa che può garantire sono appunto evidentemente 3 anni.
Ma quale azienda oggi giorno ti garantisce un futuro maggiore di 3 anni? Il fatto di avere un posto a tempo indeterminato non significa avere di sicuro davanti 20 anni di lavoro. La stessa azienda dove lavora Rossomela, non metterebbe nero su bianco che tra 3 anni lei avrà ancora il suo attuale posto di lavoro. Non so se riesco a spiegarmi ... eh ... non voglio portare sfig@ ...ovviamente ... ma solo essere realista su come stanno le cose.
Non si può calcolare più di tanto e bisogna essere consapevoli che qualunque scelta si fa in un caso come questo si rischia di sbagliare.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da ely66 » 2 ago 2013, 13:46

A me aiuta a cambiare idea alle volte
cambiarla forse no, modificarla leggermente o vedere anche altre prospettive, capita. ma solo da certe persone, altre non mi fanno desistere, anzi! mi convincono sempre più della bontà della decisione :hi hi hi hi
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Giulia80 » 2 ago 2013, 13:48

ely66 ha scritto: rossomela secondo me, leggendo ci manda tutte a quel paese :risatina:
eh, quello di sicuro!
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Giulia80 » 2 ago 2013, 13:52

kik ha scritto:
Giulia80 ha scritto: Per me le opinioni altrui hanno un peso quasi nullo :thank_you: ma si sa mai che qualche spunto possa essere di ispirazione per fare un salto nel buio o per rasserenarsi nella situazione che c'è. :sorrisoo
è un peccato
a me invece interessa ascoltare gli altri e le loro opinioni, ovviamente quando poste con educazione, senza invadenza o senza avere la pretesa di decidere al posto mio. A me aiuta a cambiare idea alle volte :hi hi hi hi
ma io non ho detto che non cambio mai idea, nè non che non ascolto i punti di vista altrui.
ho detto che non la cambio sulla base delle opinioni degli altri.
e infatti mi immagino rossomela che ci legge tutte, poi fa spallucce e via!

lo so, sono oscura. a mia discolpa dirò che oggi ci sono 35 gradi anche a casa mia e mi si sta sciogliendo il cervello!!! :ahaha
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da kik » 2 ago 2013, 13:55

lalat ha scritto:
kik ha scritto:Chiaro che il marito dovrebbe avere un bel colloquio a 4 occhi con i suoi capi e capire che tipo di investimento vogliano fare su di lui, nero su bianco.
Io credo che l'azienda non sia in grado di dare questa assicurazione, l'unica cosa che può garantire sono appunto evidentemente 3 anni.
Ma quale azienda oggi giorno ti garantisce un futuro maggiore di 3 anni? Il fatto di avere un posto a tempo indeterminato non significa avere di sicuro davanti 20 anni di lavoro. La stessa azienda dove lavora Rossomela, non metterebbe nero su bianco che tra 3 anni lei avrà ancora il suo attuale posto di lavoro. Non so se riesco a spiegarmi ... eh ... non voglio portare sfig@ ...ovviamente ... ma solo essere realista su come stanno le cose.
Non si può calcolare più di tanto e bisogna essere consapevoli che qualunque scelta si fa in un caso come questo si rischia di sbagliare.
parlando in generale, ok, perché della reale situazione non conosco i dettagli, quello che intendo io è tutt'altra cosa. Non credo proprio che un'azienda non abbia le idee chiare sulle persone su cui intende puntare professionalmente. E' questo il caso? E' una situazione che porterà nel tempo a una considerevole crescita professionale (e quindi anche economica) del marito? A questo mi riferivo quando dicevo che dovrebbe "discutere con i vertici", non alla garanzia di poter lavorare lì per sempre.

