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Prima, durante e dopo la gravidanza

 

perdono: ma anche no!!

Grattacapi, scocciature, entusiasmi di ogni giorno, tra figli, mariti, suocere, mamme, amiche, che a volte ci fanno delirare!!
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 11:51

rossella ha scritto:
secondo me una società deve favorire una parità di trattamento tra uomini e donne.
E una libertà di scelta che invece ancora non c'è.
ma le leggi paritarie in teoria ci sono poi è vero che ci sono le discriminazioni all'interno delle aziende quello si ma diciamo la verità è un peccato ma è indubbio che se una donna ha un posto di grande responsabilità all'interno di una azienda e ti sta a casa un anno tra gravidanza e maternità è un bel problema per una azienda.
E quindi?
O la carriera o la famiglia?
Ti sembra che una donna possa scegliere?

Ricordiamo sempre che dietro ad un uomo che fa carriera c'è una donna che si assume l'onere della gestione famigliare.

E ricordiamoci anche che una donna che decide di non mollare il lavoro (o diminuire, nn cambia) viene classificata come cattiva madre ed eventualmente cattiva moglie.

Bella parità, eh!
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto. cit

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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da chicaluna » 31 mag 2013, 11:52

Perché a parità di ruolo guadagna meno... E questo è assurdo ed ingiusto. Però io conosco donne che guadagnano più del marito ovviamente non a parità di ruolo. Una di queste è quella che citavo prima il cui marito dorme in macchina
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da rossella » 31 mag 2013, 11:53

a volte è logico pensare che sia la mamma a ridursi l'orario di lavoro perchè è quella che guadagna meno.
Ma perchè guadagna meno?

beh a volte anche per quello che dicevo sopra perchè se un d datore di lavoro deve assegnare un posto di grande responsabilità e deve scegliere fra un uomo in gamba e una donna di 35 anni altrettando in gamba è facile che scelga l'uomo: è triste ma io credo sia comprensibile.
Poi io di donne in carriera ne conosco abbastanza ma o hanno scelto di non farsi una famiglia o hanno fatto carriera dopo aver avuto i figli.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:53

e non sono organizzate a gestire le maternità, perchè nell'idea comune, i ruoli di responsabilità sono quasi al 100% dell'uomo.

Ovvio che non si pensi a come risolvere un "problema", se non si pensa nemmeno che ci possa essere.

Il lavoro che faccio io, per esempio, lo potrei fare da casa benissimo, nei tempi e nei modi che voglio, a parte le occasioni in cui l'impegno è in qualche altra ditta. E invece devo concentrare il lavoro qui, negli orari standard.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da chicaluna » 31 mag 2013, 11:55

No ma guardate che non ci capiamo... Io non nego assolutamente il fatto che esistano disparità ingiustizie e quant'altro ed in più di un posto ho affermato che la madre che lavora é madre come le altre. Quello su cui non sono d'accordo al 100% è la responsabilità che date al contorno
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:56

rossella ha scritto:a volte è logico pensare che sia la mamma a ridursi l'orario di lavoro perchè è quella che guadagna meno.
Ma perchè guadagna meno?

beh a volte anche per quello che dicevo sopra perchè se un d datore di lavoro deve assegnare un posto di grande responsabilità e deve scegliere fra un uomo in gamba e una donna di 35 anni altrettando in gamba è facile che scelga l'uomo: è triste ma io credo sia comprensibile.
Poi io di donne in carriera ne conosco abbastanza ma o hanno scelto di non farsi una famiglia o hanno fatto carriera dopo aver avuto i figli.
è comprensibile se pensi che il modello di mondo del lavoro che abbiamo adesso sia immutabile. Ma non lo è.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:58

chicaluna ha scritto:No ma guardate che non ci capiamo... Io non nego assolutamente il fatto che esistano disparità ingiustizie e quant'altro ed in più di un posto ho affermato che la madre che lavora é madre come le altre. Quello su cui non sono d'accordo al 100% è la responsabilità che date al contorno
che contorno?

Ma come diceva Ecca molto bene, è un concatenarsi di cause.
E' la disparità di trattamento economico.
E' la discrimizione tra scegliere maschi o femmine per affidare un lavoro.
E' la discriminazione di genere che parte da piccolissimi.
E' il retaggio (manco tanto retaggio) maschilista

metti tutto insieme e radicalo in un contesto di analfabetismo come quello denunciato da quel sociologo.
Aggiungici la TV spazzatura che è quella maggiormente guardata nel nostro paese.

