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L'integrazione scolastica

Spazio per le mamme di bambini diversamente abili, piccole e grandi battaglie alla rincorsa della cosiddetta "normalità". Parliamone e confrontiamoci.
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Lidia
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da Lidia » 22 mar 2013, 12:11

lalat ti capisco (e Ilaria non é nemmeno lontanamente come il tuo Davide) ma é frustrante quando torna a casa e nel dettato ha fatto 12 errori, ripetendo anche lo stesso errore 3 volte.....
finalmente ho parlato con la prof..... fará piú attenzione ad Ilaria ricordandole le cose da fare 1 per volta e quando dovranno fare le composizioni dará a Ilaria un piccolo schema con le doamnde in modo da non perdersi......nei dettati ripeterá le parole che sbaglia in modo da darle una seconda possibilitá....

credo che le maestre si debbano rendere conto non attraverso il bambino ma attraverso il quotidiano di casa di quello che davvero serve loro per andare avanti e imparare a gestire la loro difficoltá
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 22 mar 2013, 15:19

Riguardo il dettato ... che Davide non riesce a fare a causa della disgrafia la maestra di Italiano si è organizzata così: il maestro di sostegno fa il dettato al posto di Davide inserendo gli errori di ortografia e Davide poi deve leggerlo e trovare gli errori.
La maestra di matematica invece non ha idee del genere ... è solo infastidita perché il sostegno copra interamente l'italiano e non invece le sue ore (non tutte) ...
Del resto i problemi Davide li ha con l'Italiano ... :che_dici
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da grazia67 » 23 mar 2013, 8:24

ciao.....entro in questo post..perchè ultimamente anche noi abbiamo problemi di integrazione....per quanto riguarda i colloqui...dovrebbe esserci almeno un giorno al mese dedicato in cui è possibile magari prenotarsi..almeno noi facevamo così con le maestre...così loro si organizzano e sanno quanti genitori hanno...il problema è che a volte c'è anche scarsa volontà di fare........nel nostro caso per esempio..le prof di sostegno si lamentano che arty è turbolento...che interrompe la lezione...che disturba..ecc.....(arty ha l'adhd)....e se prende una nota mi telefonano...iniziando a lamentarsi..che non deve comportarsi così..ecc....e io tutte le volte a spiegare che arty ha un basso autocontrollo...che agisce di impulso di istinto.....all'ennesima telefonata e alle mie ennesime scuse alla prof che è stata offesa da arty.....cerco di contattare la nostra pisco e verificare se può fare un incontro (pagato da me) con le prof di sostegno perchè mi sembrano in netta difficoltà......lei mi da due giorni......io telefono alla prof di sostengo...anche lei mi da un giorno..un'ora..peccato che non coincidano....faccio presente che almeno un'altra alternativa potrebbe darmela.......magari in tarda mattinata tipo le 13.00.....sapete cosa mi ha risposto?? e però la mia giornata finisce alle 11.00...ma che cavolo...vi lamentate....con me..io vi offro una possibilità di aiuto...e voi non potete fermarvi un'oretta???? ora la psico mi ha dato altre disponibilità...ma la vedo dura.....bhe almeno io ci ho provato..ma la prossima volta che si lamentano...cosa dovrò dire??? peggio per voi???


ps per lalat...io la lettera al momento la eviterei.....sai come è le maestre sono suscettibili.....e magari questa cosa invece che migliorare i rapporti li rende ancora più accesi e poi ci rimette davide...non puoi provare a chiedere al maestro di sostegno di organizzare lui un incontro...magari con la scusa di un confronto su alcune cose...verifiche.metodo di studio.....
Siamo a casa in 4!!!

