10 Consigli da Bill Gates per riuscire nella vita...

[Ari]

Questa "lista" mi piace e la condivito.. PERÓ ho 40 anni, non 17, quindi una volta fatta presente ai miei figli loro, da bravi adolescenti, si faranno una grassa risata alla faccia della vecchia (io ) e penseranno che loro sanno già tutto e che sono furbissimi. Quindi si prenderanno le loro palate in faccia, poi quando avranno 40 anni la riproporranno ai loro figli, che a loro volta.... è la vita, è la giovinezza.

quoto questo.

io non vedo in questa lista nè poca empatia, nè spocchia, nè mancato contatto con la realtà.
e ad ogni età diversa e ad ogni vissuto diverso viene recepita in maniera differente.

[boxerina]

Finalmente almeno una traccia di cosa comunicare ai miei figli. Meno male che ci ha pensato Bill.

Ma un giovane mediamente istruito, disoccupato e con voglia di far gavetta senza essere ovviamente pagato non poteva dare una piallata alla traduzione automatica del testo, prima di farla circolare su facciadalibro?

[boxerina]

Io ho sempre pensato che chi scrive questi decaloghi non abbia mai subito una reale delusione e non abbia mai sofferto le pene dell'inferno che definisce "normali".
In genere, chi ha veramente dovuto lottare è molto più empatico, incoraggia gli altri a non arrendersi ma si capisce che "soffre" con loro.

Stessa sensazione.

[lalat]

Ma un giovane mediamente istruito, disoccupato e con voglia di far gavetta senza essere ovviamente pagato non poteva dare una piallata alla traduzione automatica del testo, prima di farla circolare su facciadalibro?

Stavo per scrivere la stessa identica cosa.

[lupikky]

Io mi trovo totalmente in disaccordo con la numero 2 per esempio...potresti anche progettare ed edificare la muraglia cinese in una notte, ma se la tua autostima è zero, tutto il successo di questo mondo non basterà a gratificarti....quindi spero di insegnare l'esatto opposto della numero 2, una cosa del tipo "la tua autostima è l'unica cosa che conta, quando quella sarà a posto, il resto del mondo apprezzerà probabilmente le tue grandi opere!"

[Ari]

Io mi trovo totalmente in disaccordo con la numero 2 per esempio...potresti anche progettare ed edificare la muraglia cinese in una notte, ma se la tua autostima è zero, tutto il successo di questo mondo non basterà a gratificarti....quindi spero di insegnare l'esatto opposto della numero 2, una cosa del tipo "la tua autostima è l'unica cosa che conta, quando quella sarà a posto, il resto del mondo apprezzerà probabilmente le tue grandi opere!"

tu la guardi dal punto di vista dell'individuo, mentre bill la intendeva al contrario (e il traduttore è stato impietoso in questo caso più che negli altri punti).
il senso del discorso è che puoi avere tutta l'autostima del mondo, ma al mondo interesseranno i risultati da te prodotti, non come tu consideri te stesso.

[violetta75]

Ma avere autostima, una buona considerazione di se è la base di partenza per riuscire nella vita.
Riuscire nella vita non significa avere successo, ma essere soddisfatti di ciò che si è e di quello che si fa.

[Ari]

Ma avere autostima, una buona considerazione di se è la base di partenza per riuscire nella vita.
Riuscire nella vita non significa avere successo, ma essere soddisfatti di ciò che si è e di quello che si fa.

secondo me però il decalogo è relativo più che altro al mondo del lavoro e nel lavoro si può far bene anche se non si ha una buona autostima.

[lupikky]

Io mi trovo totalmente in disaccordo con la numero 2 per esempio...potresti anche progettare ed edificare la muraglia cinese in una notte, ma se la tua autostima è zero, tutto il successo di questo mondo non basterà a gratificarti....quindi spero di insegnare l'esatto opposto della numero 2, una cosa del tipo "la tua autostima è l'unica cosa che conta, quando quella sarà a posto, il resto del mondo apprezzerà probabilmente le tue grandi opere!"

tu la guardi dal punto di vista dell'individuo, mentre bill la intendeva al contrario (e il traduttore è stato impietoso in questo caso più che negli altri punti).
il senso del discorso è che puoi avere tutta l'autostima del mondo, ma al mondo interesseranno i risultati da te prodotti, non come tu consideri te stesso.

vero, il traduttore è stato un disastro, infatti l'ho riletta tre volte...ma resto dell'idea che preferisco un figlio con autostima a mille e magari un po' meno gratificato dal mondo che il contrario...

[lupikky]

Ma avere autostima, una buona considerazione di se è la base di partenza per riuscire nella vita.
Riuscire nella vita non significa avere successo, ma essere soddisfatti di ciò che si è e di quello che si fa.

secondo me però il decalogo è relativo più che altro al mondo del lavoro e nel lavoro si può far bene anche se non si ha una buona autostima.

sicuramente sì, ma si resta insoddisfatti e frustrati...mah, da datore di lavoro forse mi interesserebbe uno produttivo a mille anche se frustrato (ma dico forse, non credo che riuscirei comunque), ma da madre meglio un figlio meno produttivo ma soddisfatto di sè!

