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Prima, durante e dopo la gravidanza
esperienze di mamme trasfertiste
- ci610
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
e quante ore dovresti lavorare?
Dodò 13 Aprile 2008 _ Papelina 1 Marzo 2010
- lalat
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Se si tratta di lavoro nel ponente ligure ... bisogna pure mettere in conto un bel po' di code in autostrada. Autostrada brutta oltretutto, pericolosa ... anche se si fa di routine. Scusa se mi faccio i faccio i fatti tuoi ma se si tratta di lavoro nel ponente non puoi appoggiarti ad un'altra casa durante al settimana per ridurre i viaggi in autostrada? Tra l'altro d'estate potresti tranquillamente tenerti i bimbi appresso.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- laura s
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Lalat sì sarebbe al santa corona, e sì, ho una casa lì vicino, però ci sono i però... primo mia madre lì non ci mette piede (è "territorio" di mio padre), secondo se anche mettessi i bambini lì al centro estivo avrei comunque il problema di come gestirli se sono malati e quando faccio notti o pomeriggi e lì non conosco assolutamente nessuno che possa fare da baby sitter, terzo anche se trovassi una tata fidata lì d'inverno mi servirebbe comunque una tata a Ge e quindi d'estate ne dovrei pagare 2 per tenermela per l'inverno successivo... e poi c'è il problema che mio marito ha almeno 2-3 trasferte a settimana in cui sta fuori oltre 12 ore (es. oggi uscito 5:30 rientra 22) e quindi è anche difficile se io ad es. devo fare le notti o comunque uscire di casa prima delle 7 trovare qualcuno disposto a venirmi in casa a quelle ore...
Più ci penso e più penso che la cosa sarebbe fattibile se mio marito avesse orari fissi, chessò 9-18, in modo da poter fare assoluto affidamento su di lui per accompagnare i bambini a scuola la mattina e per le volte che devo andare a fare la notte o fare i pomeriggi e quindi arrivare tardi a casa la sera, mi sembra che con gli orari da incubo di mio marito la cosa sia infattibile in partenza... aggiungici che lui non vuole assolutamente che io accetti perchè già ora (che entro presto 3 volte la settimana) facciamo fatica a quadrare il cerchio...
Il vero problema è che io amo il mio lavoro e per ambizione sarei anche disposta a fare una vita un pò da incubo, ma poi mi accorgo che il prezzo, cioè la felicità della mia famiglia, e quel minimo di momenti di pace che riusciamo adesso ad avere, non è poco da pagare e ho paura che una decisione simile metta realmente a dura prova il mio matrimonio. Mio marito fa un lavoro estremamente impegnativo che però gli dà enormi soddisfazioni (economiche, personali e sociali) e io ne faccio le spese, costretta in parte a fare la moglie di.
Quando invece sono sincera, se avessi un marito con un lavoro "normale" potrei avere le mie soddisfazioni.
E sta cosa mi sta stretta. La patisco.
Ma non vedo reali vie d'uscita.
Non posso dirgli: "Ok amore, hai presente quel lavoro che hai accettato solo per venire a stare a Genova con me, che all'inizio nemmeno ti piaceva tanto che solo per amor mio lo hai accettato, e che ora adori? Ecco, lascialo che ora tocca a me far carriera! Perchè così come siamo messi, coi due figli che abbiamo entrambi voluto, sani, e senza problemi economici, io essendo tremendamente ambiziosa non mi accontento."
E nel mezzo, mio padre che non si rende conto di un cavolo e mi dice: "Accetta, accetta, è troppo una bella occasione, ti organizzi, su e che sarà mai!" e in 4 anni e mezzo mi ha tenuto i figli 3 ore.
