Dipende, io non avrei mai potuto sposare un ingegnere.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
Tornando in topic. Io resto ferma sulle mie posizioni. Conosco parecchi uomini tra cui mio marito, l'attuale compagno di mia sorella, i miei datori di lavoro, i miei amici che non vedono nulla di strano in una coppia dove lei è laureata/lavoratrice/realizzata mentre lui è a casa che lava i piatti/stira/cambia pannolini.
Le uniche che scassano i marons sono le donne. L'immagine della donna casalinga/analfabeta/ventre produttore di pargoli se la crea la donna stessa. Quell'immagine a me non appartiene. Non mi ci riconosco per nulla. Poi che la società mi attribuisca quello stereotipo mi frega poco, finchè non sono discriminata apertamente nel lavoro, nello studio o nella vita. Cosa che, porcavacca, mi succede solo con mia mamma!!!!!
Quanto alle pubblicità discriminatorie: non piace che una donna venga rappresentata come un corpo o come un oggetto, ma come una cretina che non sa parcheggiare si? http://www.ladige.it/articoli/2013/03/0 ... parcheggio
Perchè due pesi e due misure?
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
e nemmeno di vera conoscenza del mestiereCosa che oggi tra l'altro non è assolutamente sinonimo di lavoro buono e stabile.
[quotei]o non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.[/quote] in pratica hanno ricreato le caste. in India le vogliono eliminare, qui nel 2013 le hanno ricreate. evviva
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
crucchina79 ha scritto:guarda, a me del titolo di studio non me ne può fregar di meno.... ho amici che si son fermati alla terza media ed amici con due lauree.... intendevo che è facile che fra i miei amici ci siano persone che hanno interessi simili ai miei, almeno in parte, che amici che non hanno niente in comune con me.... ma non a livello di studi, quanto di interessi.Lunette ha scritto:Vero però il titolo di studio non è affatto sinonimo di cultura.. Che poi, pensandoci bene, la cosa che mi urta di più nelle persone è l'incapacità di vedere oltre l'immediato.. la leggerezza nel giudicare e la superficialità..Molto più che il non aver conseguito un titolo di studi... Cosa che oggi tra l'altro non è assolutamente sinonimo di lavoro buono e stabile.crucchina79 ha scritto:Lunette, infatti di solito ci si innamora di una persona non per gli interessi e basta per fortuna!
Poi a livello di amicizie mi rendo conto che la maggior parte dei miei amici hanno interessi simili, probabilmente alla fine o è un caso o in qualche modo si fa una selezione... anche inconsapevole!
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.
E se pensassi anche solo da lontano che mio marito mi avrebbe "scartato" sulla base di una cosa di questo genere, non avrei più la forza neanche di guardarlo in faccia.
Comunque noto che per esempio è più mio marito che ogni tanto si pone il problema del perché io son laureata e lui no.... a me proprio non me ne frega.... e secondo me se lo pone perché è sua madre che ogni tanto gli dice "lei è laureata e lavora in banca, te no....."
Però lei è anziana, questo discorso lo capisco più da lei che da gente giovane
Amate le persone, non le cose. Usate le cose, non le persone. (Spencer W. Kimball)
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Guarda io avevo una collega così. Lei due palle quadrate adesso lavora per una multinazionale a Zurigo e fa i soldi a palate. Lui imbianchino lavora part time e cura la casa. Io una volta sono stata a trovarla e quando le ho chiesto come facessero lei mi ha detto che un uomo che si prende cura della casa, che lava, stira, cucina, pulisce e la coccola quando torna a casa è la cosa più bella che le sia capitata.Antolina80 ha scritto:yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
Dipende dalle persone e dalla loro apertura mentale..
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Ste madri!!!!crucchina79 ha scritto:Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
Quello per me è classismo bello e buono.
