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PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Quando la cicogna non arriva la caccia si fa piu' serrata con l'aiuto anche della PMA
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ghost264
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ghost264 » 31 ago 2007, 15:09

infatti ripeto ( ma è italiano mi pare) io ho detto non sarei andata a votare. non che avrei votato no

perchè per me per chiunque era sbagliato il modo in cui era posto il referndum e quindi scorretto farlo

quei 4 punti tu li vedi unicamente sotto il profilo della pma e non è corretto. quei 4 punti avrebbero avuto conseguenze diverse e anche esterne alla pma ma se si pensa solo al proprio orticello.. ok le cose sono chiare
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ci610 » 31 ago 2007, 15:11

ghost264 ha scritto:
ci610 ha scritto:
ghost264 ha scritto:ahah aguard ano nho parole per la tua prosopopea e saccenza comunque... la gradualità è una cosa naturale perchè esiste un protocollo . se da legge eliminii la necessità della gradualità modifichi il protocollo in sè

ma saidue cose? ti sfiora il pensiero che uno possa aver euna idea diversa dalla tua?
ti sfiora l'ide ahc euno possa avere conoscenze eppure avere opinioni diverse?
ti sfiora l'idea che anche se io no ho ancora fatto inseminazione per altri motivi ( a te ignoti visto che no mi conosci) potrei conoscere altrettanto bene di chi la fa ?
oper te io potrei essere perfino un medico che la fa che ne sai? non lo sono sia chiaro ma non supporre che le tue idee abbiano valore assoluto e sia verità assoluta. e chi la pensa diversamente sia per ignoranza.
ripeto.. buon rispetto e buona continuazione

per me puoi essere qualunque cosa
e anche io posso essere qualunque cosa
e la puoi pensare come vuoi, mica sto cercando di convincerti?
anche io posso pensarla come voglio, però. e posso scrivere la mia opinione

la gradualità nell'approccio pma c'era anche prima della legge, non c'entra nulla il protocollo
opinioini non giudizi: le tue parole sono state accusatorie e denigratorie ( oltre che sbagliate) quindi scorrette.
dire che io no nero informata
dire che io mene sono fregata
dire che io no nho avuto senso civico

queste sono denigrazioni e falsità no nopinioni

opinione è ( non condivisa assolutamente) che solo chi fa un percorso di pma ha capacità di discernita e di conoscenza di cosa è un embrione

io ho detto solo che non eri ben informata, e continuo a dirlo, se tu continui a ripetere che volevi delle proposte alternative alla legge
oltre che, come ti ha già ricordato maya, i referendum in italia per legge possono essere solo abrogativi, quindi, anche volendo, non ti potevano proporre nulla di alternativo

che sei menefreghista o non hai senso civico, non l'ho detto
era un discorso generale, non riferito a te, tu lo hai visto così


e cmq, in questo post si parla di problemi etici circa l'ulilizzo della pma
non ho ancora capito cosa c'entri il referendum, oramai è acqua passata
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ghost264 » 31 ago 2007, 15:14

ah già ora è o.t. eheheh :ahah :ahah :ahah
buona giornata ( sinceramente) a tutte
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ci610 » 31 ago 2007, 15:16

ghost264 ha scritto:infatti ripeto ( ma è italiano mi pare) io ho detto non sarei andata a votare. non che avrei votato no

perchè per me per chiunque era sbagliato il modo in cui era posto il referndum e quindi scorretto farlo

quei 4 punti tu li vedi unicamente sotto il profilo della pma e non è corretto. quei 4 punti avrebbero avuto conseguenze diverse e anche esterne alla pma ma se si pensa solo al proprio orticello.. ok le cose sono chiare
non andare a votare sarebbe stato peggio di andare a votare no
altre conseguenze esterne alla pma io non ne vedo, ah, forse potevano fare in italia la ricerca che fanno nel resto d'europa o in america, ma vabbè, i ricercatori italiani si trasferiscono, non è un problema
la ricerca va avanti, per fortuna non si ferma solo perchè in italia non la vogliamo
farmi congelare i miei embrioni, consentirmi di fare una diagnosi preimpianto, permettermi di fare la fecondazione eterologa, tutto questo avrebbe avuto conseguenze solo su di me, sui miei figli, sulla mia famiglia
su nessun altro
e con questo chiudo, e continuo a pensare al mio orticello
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da Maya70 » 31 ago 2007, 15:16

