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dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

E' doloroso e devastante se accade, ma condividere questo momento insieme puo' aiutare tantissimo
viviepit
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dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 17 gen 2013, 21:42

Domani entro in ospedale per l'aborto terapeutico, unica mia arma contro l'idrocefalia di mio figlio. E voglio guardare avanti. Questo forum non è destinato a raccogliere le nostre tristi e dolorose testimonianze, ma ad incoraggiarci a ripartire, a parlare del nostro rapporto con la persona più importante che ci è rimasta, nostro marito o il nostro compagno, a imparare a prenderci cura di ogni giorno che segue all'aborto, magari a confidarci l'arrivo di un nuovo cucciolo, a suggerirci come affrontare amici e parenti, insomma, una terapia faidate all'aborto terapeutico. ABORTO TERAPEUTICO: vuol dire che era la medicina per noi e per i nostri bambini e molte medicine, si sa, sono amare, ma necessarie per conseguire uno stato migliore.
Questa è per noi l'ultima sera che saremo in 3: da domani io e il mio adorato e preziosissimo marito dovremo dire "a presto" al nostro sogno di essere genitori. Ma è solo un rimando: è importante assumere una visione ampia delle cose, nessuna grande impresa può essere compiuta senza affrontare difficoltà. Più di ogni altra cosa, felicità significa non arrendersi. :coccola
Scriverò di nuovo al rientro a casa, un rientro che farò in modo sia speciale, lo devo a quell'angelo di mio marito e a Nicolas, che di certo vuole che i suoi genitori siano più che mai amorevoli l'uno con l'altra. :cuore
Ho parlato al femminile, ma se qualche papà vorrà intervenire sarà il benvenuto e anzi, ci sarà di aiuto a metterci nei panni dei nostri compagni che con delicatezza e amore ci sostengono in questo momento.
Mi raccomando! disperazione e lamentele sembrano aiutarci ma in realtà abbassano la nostra energia vitale e noi ne abbiamo bisogno al massimo se vogliamo mettere al mondo un nuovo cucciolo. Cerchiamo di condividere i momenti di gioia e di serenità che inaspettatamente continueranno ad affacciarsi nella nostra vita.
Un abbraccio a tutti/e voi!
Viviana, moglie di Pietro e madre di Nicolas
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myriam 17981
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da myriam 17981 » 17 gen 2013, 23:34

sei una donna molto coraggiosa...immagino solo lontanamente cosa stai passando...io che ho avuto un aborto ovulare ( mai visto in eco) ho pianto come una fontana. Sei speciale!!! non dimenticarlo
Nicolas mi raccomando non la mollare questa mamma da lassu siii il suo angelo custode....e dagli presto un fratellino o una sorellina da coccolare e crecere. Buona Fortuna per domani, ti pensero.... :coccola
♥ღ19/10/2007 38+2 TC alle 10.55 Francesco 3350kg x50.5cm! Amore mio!ottobrina07♥ღ
Azzurra un angelo speciale 11/8/2013 nel mio cuore.
.
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eliduma
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da eliduma » 18 gen 2013, 10:36

viviepit ha scritto:Mi raccomando! disperazione e lamentele sembrano aiutarci ma in realtà abbassano la nostra energia vitale
Cara viviepit, sono contenta che tu abbia tutta questa energia e voglia di ricominciare e credo che tu abbia fatto proprio bene ad aprire uno spazio tuo dove è vietato "piangersi addosso", ma trovo le parole che ho quotato sopra irrispettose e anche forse un pò offensive: chi sei tu per sapere cosa abbassa o non abbassa la nostra energia vitale?!?! Cosa è utile o meno per affrontare nel migliore dei modi un aborto terapeutico, esperienza tra l'altro che tu quando scrivi devi ancora vivere sulla tua pelle?!?! Buon per te che tu abbia capito cosa è giusto fare PER TE per ricominciare, ma ciò che è utile a te non è affatto detto che sia UTILE PER TUTTI!!! Quindi lascia ad ognuno capire cosa può aiutarlo e fargli bene. Tu non puoi saperlo.

P.S. Quelle che tu chiami lamentele sono invece espressione di un dolore profondissimo.
Alessandra 3/11/2005, Eleonora 13/02/2008,
Valentina 18/12/2009... il mio angelo, Veronica 2/12/2010.