E se pensassi anche solo da lontano che mio marito mi avrebbe "scartato" sulla base di una cosa di questo genere, non avrei più la forza neanche di guardarlo in faccia.![]()
Comunque noto che per esempio è più mio marito che ogni tanto si pone il problema del perché io son laureata e lui no.... a me proprio non me ne frega.... e secondo me se lo pone perché è sua madre che ogni tanto gli dice "lei è laureata e lavora in banca, te no....."![]()
Però lei è anziana, questo discorso lo capisco più da lei che da gente giovane
Donne, madri di tutto il mondo: se vostro figlio ama stirare e cucinare ed è un asso con i lavori a maglia e si vuole sposare con un' avvocatessa rampante.....lasciatelo in pace!!!!!
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
ah ah ah pensa che io invece scappo a gambe levate da quei tipi filosofi, idealisti, emotivi, romantici a go-go che scrivono sonetti.. L'omicidio sarebbe stato inevitabile.R2D2 ha scritto:Dipende, io non avrei mai potuto sposare un ingegnere.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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Diciamo che io sono caustica e mio marito è molto razionale e quindi sopporta la mia ironia.. O meglio non se ne accorge!
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Se mio figlio volesse fare il casalingo e sposare una con soldi a palate ben per lui!
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Io non avrei mai potuto sposare uno che segue il calcio! 
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
perchè storicamente è sempre stato l'uomo a lavorare e la donna a stare a casa. lo stereotipo si crea così, perchè una cosa è frequente e diventa la regola. uscire dalla regola e quindi dallo stereotipo non è mai facile. anche se oggi non si finisce sul rogo, si deve combattere con il luogo comune.Antolina80 ha scritto:yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
e sul perchè le donne sono spesso il peggior avvocato di sé stesse? perchè se ti hanno tirato su dicendoti che il tuo ruolo è quello, se vivi in un contesto (nel luogo e nel tempo) in cui il tuo ruolo è quello e così ti viene presentato, anche quando ti rendi conto che potrebbe forse esserci qualcosa di divers e aspiri a cose diverse per tua figlia, è sempre molto più rassicurante pensare come la massa e in essa rientrare e confondersi.
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Dipende anche dalle attitudini e dai desideri di ciascuno. Io quando e' nato mio figlio ho scoperto, con mio grande sgomento, che alla fine non mi interessava fare carriera e desideravo stare a casa con lui. Ci ho messo un po' di tempo a metabolizzare questa cosa, ma ora posso dire con serenita' che mi sentirei morire a lavorare come dirigente per una multinazionale, pur avendone i titoli e forse le capacita'. Ammettere questo forse e' politicamente scorretto e antifemminista, ma che ci posso fare?Lunette ha scritto:Guarda io avevo una collega così. Lei due palle quadrate adesso lavora per una multinazionale a Zurigo e fa i soldi a palate. Lui imbianchino lavora part time e cura la casa. Io una volta sono stata a trovarla e quando le ho chiesto come facessero lei mi ha detto che un uomo che si prende cura della casa, che lava, stira, cucina, pulisce e la coccola quando torna a casa è la cosa più bella che le sia capitata.Antolina80 ha scritto:yoga, in realtà poi la cosa è degenerata, ma il mio punto di partenza è: perchè una donna che non lavora è ok, mentre un uomo che non lo fa è out?
Dipende dalle persone e dalla loro apertura mentale..
La cosa piu' importante e' che si crei un equilibrio nella coppia e che in casi come quello che citi il partner che ha sacrificato la propria carriera non si senta sminuito.
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Yoga figurati, nemmeno a me fregherebbe nulla di una carriera folgorante.. Non me ne importava prima, ora meno che meno.. Però se è la donna a portare a casa la grana non c'è nulla di male, sono due adulti che si sono scelti, indi per cui contenti loro.. Però non è nemmeno giusto pensare che sia sempre e solo l'uomo quello abilitato a farsi la carriera.. perché ci sono dei momenti in cui i miei interessi devono venire prima dei suoi, anche se non lavoro 50 ore alla settimana.
Io lavoro spesso di sabato e domenica, mio marito se n'è fatto una ragione e si è organizzato con nostra figlia. Se avesse preteso l'arrosto domenicale tutte le sante settimane a quest'ora si impiccava..
