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Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
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Melissa
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
secondo me invece non è cosi fuori, nel senso.....all'inizio lei probabilmente innamoratissima ha fatto di tutto per compiacerlo, anche tacere ed essere remissiva, ora invece è arrivata ad un punto in cui non ce la fa più.
se non sei parte della soluzione sei parte del problema
Melissa + Giulia 12-03-2004 e Claudio 21-04-2005
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Melissa
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
ed è ora di cambiare....
se non sei parte della soluzione sei parte del problema
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Infatti, Melissa, non ho completato il mio pensiero (ero contemporaneamente al telefono)...Il mio "sei fuori" era riferito all'aver scritto lei "me lo merito"...no, non se lo merita! Nessuno se lo meriterebbe, figuriamoci poi se il problema sta nell'essere stata troppo accondiscendente (un erore, secondo me, questo lo ribadisco, ma ognuno è arbitro del proprio destino). Io (io!, non vuole essere un consiglio, né tantomeno un rimedio universale) uno così, non lo solo lo avrei mandato a quel paese da un pezzo, ma probabilmente nemmeno sarei arrivata al punto da essercene bisogno, fingendomi remissiva per non perderlo.
Lo so, può essere antipatico il mio pensiero e sinceramente anche io ho fatto di tutto per non perdere il mio compagno, quando lui mi voleva lasciare (mooooolto prima che andassimo a vivere insieme), ma non ho mai finto di essere diversa da quella che sono e lui mi ha tenuta così, pregi e difetti, una madre ingombrante inclusa!
Il punto (riflessione nata ora, da quello che ho appena scritto, facendo un confronto fra la mia crisi e questa) è l'uomo. Sono d'accordo con tutte: è lui il vero debole, se non lo fosse e se amasse la propria moglie sarebbe in grado di amare una donna forte e indipendente, senza timore di esserne sminuito e senza il bisogno di sminuirla per sentirsi più uomo.
Ok, l'ora della psicologa dei poveri è finita, torno a fare l'avvocato!
Lo so, può essere antipatico il mio pensiero e sinceramente anche io ho fatto di tutto per non perdere il mio compagno, quando lui mi voleva lasciare (mooooolto prima che andassimo a vivere insieme), ma non ho mai finto di essere diversa da quella che sono e lui mi ha tenuta così, pregi e difetti, una madre ingombrante inclusa!
Il punto (riflessione nata ora, da quello che ho appena scritto, facendo un confronto fra la mia crisi e questa) è l'uomo. Sono d'accordo con tutte: è lui il vero debole, se non lo fosse e se amasse la propria moglie sarebbe in grado di amare una donna forte e indipendente, senza timore di esserne sminuito e senza il bisogno di sminuirla per sentirsi più uomo.
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24.10.07
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Quoto. E' difficile anche prendere coscienza di queste cose.Melissa ha scritto:secondo me invece non è cosi fuori, nel senso.....all'inizio lei probabilmente innamoratissima ha fatto di tutto per compiacerlo, anche tacere ed essere remissiva, ora invece è arrivata ad un punto in cui non ce la fa più.
Alessia, Davide 02/12/2004 e Fabio 24/09/2006
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Non ho letto niente a parte il primo post.
Io sono molto dura ma la penso così, spero non sia una visione troppo cinica, io lo sono parecchio e a volte mi son sentita dire che metto i brividi.
Inizia ad arrangiarti completamente e a contare solo e solamente su te stessa. Finchè devi appoggiarti a qualcuno nella vita, sarai sempre dipendente dai desideri / aspirazioni / tiramenti di chiulo altrui. Se tu ti appoggi poi gli altri possono dire la loro perchè tu hai BISOGNO di loro. Non sei autosufficiente e ciò porta ad avere insicurezze, a dover cercare negli altri quello che non sei. O che non riesci ad essere.
Solo il giorno che non ti serve nessuno per vivere, allora chi hai intorno puoi amarlo e ti può amare davvero, perchè sei tu, non perchè ha bisogno di te. Ami qualcuno non perchè soddisfa un tuo bisogno. Ne ami la pura essenza.