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 18 gen 2013, 15:54

Cara Eliduma, "espressione di un dolore profondissimo" è quello che io chiamo disperazione, le lamentele, sono quei piccoli momenti di sconforto o rabbia che magari ci fanno discutere con il nostro compagno e quindi non ci aiutano ad affrontare il dolore. Il dolore deve essere sempre un punto di partenza, non di arrivo, altrimenti nessuno di noi ne uscirebbe più. Credimi, la speranza non ha mai ucciso, il dolore si. Cmq il titolo di questo spazio è "consigli e sostegno", io non pretendo di dire a TUTTI cosa fare, ma di sostenenerli ed a mia volta essere sostenuta si. Il sostegno è un supporto, libera di appoggiartici oppure no. Quanto allo stato vitale, è quello che ci permette di cercare ancora, di non arrenderci ed è ovvio dunque che venga compromesso dalla disperazione. Chi dispera è preda di negatività e di scarsa lucidità, aspetti che non aiutano. Ci sono pagine e pagine di questo forum in cui le persone si consolano nel comune dolore, io volevo creare uno spazio in cui accomunarci anche nella speranza!
La felicità non può e non deve dipendere da fattori esterni ma dobbiamo coltivarla dentro per non farci spezzare dalle negatività dell vita.
Voglio condividere con voi il messaggio che mio marito mi ha lasciato stamane prima di uscire:
"Ricoda: 2 corpi, una sola mente. Vinceremo anche questa volta perchè siamo vincenti. Siamo vincenti perchè lottiamo per realizzare i nostri sogni".

Con l'augurio di una buona giornata a voi, la mia lo sarà sicuramente meno visto che alle 18 mi ricovero...
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da salmone » 18 gen 2013, 16:52

eliduna,

capisco perchè hai risposto così a Vivi, anch'io ho avuto una reazione simile alla tua, ma poi ho cercato di capire meglio.
Questo spazio è stato creato da vivi per lei e per quelle che condividono i suoi pensieri, infatti non sarei intervenuta qui, perchè io purtroppo non ho la stessa forza, che in parte invidio, non mi crogiolo nelle lamentele, ma se devo descrivere come mi sento, traspare poca forza e molta fragilità.

Inoltre non ha ancora affrontato l'esperienza, forse ha bisogno di persone che le trasmettano questa positività per non cedere alla disperazione.

Qui chiudo, perchè come ho detto non sarei "all'altezza".

Vivi ti starò vicina con il pensiero. Ti auguro di mantenere questa forza per tutto il tempo necessario.

Un pensiero anche a Nicolas.......... :cuore

papy76
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da papy76 » 18 gen 2013, 20:22

Cara Viviepit chi ti scrive è una donna di 44 anni che nella vita ne ha passate...e per ultima un aborto all'estero sola come una cane con il solo fondamentale sostegno del suo compagno. Ho dovuto girare in lungo ed in largo , pregando Dio(quel Dio ke spesso si è dimenticato di una brava persona come me), che i medici togliessero la vita al mio adorato bambino. Non è stato veloce e semplice come è accaduto a te. In quei due mesi di angosce e speranze ne ho pensate di cose. Pensieri che hanno messo in discussione una intera vita . A volte non è facile ricominciare, e non perchè non si abbia la voglia...ma perché mancano le possibilità. Il tuo ottimismo è invidiabile ma definire il dolore degli altri LAMENTELE non è carino. Forse non tutte hanno un marito adorabile come il tuo , e ci sono uomini come il mio, che x continuare ad amare la propria donna,dovranno rinunciare al sogno della paternità. Ti assicuro che da parte mia è un fardello pesante da portare. Io ho perso un figlio...e devo fare i conti con tante altre cose. Capirai quindi, che se una come me si "lagna" forse è perché la sua vita sta andando in pezzi. O magari non ha nessuno con cui sfogarsi. Il tuo spazio x LE OTTIMISTE è cosa saggia e giusta, ma ti prego non trattare NOI, come se fossimo delle stupide donnicciole piagnucolone. Ti auguro nella vita di avere TANTI ATTRIBUTI,tanti quanti ne ho dovuti tirare fuori io ogni volta che sono caduta e mi sono rialzata.. Tesoro caro, spesso...l'ottimismo si perde x strada.Io non mi sento una debole lamentosa....sono solo STANCA....