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 29 mar 2013, 14:28

Ely, ho una una curiosità. Ma una mamma che vuol far capire all'insegnante di suo figlio che se pone le stesse domande in altro modo ottiene risposte positive è una mamma iper-protettiva o una mamma saggia che fa quello che deve per far emergere il buono che suo figlio ha?
Io ho contattato una mamma di bambina down per chiederle consigli su come migliorare la motricità fine della mia bambina. Mi ha spiegato la vita con sua figlia e ti posso assicurare che non c'è niente di più diverso che una bambino Down e uno Asperger.
Il bambino Down è più simile ad un bambino normodotato, ma con tempi e capacità particolari. La mamma mi ha detto che sono bambini socievoli, che riescono ad imparare tutto, molto collaborativi e curiosi. I bambini Asperger sono l'opposto: poco socievoli o non in grado di socializzare anche volendo, intelligentissimi, al limite del geniale, su alcuni argomenti, pessimi in altri, attenzione totale su particolari, incapacità di fare qualsiasi cosa se sottoposti a stress. Non sono viziati, protetti o oppositivi per atteggiamento "snob", ma per una diversità neurologica e lottano contro loro stessi con tutte le loro forze per adattarsi il più possibile. Prendere una dipendente statale per le orecchie e farle una lavatina di testa perchè non riesce a fare il suo DOVERE mi sembra più che giusto, non so a cosa può portare visto il soggetto in questione, ma trovo giusto far comprendere la situazione del bambino. Lo so che nessuno può credere che bambini così perfetti (i nostri bambini sono solitamente anche molto molto belli) possano avere qualcosa di così profondo, ma è solo una differenza neurologica e non può questa cosa impedire ad un bambino di entrare in pieno possesso del suo diritto allo studio e ad imparare. Esistono tanti altri mestieri, non si deve fare l'insegnante per forza se non si ha voglia.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 29 mar 2013, 17:16

Allora il 17 aprile (non era possibile prima) parleremo alle maestre. Devo raccontarvi che Davide ha fatto la verifica di geografia in classe e ha preso 9. La verifica è stata fatta diversamente dal solito ma per tutti!!! La maestra di geografia è un angelo!!! Anziché fare domande scritte alla lavagna (e quindi scriverle lei sul quaderno a Davide e aiutarlo nella scrittura e dargli più tempo per la lentezza :impiccata: ) ha preparato per tutti delle schede con delle domande a quiz, dei disegni da completare ma fattibili, ... 4 pagine di verifica svolte da Davide come da tutti gli altri allo stesso modo. E non era una verifica facile! Ha solo cambiato metodo!!!! E siccome è davvero un angelo, penso la abbia cambiata per Davide.
Saetta ... esatto, brava capisci proprio le difficoltà che abbiamo tutti con Davide. Io sono la prima a dire che è davvero frustrante avere a che fare con lui. Io non conosco le problematiche di un bambino down ... però conosco le problematiche con Davide. In prima ad esempio non c'era niente che lo interessasse ... quindi rifiutava di fare qualsiasi cosa a scuola. Sono riuscita a fargli lezione a casa io ... e di conseguenza qualche volta le maestre a scuola (non avevamo sostegno e non sapevamo quale era la diagnosi), puntando sul suo interesse per i supereroi.
Con la maestra di italiano e storia va abbastanza bene, come con quella di geografia; gli ha permesso di portare il dvd del documentario sul tirannosauro e Davide era al settimo cielo ... per una settimana non ha fatto altro ceh ripetere "giovedì devo portare il dvd del trex" e la sera di mercoledì si è fatto lo zaino da solo, si è ricordato il dvd ...
Purtroppo non è sempre così facile motivarlo ...
E la maestra di matematica (materia in cui Davide non ha alcun problema di comprensione) e inglese non ha alcuna voglia di modificare il suo modo di fare le verifiche in classe. Modifica solo le modalità con Davide scrivendo il testo al posto suo e inserendolo in quel sistema di verifica che usa lei e che provoca ansia di suo. Lei divide i bambini in fila A e fila B perché ha paura che copino ed è molto severa ... come se si trattasse di un compito in classe delle superiori ... quindi mio figlio non si produce, non fa niente. :impiccata:
Ha già 4 figli ... magari ne fa un'altro. :fischia
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da ely66 » 29 mar 2013, 21:32