[lupikky]

Che poi....ci sono aziende che investono nell'empowerment...mi sa che anche loro non la pensano tanto come Billuccio!



scusate il monologo

[boxerina]

Ma avere autostima, una buona considerazione di se è la base di partenza per riuscire nella vita.
Riuscire nella vita non significa avere successo, ma essere soddisfatti di ciò che si è e di quello che si fa.

secondo me però il decalogo è relativo più che altro al mondo del lavoro e nel lavoro si può far bene anche se non si ha una buona autostima.

E per quanto tempo si riesce a lavorare bene e rendendo molto senza finire nel gorgo della depressione o divorati da un burn-out. Se poi il tuo datore di lavoro è anche bello empatico, appena può ti rifila pure un bel cacione e via.

[lalat]

Mah io credo invece che una bassa autostima sia proprio utile solo per lavorare male. Chi ha una bassa autostima non fa cose che saprebbe fare per paura di fallire, non si lancia in idee che potrebbero servire in una azienda perché è insicuro, tende alla depressione.
L'autostima è la prima cosa che bisogna acquisire per iniziare un percorso di ricerca del lavoro. Senza autostima non si è nemmeno in grado di capire bene cosa si sa fare bene nella vita, proprio oggi giorno dove è importante focalizzarsi su obiettivi mirati.
E' la prima cosa che ti insegnano ad avere in qualsiasi corso di orientamento.

[nottok]

Ok, Bill. Torna a settembre!

[Ari]

Ma avere autostima, una buona considerazione di se è la base di partenza per riuscire nella vita.
Riuscire nella vita non significa avere successo, ma essere soddisfatti di ciò che si è e di quello che si fa.

secondo me però il decalogo è relativo più che altro al mondo del lavoro e nel lavoro si può far bene anche se non si ha una buona autostima.

E per quanto tempo si riesce a lavorare bene e rendendo molto senza finire nel gorgo della depressione o divorati da un burn-out. Se poi il tuo datore di lavoro è anche bello empatico, appena può ti rifila pure un bel cacione e via.

eppure io conosco persone che hanno bassa autostima perchè in casa non sono mai stati valorizzati eppure hanno poi trovato il loro posto nel mondo proprio grazie al fatto di lavorare bene ed essere finalmente gratificati una volta fuori di casa.

[Lunette]

Ari la bassa autostima ti porta a cercare sempre l'approvazione. Quello che sembra un lavoratore realizzato, se non ha autostima, è in realtà un insicuro che cerca sempre di fare tutto al meglio per cercare nel lavoro quello che dovrebbe possedere interiormente.

Poi dipende anche dall'età perché se è vero che l'autostima si apprende nell'infanzia (o si dovrebbe) è anche vero che la si può costruire con il tempo.
Se penso a me a 25 anni e a come affrontavo il lavoro era una tragedia, perché ero sempre ansiosa, agitata e nervosa eppure al di fuori avresti detto che ero una con le contro palle molto sicura di se stessa.
Adesso probabilmente rendo meno di prima, faccio più errori perché pure i neuroni invecchiano, sono molto meno solerte in tutto ma sinceramente me ne frego anche. Globalmente mi ritengo soddisfatta ma non cerco più di essere bravissima perché non ne ho bisogno.

[Ari]

lunette credo di non essermi spiegata.
ci riprovo... puoi entrare nel mondo del lavoro avendo bassa autostima perchè non sei stato incoraggiato in famiglia, però il potenziale ce l'hai e lavori bene e con scrupolo e qualcuno dove lavori lo nota e comincia a lodarti e tu cominci a fare carriera.
ecco che l'autostima te la costruisci da adulto e non sarai un fallito nè un frustrato.

[Ari]

cioè io credo che bill gates intendesse dire che è meglio fare un ingresso nel mondo del lavoro con umiltà.
tenere un basso profilo e dimostrare con i fatti, più che con i titoli, il proprio valore.

[Lunette]

Si ho capito, ma sono casi isolati e in realtà è molto più difficile.
Specialmente adesso, almeno da quello che vedo io, il mondo del lavoro è un campo profughi tendente al ribasso, dove se non accetti determinati compromessi non lavori. E lì di autostima ne vedo ben poca.

[Lunette]

cioè io credo che bill gates intendesse dire che è meglio fare un ingresso nel mondo del lavoro con umiltà.
tenere un basso profilo e dimostrare con i fatti, più che con i titoli, il proprio valore.

Bhe su questo sono d'accordo.. ma come dicevo non credo che esista il pericolo. Oggi nessuno ti offre la macchina aziendale e 50 mila l'anno, nemmeno con 20 anni di esperienza, figurati appena laureati.