Il tempo fugge, che nostalgia. Buon compleanno Veronica mia.

[Jack]

Silvia io la penso come te

[Topillo]

Simo, ma se la domanda che ti pongono è sulla persona con cui li lasci, la ignori?
Se lei mi dice: non voglio stare a scuola, le dico che la scuola è divertente.
Se mi dice: non voglio il papà. Cosa le dico? Che a casa si diverte? Lei mi ribadisce: a casa sì, col papà no.
Risposta: perchè no? E' il tuo papà e ti vuole tanto bene! Certo che ci starai bene!!!

O no?

Mica è sc**a, Roberta. Se fa una domanda mirata, vuole una domanda mirata. E se consideri che il suo modo di divertirsi, da sempre, è il rapporto con le persone, perchè lei PARLA e gioca PARLANDO, non posso non far passare il suo stare bene dal rapporto con le persone.

[SIMONA72]

Da piccolissimo Sergio ha avuto un periodo in cui non voleva uscire di casa senza di me. In casa stava con papà, nonna... ma fuori no.
Un giorno Mauro l'ha preso e l'ha portato fuori del cancello urlante. Li ho lasciati andare senza dire e fare nulla e quando sono tornati Sergio era tranquillo e non ho nemmeno chiesto quando e come si era calmato. Naturalmente non è bastata un'uscita perchè Sergio accettasse di uscire senza di me però gradualmente si è abituato.

[Topillo]

Silvia io la penso come te

non capisco il metro di giudizio differente che si usa con le persone. Io, adulta, posso essere triste per un motivo scemissimo e posso capire e accettare che qualcuno mi dica che il motivo per cui sono triste è sc**o e che non devo essere triste per una scemenza simile.
Ok, ma io posso capire che sia una scemenza.

Roberta, e credetemi se vi dico che quello era pianto da sofferenza e non da capriccio, è una bambina di 4 anni e mezzo. Con un papà che, per motivi indipendenti dalla volontà di tutti, conosce poco e che lui conosce poco. Come faccio a dirle che non è titolata ad essere triste se io vado via? Al massimo posso farle capire che, anche se è triste perchè io non ci sono, può divertirsi col papà.
Ma se poi il papà le urla.... come può divertirsi con lui?

Voi siete abituate a papà (i vostir mariti) che, con i loro limiti e i loro pregi, sono presenti.

[Topillo]

Da piccolissimo Sergio ha avuto un periodo in cui non voleva uscire di casa senza di me. In casa stava con papà, nonna... ma fuori no.
Un giorno Mauro l'ha preso e l'ha portato fuori del cancello urlante. Li ho lasciati andare senza dire e fare nulla e quando sono tornati Sergio era tranquillo e non ho nemmeno chiesto quando e come si era calmato. Naturalmente non è bastata un'uscita perchè Sergio accettasse di uscire senza di me però gradualmente si è abituato.

Mauro l'ha preso e l'ha portato. Fra no. Fra le urla e la lascia a casa.

[dena]

Silvia, capisco la tua frustazione. Però ripeto, secondo me è una cosa che devono risolvere. Fra deve farsi aiutare se non ce la fa da solo.
Forse lui soffnon riesce a sopportare il pianto. Hai mai pensato che questa sia la causa? Forse per il suo passato non accetta il pianto e sbarella quando lo sente. Mi dicevi che in famiglia ha dovuto sopportare/vedere e soffreire in silenzio la malattia di suo papà. Forse doveva farsi vedere forte e ha eliminato da dentro di se il saper piangere, una cosa normalissima per un bambino che lui ha dovuto "sacrificare". Forse adesso vederlo fare in una bambina non riesce ad accettarlo.

Non so se mi sono spiegata.

[Jack]

Esatto...un conto è un papà che con limiti e casini vari cmq sia c'è e da sempre ha un rapporto col proprio figlio, un conto è un papà che deve rincorrere un rapporto mai creato

[Topillo]

Poi.... vi contraddicete. Se io le avessi detto, decidendo io, che poteva stare a casa col papà e stare alzata fino a tardi, avreste detto che volevo imporre io il rapporto che Fra deve avere con lei.
E lui si sarebbe seccato perchè io avrei deciso per lui.
Io, proprio perchè di lui mi fido, sono andata via convinta che, anche se sarebbe stato difficile, qualcosa di positivo l'avrebbe tirato fuori dal cappello, anche solo, banalmente, leggerle 'sta benedetta fiaba.

[dena]

Silvia io la penso come te

non capisco il metro di giudizio differente che si usa con le persone. Io, adulta, posso essere triste per un motivo scemissimo e posso capire e accettare che qualcuno mi dica che il motivo per cui sono triste è sc**o e che non devo essere triste per una scemenza simile.
Ok, ma io posso capire che sia una scemenza.

Roberta, e credetemi se vi dico che quello era pianto da sofferenza e non da capriccio, è una bambina di 4 anni e mezzo. Con un papà che, per motivi indipendenti dalla volontà di tutti, conosce poco e che lui conosce poco. Come faccio a dirle che non è titolata ad essere triste se io vado via? Al massimo posso farle capire che, anche se è triste perchè io non ci sono, può divertirsi col papà.
Ma se poi il papà le urla.... come può divertirsi con lui?