saetta ha scritto:Ely, ho una una curiosità. Ma una mamma che vuol far capire all'insegnante di suo figlio che se pone le stesse domande in altro modo ottiene risposte positive è una mamma iper-protettiva o una mamma saggia che fa quello che deve per far emergere il buono che suo figlio ha?
Io ho contattato una mamma di bambina down per chiederle consigli su come migliorare la motricità fine della mia bambina. Mi ha spiegato la vita con sua figlia e ti posso assicurare che non c'è niente di più diverso che una bambino Down e uno Asperger.
Il bambino Down è più simile ad un bambino normodotato, ma con tempi e capacità particolari. La mamma mi ha detto che sono bambini socievoli, che riescono ad imparare tutto, molto collaborativi e curiosi. I bambini Asperger sono l'opposto: poco socievoli o non in grado di socializzare anche volendo, intelligentissimi, al limite del geniale, su alcuni argomenti, pessimi in altri, attenzione totale su particolari, incapacità di fare qualsiasi cosa se sottoposti a stress. Non sono viziati, protetti o oppositivi per atteggiamento "snob", ma per una diversità neurologica e lottano contro loro stessi con tutte le loro forze per adattarsi il più possibile. Prendere una dipendente statale per le orecchie e farle una lavatina di testa perchè non riesce a fare il suo DOVERE mi sembra più che giusto, non so a cosa può portare visto il soggetto in questione, ma trovo giusto far comprendere la situazione del bambino. Lo so che nessuno può credere che bambini così perfetti (i nostri bambini sono solitamente anche molto molto belli) possano avere qualcosa di così profondo, ma è solo una differenza neurologica e non può questa cosa impedire ad un bambino di entrare in pieno possesso del suo diritto allo studio e ad imparare. Esistono tanti altri mestieri, non si deve fare l'insegnante per forza se non si ha voglia.
dipende dall'ampiezza dello spettro. asperger vuol dire tutto e niente.
i bambini asperger gravi spesso hanno classificazioni errate.

qui leggo di bambini asperger, che se guardo mia figlia va a finire mi convico che lo sia. e francamente non mi va di etichettarla per avere agevolazioni (le avrei) scolastiche o altro..
ora mi stai dicendo che un down è meglio di un asperger. per me è una BOIATA.
e si, lo scrivo grande. è demenziale solo scriverlo. ma tant'è. a voi sta bene così, i vostri figli li avete etichettati anormali e pare quasi sia una goduria poterlo scrivere. io conosco bene quella mamma, il figlio down è parecchio difficile, lei sa benissimo la differenza con gli asperger. ma moooooolto bene.
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 29 mar 2013, 21:59

Ely noi non vogliamo etichettare i nostri figli per avere facilitazioni a scuola
1° i nostri bambini hanno spesso un QI superiore agli altri
2° il problema è, semmai, che spesso gli fanno fare cosa che a loro non interessano perchè troppo "facili" per loro.
Ma...... avendo una diversità, questa va riconosciuta perchè altrimenti potrebbero passare per
1° ritardati rispetto agli altri
2° non rispettare le loro "isole di competenza" che potrebbero da adulti portarli a ottimi risultati anche universitari.
I bambini Down sono meno difficili da un punto di vista sociale, nel senso che non fanno le "mattane" che fanno i nostri quando vanno in melt down (alla mia non è ancora capitato, ma me lo aspetto da un momento all'altro). Non voglio dire "uh che bello mia figlia è down, meno male che non è asperger" questo no, io sono contenta di come è mia figlia e non la cambierei per niente al mondo (fra l'altro al momento la diagnosi è autismo, quindi altro che asperger!). Però ti posso assicurare che alla prima lezione di parent training ci hanno proprio detto che i nostr figli sono diversi anche dai diversi perchè devi ragionare in maniera totalmente diversa da quello a cui siamo abituati. Vedere tua figlia che quando il suo gemello le va vicino inizia ad ansimare dallo stress che la vicinanza di un altro bambino provoca, è una sensazione da morte e, per fortuna loro, le bambine Down nella loro naturale e splendida socialità questa cosa non la devono subire. Per una mamma non è poco vedere che i fratelli normodotati e "speciali" giocano insieme. Io questa cosa non la posso avere e per me è quella che fa soffrire di più.
Non so la condizione di tua figlia, di cui tu mi sembra dubiti come possibile Asperger. Non conosco la tua bimba e non posso dire nulla, ma da mamma ti consiglio di toglierti il dubbio con una diagnosi (che puoi anche non comunicare a scuola se ritiene giusto) perchè l'intervento tempestivo e la giusta terapia sono indispensabili. fermo restando che alcune mamme hanno la capacità di attuare le giuste mosse e non necessitano di altro. magari tu sei fra queste e quindi se tua figlia e lievissima e tu sai come agire, sono d'accordo con te, è inutile etichettare. Ma in tutti gli altri i casi, non pensate all'etichetta, è solo un nome e serve per accedere a tutti i servizi che permetteranno (si spera) ai nostri figli di essere adulti perfettamente inseriti anche se "originali". Spesso, a causa dell'intelligenza e dell'estetica gradevole, a loro non viene riconosciuta la condizione degnissima che portano e le giuste prerogative educative a cui hanno diritto.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 29 mar 2013, 22:22