E' difficile spiegarlo in due parole, ma io non amo mio marito perchè "fa" o "da". lo amo per ciò che è dentro. Quello che è e che fa fuori è fuffa. Mi è inutilmente indispensabile. a conti fatti facciamo più o meno tutto a metà, portare a casa i soldi, crescere la bimba, ognuno fa, la linea è comune. MA io so che lui se non ci fossi io ce la farebbe anche da solo. Certo, si farebbe il mazzo a panarella, io pure, ma ce la farebbe, ce la farei. E' per quello che ci siamo indispensabili, perchè sappiamo di non esserlo.
Arrangiati completamente per come vuoi la tua vita, non chiedendo aiuto mai. Lui è genitore come te, avrete sicuramente una linea comune, quello che lui vuole fare, faccia, diversamente tu devi sapertela cavare.
In casa idem.
Vuoi lavorare, vuoi aggiornarti, vuoi fare... fai.
Per i lavori di casa non sto neanche a dire, mio marito non muove un dito e non me ne può fregare di meno, se si vuol mettere a fare bravo, ma non glielo chiedo e non mi interessa chiederglielo. Non lo vuole fare, lo faccio io, senza tanti patemi. Calcolando anche che lavoro la metà di ore, magari che dici, è anche più logico?
Io sono molto dura ma la penso così, spero non sia una visione troppo cinica, io lo sono parecchio e a volte mi son sentita dire che metto i brividi.
Inizia ad arrangiarti completamente e a contare solo e solamente su te stessa. Finchè devi appoggiarti a qualcuno nella vita, sarai sempre dipendente dai desideri / aspirazioni / tiramenti di chiulo altrui. Se tu ti appoggi poi gli altri possono dire la loro perchè tu hai BISOGNO di loro. Non sei autosufficiente e ciò porta ad avere insicurezze, a dover cercare negli altri quello che non sei. O che non riesci ad essere.
Solo il giorno che non ti serve nessuno per vivere, allora chi hai intorno puoi amarlo e ti può amare davvero, perchè sei tu, non perchè ha bisogno di te. Ami qualcuno non perchè soddisfa un tuo bisogno. Ne ami la pura essenza.
E' difficile spiegarlo in due parole, ma io non amo mio marito perchè "fa" o "da". lo amo per ciò che è dentro. Quello che è e che fa fuori è fuffa. Mi è inutilmente indispensabile. a conti fatti facciamo più o meno tutto a metà, portare a casa i soldi, crescere la bimba, ognuno fa, la linea è comune. MA io so che lui se non ci fossi io ce la farebbe anche da solo. Certo, si farebbe il mazzo a panarella, io pure, ma ce la farebbe, ce la farei. E' per quello che ci siamo indispensabili, perchè sappiamo di non esserlo.
Arrangiati completamente per come vuoi la tua vita, non chiedendo aiuto mai. Lui è genitore come te, avrete sicuramente una linea comune, quello che lui vuole fare, faccia, diversamente tu devi sapertela cavare.
In casa idem.
Vuoi lavorare, vuoi aggiornarti, vuoi fare... fai.
Per i lavori di casa non sto neanche a dire, mio marito non muove un dito e non me ne può fregare di meno, se si vuol mettere a fare bravo, ma non glielo chiedo e non mi interessa chiederglielo. Non lo vuole fare, lo faccio io, senza tanti patemi. Calcolando anche che lavoro la metà di ore, magari che dici, è anche più logico?