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 21 gen 2013, 14:46

Oggi siamo finalmente a casa. In due, ma insieme. Doloroso? Enormemente. Superabile? COme molte delle batoste della vita. Innanzitutto, per aiutare chi dovesse affrontare una cosa simile posso dare una primo importante consiglio: Se siete ancora nelle settimane di termine previste dalla legge italiana (22-23 settimane) e vivete a Milano o dintorni o cmq potete raggiungere questa città (per eventuale supporto anche logistico non esitate a contattarmi), potete farvi ricoverare nell'ospedale Buzzi. E' un centro di II livello, "abituato" purtroppo a trattare aborti terapeutici e tutto il personale è di un supporto e di un'attenzione oltre l'immaginabile. Ve lo di co perchè ho letto in questii giorni post di donne che si sono trovate in ospedali dove stupidi obiettori di coscienza le hanno fatte sentire delle carnefici e questo non può e non deve accadere. La nostra eseprienza: venerdì sera sono arrivata in reparto e non mi sono divuta neanche prensentare: mi aspettavano e mi hanno subito accompagante in camera. Il reparto è quello maternità, ma le stanze riservate agli abrti terapeutici sono in un'altra ala del corridoio. Ho avuto una stanza tutta per me, dove mio marito mi è potuto restare accanto tutto il tempo, giorno e notte, entrando ed uscendo a suo piacimento senza dovere spiegazioni a nessuno. Infermiere, ostetriche e medici ci hanno letteralmente coccolati, mai una parola fuori luogo, solo consigli e comprensione massima. Il trattamento medico è stato tutto condotto nel riguardo ad ammortizzare massimamente il dolore fisico ( per quello del cuore, purtroppo, neanche al buzzi sono attrezzati). Appena ho avuto dolori al basso ventre mi hanno fatto una puntura, poi dopo 6 ore circa sono ricomparsi, mi ahnno fatto un'ltra puntura che però non stava faccendo effetto perchè erano subentrare le doglie. Io non l'avevo capito perchè purtroppo non ho ancora avuto la possibilità di provare quelle che si concludono felicemente, ma loro si, e hanno chiamato l'anestesista per l'epidurale. Che è arrivato in 5 MINUTI di orologio e mentre l'ostetrica mi teneva la testa sul suo grembo e mi stringeva una mano (l'altra da quel momento è rimasta in quella di mio marito) lui ha eseguito l'anestesia. Il tutto è avvenuto nella camera in cui mi avevano ricoverato. Anche il parto l'ho fatto lì, nessuno mi ha spostata, nessun trasferimento in sala travaglio o peggio ancora in sala parto. Quando mi si sono rotte le acque mi hanno subito cambiato tutto il letto, dopodichè ogni mezz'ora un'ostetrica veniva a controllare la situazione. Dopo il parto mi hanno eseguito un raschiamento per la placenta, non mi hanno neanche fatto l'anestesia totale, avevo ancora la cannula dell'epidurale e hanno usato quella più un semplice sedativo. Sarei dovuta uscire domenica, ma mi hannno voluto fare un'eco di controllo lunedì mattina, in teoria a quel punto Pietro sarebbe dovuto tornare a casa, ma in serata io ho chiesto alle ostetriche se poteva restare, perchè non me la sentivo di restare da sola, altrimenti preferivo firmare la dimissione e tornare l'indomani e poichè il medico per la dimissione era in sala operatoria mi hanno detto di stare tranquilla e hanno permesso a Pietro di restarmii accanto anche l'ultima notte.
Ora devo scappare, ho l'incontro con la gine che mi seguiva, ma appena rientro vi riscrivo!
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 21 gen 2013, 17:47

Eccomi di nuovo. Un'ultima cosa ma importante per chi non lo sapesse: il Buzzi è una struttura pubblica, non privata, dunque tutto l'iter è gratuito, in quanto supportato dalla sanità nazionale.
Pregherei chiunque di voi abbia esperienze positive in altri ospedali italiani di condividerle, così che le donne che in futuro debbano affrontare tutto questo possano almeno scegliere di farlo in un luogo umano e accogliente. Ben vengano anche le testimonianze di chi invece non ha avuto questa fortuna, così che le strutture "bigotte" possano essere messe al bando! L'aborto terapeutico è considerato tale dalla legge italiana non solo perchè la vita extrauterina del feto è in grave pericolo ma anche perchè, conseguenzialmente a ciò, la psicologia materna (e anche quella paterna, aggiungerei) è considerata a rischio, pertanto abbiamo il diritto di pretendere che la nostra emotività sia compresa e trattata col massimo riguardo in quel momento.
Un abbraccio a tutte/i
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da Rouge88 » 22 gen 2013, 0:36