Tarcisia ha scritto:Cerco di essere più chiara... Su alcuni argomenti non può decidere una minoranza di elettori. Il fatto che la gente se ne freghi dei referendum è una cosa GRAVISSIMA... ma purtroppo non può una piccola rappresentanza della comunità assumersi la responsabilità di decidere per tutti... In fondo ormai l'astensione viene intesa (E BADATE CHE LA TROVO UNA COSA VERAMENTE SBAGLIATA) come un'espressione di voto.... quindi... non la si può ignorare
Non sono d'accordo! Molte persone sfruttano il quorum per boicottare il referendum, non per menefreghismo. Il quorum istiga all'astensionismo, ti spiego perchè con un esempio.
Supponiamo che si raccolgano le firme per abolire la legge 194, quella sull'aborto (in realtà non si può perchè è già stato fatto un referendum in questo senso, ma è solo per fare un esempio chiaro).
Io sono favorevole a questa legge e la ritengo importantissima per la nostra società, non vorrei mai che venisse abrogata. Supponiamo quindi che venga proposto questo referendum, io cosa farei? Andrei a votare, contribuendo al raggiungimento del quorum e quindi correndo il rischio che la legge venga abrogata nel caso vincano i sì, o non andrei a votare sperando nel non raggiungimento del quorum?
Nonostante la cosa mi ripugni io non andrei a votare, perchè in questo modo avrei molte più probabilità di "vincere" (cioè ottenere che la legge non venga abrogata) di quante ne avrei andando a votare.
Siccome per me è importantissimo salvaguardare questa legge utilizzerei un mezzo scorretto (l'astensionismo) per ottenere un fine per me corretto (la salvaguardia della legge sull'aborto).
Se invece non ci fosse il quorum sarei costretta ad andare a votare, sperando che la maggioranza degli italiani la pensi come me e voti contro l'abrogazione: questa è democrazia!!!!
Il quorum incentiva l'astensionismo, lo capisci? La scelta di non votare spesso non è una scelta di menefreghismo, nel caso del referendum è una scelta fatta consapevolmente per boicottare il quesito!
Se non ci fosse stato il quorum tutti quelli che non hanno votato "per salvaguardare l'embrione" o "perchè lo ha detto la Chiesa" sarebbero stati costretti ad andare a votare per dare forza alla loro opinione, al loro credo.
Ogni volta che c'è un quesito referendario abrogativo il fronte del no istiga all'astensionismo perchè è il modo più facile di vincere! Sono i politici stessi a istigare all'astensionismo, è un'assurdità!!!
Non dicono "andate e votate no" dicono "non andate a votare, così il referendum non è valido e la legge non verrà abrogata". E' sbagliato, è incivile, ma è il quorum che permette ciò, se non ci fosse saremmo tutti costretti ad andare a votare per far valere il nostro punto di vista, non è vero che una minoranza deciderebbe per tutti.
Cosa credi, se non ci fosse stato il quorum, la Chiesa cosa avrebbe potuto dire? Avrebbe detto "andate a votare no". I partiti contrari avrebbero detto "andate a votare no". Il fronte del no avrebbe dovuto votare, non avrebbe potuto astenersi, perchè astenendosi, non essendoci il quorum, avrebbero permesso al fronte del sì di vincere.
Mi sono spiegata?
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da brandoit » 31 ago 2007, 15:26