Più ci penso e più penso che la cosa sarebbe fattibile se mio marito avesse orari fissi, chessò 9-18, in modo da poter fare assoluto affidamento su di lui per accompagnare i bambini a scuola la mattina e per le volte che devo andare a fare la notte o fare i pomeriggi e quindi arrivare tardi a casa la sera, mi sembra che con gli orari da incubo di mio marito la cosa sia infattibile in partenza... aggiungici che lui non vuole assolutamente che io accetti perchè già ora (che entro presto 3 volte la settimana) facciamo fatica a quadrare il cerchio...
Il vero problema è che io amo il mio lavoro e per ambizione sarei anche disposta a fare una vita un pò da incubo, ma poi mi accorgo che il prezzo, cioè la felicità della mia famiglia, e quel minimo di momenti di pace che riusciamo adesso ad avere, non è poco da pagare e ho paura che una decisione simile metta realmente a dura prova il mio matrimonio. Mio marito fa un lavoro estremamente impegnativo che però gli dà enormi soddisfazioni (economiche, personali e sociali) e io ne faccio le spese, costretta in parte a fare la moglie di.
Quando invece sono sincera, se avessi un marito con un lavoro "normale" potrei avere le mie soddisfazioni.
E sta cosa mi sta stretta. La patisco.
Ma non vedo reali vie d'uscita.
Non posso dirgli: "Ok amore, hai presente quel lavoro che hai accettato solo per venire a stare a Genova con me, che all'inizio nemmeno ti piaceva tanto che solo per amor mio lo hai accettato, e che ora adori? Ecco, lascialo che ora tocca a me far carriera! Perchè così come siamo messi, coi due figli che abbiamo entrambi voluto, sani, e senza problemi economici, io essendo tremendamente ambiziosa non mi accontento."
E nel mezzo, mio padre che non si rende conto di un cavolo e mi dice: "Accetta, accetta, è troppo una bella occasione, ti organizzi, su e che sarà mai!" e in 4 anni e mezzo mi ha tenuto i figli 3 ore.
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN
- lalat
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Sono sincera Lauras: in tutto questo vedo pochi problemi reali e molto ostruzionismo da parte di tuo marito. Tra l'altro crescono così in fretta i bambini ... non hai il tempo di dimenticarti dello spannolinamento che già ti stai preoccupando delle scuole medie da scegliere.
Non escluderei un coinvolgimento nella faccenda da parte di tuo padre. Perfino io che vedo mio padre solo a Natale ... sono riuscita a fargli accompagnare Fabio a scuola tutti i martedì mattina. Mi sono trovata nella situazione di avere mio marito fuori per lavoro e non sapere come fare ... ho detto "provo a chiederlo a lui" ... e adesso quasi quasi gli dispiace se chiedo aiuto ad altri.
Io se avessi una opportunità di lavoro molto buona ad Imperia (dove abbiamo una piccola casa) la accetterei subito: i miei figli sono più grandini, mio marito si arrangerebbe e mia madre che è d'aiuto e non invadente è sempre bene accetta da lui, sapere di avere a costo zero un appoggio per vivere non è poco ...
Non escluderei un coinvolgimento nella faccenda da parte di tuo padre. Perfino io che vedo mio padre solo a Natale ... sono riuscita a fargli accompagnare Fabio a scuola tutti i martedì mattina. Mi sono trovata nella situazione di avere mio marito fuori per lavoro e non sapere come fare ... ho detto "provo a chiederlo a lui" ... e adesso quasi quasi gli dispiace se chiedo aiuto ad altri.
Io se avessi una opportunità di lavoro molto buona ad Imperia (dove abbiamo una piccola casa) la accetterei subito: i miei figli sono più grandini, mio marito si arrangerebbe e mia madre che è d'aiuto e non invadente è sempre bene accetta da lui, sapere di avere a costo zero un appoggio per vivere non è poco ...
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- Lunette
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Laura ogni famiglia funziona a modo suo. Però non credo che si possa sciuscià e surbì, come diciamo noi.