Carissima viviepit, ti rispondo anche quì per dirti che nonostante la mia storia, come sai, sia in parte diversa e io possa solo immaginare cosa significa prendere una decisone simile, per quanto costretta dalle circostanze, ho capito perfettamente l'intenzione con cui hai aperto questo topic. E' più o meno la stessa con cui io ho aperto quello sul parto prematuro: creare uno spazio dove al dolore con il tempo riesca a riaffacciarsi la speranza... dove trovare uno spazio in cui tutte noi, che abbiamo affrontato ciò che un genitore non dovrebbe affrontare mai possiamo ridarci insieme la forza per superarlo ed andare avanti.

eliduma, papy76, capisco che vi siate sentite leggermente ferite dalle parole di vivepit ma sono più che sicura che non fossero intese a giudicare.
Vi mando un abbraccio sincero e tutta la mia speranza che un giorno, dopo tutto il dolore, la disperazione, la stanchezza e la rassegnazione troviate una vostra serenità.
Gioele Sebastiano 29.11.2010 (24+1)-18.12.2010, la mia stella nel cielo.
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da Rouge88 » 22 gen 2013, 0:59

salmone, Serve forza anche per ammettere di non avere la forza di affrontare qualcosa. Non sottovalutarti.. affronta il percorso come senti sia giusto per te.
Un abbraccio :bacetto
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da fammagon » 22 gen 2013, 22:53

Eccomi, ti rispondo anche qui.
Nonostante l'aborto terapeutico sia un evento ed una scelta molto dolorosa, essere stata molto decisa nella scelta da intraprendere e completamente daccordo con tuo marito su ciò che ritenevate giusto per la vostra famiglia, sono premesse importanti perchè possiate riprendervi da questo evento e possiate metabolizzarlo in tempi relativamente brevi.
Se tenterai di nuovo una gravidanza puoi contare gratuitamente sul servizio del centro gravidanze a rischio che certamente vorrà seguirti durante le ecografie.
So bene che una gravidanza successiva ad una in cui si sono verificati problemi non si affronta serenamente... ma il tipo di problema riscontrato da Nicolas è dovuto al caso, ad un incidente "di percorso" e certamente non potrà ripetersi.
La tua testimonianza su come è stato seguito il tuo parto è molto importante perchè anche io ho letto quasi tutte esperienze negative, ti consiglio di postarlo anche sul forum ***************, da cui ti ho seguita.
Non ho più visto tue interazioni sul primo post che avevi aperto di là ed ho avuto l'intuizione di ritrovarti qui.

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da Rouge88 » 23 gen 2013, 14:22

fammagon, intervengo anche quì per chiederti un'infomazione.. ma questi centri per gravidanze a rischio di cosa si occupano per la precisione? Io li ho sentiti nominare solo in questi giorni da te e da un altra ragazza sul forum ma per esempio a me con questa nuova gravidanza non sono mai stai segnalati (non so neppure se ne esistano quì nelle vicinanze). Mi pare di capire, perdonami se sbaglio, che anche tu hai avuto un parto prematuro spontaneo come è successo a me, quindi potenzialmente anche io avrei potuto fruire dei loro servizi, giusto?
Mi domando se il mio ginecologo (vado a pagamento ma è ginecologo all'ospedale civile e riceve negli ambulatori dellìospedale) non me l'abbia detto perchè non esiste un centro quì vicino, perchè non lo ritiene necessario (anche se la gravidanza me l'ha sempre trattata come a rischio) o per negligenza.. anche se devo ammettere che quest'ultimo caso non mi sembra attribuibile a lui che è stato sempre molto diligente, preciso e molto chiaro per cui non mi sento proprio di lamentarmi per come si è comportato, anzi, mi ispira molta fiducia.
Solo sai, l'idea di magari poter avere avuto dei controlli in più o più specifici..
Anche se oramai è inutile parlare di se e di ma.. quel che è stato fatto fin ora è fatto e per fortuna sia io che il piccolo stiamo bene. Speriamo continui così :incrocini

Perdonate l'intrusione.. ma ho pensato che maggiori chiarimenti sui centri per gravidanze a rischio potrebbero essere utili a tutte..
Grazie :bacio
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da papy76 » 23 gen 2013, 15:14

Ciao VIPIEPIT, ti ho inviato un mp, mi fai sapere se lo hai ricevuto? Sono piuttosto impedita con queste cose.