Volevo anche aggiungere, penso anche a nome delle altre mamme "nello spettro" che noi non godiamo nello scrivere dell'anormalità dei nostri figli. Innanzitutto noi preferiamo la parola DIVERSITA' perchè per noi i nostri figli sono "diversamente normali" e poi è vero proprio il contrario. Siamo stufe marce di dover tutte le volte ripetere le difficoltà enormi che affrontiamo tutti i giorni anche per le cose più banali (passa un motorino e tuo figlio perde la concentrazione per il resto della giornata) vorremmo avere che quello che serve ai nostri figli (modalità scolastiche diverse più adatte alla loro condizione neurologica, più tolleranza verso le loro mille stranezze, ecc.) senza dover sempre lottare con le unghie e con i denti e a non essere più costrette a ribadire (e a scrivere) tutte le volte quanto sono "anormali" i nostri figli. Vogliamo quello che tutte le mamme del mondo vogliono: avere un sistema scolastico adeguato anche a loro. E, purtroppo, bisogna farsi sentire perchè, come nel caso di Lalat, questo diritto i nostri bambini non sempre ce l'hanno. Non si tratta di proteggere ma di fare delle veci di chi ancora non è in grado di chiedere quello che gli spetta, dovere di ogni genitore.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da ely66 » 29 mar 2013, 22:45

è questo che non capite
Vogliamo quello che tutte le mamme del mondo vogliono: avere un sistema scolastico adeguato anche a loro.
serve UN sistema scolastico ADEGUATO ai bambini. non AI VOSTRI BAMBINI.



che poi, leggendovi, pare che siano asperger il 90% dei bambini che vanno a scuola e sono asperger pure io se applico certi sistemi di valutazione. comunque, non m'importa più di tanto, so che è faticoso seguire un bambino a scuola oggigiorno.
ma se mi venite a dire che avere un bambino down è più difficile e faticoso che seguire un asperger, beh... m'incavolo. e parecchio. e ho i miei motivi.
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da ely66 » 29 mar 2013, 22:58

non. è scappato un NON
down è più difficile e
diventa un down non è più difficile e
Gaia,il soffio della mia vita è arrivata il 12 agosto 2003 I bambini devono essere felici, non farci felici
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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da koalamum » 29 mar 2013, 23:33

Non ho un figlio nello spettro ma ho un figlio con la Sindrome di Down,conosco le fatiche che abbiamo fatto noi non quelle delle altre mamme che comunque sono tutte diverse poichè le variabili sono talmente tante che anche parlando della stessa Sindrome ci sono esperienze diversissime.Vorrei però sgombrare il campo dagli stereotipi sulle persone con SdD,sono tutti socievoli,simpatici,....conosco una bella varietà di bimbi e ragazzi con la SdD e devo dirvi che non tutti sono socievoli e simpatici,selezionano le amicizie e a volte sono anche un po' ''cattivelli'',si arrabbiano come gli altri.Noi a scuola abbiamo trovato persone disponibili a mettersi in gioco e lavorare con mio figlio,non nego però che soprattutto dopo i primi anni di elementari lui ogni tanto necessitava di lavorare da solo per cui usciva dall'aula con l'insegnante di sostegno.Ogni bambino con una diversità dovrebbe godere di una modalità a lui congeniale di apprendimento ma penso che non tutte le insegnanti siano pronte per questa che è sicuramente una grande sfida e che necessita di grande impegno da parte loro.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 29 mar 2013, 23:48