Scusate, vorrei esprimere il mio punto di vista sulla questione:
Per quanto riguarda il referendum trovo che sia molto riduttivo esprimere dei sì o dei no su una legge molto complessa com'è la legge 40. Come tutte le leggi ovviamente non è perfetta, ed è anche contraddittoria con altre leggi vigenti, indubbiamente andrebbe cambiata visto che non soddisfa nessuno dei due schieramenti, ma le modifiche dovrebbero essere frutto di una discussione seria ed aperta da parte di entrambi gli schieramenti, senza preconcetti (cosa praticamente impossibile su argomenti simili ! specie se a parlarne sono i politici). Ricordiamoci che comunque, vista la grande distanza delle posizioni, si può giungere solo ad una soluzione di compromesso che non sarà soddisfacente per nessuno !!
Per quanto riguarda la PMA, non tutti quelli che vi ricorrono la pensano allo stesso modo in tema di embrioni, eterologa e co. ma non per questo hanno un minor desiderio di maternità.
Secondo me ci vuole rispetto per tutte le posizioni, a prescindere che si sia d'accordo o meno, perchè ognuno ha la sua storia e la sua coscienza. Partendo da queste basi si può giungere a un costruttivo scambio di opinioni che arrichisce tutti gli interlocutori.
PS: non sto parlando in astratto, io ci sono dentro da un bel po' nella PMA (come paziente, o meglio molto impaziente !, s'intende !)
:bacio
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ci610 » 31 ago 2007, 15:30

io penso semplicemente che una legge che interviene nel campo medico deve fare di tutto per salvaguardare la salute di chi si sottopone a queste terapia
e questa legge non lo fa!
questo è anticostituzionale, oltre che incivile

e ancora non arrivo a comprendere perchè debba esserci un a legge che deve limitare la mia libertà di scelta su un tema tanto personale e delicato
per fare un esempio, chi è contrario alla selezione preimpianto, allora non vi si sottoponga
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da Maya70 » 31 ago 2007, 15:43

Ghost, avevo capito che ti sei astenuta, io contesto che tu dica che i quesiti erano formulati male e poco chiari, tutti i quesiti referendari se li leggi nudi e crudi non ci si capisce na mazza. Ma le conseguenze dell'abrogazione di queti punti non sono affato fumose, sono chiarissime.

Alla domanda sui problemi etici legati alla "carta dei diritti dell'embrione" (che, continuo a ricordarlo non è una legge e non ha nemmeno lo stesso valore della carta dei diritti dell'uomo che è invece internazionalmente riconosciuta) ti ho risposto, dicendoti che eliminando l'articolo 1 si elimina l'equiparazione embrione=persona. Quindi la legge non sarebbe stata affato contraddittoria, sarebbe prevalso il diritto della presona su quello dell'embrione, così come è del resto in tutto il resto dei paesi che hanno normative in merito (negli altri paesi europei e negli USA gli embrioni si possono congelare, utilizzare per la ricerca ecc,).
La gradualità degli interventi esiste in tutti i centri PMA, ciò che è sbagliato in questo caso è che è imposta a tutti: per esempio se il problema è dell'uomo che ha pochissimi spermatozoi e di bassa qualità che senso ha fare la IUI? Meglio passare direttamente a tecniche più complesse, e questo invece la legge non lo permetterebbe.

Ci, io sto continuando a parlare di referendum e quorum perchè lo spunto era stato dato da boxerone all'inizio di questo post...se sto andando troppo OT dimmelo!
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da brandoit » 31 ago 2007, 15:45

ci610 ha scritto:e ancora non arrivo a comprendere perchè debba esserci un a legge che deve limitare la mia libertà di scelta su un tema tanto personale e delicato
Perchè la tua libertà finisce dove comincia quella di qualcun'altro, e c'è un certo numero di persone che pensa che l'embrione sia quel qualcun'altro, è solo una questione di opinioni !
E' PIU' FACILE CHE UN CAMMELLO PASSI ATTRAVERSO LA CRUNA DI UN AGO CHE UNO SPERMATOZOO PASSI ATTRAVERSO LE MIE TUBE ! DI RADO PENSIAMO A CIO' CHE ABBIAMO, MA DI CONTINUO A CIO' CHE CI MANCA