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da fammagon » 23 gen 2013, 15:16

Io sono stata seguita nel centro gravidanze a rischio di Careggi (Firenze) durante la gravidanza gemellare perchè una delle gemelle aveva evidenti problemi, la sua sacca era difettosa e non poteva formarsi bene.
Si accorse la ginicologa dell'ospedale al controllo d :argh i routine delle 12 settimane, fu lei a fissarmi immediatamente la vis :argh ita e farmi la richiesta, se fossestato per il mio ginecologo a pagamento di allora le mie gemelle sarebbero belle che morte.
Dopo essere stata presa in carico da loro avevo visite ecografiche ogni 15gg, poi a 21 settimane la sacca difettosa si è rotta, perdevo liquido amniotico e mi hanno allettato nello stesso ospedale tenendosi pronti a ricevere le bambine nella TIN.
Ho partorito a 26 settimane, una delle gemelle ha una sindrome malformativa probabilmente dovuta alle condizioni penose in cui è dovuta crescere, non si escude una causa genetica, ma per questa sindrome non si conosce ancora in gene responsabile.
Sono stata seguita anche per la gravidanza successiva dallo stesso centro per verificare che anche questo bambino non avesse problemi.
Io credo che ogni provincia, o almeno ogni regione abbia un centro gravidanze a rischio, credo che tu possa informarti con un qualsiasi ginecologo della tua zona o in ostetricia.
In genere questi centri si trovano negli stessi ospedali dove hanno TIN che accolgono neonati a partire dalle 22 settimane eg.
Il servizio è gratuito ma serve la richiesta medica con la motovazione specificata, l'appuntamento si prende tramite cup o tramite il loro servizio di segreteria.

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da fammagon » 23 gen 2013, 15:22

ho dimenticato...
presso il centro gravidanze a rischio vengono effettuati anche controlli ecocardiografici sul bambino eseguiti da cardiologi, amniocentesi, villocentesi, consulenze genetiche.
In caso di esiti negativi si viene seguiti nell'iter per aborto terapeutico oppure al contrario si programma il parto in un ospedale adeguato.

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da Rouge88 » 23 gen 2013, 15:29

fammagon, da quello che mi dici sospetto che il medico nel mio caso non mi abbia detto di questa possibilità perchè di fatto Gioele era perfettamente sano e anche placenta e sacco erano perfettamente integri e funzionanti fino al parto.. è stato il mio utero a cedere anche se non è chiaro se dovuto ad un'incontineza fisiologica o ad una sopraggiunta infezione.. anche in questo caso non sono state riscontrate anomalie di nessn genere.. e anche l'utero si sta comportando bene nonostante pr sicurezza stia facendo cure antibiotiche e riposo forzato.
In ogni caso chiederò al ginecologo.
Ti ringrazio infinitamente per le informazioni e sono sicura saranno utilissime alle mamme di questo topic!
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 23 gen 2013, 15:59

Per Papy: ricevuto, grazie di cuore! :bacio
Per Fammagon e Rouge: forse i centri di cui parla Fammagon sono quelli indicati anche come centri di II livello, quelli in cui hanno un reparto che si chiama Materno-Fetale, come il Buzzi ad es. o la Mangiagalli a Milano. A me il gine del Buzzi quando gli ho chiesto se mi avrebbero potuto seguire per un'eventuale prossima gravidanza mi ha risposto: "signora, le auguro di no!" intendendo che lì ci si arriva in linea di massima quando si ha già un problema, ma di certo la diagnostica preventiva (bitest, tritest, villo, amnio ecc.) è più accurata e sicura e quella la si può andare ad eseguire lì anche senza rischi già dichiarati.
fammagon ha scritto: So bene che una gravidanza successiva ad una in cui si sono verificati problemi non si affronta serenamente...
Quanto alla mancata serenità cui faceva riferimento Fammagon, sapete è proprio questo che mi addolora sopra ogni cosa: essere stata privata di una gravidanza gioiosa, l'idea che la prossima volta io e mio marito saremo sicuramente cauti nel parlare al nostro bimbo, nell'accarezzarlo in pancia o nel chiamarlo per nome...ma mi da forza sapere che almeno ci hanno lasciato la gioia della genitorialità, una gravidanza dura nove mesi, la sofferenza legata alla condizione di Nicolas, se fosse nato, sarebbe durata molto, molto di più.

Ma sapete che siete il mio primo pensiero quando torno a casa e posso finalmente collegarmi? Pensavo di usufruire del servizio delle psicologhe, ma parlare con voi è molto molto meglio!