Voi siete abituate a papà (i vostir mariti) che, con i loro limiti e i loro pregi, sono presenti.

Topi. Lascia stare la questione "tempo che hanno passato insieme" perchè un bambino si affezione e ci sta bene con una persona anche se la vede una volta al mese. Succede a Leo con qualche nostro amico, ci starebbe anche un giorno intero sebbene lo vede pochissimo.
Quindi questo non è un fattore determinate. Determinate è la qualità del tempo con cui si passa insieme.
Altrimenti Ila e Marty di Dany dovrebbero odiare il suo papà

[dena]

il loro papà non il suo...

[Topillo]

Sì, Dena, anche per me lui deve farsi aiutare. Per quello che ripongo tanta fiducia in questa visita alla pedagogista, che a me dirà le solite cose che mi aspetto, sulla gelosia, ecc, ma il fine di volerci mandare Fra era proprio quello di farlo consigliare su come lui deve rapportarsi a lei.

E già il tempo che hanno vissuto insieme è poco. Se in questo poco tempo, lui comunque è empatico a 0, capisci che non posso esimermi dal mediare.

Vedi la banalità.... quando lui è a casa la sera, e lei mi chiede la storia, io le rispondo sempre di vedere se gliela vuole leggere il papà. Possibile che non ci sia MAI UNA VOLTA che sia lui che, nel sentire la richiesta, le risponda: "te la leggo io!"

MAI.

[Topillo]

cioè, non è che io mi incavolo perchè lui ha gestito un capriccio diversamente da come lo avrei gestito io.

Io mi incavolo perchè lui non ha risposto al suo bisogno di LUI. Lei, in quel momento, non aveva bisogno che io stessi a casa. Aveva bisogno di sapere dal suo papà che con lui sarebbe stata bene. E invece ci è stata male.

[dena]

ragazze devo scappare.
Topi troverete una soluzione vedrai

[dandi]

ma neanche ignazio lo direbbe. io spesso la sera mi corico con loro qualche minuto e se capita la storia me la invento o la faccio raccontare a loro. ignazio non lo farebbe proprio. loro fanno altro con lui. adesso per esempio lui è "il monte papà" ed ogni sera dopo cena sul divano passano un sacco di tempo ad arrampicarsi su di lui, poi lui si mette in piedi ed a turno li fa camminare su di se fino in testa. è il loro modo di giocare tutti e 3 insieme, e con me non potrebbero farlo mai ( mi distruggerebbero!!!) e non me lo chiedono ed a lui non chiedono una storia o le coccole a letto prima di dormire.
personalmente vedo che è un gioco che li agita e li gasa, ma mai gli direi di non farlo!!!!

[pensopositivo]

ciao ragazze

[Topillo]

ciao Fra.

Dandi, Ignazio non lo dice, ma ha un'alternativa, un gioco suo.
Fra no.
Ora, o leggo sempre io la storia a Roberta e lei non farà mai niente di speciale con il suo papà, o provo a stimolare lei e lui a interagire.
Se poi lui non vuole leggere ma vuole farle il solletico due ore, che lo faccia. Mica mi oppongo. Ma tra il niente e il qualcosa, preferisco il qualcosa.

[Jack]

Scappo dalla mia nana....a dopo

[chuky]

cioè, non è che io mi incavolo perchè lui ha gestito un capriccio diversamente da come lo avrei gestito io.

Io mi incavolo perchè lui non ha risposto al suo bisogno di LUI. Lei, in quel momento, non aveva bisogno che io stessi a casa. Aveva bisogno di sapere dal suo papà che con lui sarebbe stata bene. E invece ci è stata male.

concordo!

[pensopositivo]

Stefy vorrebbe sempre me x tutto ed è tristissimo se mai io esco e lo lascio col papà.
Xò Dome ci teneva a creare un rapporto suo con Stefo e piano piano si è stabilita la routine che al mattino e alla sera lo aiuta lui a cambiarsi e alla sera va in bagno a preparasi x la nanna col papà. Stefy prova a dire voglio la mamma, ma sia io che Dome ci impegniamo a difendere questo angolo di rapporto in modo che sia esclusivo col papà.
Quella rarissime volte che io esco di sera, Stefo mi fa uscire in mezzo ai pianti che sembra che lo sto abbandonando x sempre xò poi passa una tranquilla serata col papà.
Vedo che dopo una di queste serate poi abbraccia il suo papà e gli dice "papà ti adoro" mentre quando sono io a far tutto non da nessuna attenzione al papà ma solo a me.

Secondo me dovresti d'accordo con Fra, creare degli angoli esclusivi x loro, in modo che imparino a conoscersi e a creare un rapporto tutto loro. Roberta deve imparare ad apprezzare il suo papà quando c'è e lui a dedicarsi alla figlia quando può.

[Topillo]

Fra, ma seriamente... sentendo quanto io avverta il problema, tu credi che io non l'abbia mai detto a Francesco, di crearsi del tempo da solo con lei?

Lui propone, lei rifiuta, lui non insiste. Stop. Questo accade.