- cricetina70
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- Iscritto il: 3 mag 2006, 17:15
Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Concordo in pieno! Quello debole è lui e per certi versi anche molto infantile. Non ha chiaro in testa che voler controllare l'altra persona come se fosse un burattino e pretendere che dica solo ciò che lui vuole sentire non è amore. L'altra persona è un essere pensante, non un soprammobile da posizionare dove più aggrada (tanto non si muoverà mai da dove lo si colloca) e la famiglia è un progetto che si porta avanti INSIEME, ascoltando le esigenze di tutti i componenti e non soddisfando esclusivamente quelle di uno solo. Cosa vuol dire infilare la porta e andarsene quando ci sono le discussioni da affrontare? Forse un adolescente può farlo, un adulto non se lo più permettere, altrimenti non è un adulto. Mi sembra non abbia chiaro nemmeno che i problemi esistono in tutte le coppie e in tutte le famiglie e non è negandoli che si risolvono: difatti, quando prende e se ne va, al suo ritorno il problema non si è mica risolto da solo, è sempre lì! FATTI RISPETTARE, fai sentire il tuo punto di vista quando non sei daccordo su qualcosa, il tuo punto di vista è importante quanto il suo e dovrebbe smetterla di sminuirti con la litania del "IO PORTO I SOLDI A CASA", l'importanza del contributo di una persona a mandare avanti una famiglia non si misura solo quello. Anche chi sta a casa a gestirli i soldi e a badare alle esigenze dei bambini e a tenere pulita la casa fa comunque qualcosa che ha un valore anche se non è monetizzato! Io pure faccio la traduttrice, ho la partita IVA, e mi saltano i nervi quando sento dire che è "un lavoretto da fare da casa", COL CAVOLO! Richiede una certa qualifica,tempo ed esperienza, se si prova a leggere i lavori fatti da persone incompententi ci si rende conto di qual è il vero impegno richiesto. Spesso mi trovo a lavorare la notte o nei festivi, ma porto a casa quanto basta per coprire mutuo e spese del condominio, mi gestisco casa e bambino senza dover chiedere aiuti esterni nemmeno a mia madre e, in un periodo di magra, dove se non mi fossi ingegnata da sola non avrei trovato un cavolo benemerito nonostante una laurea e anni di esperienza lavorativa, sono orgogliosa di aver trovato una strada per contribuire ai bisogni della famiglia! Con questo voglio dire che dovresti essere TU la prima a STIMARE TE STESSA. Acconsentire sempre non aiuta a salvare il rapporto, serve solo a rimandare la ricerca di una soluzione che però BISOGNA VOLERE IN DUE. Non funziona che uno solo decide e l'altro si adegua per evitare le discussioni, così non si fa che allargare la crepa sul muro finchè non crolla, conosco persone che si stanno separando dopo 20 anni di matrimonio per le stesse ragioni . Quindi quoto le altre, fai quello che senti di dover fare e non quello che lui vorrebbe che tu facessi, andando avanti con gli anni, oltre a pentirtene amaramente, come dice Ely, esploderesti e saresti tu ad andartene sbattendogli la porta in faccia.ely66 ha scritto:e tu non hai carattere????elisa76 ha scritto:Fino al mese scorso lo volevo. Adesso no. Ma chi me lo fa fare?ci610 ha scritto:scusa se te lo chiedo, state cercando un altro figlio?
guarda che tra i due, è lui quello moscio. deve avere il controllo su di te, per potersi sentire "grande". se voleva una geisha, che andasse in giappone no??
secondo me, appena tu dai di matto (e lo farai....) lui diventa un agnellino al guinzaglio.
e tieniti l'autostima, ne hai, vedi di non fartela rubare.
§ Non c'è montagna più alta di quella che non scalerò. §
*Mamma Criceta e Cricetone Alessandro (29/10/2006)**Novembrina 2006**Mammukkissima ad honorem!
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- Iscritto il: 30 ago 2005, 17:25
Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Cricetina, premetto il mio grandissimo apprezzamento nei confronti del lavoro dei traduttori, quando sono professionali e competenti.
Però, venendo al punto, guarda che non è il marito a sminuire il valore di questo lavoro.
Il marito dice semplicemente, per quanto leggiamo, che lavorare in casa implica una gestione più facile quando si hanno figli piccoli, il che secondo me è la pura verità (e con questo non voglio assolutamente difendere il marito, o affermare che quindi in casa debba fare tutto lei e lui abbia il diritto di stare in panciolle).
Però, venendo al punto, guarda che non è il marito a sminuire il valore di questo lavoro.
Mi sembra che sia lei che in fondo non lo considera un vero lavoro, o comunque qualcosa di qualificante su cui puntare e da ampliare rispetto ad altri tipi di occupazione.elisa76 ha scritto:Vorrei fare dei corsi di lingua o comunque delle cose per inserirmi nel mondo del lavoro (per ora faccio traduzioni a casa, ma la mole di lavoro non è tale da permettermi l'autonomia...
