Sul discorso 'perché a lui? Perchè a me?' io credo siano giornate che capitano a tutte, ma non mi ci voglio fossilizzare troppo.
Credo che ci farebbe molto bene guardare oltre-confine, dove stanno emergendo approcci attenti anche alle potenzialità di questi ragazzi, perché concentrarsi solo sulle difficoltà secondo me non rende loro giustizia.
Faccio un esempio stupido (che però secondo me è significativo, credo di avere già citato l'episodio anche nel vecchio topic ma repetita iuvant, anche e soprattutto a me

Un paio di mesi fa siamo stati a pranzo dai miei suoceri. Lui era a tavola, e ha cominciato a chieder dopo un po' che pranzava "Wall-E" (ha un pupazzo che in quel periodo si portava spesso dietro). Io e il padre abbiamo iniziato a guardarlo così


In quel momento io e il padre ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che il suo sguardo obliquo gli aveva fatto vedere una cosa che noi non avremmo mai notato. Mi devo galvanizzare per questo? No, però credo sia importante che un genitore sappia vedere ANCHE questo. E cioè che le difficoltà dei nostri figli derivano in massima parte da un mondo che chiede loro di sforzarci a starci in una maniera che a loro non viene naturale per niente. Per cui chiaro, io come genitore mi sforzo di dargli gli strumenti per starci al meglio, valuto, lo seguo, lotto perché colmi al meglio le sue lacune, ma al tempo stesso imparo che lui sente diverso da me, che vede diverso da me, che probabilmente prova sentimenti in maniera diversa dalla mia. Trovo questa una grossa responsabilità, tenersi in bilico tra l'essere capaci di vedere le difficoltà che ci sono ma anche non sovraccaricare la loro esistenza di una condizione di inferiorità.
Oggi mi sono imbattuta su un blog in lingua inglese che a me è parsa la rivoluzione copernicana dello spettro... Autism and Empathy, e per una come me che aveva fatto dell'empatia il canale privilegiato di relazione con mio figlio è stato come scoprire un posto al mondo in cui sentirmi meno sola.

Verranno tradotti degli articoli su SpazioAsperger nelle prossime settimane, che se ritenete opportuno vi girerò. Giusto per guardare le cose, come dice la mia firma, in un modo diverso. Ogni tanto aiuta

