onora il padre e la madre

[Ari]

Penso che, come in tutte le situazioni, le si debba vivere. I miei mi hanno sempre rispettata, anche quando non condividevano, quindi è fin troppo scontato dire che il rispetto dev'essere reciproco.

eh ma così non vale... è troppo facile!

[dottbaby]

Anche se per me il problema non si pone, avendo un rapporto splendido con mia mamma (mio papà è morto da parecchi anni), sono comunque d'accordo con Ari: il rispetto si ottiene solo dandolo, quindi se mi si manca di rispetto, a prescindere da chi sia, nemmeno io ritengo di doverlo.

[dottbaby]

il cazziatone se me lo merito, me lo sorbisco, altrimenti ne discuto, anche animatamente, ma poi finisce lì. Discuto anche con persone per cui ho grande rispetto!

Beh, ma questo a prescindere che si tratti dei genitori, di un collega di lavoro, del capo o di chiunque, no?

[floddi]

Io non credo incasserei insulti, che comunque dai miei non arriverebbero mai.
Credo invece che i genitori siano e saranno sempre persone molto più importanti e speciali, del resto del mondo adulto.

[Paola67]

in questi giorni sto discutendo con una gollina sul concetto di rispetto dovuto ai genitori quando si raggiunge l'età adulta e devo dire che abbiamo opinioni abbastanza divergenti al riguardo

io penso che quando si è adulti, pur non dovendo arrivare a certi estremi, il rispetto i genitori se lo debbano meritare, nel senso che se mio padre o mia madre mi insulta io non ho l'obbligo di stare zitta e incassare perchè devo "onorare il padre e la madre".

da quando sono andata via dalla loro casa e ho iniziato a mantenermi autonomamente io mi considero una pari con i miei, quindi porto loro rispetto perchè ritengo corretto rispettare chiunque, ma non accetto mancanze di rispetto da parte loro in virtù del loro ruolo di genitori.

secondo questa gollina invece i genitori hanno sempre una certa superiorità rispetto ai figli, fosse anche per il semplice timore riverenziale di questi ultimi, e quindi i figli hanno "l'obbligo" di accettare anche sfuriate gratuite e quant'altro.

voi come la pensate?

non ho letto gli altri interventi
ti dico che sono sostanzialmente d'accordo con te

[val978]

il cazziatone se me lo merito, me lo sorbisco, altrimenti ne discuto, anche animatamente, ma poi finisce lì. Discuto anche con persone per cui ho grande rispetto!

Beh, ma questo a prescindere che si tratti dei genitori, di un collega di lavoro, del capo o di chiunque, no?

si, appunto!
avere rispetto per una persona non significa dover sorbire in silenzio un rimprovero (giusto o sbagliato) e non avere diritto di replica!
non adesso, insomma: fino all'adolescenza "rispondere ai miei" non era ammesso, specialmente se era fatto in modo maleducato e strafottente.

[Antolina80]

da quando sono andata via dalla loro casa e ho iniziato a mantenermi autonomamente io mi considero una pari con i miei, quindi porto loro rispetto perchè ritengo corretto rispettare chiunque, ma non accetto mancanze di rispetto da parte loro in virtù del loro ruolo di genitori.

io invece lo esigevo da prima di andarmene.
ero autonoma, versavo in casa e ... vabbè lasciamo perdere.
quindi avrei accettato consigli, che non sono mai arrivati. ma la correttezza è mancata, quindi non mi sento di doverne. e dopo un paio di sfuriate, mie, eravamo arrivati al punto di non dire altro che ciao.
rispetta il padre e la madre se loro hanno rispetto di te. niente di più niente di meno.

Mia madre non ha mai rispettato nè me nè mia sorella. Non parlo di insulti o di alzare la voce, ma di rispettare l'identità e le scelte altrui. Non dico condividerle, almeno rispettarle. Se faccio l'elenco delle cose che è riuscita ad imporci in un modo o nell'altro "perchè lei SA cosa è giusto e cosa è sbagliato e tu hai sempre torto" mi viene l'ulcera prima di finire.
Io non condivido le sue scelte, il suo stile di vita, il suo modo di pensare, ma la rispetto. Non perchè è mia madre, ma perchè credo di essere una persona matura e corretta.

[lemming]

C'è una grossa differenza tra soprassedere e lasciarsi vessare. Io quando ho capito che posso soprassedere su tantissime cose, per affetto, per quieto vivere, perché a una certa età non si cambia e non si sa cambiare, ho imparato a vivere molto meglio.
Prima però ho imparato a non lasciarmi vessare. E qui non c'entra niente il rispetto per i genitori, c'entra la qualità della propria vita. Se a un genitore non interessa rovinarla al figlio, il figlio deve reagire.
Così la penso io.

[elfa]

Credo che dipenda molto dal tipo di genitori che si hanno.
Anche quando ho iniziato ad essere indipendente, i miei genitori mi hanno sempre aiutata e si sono fatti in quattro prima per me, poi per i miei figli, quindi mancargli di rispetto, per come lo intendo io, per me è inconcepibile.
Le discussioni, anche accese, ci sono state, ma mai ho oltrepassato i limiti del rispetto alla persona.
Ognuna poi ha un confine fra discutere/mancare di rispetto che è dato dall'educazione ricevuta.

[Timandra]

L'unica persona per cui il mio rispetto era immenso, nel bene e nel male, non c'è più.
Nei confronti di chi resta, mia mamma e i miei suoceri (che reputo sempre genitori anche se non miei), ho solo molta, molta pazienza.