E' giusto che ognuno abbia le sue soddisfazioni, ci mancherebbe, e non ne faccio nemmeno una questione di donna o uomo perché ciascuno decide per sé. Però due genitori che spaccano il capello in 4 per il lavoro la vedo dura a meno che il pelo non te lo fai crescere sullo stomaco.
Io viaggio per lavoro ma non sono particolarmente attaccata a nessun lavoro, come ho trovato questo oggi ne trovo un altro domani. Andrei anche a fare la commessa di un negozio, perché a me piace uscire, vedere gente e parlare parecchio ma non mi interessa il carrierone da paura, non mi interessano i soldi, non ho la sindrome dell'accumulo, né spendo in lussi particolari.
Quindi faccio una vita anche abbastanza semplice. Ma io sto bene e mi godo anche il tempo libero, gli amici, la famiglia e lascio a mio marito il piacere di prendere voli intercontinentali e di farsi in 7 perché lui è invece come te.. Gli piace e sguazza nel suo lavoro... Io no. Quindi funziona.
E' giusto che ognuno abbia le sue soddisfazioni, ci mancherebbe, e non ne faccio nemmeno una questione di donna o uomo perché ciascuno decide per sé. Però due genitori che spaccano il capello in 4 per il lavoro la vedo dura a meno che il pelo non te lo fai crescere sullo stomaco.
Io viaggio per lavoro ma non sono particolarmente attaccata a nessun lavoro, come ho trovato questo oggi ne trovo un altro domani. Andrei anche a fare la commessa di un negozio, perché a me piace uscire, vedere gente e parlare parecchio ma non mi interessa il carrierone da paura, non mi interessano i soldi, non ho la sindrome dell'accumulo, né spendo in lussi particolari.
Quindi faccio una vita anche abbastanza semplice. Ma io sto bene e mi godo anche il tempo libero, gli amici, la famiglia e lascio a mio marito il piacere di prendere voli intercontinentali e di farsi in 7 perché lui è invece come te.. Gli piace e sguazza nel suo lavoro... Io no. Quindi funziona.
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Lalat dipende com'è il marito della Laura, ma se sono tutti e due ambiziosi è difficile che siano entrambi contenti.
Lei rinuncia ora e tra un po' se ne esce con qualcosa d'altro. Oppure lui rinuncia e tra un po' le rompe perché ha poche soddisfazioni...
Lei rinuncia ora e tra un po' se ne esce con qualcosa d'altro. Oppure lui rinuncia e tra un po' le rompe perché ha poche soddisfazioni...
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.
- lalat
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Ma Laura sei sicura che non sia peggio la situazione di adesso che lavori in posti diversi e che alcuni di questi sono comunque fuori mano ... e che alla fine ... non sia meglio un posto fisso unico anche se fuori mano? Perché io capirei se ora come ora tu facessi un lavoro part time nel tuo studio privato dalle 9 alle 12 ... ma visto che invece sei spesso in giro e ti perdi nelle fasce in riviera ...
Mi pare che:
- tenerti ferma è impossibile;
- che sia solo una questione di organizzazione familiare.
Mi pare che:
- tenerti ferma è impossibile;
- che sia solo una questione di organizzazione familiare.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
- laura s
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- Iscritto il: 8 dic 2006, 14:46
Re: esperienze di mamme trasfertiste
Ho deciso che vado a parlare a quattrocchi con la primaria e mi prendo una decisione con calma.
Fra le altre cose devo anche capire per benino gli orari e la retribuzione...

Fra le altre cose devo anche capire per benino gli orari e la retribuzione...