Dicevo che volevo fare qualcosa per me, per inserirmi nel lavoro
Il marito dice semplicemente, per quanto leggiamo, che lavorare in casa implica una gestione più facile quando si hanno figli piccoli, il che secondo me è la pura verità (e con questo non voglio assolutamente difendere il marito, o affermare che quindi in casa debba fare tutto lei e lui abbia il diritto di stare in panciolle).
Stefania e Valerio nato a Milano il 12.08.2005
- cricetina70
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- Iscritto il: 3 mag 2006, 17:15
Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Oh, caspita, credo di non essermi spiegata bene, scusatemi ma non era assolutamente mia intenzione fare una crociata a favore dei traduttori. E' vero che con quel lavoro sicuramente non ti vai a fare le vacanze alle Bahamas, ma non è quello il punto. Quello che volevo dire è che Elisa dovrebbe apprezzarsi di più e voler bene di più a se stessa, dare un maggior valore al contributo che comunque dà anche stando a casa e di cacciar via il pensiero del "me lo merito" che a mio avviso non deve esistere.
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- skyblue
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- Iscritto il: 20 mag 2005, 19:06
Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Elisa ma tu lo ami ancora ? Questa e' la prima cosa che devi sapere.
Barbara & Angelo (8 luglio 2005)
- chloe74
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- Iscritto il: 2 set 2009, 17:10
Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
per come la vedo io, c'è una serie di domande che ti dovresti fare e a cui dovresti cercare di dare una risposta il più sincera possibile:
- la mia autostima è così bassa perché mio marito non mi stima e ha ragione a non farlo oppure perché il fatto che lui, a torto, mi percepisce in un modo tanto diverso da come invece sono?
- mi manca lavorare fuori casa o avere un lavoro, a prescindere dal luogo in cui svolgerlo, che mi permetta di essere economicamente indipendente?
- al di là dei momenti di rabbia o frustrazione, io amo mio marito? ho stima di lui?
- lo ritengo un buon padre?
- se me lo potessi permettere economicamente, me ne andrei davvero (con figli) o magari mi sentirei talmente meglio con me stessa da sentirmi abbastanza forte da provare a sistemare la situazione della mia coppia?
- i miei genitori sono effettivamente stati troppo invadenti o invece si sono dati da fare per darmi un aiuto di cui avevo realmente bisogno in quel momento?
Probabilmente tante o tutte queste domande te le sarai già poste, ma da quello che scrivi ho avuto l'impressione che tu non sia ancora riuscita a darti delle risposte precise. E queste risposte penso sia fondamentali sia per capire qual è il tuo obiettivo sia per capire come raggiungerlo.
Al momento l'unica cosa certa è che l'artefice della tua vita puoi essere solo tu, solo tu puoi farti uscire da questo torpore, solo tu puoi dare una vera svolta all'attuale situazione.
Chissà, magari dopo un primo momento di smarrimento può anche darsi che tuo marito apprezzerà questo cambiamento, questo aspetto combattivo ed energico di te che lui ancora non ha avuto modo di conoscere
Se ti interessa, ti posso mandare in mp l'indirizzo di un sito che mette in relazione traduttori e datori di lavoro di tutto il mondo.
- la mia autostima è così bassa perché mio marito non mi stima e ha ragione a non farlo oppure perché il fatto che lui, a torto, mi percepisce in un modo tanto diverso da come invece sono?
- mi manca lavorare fuori casa o avere un lavoro, a prescindere dal luogo in cui svolgerlo, che mi permetta di essere economicamente indipendente?
- al di là dei momenti di rabbia o frustrazione, io amo mio marito? ho stima di lui?
- lo ritengo un buon padre?
- se me lo potessi permettere economicamente, me ne andrei davvero (con figli) o magari mi sentirei talmente meglio con me stessa da sentirmi abbastanza forte da provare a sistemare la situazione della mia coppia?
- i miei genitori sono effettivamente stati troppo invadenti o invece si sono dati da fare per darmi un aiuto di cui avevo realmente bisogno in quel momento?