Ely, non so che problematiche abbia tua figlia, ma io credo che se un bambino "funziona", va bene così com'è.
Mio figlio è bello, simpatico e a me piace molto, così com'è ... ma purtroppo non "funziona", sono andata avanti contro tutte le maestre della materna, della primaria ... ho provato a pensare che avessero tutti torto ... ad un certo punto ho dovuto accettare che fosse lui ad avere qualcosa di diverso da tutti gli altri.
Purtroppo non è come vengono dipinti solitamente i bambini con la sindrome di asperger ... è un bambino che va in terza e che scrive come come uno di prima ... Fabio scrive meglio e più velocemente.
Le agevolazioni sono un aiuto che poi sarebbe il sostegno che per noi è indispensabile viste le difficoltà nella didattica (perché non c'è solo la socializzazione un po' bizzarra, come accade per altri bimbi, ... mica tutti i bambini con la sindrome di asperger hanno il sostegno).
Potrei farti l'elenco delle cose che non vanno in lui ... cose che mi preoccupano non poco ... abbiamo ancora una quarta e una quinta e ogni giorno spero di riuscire ad iniziare le medie senza alcun sostegno.
Ovvio che, una volta capito quale è il suo problema, cerco di vederne i lati positivi, che sono il fatto che sia onesto, buono, ingenuo, ... cerco di assecondare i suoi interessi assorbenti, penso che "va bene così".
Io non mi sogno di paragonare le problematiche di Davide con quelle di un bambino down ... dico solo che magari sono diverse. Anche se qualcosina posso capirla ... quando ad esempio faccio fare un piccolissimo dettato a Davide per farlo esercitare e lui ci impiega il triplo del tempo rispetto ai suoi coetanei ... quando alla fine vedo il risultato scarsissimo e il tempo che ci abbiamo impiegato ... ma allo stesso tempo sono soddisfatta di essere arrivata, tra alti e bassi, in fondo ... e sono stanca ... posso immaginarmi come deve essere lavorare con un bambino che ha deficit in ogni area.
Dico solo che nel caso del bambino asperger il comportamento di chi lavora con lui è un aspetto importante. Se Davide viene "catturato" dall'insegnante è collaborativo, se viene messo in disparte non è collaborativo e aumenta il suo comportamento "no" (alzarsi, scappare, manipolare oggetti, fare versi, essere oppositivo, etc). I comportamenti negativi fanno esasperare gli insegnanti e l'esasperazione degli insegnanti alimenta il circolo :impiccata:
L'interruzione del circolo può venire solo dagli insegnanti ... direi che è assurdo pensare che possa partire da Davide.
Che sia difficile e frustrante lavorare con Davide non lo metto in dubbio ... lo vedo bene ... ma è il loro mestiere ...
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 29 mar 2013, 23:55

koalamum ha scritto:Ogni bambino con una diversità dovrebbe godere di una modalità a lui congeniale di apprendimento ma penso che non tutte le insegnanti siano pronte per questa che è sicuramente una grande sfida e che necessita di grande impegno da parte loro.
Si perché significa avere voglia di capire com'è il bambino, per capire come aiutarlo nell'apprendimento. E siccome il sostegno cambia ogni anno, sono le insegnanti di ruolo che dovrebbero cercare di capire le modalità di approccio ... invece alcune insegnanti (non tutte bisogna dirlo) pensano che questo sforzo debba appartenere solo al sostegno.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da koalamum » 30 mar 2013, 8:09

lalat ha scritto:Ely, non so che problematiche abbia tua figlia, ma io credo che se un bambino "funziona", va bene così com'è.
Mio figlio è bello, simpatico e a me piace molto, così com'è ... ma purtroppo non "funziona", sono andata avanti contro tutte le maestre della materna, della primaria ... ho provato a pensare che avessero tutti torto ... ad un certo punto ho dovuto accettare che fosse lui ad avere qualcosa di diverso da tutti gli altri.
Purtroppo non è come vengono dipinti solitamente i bambini con la sindrome di asperger ... è un bambino che va in terza e che scrive come come uno di prima ... Fabio scrive meglio e più velocemente.
Le agevolazioni sono un aiuto che poi sarebbe il sostegno che per noi è indispensabile viste le difficoltà nella didattica (perché non c'è solo la socializzazione un po' bizzarra, come accade per altri bimbi, ... mica tutti i bambini con la sindrome di asperger hanno il sostegno).
Potrei farti l'elenco delle cose che non vanno in lui ... cose che mi preoccupano non poco ... abbiamo ancora una quarta e una quinta e ogni giorno spero di riuscire ad iniziare le medie senza alcun sostegno.
Ovvio che, una volta capito quale è il suo problema, cerco di vederne i lati positivi, che sono il fatto che sia onesto, buono, ingenuo, ... cerco di assecondare i suoi interessi assorbenti, penso che "va bene così".
Io non mi sogno di paragonare le problematiche di Davide con quelle di un bambino down ... dico solo che magari sono diverse. Anche se qualcosina posso capirla ... quando ad esempio faccio fare un piccolissimo dettato a Davide per farlo esercitare e lui ci impiega il triplo del tempo rispetto ai suoi coetanei ... quando alla fine vedo il risultato scarsissimo e il tempo che ci abbiamo impiegato ... ma allo stesso tempo sono soddisfatta di essere arrivata, tra alti e bassi, in fondo ... e sono stanca ... posso immaginarmi come deve essere lavorare con un bambino che ha deficit in ogni area.
Dico solo che nel caso del bambino asperger il comportamento di chi lavora con lui è un aspetto importante. Se Davide viene "catturato" dall'insegnante è collaborativo, se viene messo in disparte non è collaborativo e aumenta il suo comportamento "no" (alzarsi, scappare, manipolare oggetti, fare versi, essere oppositivo, etc). I comportamenti negativi fanno esasperare gli insegnanti e l'esasperazione degli insegnanti alimenta il circolo :impiccata:
L'interruzione del circolo può venire solo dagli insegnanti ... direi che è assurdo pensare che possa partire da Davide.
Che sia difficile e frustrante lavorare con Davide non lo metto in dubbio ... lo vedo bene ... ma è il loro mestiere ...