Che poi il posto lo si possa perdere in qualunque momento purtroppo è un dato di fatto e l'ho scritto,
può capitare qua come là, ma magari "là" si potrebbe anche avere meno difficoltà a trovarne un altro.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da kik » 2 ago 2013, 14:18

Giulia80 ha scritto:
kik ha scritto:
Giulia80 ha scritto: Per me le opinioni altrui hanno un peso quasi nullo :thank_you: ma si sa mai che qualche spunto possa essere di ispirazione per fare un salto nel buio o per rasserenarsi nella situazione che c'è. :sorrisoo
è un peccato
a me invece interessa ascoltare gli altri e le loro opinioni, ovviamente quando poste con educazione, senza invadenza o senza avere la pretesa di decidere al posto mio. A me aiuta a cambiare idea alle volte :hi hi hi hi
ma io non ho detto che non cambio mai idea, nè non che non ascolto i punti di vista altrui.
ho detto che non la cambio sulla base delle opinioni degli altri.
è proprio quello che ho capito
Io sto invece dicendo che le idee le ho anche cambiate in base ai consigli delle persone importanti per me (non certo degli utenti di un forum), nel senso che altri punti di vista mi aiutano a riflettere e a fare alla fine (in piena autonomia) scelte fortunatamente diverse, migliori, anche solo meno impulsive di quelle che avrei magari fatto restando ferma sulle mie granitiche convinzioni.
Senza un confronto non potrei mai avere l'opportunità di scegliere.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da lalat » 2 ago 2013, 14:24

Certo Kik. Io credo che sulla persona ci puntino professionalmente. Ma il fatto che le risorse della azienda non garantiscano di poter continuare anche meglio tra 3 anni e invece che puntino ad obiettivi distanti 2 o 3 anni (progetti) ... ha il suo peso. Certamente il posto dove vanno è pieno di opportunità, però c'è il fatto che Rossomela non potrà lavorare ... quindi si ritroverebbe sola in un paese straniero senza nemmeno la valvola di sfogo di un impiego per poter comunicare e avere a che fare con conoscenti e adulti. E in caso di difficoltà lavorative di suo marito, lei non sarà di nessuna utilità perché al 50% della parte produttiva di una famiglia è impedito di lavorare ... non è poco eh. Se poi si ripensa alla grande crisi economica che c'è stata negli usa ... :impiccata:
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Ari » 2 ago 2013, 14:28

scusate, ma perchè rossomela non potrebbe lavorare? :perplesso
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Giulia80 » 2 ago 2013, 14:30

kik ha scritto:
Giulia80 ha scritto:
kik ha scritto:
Giulia80 ha scritto: Per me le opinioni altrui hanno un peso quasi nullo :thank_you: ma si sa mai che qualche spunto possa essere di ispirazione per fare un salto nel buio o per rasserenarsi nella situazione che c'è. :sorrisoo
è un peccato
a me invece interessa ascoltare gli altri e le loro opinioni, ovviamente quando poste con educazione, senza invadenza o senza avere la pretesa di decidere al posto mio. A me aiuta a cambiare idea alle volte :hi hi hi hi
ma io non ho detto che non cambio mai idea, nè non che non ascolto i punti di vista altrui.
ho detto che non la cambio sulla base delle opinioni degli altri.
è proprio quello che ho capito
Io sto invece dicendo che le idee le ho anche cambiate in base ai consigli delle persone importanti per me (non certo degli utenti di un forum), nel senso che altri punti di vista mi aiutano a riflettere e a fare alla fine (in piena autonomia) scelte fortunatamente diverse, migliori, anche solo meno impulsive di quelle che avrei magari fatto restando ferma sulle mie granitiche convinzioni.
Senza un confronto non potrei mai avere l'opportunità di scegliere.
mmmmm
se vuoi dire che si ascoltano gli altri e fai tuo un punto di vista che ti fa vedere una cosa in un modo diverso che ti piace e ti convince, sì, mi ci trovo.
se vuoi dire che l'opinione degli altri influenza la tua, non dovrebbe essere così.
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Giulia80 » 2 ago 2013, 14:31

Ari ha scritto:scusate, ma perchè rossomela non potrebbe lavorare? :perplesso
lo diceva prima yoga: il permesso di soggiorno per il coniuge non è sempre un permesso di lavoro
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Re: Una tristezza esagerata

Messaggio da Ari » 2 ago 2013, 14:34

Giulia80 ha scritto:
Ari ha scritto:scusate, ma perchè rossomela non potrebbe lavorare? :perplesso
lo diceva prima yoga: il permesso di soggiorno per il coniuge non è sempre un permesso di lavoro
proprio come in italia! :ahaha
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