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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ci610 » 31 ago 2007, 15:52

brandoit ha scritto:
ci610 ha scritto:e ancora non arrivo a comprendere perchè debba esserci un a legge che deve limitare la mia libertà di scelta su un tema tanto personale e delicato
Perchè la tua libertà finisce dove comincia quella di qualcun'altro, e c'è un certo numero di persone che pensa che l'embrione sia quel qualcun'altro, è solo una questione di opinioni !
si, ok, l'ho capito, è questo il motivo per cui il referendum è fallito
ma pensi che per chi sis sottopone alla pma quell'embrione non è già un figlio?
pensi che non si sia intenzionati a tutelarlo?
io davvero, certe cose proprio non le capisco
non posso fare la diagnosi preimpianto, ma poi posso abortire qualche mese dopo, ma che mi significa questa legge?
che senso ha?
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ci610 » 31 ago 2007, 15:53

Maya70 ha scritto:Ghost, avevo capito che ti sei astenuta, io contesto che tu dica che i quesiti erano formulati male e poco chiari, tutti i quesiti referendari se li leggi nudi e crudi non ci si capisce na mazza. Ma le conseguenze dell'abrogazione di queti punti non sono affato fumose, sono chiarissime.

Alla domanda sui problemi etici legati alla "carta dei diritti dell'embrione" (che, continuo a ricordarlo non è una legge e non ha nemmeno lo stesso valore della carta dei diritti dell'uomo che è invece internazionalmente riconosciuta) ti ho risposto, dicendoti che eliminando l'articolo 1 si elimina l'equiparazione embrione=persona. Quindi la legge non sarebbe stata affato contraddittoria, sarebbe prevalso il diritto della presona su quello dell'embrione, così come è del resto in tutto il resto dei paesi che hanno normative in merito (negli altri paesi europei e negli USA gli embrioni si possono congelare, utilizzare per la ricerca ecc,).
La gradualità degli interventi esiste in tutti i centri PMA, ciò che è sbagliato in questo caso è che è imposta a tutti: per esempio se il problema è dell'uomo che ha pochissimi spermatozoi e di bassa qualità che senso ha fare la IUI? Meglio passare direttamente a tecniche più complesse, e questo invece la legge non lo permetterebbe.

Ci, io sto continuando a parlare di referendum e quorum perchè lo spunto era stato dato da boxerone all'inizio di questo post...se sto andando troppo OT dimmelo!

nessun problema maya, pure io sto continuando a parlarne :hi hi hi hi
ma la devo smettere perchè mi sale il sangue al cervello :pistole
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da Maya70 » 31 ago 2007, 15:55

Il punto focale di questa legge 40 è il fatto che venga stabilito che l'embrione ha gli stessi diritti di una persona: da questo punto discendono tutti gli altri, cioè che non si possono crioconservare gli embrioni, che tutti gli embrioni prodotti devono essere impiantati, che non possono essere utilizzati per la ricerca scientifica, che non si può fare la selezione preimpianto e via dicendo.
Ma questa equiparazione embrione=persona nasce da una precisa visione della vita (quella cristiana cattolica) che quindi viene imposta all'Italia intera. E' questo che è sbagliato e ingiusto.
E' stato imposto a tutto il popolo italiano un dogma di fede che è divetato legge dello stato. Assurdo.
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da Maya70 » 31 ago 2007, 16:01

ci610 ha scritto:ma la devo smettere perchè mi sale il sangue al cervello :pistole
Mi sa che anch'io devo smettere...rischio di partorire prima del tempo! :hi hi hi hi

(a proposito, non so se hai letto le mie congratulazioni sul vecchio forum, volevo dirti che la notizia della tua gravidanza mi ha dato una gioia immensa :bacio )
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ci610 » 31 ago 2007, 16:06

Maya70 ha scritto:
ci610 ha scritto:ma la devo smettere perchè mi sale il sangue al cervello :pistole
Mi sa che anch'io devo smettere...rischio di partorire prima del tempo! :hi hi hi hi