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da koalamum » 30 mar 2013, 8:19

Allora visto che non sono capace di quotare ho fatto un pasticcio,abbiate pazienza,volevo sottolineare il passaggio dave Lalat dice che se Davide non viene''catturato''dall'nsegnante di distrae e non lavora,la stessa cosa succedeva a mio figlio che ''funzionava ''meglio con l'educatrice che con il sostegno,spesso tornava a casa con scritto sul diario che non aveva lavorato,metteva giù il ''crapone'' e non c'era verso di fargli fare nulla,una volta alle medie per giustificarsi arrivò a dire che era triste perchè era morto lo zio,ma il professore,che conosce benissimo mio fratello ,gli disse che non era vero.Non so cosa scattasse in lui,stanchezza,disinteresse o paura di trovarsi di fronte a qualcosa che pensava di non riuscire a fare,devo dire che lui è stato fortunato ,non ha cambiato molti insegnanti di sostegno(1 alla materna,3 alle elementari,3 alle medie ma ha goduto di eductrici costanti 1 alle elementari e 2 alle medie) che di fatto hanno contribuito in gran parte allo svolgimento della didattica.Speriamo che l'inclusione scolastica per la quale ci stiamo tanto adoperando non sia solo un miraggio ma una realtà messa a disposizione di tutti.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 30 mar 2013, 15:32

Ely, non mi sogno di fare la classifica delle mamme più "sfigate". Il titolo del post è integrazione e per i bimbi Asperger è la cosa più difficile, indipendentemente dal funzionamento che hanno. Infatti, il problema di Lalat non è avere un figlio con problemi in matematica, visto che ha 9 in quella materia e i nostri bimbi in quel campo sono solitamente molto forti (ma non sempre), il problema di Davide è la comprensione degli altri, in questo caso un adulto educatore che dovrebbe fare il primo passo verso l'integrazione e invece contribuisce all'emarginazione del bambino allontanandolo dalla classe (ma siamo ancora negli anni '30?).
In questo gli Asperger sono molto "incompresi" proprio per la superficialità con cui molti minimizzano le loro difficoltà: ma si in fondo in fondo anche io sono Asperger, ma si alla fin fine è solo un pò chiuso sapessi come è timido mio figlio, ma si alla fin fine è solo distratto anche mio figlio pensa sempre al calcio, ecc.
NO, NON E' COSI'! Non sono caratteristiche caratteriali, magari un giorno dopo tanto lavoro dei genitori e dei bambini potrebbero ridursi a quello, ma sono dei veri e propri deficit. Loro non sono un pò distratti o tanto distratti o distrattissimi, loro proprio l'attenzione non ce l'hanno! L'area del cervello dove risiede l'attenzione è spenta o in tilt. Con tanta pazienza, costanza e COMPRENSIONE potrebbe essere sollecitata e attivarsi il più possibile, ma per fare questo il lavoro deve essere pressante e 24 ore su 24. Lavorare su questi aspetti a casa e non a scuola è quasi inutile. Loro non sono timidi, molto timidi, chiusi, o introversi. NO! la loro amigdala non funziona, bisogna attivarla con tanti stimoli 24 ore su 24 a casa, a scuola, dappertutto. Solo così possiamo sperare in un'integrazione da adulti. Questi sono i loro deficit che non sono caratteriali, ma neurologici. Dov'è la differenza con altri tipi di deficit? che ai nostri bambini non vengono riconosciuti perchè vengono visti come indolenti, viziati, arroganti, ecc. E' come se a un bambino paraplegico la maestra dicesse: o ti alzi e vieni qui alla cattedra d solo, visto che le gambe ce le hai, oppure ti mando fuori dalla classe. Ecco una cosa del genere sarebbe da procedura penale, succede ai nostri bimbi, noi mamme protestiamo e passiamo per pappe molli iperprotettive. Basta! Non se ne può più! La condizione dei nostri figli è degna di essere riconosciuta e RISPETTATA come quella di tutti gli esseri umani. La loro non è "un'etichetta" è una diagnosi che attesta una diversità che va rispettata!