Probabilmente tante o tutte queste domande te le sarai già poste, ma da quello che scrivi ho avuto l'impressione che tu non sia ancora riuscita a darti delle risposte precise. E queste risposte penso sia fondamentali sia per capire qual è il tuo obiettivo sia per capire come raggiungerlo.
Al momento l'unica cosa certa è che l'artefice della tua vita puoi essere solo tu, solo tu puoi farti uscire da questo torpore, solo tu puoi dare una vera svolta all'attuale situazione.
Chissà, magari dopo un primo momento di smarrimento può anche darsi che tuo marito apprezzerà questo cambiamento, questo aspetto combattivo ed energico di te che lui ancora non ha avuto modo di conoscere
Se ti interessa, ti posso mandare in mp l'indirizzo di un sito che mette in relazione traduttori e datori di lavoro di tutto il mondo.
Ottobrina 2009, mamma di Mattia nato il 15/10/09 alle 01:55 (3,650 kg x 52 cm)
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Quoto.skyblue ha scritto:Elisa ma tu lo ami ancora ? Questa e' la prima cosa che devi sapere.
E dovresti anche trovare il coraggio di chiedere a lui se ti ama ancora.
Se uno dei due risponde no...ci saranno decisioni importanti e dolorose da prendere, ma non si può continuare a vivere così.
Manuel 02/04/2007, 3,200 kg 49 cm - Gaia 11/03/2010, 3,430 kg 53 cm
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Ciao,Elisa! mi ricordo di te;tuo marito é Turco e Musulmano se non sbaglio..
non é che non abbia stima in te o ne abbia poca..ha visto che hai carattere e questo lo sa da tempo..ha notato che se c'é qualcosa che non va come nella casa glielo fai notare e gli chiedi miglioramenti,etc
e lui prende e se ne va quando non gli resta niente da dire..nella sua visione di vita potrebbe essere normale se come donna non lavori: per loro le donne si occupano della casa e dei figli e vengono mantenute dal marito..tutto a carico del marito..
secondo me,non é che non ha stima in te ma é che non ha quest'idea che la donna possa anche lavorare perché per lui sarà naturale che si occupi di tutto e di voi..
e
loro vivono occupandosi delle loro famiglie d'origine e questo non lo fanno perché le famiglie che si creano con moglie e figli valgano qualcosa di meno..ma perché crescono così: prendendosi sempre cura dei propri genitori e dei familiari che hanno più bisogno..
la maggior parte delle coppie miste scoppia per questo motivo: la controparte Occidentale non riesce ad accettare che i compagni manderanno sempre dei soldi,etc alla famiglia d'origine..noi siamo abituati a sposarci e a non dipendere più dai nostri genitori..loro,fino a quando sono in vita,aiutano la loro famiglia...sono 2 punti di vista diversi ma con rispetto reciproco si può arrivare a un punto d'incontro
nella mia relazione la cosa più difficile é stata questa: accettare che lui non mi aiutasse con la bambina per mandare i soldi alla famiglia...non ha mai saputo gestire entrambe le cose e così si é occupato solo e sempre dei suoi genitori,fratelli e sorelle..che spesso chiedevano e chiedono cose superficiali come cellulari,etc e non la retta dell'asilo privato..questo punto é delicato e difficile da affrontare: di certo,non si può chiedere a una persona che é venuta in Europa proprio per aiutare la famiglia di non farli più nemmeno mangiare da un momento all'altro..questo assolutamente no..però non riescono a capire e a venirci incontro: che si può fare 50 e 50 ogni tanto..spesso vedono solo quello che vogliono vedere e sceglono la via più comoda
non é che non abbia stima in te o ne abbia poca..ha visto che hai carattere e questo lo sa da tempo..ha notato che se c'é qualcosa che non va come nella casa glielo fai notare e gli chiedi miglioramenti,etc
e lui prende e se ne va quando non gli resta niente da dire..nella sua visione di vita potrebbe essere normale se come donna non lavori: per loro le donne si occupano della casa e dei figli e vengono mantenute dal marito..tutto a carico del marito..
secondo me,non é che non ha stima in te ma é che non ha quest'idea che la donna possa anche lavorare perché per lui sarà naturale che si occupi di tutto e di voi..