(a proposito, non so se hai letto le mie congratulazioni sul vecchio forum, volevo dirti che la notizia della tua gravidanza mi ha dato una gioia immensa :bacio )
si, ho letto, ma non ho fatto in tempo a rispondere
e sono morta dalle risate per quel tuo intervento :ahah

grazie :bacio
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ghost264 » 31 ago 2007, 16:39

Maya70 ha scritto:Il punto focale di questa legge 40 è il fatto che venga stabilito che l'embrione ha gli stessi diritti di una persona: da questo punto discendono tutti gli altri, cioè che non si possono crioconservare gli embrioni, che tutti gli embrioni prodotti devono essere impiantati, che non possono essere utilizzati per la ricerca scientifica, che non si può fare la selezione preimpianto e via dicendo.
Ma questa equiparazione embrione=persona nasce da una precisa visione della vita (quella cristiana cattolica) che quindi viene imposta all'Italia intera. E' questo che è sbagliato e ingiusto.
E' stato imposto a tutto il popolo italiano un dogma di fede che è divetato legge dello stato. Assurdo.

come volevasi dimostrare e com eho detto nel primissimo mio post


questo dubbio sulla natura dell'embrione è un concetto che è caro anceh a milioni di scienziati. ma siccome lo ha detto la Chiesa anceh è solo un problema religioso. Questo è assurdo e non mi sta bene. Fuorviare le notizie scientifiche.

Inoltre ripeto: il problema del referendum non riguardava unicamente la pma ma l'abrogazione di queste norme dava altre conseguenze su cui si sarebbe dovuto legiferare
La problematica di che natura è l'embrione non può essere circosscritta unicamente verso chi fa o meno la pma!
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da frangela » 31 ago 2007, 17:10

siccome io sono ignorante
ghost, mi puoi spiegare in quali paesi vigono leggi sulla procreazione assistita che seguano questa carta dei diritti dell'embrione, di cui io, siccome sono ignorante, non avevo mai sentito parlare
plis
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da Maya70 » 31 ago 2007, 17:17

Sarà anche un concetto che è caro a milioni di scienziati, ma perchè solo in Italia è prevalsa quest'ottica mentre in tutti gli altri paesi che hanno legiferato in merito è prevalsa l'ottica opposta (e cioè che l'embrione non ha pari diritti della persona)?

Fuorviare le notizie scientifiche...mah...cosa vorresti dire, che la comunità scientifica è tutta d'accordo che l'embrione sia equiparabile ad una persona? Non è vero, anzi quelli che la pensano così sono una minoranza.

Come diceva Ci, il fatto è che avendo imposto questo principio si limita la libertà di scelta di chi in quel principio non crede, invece se si scegliesse il pricipio che l'embrione non è ancora una persona, chi invece pensa che lo sia ha tutta la libertà di agire senza andare contro ai propri convincimenti (quindi decidendo per es di non congelare i propri embrioni o di non fare l'analisi preimpianto).
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ghost264 » 31 ago 2007, 17:30

il punto sta qui. la cedu non è chiar ain merito e ogni volta che c'è una quesitone in merito si fanno sentenze diverse e strasburgo solitamente dice " se la sbrighi il singolo paese" . QUesto non implica il fatto che ci sia una decisione in merito ma che non c'è.
Negli usa nelal dichiarazione dei diritti umani è citato chiaramente l'emrbione
nella cedu no e ogni volta ci si rifà con sospetto all'art. 2 e 8 e ogni volta è una sentenza diversa dando appunto responsabilità al singolo paese