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
laura s, io una cosa così non la prenderei nemmeno in considerazione, tu invece sei lì che rimugini...per cui

E. 29.05.2008 "Mamma, profumi come una stella" B. 10.07.2012 il regalo di una stella
- val978
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
LauraS
da una parte non è giusto che tu rinunci al tuo lavoro per colpa di
La soluzione logistica la potreste trovare, prendendo una baby sitter full time (praticamente una badante. non avevi la ragazza alla pari?) che ti porti dietro insieme ai figli, e quindi ti aiuta in casa e coi bimbi, ovunque tu sia), chiaramente è una cosa complicata e vi trovereste a vivere in due case diverse per buona parte della settimana. Di questo potrebbe risentire la "coesione familiare", non so se mi spiego.
da una parte non è giusto che tu rinunci al tuo lavoro per colpa di
in ogni caso siete una famiglia ed è giusto che sia la mamma sia il papà siano appagati, nella realizzazione della famiglia e se lo desiderano anche nel lavoro. Non è giusto che tu chieda a lui di cambiare lavoro, ma nemmeno che tu a priori debba rinunciare!quel lavoro che hai accettato solo per venire a stare a Genova con me, che all'inizio nemmeno ti piaceva tanto che solo per amor mio lo hai accettato, e che ora adori
La soluzione logistica la potreste trovare, prendendo una baby sitter full time (praticamente una badante. non avevi la ragazza alla pari?) che ti porti dietro insieme ai figli, e quindi ti aiuta in casa e coi bimbi, ovunque tu sia), chiaramente è una cosa complicata e vi trovereste a vivere in due case diverse per buona parte della settimana. Di questo potrebbe risentire la "coesione familiare", non so se mi spiego.
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
io credo che in una famiglia con figli è durissima gestire le cose con i due genitori con lavori impegnativi e di carriera; per forza uno dei due deve mollare e fare un lavoro che accontenti i tempi dei figli.
Alle volte è il padre, alle volte la madre... sinceramente io ho vicino parecchi esempi di mamme che sono riuscite ad avere una bella carriera, mentre i padri, pur lavorando, sono più disponibili a casa.
Alle volte è il padre, alle volte la madre... sinceramente io ho vicino parecchi esempi di mamme che sono riuscite ad avere una bella carriera, mentre i padri, pur lavorando, sono più disponibili a casa.
Francesca mamma di Valeria (24.10.04) , Alessia (25.9.06) e Lorenzo (12.09.11)
L'universo è così strano... alle volte ci fa finire esattamente dove dovevamo stare.
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Quoto val.val978 ha scritto:LauraS
da una parte non è giusto che tu rinunci al tuo lavoro per colpa diin ogni caso siete una famiglia ed è giusto che sia la mamma sia il papà siano appagati, nella realizzazione della famiglia e se lo desiderano anche nel lavoro. Non è giusto che tu chieda a lui di cambiare lavoro, ma nemmeno che tu a priori debba rinunciare!quel lavoro che hai accettato solo per venire a stare a Genova con me, che all'inizio nemmeno ti piaceva tanto che solo per amor mio lo hai accettato, e che ora adori
La soluzione logistica la potreste trovare, prendendo una baby sitter full time (praticamente una badante. non avevi la ragazza alla pari?) che ti porti dietro insieme ai figli, e quindi ti aiuta in casa e coi bimbi, ovunque tu sia), chiaramente è una cosa complicata e vi trovereste a vivere in due case diverse per buona parte della settimana. Di questo potrebbe risentire la "coesione familiare", non so se mi spiego.
Si pongono due questioni distinte, l'una di facile risoluzione, l'altra decisamente meno.
Sul piano logistico non vedo enormi problemi. Hai la fortuna di disporre di una casa vicino al lavoro? Ti ripeto quello che dissi una volta a una tua conterranea
L'altra questione è quella della lontananza, ma li sono decisamente meno ottimista. Sinceramente per me non è affatto vero che unisce più che dividere come sostiene qualcuno. Magari, se momentanea, nei primi tempi, quando c'è tutta un'altra serie di diverse dinamiche e non ci sono figli. In generale però in una coppia c'è bisogno di comunicazione, di potersi guardare negli occhi tutte le sere, di scambiare quattro chiacchiere, di dormire sotto lo stesso tetto. Concordo con Val che la lontananza non aiuta la coesione familiare e questo vale tanto per le donne quanto per gli uomini. Ho visto tante coppie disfarsi perché lui non c'era mai e a me proprio non piacerebbe avere un marito assente (soprattutto se è assente per scelta carrieristica e non per dovere di mantenimento della famiglia)
Quindi io, personalmente, ci penserei molto, molto bene prima di fare un simile passo.