e
loro vivono occupandosi delle loro famiglie d'origine e questo non lo fanno perché le famiglie che si creano con moglie e figli valgano qualcosa di meno..ma perché crescono così: prendendosi sempre cura dei propri genitori e dei familiari che hanno più bisogno..
la maggior parte delle coppie miste scoppia per questo motivo: la controparte Occidentale non riesce ad accettare che i compagni manderanno sempre dei soldi,etc alla famiglia d'origine..noi siamo abituati a sposarci e a non dipendere più dai nostri genitori..loro,fino a quando sono in vita,aiutano la loro famiglia...sono 2 punti di vista diversi ma con rispetto reciproco si può arrivare a un punto d'incontro
nella mia relazione la cosa più difficile é stata questa: accettare che lui non mi aiutasse con la bambina per mandare i soldi alla famiglia...non ha mai saputo gestire entrambe le cose e così si é occupato solo e sempre dei suoi genitori,fratelli e sorelle..che spesso chiedevano e chiedono cose superficiali come cellulari,etc e non la retta dell'asilo privato..questo punto é delicato e difficile da affrontare: di certo,non si può chiedere a una persona che é venuta in Europa proprio per aiutare la famiglia di non farli più nemmeno mangiare da un momento all'altro..questo assolutamente no..però non riescono a capire e a venirci incontro: che si può fare 50 e 50 ogni tanto..spesso vedono solo quello che vogliono vedere e sceglono la via più comoda
FàTIM ["LUCE"] -26 OTTOBRE 2008- 18.57-da una placenta pronta per 2- [3.410 kg 52 cm] -IL MiO inVeStImEnTo D'AmOrE-
RYAN _31/03/2018_alle 20.13_3.080 kg
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
non penso proprio che lui "voglia farti un torto"..spesso sono orgogliosi del loro lavoro e ne parlano: ma questo non é per dirti che tu non sei brava o cose su questa linea che pensi tu..c'é questo malinteso alla base: lui ama il suo lavoro e i progetti che fa,si sente apprezzato perché gli fanno dei complimenti e te ne parla..tu ti senti come se lui volesse trasmetterti un messaggio d'inferiorità..é qui che ti sbagli: fermati qui..pensa che lui ama solo il suo lavoro e te ne sta parlando..non pensare che tu non stai lavorando e lui voglia dirti che lui lavora e tu no o che lui sia migliore di te..il malinteso nasce qui..elisa76 ha scritto: E' così pieno di sé, parla sempre del suo lavoro, dei suoi progetti, di quanto è bravo, dei complimenti che gli fanno, ecc.
Di conseguenza anche la stima che avevo di me è scesa notevolmente. Non sorrido più se non quando mi guardano i miei due bimbi, oppure rido per finta per sentirmi dire che sono solo una donna capricciosa ecc. Quando gli ho detto che volevo lavorare fuori di casa, ma che trovavo delle difficoltà perché dovevo gestire due bambini lui ha detto: "E' vero, non puoi lavorare" e io invece mi sarei aspettato un "non ti preoccupare, i figli sono di tutti e due, qualcosa faremo". Secondo lui io devo fare le traduzioni perché sto a casa e così posso gestire meglio la casa; avete presente pulizie, stiraggio e da mangiare?
e il suo orgoglio sta anche nel fatto di mantenervi e non vede la necessità che tu vada a lavorare..può anche darsi che lui stia elogiando il suo lavoro come per dirti:"non c'é bisogno che lavori anche tu"
FàTIM ["LUCE"] -26 OTTOBRE 2008- 18.57-da una placenta pronta per 2- [3.410 kg 52 cm] -IL MiO inVeStImEnTo D'AmOrE-
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Re: Stima di me stessa? Sotto le scarpe!
Grazie a tutte per le risposte.
Avete ragione, il mio era solo uno sfogo. Un mio momento di abbattimento profondo in un periodo in cui il lavoro scarseggia...
A questo proposito volevo rispondere a chi diceva che non lo consideravo un vero lavoro. Non è affatto così. E' questo il mio lavoro e cerco di farlo nel migliore dei modi. Ma le mie lingue di lavoro non sono così comuni e la quantità di lavoro ultimamente è scemata.