IO non ho detto che tutti gli scienziati la pensino uguale ho proprio detto che la discussione in merito è aperta da anni e quindi ANCHE SCIENZIATI e non solo la chiesa ha una opinione in meritoprecisa


se poi vogliamo tornare al dicorso Chiesa sia chiara una cosa........ le analisi preimpianto ( solo le analisi nola scelta in merito ovviamente) le ammette eccome. NOn ammette ( coem cattolici ovviamente) di scegliere poi di non impiantarli ma questo è un altro paio di maniche che coinvolgono unicamente i cattolici

mentre il discorso embrione vita sì e vita no è una problematiche che coinvolge qualunque persona al dilà del proprio credo e finchè non vi è una risposta in merito chiara non si può pretendere che le opinioni personali siano tutte liberamente attuate

mi spiego: tu hai una risposta scientifica: embrione non è vita ok.... da lì in poi c'è il pensiero personale ( per me comuqnue lo è o non lo è ) e quindi la scelta è personale

la scienza non da una risposta: la vita inizia............. bhè si però........... dipende in che senso... però anche gli altri......... etc ( e su questo intendevo appunto , anche se più seriamente ovviamente hehehe ) la disquisizione scientifica in merito all'embrione
finchè questa risposta non è chiara l'embrione non può essere parimenti considerato o vita si o vita no........ se è vita è una cosa senon lo è è un'altra e le opinioni personali in merito non hanno pari valori

e questo anche per chi accetta o è a favore dela legge sull'aborto in quanto, la legge sull'aborto ( la legge non come alcuni la appilcano sia chiaro) non è della serie" ah si non lo vuoi ok abortisci, ma è una possibilità data solo in alcuni casi, a fatto avvenuto e dopo un certo iter psicologico obbligatorio dove comuqnue lo stato sarebbe obbligato a fornirti tutte quelle possibilità di scelta affinchè il nascituro nasca


per questo la discussione non può essere ristretta al discorso religioso nè tanto meno personale

è un discorso scientifico = ovvero che gli scienziati provino a dare una vera e univoca risposta
è un discorso politico= che strasburgo non faccia la gnorri ogni volta demandando al singolo paese tranne quando si trova sul tavolo qualche appello alla corte
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da Maya70 » 31 ago 2007, 17:34

frangela, effettivamente se si digita su google "carta dei diritti dell'embrione" non si trova niente...

Invece ho trovato questo interessante articolo sullo statuto dell'embrione: http://www.lions-pomigliano.it/Bioetica ... brione.htm
che come ho detto io fa una chiara distinzione tra tesi cattolica e tesi laica:

Tesi laica:

secondo il pensiero laico, pertanto, lo "status di persona" dev’essere riservato al concepito dallo stato di embrione in poi. Ciò non significa, però, che il pre-embrione debba essere considerato pura materia biologica, ma si ritiene che su di esso si possano condurre ricerche, purché affidate a persone di chiara rettitudine morale e che queste ricerche siano finalizzate al progresso delle conoscenze mediche e biologiche e conseguentemente ad un miglior trattamento delle malattie (vedi terapia genica prenatale).

Questa tesi è stata oggetto della "Dichiarazione sull’embrione" promossa e firmata da eminenti scienziati tra cui il premio Nobel Rita Levi Montalcini. Il testo di tale dichiarazione recita così: "Il problema dello statuto dell’embrione umano e del rispetto ad esso dovuto, è uno dei problemi centrali e più controversi della bioetica contemporanea. Per evitare alcune delle ricorrenti confusioni in materia, noi sottoscritti riteniamo di dover affermare che quello relativo all’inizio di una "persona" come quello della sua fine, sia un problema filosofico e concettuale, che dev’essere risolto tenendo opportunamente conto delle migliori conoscenze scientifiche disponibili ed adeguandosi ad esse. In questo senso, in quanto scienziati ed operatori del settore, noi affermiamo che le recenti conoscenze relative alla totipotenzialità dello zigote e dell’evoluzione, unita ad altre considerazioni, portano a dire che "prima" del 14° giorno dalla fecondazione è da escludersi che l’embrione abbia "vita personale" o sia "persona". Non è nostro compito stabilire con precisione quando ciò avvenga, ma certamente non avviene al momento della fecondazione, bensì in un momento successivo ad essa. Da questo, tuttavia, non consegue che allo "embrione" non sia dovuto alcun rispetto, prima del 14° giorno, ma ribadiamo che questo è un problema di ordine diverso dal precedente, che dev’essere risolto in base al senso di responsabilità dei ricercatori e in base ad opportuni indirizzi legislativi."