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Certo, sono d'accordissimoLunette ha scritto:Yoga figurati, nemmeno a me fregherebbe nulla di una carriera folgorante.. Non me ne importava prima, ora meno che meno.. Però se è la donna a portare a casa la grana non c'è nulla di male, sono due adulti che si sono scelti, indi per cui contenti loro.. Però non è nemmeno giusto pensare che sia sempre e solo l'uomo quello abilitato a farsi la carriera..
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Questo secondo me è la cosa più bella del mondo, è quello a cui aspirare, non è politicamente scorretto né antifemminista, è lo zenith della vita di una persona: avere i numeri, le capacità per fare tutto e SCEGLIERE di fare quello che ti fa contenta! è la libertà, è fare una scelta sapendo cosa si fa alla faccia di quello che d'altro si potrebbe fare o di quello che altri si aspettano.yoga ha scritto: Io quando e' nato mio figlio ho scoperto, con mio grande sgomento, che alla fine non mi interessava fare carriera e desideravo stare a casa con lui. Ci ho messo un po' di tempo a metabolizzare questa cosa, ma ora posso dire con serenita' che mi sentirei morire a lavorare come dirigente per una multinazionale, pur avendone i titoli e forse le capacita'. Ammettere questo forse e' politicamente scorretto e antifemminista, ma che ci posso fare?
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Grazie Giulia, hai detto delle cose bellissime e mi hai rallegrato la giornata 
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Giulia80 ha scritto:Questo secondo me è la cosa più bella del mondo, è quello a cui aspirare, non è politicamente scorretto né antifemminista, è lo zenith della vita di una persona: avere i numeri, le capacità per fare tutto e SCEGLIERE di fare quello che ti fa contenta! è la libertà, è fare una scelta sapendo cosa si fa alla faccia di quello che d'altro si potrebbe fare o di quello che altri si aspettano.yoga ha scritto: Io quando e' nato mio figlio ho scoperto, con mio grande sgomento, che alla fine non mi interessava fare carriera e desideravo stare a casa con lui. Ci ho messo un po' di tempo a metabolizzare questa cosa, ma ora posso dire con serenita' che mi sentirei morire a lavorare come dirigente per una multinazionale, pur avendone i titoli e forse le capacita'. Ammettere questo forse e' politicamente scorretto e antifemminista, ma che ci posso fare?
Io credo che noi donne abbiamo già questa possibilità, perchè ci stiamo liberando da tutti i pregiudizi e sterotipi che ci hanno affibbiato. Bello sarebbe se anche l'uomo tirasse fuori le pelotas e prendesse anche lui la via della libertà. Può un uomo decidere di fare il papà a tempo pieno senza essere considerato uno zerbino? Può scegliere di sposare una donna di potere pur essendo un umile lavascale senza essere additato come un cacciatore di dote?
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Io per prima non starei bene con me stessa se non avessi finito gli studi. E non avrei una buona opinione di mio marito se avesse abbandonato gli studi. Non so se si è capito quanto sono importanti gli studi per me. E a parte qualche raro caso di persone che si guadagnano la laurea ad honorem, la cultura di un corso di laurea non si acquisisce certo per osmosi o per interessamento generale.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
Non sono d'accordo... io sono laureata in statistica e la maggior parte delle cose che so non le ho imparate all'universita'. A darmi le basi di una solida cultura generale e' stato piu' che altro il liceo.lalat ha scritto: E a parte qualche raro caso di persone che si guadagnano la laurea ad honorem, la cultura di un corso di laurea non si acquisisce certo per osmosi o per interessamento generale.
Detto questo, anch'io come te non ho mai considerato la possibilita' di non laurearmi, piu' che altro per soddisfazione e ambizione personale.
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Re: l'immagine della donna dall'infanzia in su - continua
hai ancora il coraggio di dire di non essere snob?lalat ha scritto:Io per prima non starei bene con me stessa se non avessi finito gli studi. E non avrei una buona opinione di mio marito se avesse abbandonato gli studi. Non so se si è capito quanto sono importanti gli studi per me. E a parte qualche raro caso di persone che si guadagnano la laurea ad honorem, la cultura di un corso di laurea non si acquisisce certo per osmosi o per interessamento generale.Giulia80 ha scritto:Io non credo che l'affinità si misuri con i titoli di studio.
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