Cosa ottieni?
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 11:59

Chica, noi stiamo cercando di far passare il messaggio che va bene lavorare in famiglia sull'educazione dei figli, ma SI DEVE anche lavorare nella società.
Fino a quando non verranno decostruite le ideologie sessiste vigenti non si otterrà nulla.
Perchè succederà che tua figlia, cresciuta in ambiente familiare di parità, non potrà fare carriera perchè l'azienda non investirà su di lei in quanto donna e potenziale madre.

Quante donne all'atto dell'assunzioen firmano lettera di dimissioni in bianco? NNOn si dovrebbe, ma succede ancora.
Quante donne al colloquio si sentono chiedere se hanno intenzione di fare figli?
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 11:59

e aggiungiamo anche quelli che negano il problema?
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 12:01

olfersia ha scritto:Chica, noi stiamo cercando di far passare il messaggio che va bene lavorare in famiglia sull'educazione dei figli, ma SI DEVE anche lavorare nella società.
Fino a quando non verranno decostruite le ideologie sessiste vigenti non si otterrà nulla.
Perchè succederà che tua figlia, cresciuta in ambiente familiare di parità, non potrà fare carriera perchè l'azienda non investirà su di lei in quanto donna e potenziale madre.

Quante donne all'atto dell'assunzioen firmano lettera di dimissioni in bianco? NNOn si dovrebbe, ma succede ancora.
Quante donne al colloquio si sentono chiedere se hanno intenzione di fare figli?
io infatti ribadisco che è vergognoso sia il ritardo nella ratifica della convenzione di Instambul, sia la scarsissima presenza al tavolo di lavoro sul femminicidio aperto dalla presidentessa della camera.

Le istituzioni sono importantissime!
Ma pensa a quante persone avranno riso considerando brillantissima la battutaccia vergognosa del nano, a quella povera impiegata... dai.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da lemming » 31 mag 2013, 12:02

rossella ha scritto: beh a volte anche per quello che dicevo sopra perchè se un d datore di lavoro deve assegnare un posto di grande responsabilità e deve scegliere fra un uomo in gamba e una donna di 35 anni altrettando in gamba è facile che scelga l'uomo: è triste ma io credo sia comprensibile.
Certo, perché la donna è obbligata a rimanere a casa, mentre l'uomo è obbligato ad andare a lavorare. Sono entrambe situazioni aberranti, assurde, ma siccome nella concezione comune l'uomo porta a casa la pagnotta e la donna sta a casa ad allattare e pulire la pupù, allora va bene.
Un uomo che diventa padre per quale motivo deve andare a lavoro, nei primissimi, fondamentali mesi di vita del figlio?
Una donna che diventa madre per quale motivo deve stare a casa, nei primissimi, fondamentali mesi di vita del figlio?
L'uguaglianza si ottiene parificando diritti e doveri. Una volta che il datore di lavoro si trovasse davanti un 35enne, maschio o femmina, che sa benissimo rimarrà a casa quando avrà un figlio, ecco che come per magia la discriminazione sparirebbe.
Ma la legge manda a lavoro gli uomini e lascia le donne a casa.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Lunette » 31 mag 2013, 12:03

rossella ha scritto:a volte è logico pensare che sia la mamma a ridursi l'orario di lavoro perchè è quella che guadagna meno.
Ma perchè guadagna meno?

beh a volte anche per quello che dicevo sopra perchè se un d datore di lavoro deve assegnare un posto di grande responsabilità e deve scegliere fra un uomo in gamba e una donna di 35 anni altrettando in gamba è facile che scelga l'uomo: è triste ma io credo sia comprensibile.
Poi io di donne in carriera ne conosco abbastanza ma o hanno scelto di non farsi una famiglia o hanno fatto carriera dopo aver avuto i figli.
Rendiamoci conto che finché noi stesse saremo a pensarla così... Che stiamo a parlà a fare?
Una volta ho avuto un capo... illuminato direi, purtroppo per me andato via dopo poco.. Beh questo capo mi disse:
Io in certe posizioni ci voglio solo donne con figli. Una che è capace a smazzarsi tre figli, a non dormire la notte e ad essere ugualmente al lavoro il giorno dopo.. Nettamente più brava di un uomo.
Nel mio lavoro siamo quasi solo donne. Perché? Perché la verità è che devi essere multitasking a 1000 e le donne lo sono, gli uomini no.
E quindi ti dicono che è un lavoro da donna. Perché loro non lo sanno fare!
"Marta, Marta, tu t’inquieti e ti affanni per molte cose; una sola è necessaria: Maria invece ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta“.