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 30 mar 2013, 15:46

Koalamum, non volevo essere fraintesa e dire che le mamme di bambini Down sono fortunate, che bello, beate loro. Assolutamente, volevo dire che se una mamma di bambino Down può permettersi di dire alla maestra: lo tratti come tutti gli altri, ha tutta la mia invidia. Perchè noi mamme di bambini autistici ad alto funzionamento dobbiamo dire l'esatto opposto. Dobbiamo avvisare: se fa questo non la sgridi altrimenti si chiude e non riesce neanche a fare più terapia, ce la giochiamo per sempre. Non la costringa a giocare con gli altri bimbi altrimenti le viene una crisi respiratoria dall'ansia. Il mio sogno è proprio arrivare un giorno a a scuola dalla maestra e dirle: la tratti come tutti gli altri.
Dove sta l'arrabbiatura? nel fatto che noi siamo ad un filo dalla "tipicità". Non ci è preclusa a priori. Da adulti potrebbero avere delle vite "normali", ma per avere questa esile possibilità occorre avere la "fortuna" di non incontrare personaggi poco informati sulla nostra strada. Cioè un bambino come Davide, con un percorso educativo corretto e adatto a lui, con le sue capacità cognitive, la sua bellezza, la sua forza, potrebbe da adulto essere in grado di vivere alla pari con quel quid di originalità e stravaganza che lo contraddistingue. Cioè da adulto i suoi "deficit" attuali potrebbero compensarsi e ridursi a caratteristiche caratteriali, allora si che l'asperger sarebbe solo un'etichetta. Perchè noi mamme non dobbiamo alzare la voce se qualche "capra" pardon "maestra" non capisce come ci si deve comportare? La maestra di geografia ha capito, ha modificato il suo operato, ha raggiunto un eccellente risultato e potrebbe essere artefice di un miglioramento del bambino. Tanto di cappello! Ma se anche le altre facessero così, la primaria di Davide si trasformerebbe nel suo più grande alleato verso una vita adulta serena e autonoma.

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da lalat » 30 mar 2013, 18:52

Koalanum anche mio figlio mi ha fatto chiamare dalle educatrici di atletica perché era triste per il nonno morto (2 anni fa). Chiaramente una scusa ... :che_dici ma lo sapevo: pioveva e niente allenamento sul campo, sono stati in palestra ... quindi giochi di gruppo, ambiente rumoroso ... lo sapevo.
Saetta a parità di capacità cognitive, rende peggio il bambino asperger di quello normale: primo perché le capacità cognitive sono molto disomogenee (con punti di forza e pesanti cadute); secondo perché le cadute sono dovute proprio un deficit dei lobi frontali del cervello. Ci possono essere difficoltà didattiche che ci lasciano un po' spiazzate. Potrebbe essere facile l'esecuzione di calcoli di matematica e impossibile invece inventare un pensierino. Bisogna anche prepararsi a queste difficoltà oltre a quelle dovute all'interazione sociale.
Le maestre spesso rimangono spiazzate e così i compagni perché da certi comportamenti credono che si tratti di un bambino "ritardato" poi si stupiscono che riesca a fare bene altre cose. Io stessa mi rendo conto ... quando mi sono letta "una scuola su misura" mi si sono chiarite molte cose riguardo mio figlio. Capitolo per capitolo ci sono le difficoltà che può avere un bambino asperger in ogni singolo aspetto della scuola e ogni singola materia e poi le tattiche e le strategie per superarle.
Comunque anche i bambini down spesso hanno deficit di tipo autistico e quindi un comportamento analogo associato all'anomalia cromosomica.
Recentemente un ricercatore mi ha detto che l'associazione tra autismo e doppio cromosoma y che ha Davide potrebbe essere responsabile di una sindrome di asperger abbastanza severa.
Poi Ely ... io ti do ragione, per me quella maestra non fa un buon lavoro. Ha un modo di insegnare che andrebbe bene alle medie forse ...
Quando c'è stata la prima verifica di mate, all'uscita da scuola sono usciti dei compagni che piangevano ... non mi meraviglio che Davide abbia deciso di non fare la verifica. A me questo metodo terroristico non piace, né per lui, né per gli altri. Non mi faccio portavoce delle lamentele ... perché ho già i miei problemi ... ma mi lamenterei comunque, anche se mio figlio fosse neurotipico.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da Meara » 30 mar 2013, 19:42