Stefania e Valerio nato a Milano il 12.08.2005
- olfersia
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
A me viene in mente anche un'altra cosa... la logistica si risolve, va bene, ma... alla fine si ottiene che i bambini vivano con uno solo dei genitori.
Che restino col padre o che si trasferiscano con la madre, il risultato finale non cambia: si privano i figli della presenza di uno dei genitori, oltre che della vicinanza di nonni e cugini.
Non si tratta solo del rapporto di coppia, ma proprio del rapporto famigliare.
Poi con questo io non ho una soluzione.
So che nella situazione di Laura mi sentirei frustrata a dover ridimensionare le mie aspettative, anche se lo farei per amore dei miei figli, con la convinzione che la mia rinuncia si traduce col loro benessere.
Che restino col padre o che si trasferiscano con la madre, il risultato finale non cambia: si privano i figli della presenza di uno dei genitori, oltre che della vicinanza di nonni e cugini.
Non si tratta solo del rapporto di coppia, ma proprio del rapporto famigliare.
Poi con questo io non ho una soluzione.
So che nella situazione di Laura mi sentirei frustrata a dover ridimensionare le mie aspettative, anche se lo farei per amore dei miei figli, con la convinzione che la mia rinuncia si traduce col loro benessere.
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Premesso che ho solo letto l'inizio.
Ho lavorato ad 80 km da dove abitiamo per un anno, prima della bimba, poi x un po' è stato mio marito a pendolare tanto. Diciamo che sapendo che è una condizione temporanea si può anche fare, ma sapendo sicuramente che inizia e finisce, intendo.
E comunque da mettere in conto che in quel periodo ogni litigio sarà più duro, ogni volta che avrai bisogno di parlare dovrai stare su fino alle due di notte.
Con i bambini non lo farei, cioè già lavorando 9-18 sto fuori di casa generalmente 8-19, tra portare la bimba a scuola, passare a comprare qualcosa la sera, più mezz'ora di straordinario che è impossibile non fare, più traffico, ecc...
se dovessi fare il doppio della strada l'orario diventerebbe 7:30-19:30, un'ora in meno di vita, bambini tra scuola, nonni e baby sitter tutto il giorno. Se iniziano a parlare solo piemontese stretto non posso neanche lamentarmi...
Se fossi più disponibile a stare in ufficio fino alle 20 tutte le sere sicuramente la mia carriera esisterebbe, ma non esisterebbe più altro e non sono disposta. Ma sono scelte.
Ho lavorato ad 80 km da dove abitiamo per un anno, prima della bimba, poi x un po' è stato mio marito a pendolare tanto. Diciamo che sapendo che è una condizione temporanea si può anche fare, ma sapendo sicuramente che inizia e finisce, intendo.
E comunque da mettere in conto che in quel periodo ogni litigio sarà più duro, ogni volta che avrai bisogno di parlare dovrai stare su fino alle due di notte.
Con i bambini non lo farei, cioè già lavorando 9-18 sto fuori di casa generalmente 8-19, tra portare la bimba a scuola, passare a comprare qualcosa la sera, più mezz'ora di straordinario che è impossibile non fare, più traffico, ecc...
Se fossi più disponibile a stare in ufficio fino alle 20 tutte le sere sicuramente la mia carriera esisterebbe, ma non esisterebbe più altro e non sono disposta. Ma sono scelte.
Eleonora 21/09/2010 Riccardo Valentino 04/07/2013
Sarà difficile lasciarti al mondo e tenere un pezzetto per me (cit.)