Vi saluto e come suggerisce Fammagon posto la mia esperienza al Buzzi anche su altro forum

Tanti tanti abbracci :cuore
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 24 gen 2013, 14:57

fammagon, hai sollevato una "bella" questione sull'altro Topic. Anche io mi chiedo cosa avrei fatto se solo avessi avuto più tempo per decidere, per provare a consultare altri ospedali, altri medici, ma poi mi rendo conto che io avrei fatto di tutto per provare a farlo nascere sano, che avrei voluto più tempo solo per sapere se davvero non c'era possibilità alcuna per lui di condurre una vita "Normale" e che se, al termine delle mie ricerche, mi avessero confermato la gravità del caso, avrei abortito ugualmente. Come ti ha ben spiegato papy76, anche io quando immagino Nicolas lo immagino un bimbo sano, di quelli che ti porti a casa due giorni dopo il parto. Se avessi portato avanti la gravidanza avrei dovuto affrontare forse un intervento in utero, di certo avrei partorito al Meyer di Firenze (che è specializzato tra le altre cose in casi di idrocefalia) e lì per chissà quanto tempo mio figlio sarebbe dovuto restare, operato d'urgenza appena nato. Ora sono a casa, io e mio marito ci siamo prenotati una serie di we romantici per coccolarci, la nostra vita è quella di sempre e tutto questo lo troviamo rassicurante. Si, è vano negarlo, forse questa scelta l'abbiamo fatta (parlo per il nostro personalissimo caso) più per noi che per lui. Finchè sono piccoli sono anche graziosi nelle loro disabilità, ma già alla medie (dove insegno io) la qualità della loro vita sociale diminuisce e continua a farlo in età adulta. Un bambino malato apre il cuore a chiunque, un adulto no (sempre che ci si arrivi all'età adulta). Insomma, questo è quello su cui abbiamo riflettuto io e mio marito nel prendere questa decisione, basata unicamente sul nostro modo di vedere la vita e di affrontarla.I dubbi e le paure resteranno sempre, ma il tempo, l'amore e perchè no, l'arrivo di un bimbo affievoliranno tutto... :coccola
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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da laura s » 24 gen 2013, 16:34

Graziosi nella loro disabilità?
Stupidi obiettori di coscienza?

Di solito leggo questa sezione e per rispetto non scrivo nulla, ma da cugina di un disabile e zia di un disabile e da medico ti prego di moderare i termini. Le parole nella nostra lingua hanno un significato. Io rispetto te e la tua storia, ma chiedo che tu rispetti il prossimo. Ad esempio non dando degli stupidi a un'intera categoria di miei colleghi che sicuramente non conosci ad uno ad uno. E che, come te, hanno una loro morale che merita rispetto. E questo commento sui disabili "graziosi" che aprono il cuore, come fossero dei cuccioli di cani in una gabbia, è veramente offensivo. Come anche quello sulla lagnosità nell'altro post. Rileggiti prima di inviare, grazie.
Io non ti piaccio? Eppure sei sempre a guardare e giudicare tutto ciò che faccio. Sai il dizionario come definisce una persona del genere? FAN

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Re: dopo l'aborto terapeutico: consigli e sostegno per ricominciare

Messaggio da viviepit » 24 gen 2013, 18:31

Hai ragione modero i termini: chiamo stupidi solo quelli che hanno fatto sentire le mie amiche e conoscenti delle carnefici, rispetto il lavoro di chi si mostra a sua volta rispettoso di una scelta simile (ma nelle storie che mi sono state raccontate o di cui ho letto in questo e in altri forum non ne ho per ora trovato traccia). Lavoro con i disabili da una vita, in palestra, collaborando con una psicoterapeuta dell'infanzia e a scuola e se parliamo di rispetto ho diritto di avere una mia opinione, formatasi sulla base di quello che ho visto fare, dire e pensare dalla gente comune rispetto alla realtà della disabilità in questi anni. Comunque, non ho scritto che i disabili graziosi aprono il cuore, ma che di fronte alla malattia il cuore si apre, e questo non lo trovo offensivo per nessuno. Ho seguito due anni mia madre in reparto di oncologia, ho conosciuto storie tutte molto toccanti, questo offende qualcuno? E, ribadisco, lagnosità ha un'accezione negativa che lamentela non possiede, io ho usato solo il secondo termine, non il primo.
l'amore, non il tempo, guarisce le ferite (Pit)

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