saetta ha scritto:Siamo stufe marce di dover tutte le volte ripetere le difficoltà enormi che affrontiamo tutti i giorni anche per le cose più banali (passa un motorino e tuo figlio perde la concentrazione per il resto della giornata) vorremmo avere che quello che serve ai nostri figli (modalità scolastiche diverse più adatte alla loro condizione neurologica, più tolleranza verso le loro mille stranezze, ecc.) senza dover sempre lottare con le unghie e con i denti e a non essere più costrette a ribadire (e a scrivere) tutte le volte quanto sono "anormali" i nostri figli. Vogliamo quello che tutte le mamme del mondo vogliono: avere un sistema scolastico adeguato anche a loro. E, purtroppo, bisogna farsi sentire perchè, come nel caso di Lalat, questo diritto i nostri bambini non sempre ce l'hanno. Non si tratta di proteggere ma di fare delle veci di chi ancora non è in grado di chiedere quello che gli spetta, dovere di ogni genitore.
Ciao a tutte,
È il primo messaggio che scrivo nel forum... La nostra situazione è perfettamente descritta nel quote che faccio di Saetta con l'aggravante che il mio bambino di 6 anni frequenta la stessa scuola dove io insegno (lui piano terra, io primo piano). Mio figlio ha una diagnosi di disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato. Le mie colleghe sono le sue maestre e la Dirigente è anche il mio capo: alla riunione PEI di marzo ho espresso le nostre perplessità in merito alla NON collaborazione delle maestre con l'équipe che segue nostro figlio. Ha sei anni e parla come uno di tre e le insegnanti non hanno mai contattato la logopedista per concordare le modalitá di lavoro con lui. La scuola paga una psicopedagogista con cui noi collaboriamo regolarmente tramite mail, invio di filmati ecc mentre le maestre non la contattano mai... In pratica la scuola la paga per fare consulenza alla famiglia. Io NON mi permetto di criticare la didattica proprio perchè sono collega ma vorrei soltanto che le decisioni prese alle riunioni fossero poi messe in pratica in classe e che si lavorasse realmente in rete come succedeva alla scuola materna. Il fatto di aver espresso mio marito ed io le problematiche incontrate durante il corrente anno scolastico ha avuto come risultato una convocazione della sottoscritta nell'ufficio della Dirigente dove ho ricevuto una bella "lavata di capo". La risposta della scuola è stata poi di fare una riunione insegnanti operatori ed un'altra insegnanti genitori. Alla faccia del lavoro in rete che noi chiediamo!!!!!! Ovviamente ho dovuto chiedere consulenza al sindacato perchè non so fino a che punto la dirigente possa spingersi con me.... Ma di questo a noi non importa nulla , vorremmo solo che nostro figlio potesse avere un percorso scolastico in linea con la sua disabilitá e il suo funzionamento cognitivo- comportamentale. Scusate lo sfogo ma la situazione da genitori è pesantissima e lavorativamente parlando tesissima. Per vari motivi mi è impossibile cambiare scuola (sia per mio figlio che per me!!!). :buuu

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Re: L'integrazione scolastica

Messaggio da saetta » 30 mar 2013, 20:08

Cara Meara, mia figlia è ancora piccolissima, ha due anni e mezzo. Ora frequenta un nido comunale dove abbiamo ogni sorta di aiuto e supporto e le maestre gioiscono ad ogni minimo miglioramento e sono entusiaste di lei. Anno prossimo materna statale. Come andrà? Avrà 5 ore un insegnante di sostegno (speriamo brava!) e per le restanti tre ore l'educatrice che già la segue singolarmente al nido. Già mi tremano i polsi per la materna, non oso immaginare l'ingresso alle elementari. Spero e sogno solo una cosa, entrare in classe e poter dire alle sue insegnati elementari "trattatela come tutti gli altri". In caso contrario mi preparo già a convincere con le buone ad usare tutte le armi a disposizione della scuola per mia figlia, altrimenti: sarà guerra!!! :pistole :ahaha
Tanti auguri a te e al tuo cucciolotto tenerissimo :bacio

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