Sarà difficile lasciarti al mondo e tenere un pezzetto per me (cit.)
- Ciuk
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Ciao
io lavoro 4 gg a settimana (volendo anche 5) a 100 km. Ora, parto al mattino alle 6 (bici+treno+2 metro) e torno alla sera alle 1915 circa. Se il treno ritarda, arrivo anche alle 20 o più tardi. Ripeto ORA perchè il progetto per il quale lavoro mi permette di uscire presto, altrimenti arriverei alle 21 o per urgenze anche dopo. Dico ORA perchè il cliente è a Milano, ma potrebbe anche essere altrove.
Mi sono imposta di lavorare fuori solo 4 gg max a settimana, il quinto lavoro da remoto (alias da casa, sono consulente informatico). E in questo 5° giorno faccio qualcosa in casa, preparo la cena anche per il giorno dopo, faccio commissioni fuori, e porto / riprendo i bimbi alla materna.
Lo faccio perchè il lavoro mi piace ed è abbastanza flessibile, il 5° giorno da casa lo faccio secondo mie esigenze (pediatra, riunioni alla materna, feste di fine anno, colloqui individuali con la maestra, inserimenti...), sono abbastanza ben pagata, e soprattutto ora come ora è difficile trovare altro. Le mie competenze sono abbastanza settoriali e trovo lavoro solo nelle grandi città, qui da me c'è ben poco, anzi nulla.
La nostra gestione coinvolge:
* papà che al mattino esce alle 7.15 (dopo di me quindi) e torna alle 1730
* baby sitter che viene alle 7 e porta i bimbi alla materna e li riprende nei pomeriggi in cui non c'è nessun altro. Quest'inverno al lun li portava al circolo di tennis, dove JJ faceva il corso di asilo-tennis e poi li riprendeva il papà
* i nonni paterni che vengono 1 pomeriggio a settimana, li prendono a scuola alle 16 (abitano a mezz'ora da qui)
* i nonni materni che vengono 1 gg a settimana, arrivano per prenderli alle 1245 e poi stanno a volte anche a cena. I miei abitano ad un'ora da qui, per questo li riprendono presto, almeno non si fanno 2 ore di viaggio per vederli 2 ore.
* io il giorno in cui lavoro da casa ed eventualmente altri gg pe necessità/urgenze
Premetto che sino a quando il piccolo aveva 1 anno e mezzo ho lavorato principalmente da casa. Poi ho ripreso a fare la pendolare.
Devo anche dire che ho avuto "datori di lavoro" (sono stata dipendente e poi sono tornata libero professionista) che mi sono venuti incontro. Non ho orari rigidi, ma lavorando in team e presso clienti, devo ovviamente garantire il raggiungimento degli obiettivi.
Ammetto che a volte i bimbi, soprattutto Gionata, risente della mia mancanza, ma alla fine su 7 gg, sono fuori 4 e gli altri ci sono (non manco alle feste, sono rappresentante di sezione, vado ai colloqui, li porto io in piscina, andiamo in biblioteca, al cinema, a teatro, e li porto sempre a nanna io ...).
io lavoro 4 gg a settimana (volendo anche 5) a 100 km. Ora, parto al mattino alle 6 (bici+treno+2 metro) e torno alla sera alle 1915 circa. Se il treno ritarda, arrivo anche alle 20 o più tardi. Ripeto ORA perchè il progetto per il quale lavoro mi permette di uscire presto, altrimenti arriverei alle 21 o per urgenze anche dopo. Dico ORA perchè il cliente è a Milano, ma potrebbe anche essere altrove.
Mi sono imposta di lavorare fuori solo 4 gg max a settimana, il quinto lavoro da remoto (alias da casa, sono consulente informatico). E in questo 5° giorno faccio qualcosa in casa, preparo la cena anche per il giorno dopo, faccio commissioni fuori, e porto / riprendo i bimbi alla materna.