Volevo inoltre rispondere a Lauras, che forse ha travisato un po' tutto. Quando dicevo che non volevo diventare come mia suocera o come mia mamma non volevo affatto dire che mia suocera è una strega. E' semplicemente una persona che ha trascorso la vita occupandosi degli altri e la maggior parte delle volte questa cosa non viene riconosciuta;non viene riconosciuto lo sforzo fatto; non viene riconosciuto il fatto che quando si è in quella situazione si è costretti a pensare prima agli altri e poi a sé stessi.
io voglio bene a mia suocera, mi trovo bene con lei.
Sweetlikehoney, grazie per aver dato la visione della situazione da tutt'altra prospettiva.
Ti assicuro, però, che non mi dispiace affatto che lui aiuti i suoi (sempre nell'ottica di quanto detto prima: dopo tutto la mamma per crescerlo si è fatto un mazzo tanto). E tuttavia il suo primo pensiero siamo noi, vorrebbe aiutarli inviandogli denaro come faceva prima, ma per ora non è possibile.
Comunque, tirando le somme, alla fine ci ho parlato e gli ho detto tutto quello che ho scritto qua. Le cose sembra si siano sistemate. Mi ha chiesto scusa se mi ha fatto sentire così, ma che non era nelle sue intenzioni; mi ha detto di riprenderlo ogni volta che sta iniziando a fare o a dire cose che spiegavo nel primo post.
Ah, ancora una cosa a Lauras. Io non mi sono mai lamentata dei lavori di casa. So che lui in ufficio lavora e a volte è costretto a spostarsi con la macchina a correre a destra e a sinistra. Non gli ho mai rinfacciato che io faccio i lavori di casa e lui no.
Detto questo ringrazio ancora una volta tutte quante per la pazienza con la quale mi avete letto e risposto.
Ciao a tutte!
Avete ragione, il mio era solo uno sfogo. Un mio momento di abbattimento profondo in un periodo in cui il lavoro scarseggia...
A questo proposito volevo rispondere a chi diceva che non lo consideravo un vero lavoro. Non è affatto così. E' questo il mio lavoro e cerco di farlo nel migliore dei modi. Ma le mie lingue di lavoro non sono così comuni e la quantità di lavoro ultimamente è scemata.
Volevo inoltre rispondere a Lauras, che forse ha travisato un po' tutto. Quando dicevo che non volevo diventare come mia suocera o come mia mamma non volevo affatto dire che mia suocera è una strega. E' semplicemente una persona che ha trascorso la vita occupandosi degli altri e la maggior parte delle volte questa cosa non viene riconosciuta;non viene riconosciuto lo sforzo fatto; non viene riconosciuto il fatto che quando si è in quella situazione si è costretti a pensare prima agli altri e poi a sé stessi.
io voglio bene a mia suocera, mi trovo bene con lei.
Sweetlikehoney, grazie per aver dato la visione della situazione da tutt'altra prospettiva.
Ti assicuro, però, che non mi dispiace affatto che lui aiuti i suoi (sempre nell'ottica di quanto detto prima: dopo tutto la mamma per crescerlo si è fatto un mazzo tanto). E tuttavia il suo primo pensiero siamo noi, vorrebbe aiutarli inviandogli denaro come faceva prima, ma per ora non è possibile.
Comunque, tirando le somme, alla fine ci ho parlato e gli ho detto tutto quello che ho scritto qua. Le cose sembra si siano sistemate. Mi ha chiesto scusa se mi ha fatto sentire così, ma che non era nelle sue intenzioni; mi ha detto di riprenderlo ogni volta che sta iniziando a fare o a dire cose che spiegavo nel primo post.
Ah, ancora una cosa a Lauras. Io non mi sono mai lamentata dei lavori di casa. So che lui in ufficio lavora e a volte è costretto a spostarsi con la macchina a correre a destra e a sinistra. Non gli ho mai rinfacciato che io faccio i lavori di casa e lui no.
Detto questo ringrazio ancora una volta tutte quante per la pazienza con la quale mi avete letto e risposto.
Ciao a tutte!