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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 12:05

lemming ha scritto:
rossella ha scritto: beh a volte anche per quello che dicevo sopra perchè se un d datore di lavoro deve assegnare un posto di grande responsabilità e deve scegliere fra un uomo in gamba e una donna di 35 anni altrettando in gamba è facile che scelga l'uomo: è triste ma io credo sia comprensibile.
Certo, perché la donna è obbligata a rimanere a casa, mentre l'uomo è obbligato ad andare a lavorare. Sono entrambe situazioni aberranti, assurde, ma siccome nella concezione comune l'uomo porta a casa la pagnotta e la donna sta a casa ad allattare e pulire la pupù, allora va bene.
Un uomo che diventa padre per quale motivo deve andare a lavoro, nei primissimi, fondamentali mesi di vita del figlio?
Una donna che diventa madre per quale motivo deve stare a casa, nei primissimi, fondamentali mesi di vita del figlio?
L'uguaglianza si ottiene parificando diritti e doveri. Una volta che il datore di lavoro si trovasse davanti un 35enne, maschio o femmina, che sa benissimo rimarrà a casa quando avrà un figlio, ecco che come per magia la discriminazione sparirebbe.
Ma la legge manda a lavoro gli uomini e lascia le donne a casa.
:ok
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Ari » 31 mag 2013, 12:06

rossella ha scritto:
abbi pazienza, ma l'allattamento esclusivo al seno in genere non dura oltre i 6 mesi, periodo coperto dalla maternità.

ma dopo?
passato il periodo dell'allattamento quali sono le differenze fisiche percui un uomo non può occuparsi dei figli tanto quanto la donna?
sei stata tu che mi chiedevi se la maternità se l'era presa il padre o la madre e io parlavo appunto di maternità dove ci sono mille motivi per cui secondo me una società deve incentivare e favorire una donna a stare a casa.
Poi è giustissimo che la maternità possa prendersela anche il papà ci mancherebbe .
no, io ho chiesto se conoscete coppie in cui tra marito e moglie sia stato il marito a rimanere a casa dal lavoro, ma non intendevo per il periodo di congedo, ma proprio di rinunciare alla carriera per occuparsi dei figli.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da chicaluna » 31 mag 2013, 12:07

Nella mia azienda la % femminile è la maggiore. E gli uomini che ci sono sono stati assunti prima del l'avvento dell'attuale direttore che da quando è arrivato assume solo donne. I principali ruoli sono donne. Lui ritiene che la donna sia una risorsa aggiunta. Quindi qualcuno che va fuori dal coro c'è sempre
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 12:08

adesso la società chiede all'uomo di cambiare. Di diventare flessibile, di fare cose che non ha mai fatto.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da olfersia » 31 mag 2013, 12:09

chicaluna ha scritto:Nella mia azienda la % femminile è la maggiore. E gli uomini che ci sono sono stati assunti prima del l'avvento dell'attuale direttore che da quando è arrivato assume solo donne. I principali ruoli sono donne. Lui ritiene che la donna sia una risorsa aggiunta. Quindi qualcuno che va fuori dal coro c'è sempre
Non dovrebbe essere una voce fuori dal coro.
Dovrebbe essere la normalità!!!

Eccola l'ideologia da decostruire...
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Ari » 31 mag 2013, 12:09

chicaluna ha scritto:Perché a parità di ruolo guadagna meno... E questo è assurdo ed ingiusto.
ed è perchè la società è maschilista.
e se ci pensi bene chica questo è proprio un esempio lampante materiale del pensiero che una donna vale meno di un uomo.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 12:11

olfersia ha scritto:
chicaluna ha scritto:Nella mia azienda la % femminile è la maggiore. E gli uomini che ci sono sono stati assunti prima del l'avvento dell'attuale direttore che da quando è arrivato assume solo donne. I principali ruoli sono donne. Lui ritiene che la donna sia una risorsa aggiunta. Quindi qualcuno che va fuori dal coro c'è sempre
Non dovrebbe essere una voce fuori dal coro.
Dovrebbe essere la normalità!!!

Eccola l'ideologia da decostruire...
esatto!
e anzi, se la società favorisse il cambiamento dell'uomo, inteso come maschio, permettendogli di diventare più flessibile e assumersi i diritti/doveri della famiglia al pari della donna, il risultato sarebbe che il sesso di appartenenza non sarebbe più un punto di forza o di debolezza, ma qualcosa di ininfluente.
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Re: perdono: ma anche no!!

Messaggio da Topillo » 31 mag 2013, 12:13

perchè, diciamocelo, non è che siamo più flessibili e multitasking per grazia ricevuta. E' che quando lo devi essere per forza, lo sei.
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