guarda laura... quando devi affrontare il senso di colpa che deriva dal fare un aborto terapeutico direi che cambia tutta la tua prospettiva.laura s ha scritto:Però Ari se ti "andasse male" per un rischio che ti sei consapevolmente presa poi come vivi con te stessa???
Dipende cosa consideri tu per "rischio". Io nel prendere un aereo, andare in un villaggio vacanze italiano, con personale italiano e cibo italiano ci vedo li stessi rischi che andare in albergo ad Ostia, se non fosse per il viaggio areo che per me equivale a "rischio di precipitare e sfracellarsi". La moglie di un mio amico si è messa in maternità anticipata perchè lavorando con il pubblico correva il "rischio" di prendersi germi e batteri. Una mia amica a perso il bambino al terzo mese e ha dato la colpa allo stress lavorativo, così al secondo tentativo è rimasta a casa da subito per evitare "rischi". Ognuno dovrebbe fare quello che si sente.laura s ha scritto:Però Ari se ti "andasse male" per un rischio che ti sei consapevolmente presa poi come vivi con te stessa???
Io probabilmente sono una fifona paranoica, e lo ammetto candidamente, ma so che non ci vivrei più, quindi evito...
anche io l'ho beccato a djerba!Laly83 ha scritto:dottbaby ha scritto:Anche a me nessuna obiezione è mai stata mossa agli spostamenti all'estero e dire che sono andata in Egitto (e mi son pure beccata il virus malefico e son stata male due giorni
A che mese eri?che medicinali hai preso? (Se ne hai presi)
Ma per carità, vade retro!! A lloret de mar neanche morta, incinta o non incinta :ahahdottbaby ha scritto: senza peraltro vivere come una limitazione il non essere andata all Maldive, ma a...Lloret de Mar!
infatti è questione di vedute diverse. Io se poi qualcosa dovesse andar male per colpa mia penso che non me lo perdonerei mai. Per cui viaggi sì, ma entro un certo limite (appunto conoscere bene la lingua, sapere di essere comunque non troppo lontano da casa).Ari ha scritto:non so, io non riesco a vederla come voi.
forse perché la mia personale esperienza mi ha insegnato che se deve andar male ci va e basta, non importa quali e quante precauzioni tu possa prendere.
guarda laura... quando devi affrontare il senso di colpa che deriva dal fare un aborto terapeutico direi che cambia tutta la tua prospettiva.
arrivi a un punto di accettazione e perdono percui riesci ad essere molto più tollerante nei confronti degli errori tuoi e degli altri.
non posso cheAri ha scritto:ma infatti!dottbaby ha scritto:Primissima visita, prima ecografia, dopo aver sentito il cuorcino, le dico ce, di lì a 10 giorni, saremmo partii per gli USA e, tutta preoccupata, le chiedo se dvo evitare i metal detector se il volo così lungo è pericoloso etc. etc....la ginecologa si è fatta una sonora risata e mi ha detto di divertirmi ebasta.
pare quasi che essere incinte sia una condizione di malattia grave.
scusa ma a me questo sembra un po' terrorismo psicologicolaura s ha scritto:Se ci fosse un parto pretermine a 27 settimane, qui il bambino vive e là muore.
dottbaby ha scritto:Allora, sperando che non si creino, come sempre, i due partiti contrapposti delle mamme perfette contro le mamme sciagurate (è detto con ironia, sia chiaro), io ribadirei che, dopo essercisi informate con il medico curante e/o il ginecologo di fiducia e dopo aver avuto l'ok, valutati i rischi concreti (e non le paranoie infondate o le leggende metropolitane), oguna sia libera di fare le scelte più consone per sè.
Se (faccio un esempio come un altro, fra le cose lette da ultimo) a zzz non interessava andare in giro, ma voleva relax poco sbattimento, benissimo ha scelto la meta a lei più comoda, senza peraltro vivere come una limitazione il non essere andata all Maldive, ma a...Lloret de Mar!
Se Sun ama l'oriente, si sentiva bene e non si è stressata troppo, altrettanto bene ha fatto ad andare in Malesia.
Non vedo dove stia il problema.
donna saggia!!!! 