Lo faccio perchè il lavoro mi piace ed è abbastanza flessibile, il 5° giorno da casa lo faccio secondo mie esigenze (pediatra, riunioni alla materna, feste di fine anno, colloqui individuali con la maestra, inserimenti...), sono abbastanza ben pagata, e soprattutto ora come ora è difficile trovare altro. Le mie competenze sono abbastanza settoriali e trovo lavoro solo nelle grandi città, qui da me c'è ben poco, anzi nulla.
La nostra gestione coinvolge:
* papà che al mattino esce alle 7.15 (dopo di me quindi) e torna alle 1730
* baby sitter che viene alle 7 e porta i bimbi alla materna e li riprende nei pomeriggi in cui non c'è nessun altro. Quest'inverno al lun li portava al circolo di tennis, dove JJ faceva il corso di asilo-tennis e poi li riprendeva il papà
* i nonni paterni che vengono 1 pomeriggio a settimana, li prendono a scuola alle 16 (abitano a mezz'ora da qui)
* i nonni materni che vengono 1 gg a settimana, arrivano per prenderli alle 1245 e poi stanno a volte anche a cena. I miei abitano ad un'ora da qui, per questo li riprendono presto, almeno non si fanno 2 ore di viaggio per vederli 2 ore.
* io il giorno in cui lavoro da casa ed eventualmente altri gg pe necessità/urgenze
Premetto che sino a quando il piccolo aveva 1 anno e mezzo ho lavorato principalmente da casa. Poi ho ripreso a fare la pendolare.
Devo anche dire che ho avuto "datori di lavoro" (sono stata dipendente e poi sono tornata libero professionista) che mi sono venuti incontro. Non ho orari rigidi, ma lavorando in team e presso clienti, devo ovviamente garantire il raggiungimento degli obiettivi.
Ammetto che a volte i bimbi, soprattutto Gionata, risente della mia mancanza, ma alla fine su 7 gg, sono fuori 4 e gli altri ci sono (non manco alle feste, sono rappresentante di sezione, vado ai colloqui, li porto io in piscina, andiamo in biblioteca, al cinema, a teatro, e li porto sempre a nanna io ...).
JJ 28-09-2007 e JT 25-04-2009 L'espressione "una madre che lavora" è ridondante (Jane Sellman) Life is too short to remove USB safely
- ausuky
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Re: esperienze di mamme trasfertiste
Da dicembre 2012 a giugno 2013 ho lavorato all'ospedale di Padova(4 ore di treno da Ancona). Avevo vinto un concorso e il ruolo al giorno d'oggi, nel pubblico per giunta, non si può rifiutare.
Partivo il giorno del pomeriggio e rientravo allo smonto notte. Due notti a casa e ripartivo. Prima avevo preso un appartamento, ma stavo andando in depressione lontano da casa.
Adesso lavoro a Macerata(30 km da casa) e mezz'ora di macchina mi fa ridere.
Se tornassi indietro non credo lo rifarei, anche se ero ben pagata e c'era molto organico di supporto.
Io sono tranquilla soltanto nel mio focolare. Ma è carattere.... Anche quando vado ai convegni fuori regione mi mancano!
Partivo il giorno del pomeriggio e rientravo allo smonto notte. Due notti a casa e ripartivo. Prima avevo preso un appartamento, ma stavo andando in depressione lontano da casa.
Adesso lavoro a Macerata(30 km da casa) e mezz'ora di macchina mi fa ridere.
Se tornassi indietro non credo lo rifarei, anche se ero ben pagata e c'era molto organico di supporto.
Io sono tranquilla soltanto nel mio focolare. Ma è carattere.... Anche quando vado ai convegni fuori regione mi mancano!
Francesca (Infermiera) + Eleonora(25/11/2014),Sabrina(4/6/2004), Francesco (24/5/2000) e Brunella(6/10/1997)
"E' ccreature, l'ea acquietà!"(Nonna Olga, 1913-2005)
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