Tale tesi viene condivisa anche da scienziati e ricercatori di ispirazione cattolica. In Francia un gruppo di cattolici ha recentemente pubblicato un libro (Aux debuts de la vie. Des Catholiques prennent position – 1990) proprio su questo tema. Secondo questo testo, si dovrebbero distinguere, dopo la fecondazione, quattro stadi diversi:

1°) il periodo che va dalla fecondazione allo stadio di 8 cellule; in questa fase l’uovo vive totalmente delle riserve materne e il genoma paterno non interviene o interviene pochissimo. Nulla consente, dunque, di chiamare quest’uovo embrione.

2°) il periodo in cui la massa cellulare si trasforma in blastocisti con uno strato esterno, trofoblasto, che dà luogo agli annessi embrionali ed uno strato interno, bottone embrionario, che darà luogo all’essere vivente. (5° giorno dalla fecondazione). Anche in questo periodo al bottone embrionario non si può attribuire il carattere di embrione, in quanto le cellule che lo costituiscono sono totipotenti ed indifferenziate.

3°) il periodo di preparazione all’impianto (6° giorno dalla fecondazione) in cui l’uovo incomincia ad inviare segnali alla madre, ed il trofoblasto prolifera attivamente, penetrando nella mucosa uterina, mentre le cellule del bottone embrionario restano quasi del tutto "quiescenti".

4°) il periodo post impianto dal 6° al 14° giorno, in cui si differenziano progressivamente i tessuti primitivi ed iniziano a delinearsi le strutture organiche del nuovo essere.

Al quesito su come deve comportarsi il ricercatore di fronte al prodotto del concepimento nei diversi stadi, gli autori, ripeto di estrazione culturale cattolica, rispondono che, ai fini di un impiego per la ricerca scientifica, tra i primi due stadi e i gameti umani non ci dovrebbero essere differenze; quindi sì all’impiego per la ricerca, se questa è effettuata da persone competenti ed in strutture adeguate. Sì anche alla terza fase, mentre il quarto periodo non sembra adatto a ricerche di qualche utilità biologica o clinica.

Analogo orientamento è stato espresso anche da esponenti del mondo cattolico clericale. E’ il caso di un sacerdote cattolico australiano, padre Norman Ford, il quale in una sua recente pubblicazione "Quando comincio io", asserisce che il confine tra il pre-embrione e l’embrione vero e proprio è la comparsa della stria primitiva al 14° giorno. Per Ford, la comparsa della stria primitiva indica che un solo embrione (e un solo essere umano) si è formato ed ha iniziato ad esistere.

Anche il gesuita Richard A. Mc. Cormick, professore di etica cristiana al dipartimento di teologia dell’università di Notre Dame, sostiene: "In questo mio saggio io sostengo che lo status morale – e più in particolare la controversa questione dello status di persona – è legata al conseguimento della <individualità> evolutiva in quanto matrice dell’individuo singolo. La mia posizione è in contrasto con la tesi secondo cui l’embrione conseguirebbe lo status di persona in uno stadio precedente, ossia quando raggiunge l’unicità genetica. Io sostengo che un embrione possegga uno status diverso dal pre-embrione anche se possiamo scegliere di trattarlo allo stesso modo." Lo stesso autore riconosce che la questione dello status morale dell’embrione non è un problema di competenza della scienza, ma un problema filosofico, al quale la scienza può dare un contributo. All’uopo cita il Dettame della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), 1974, pag. 437 n° 19, in cui, nella dichiarazione sull’aborto procurato, si riconosce che il problema "persona-embrione" è "una questione filosofica", nonché un altro documento cattolico, il Donum Vitae, (CDF), 1987, in cui si osserva che le conclusioni della scienza forniscono una: "preziosa indicazione per la deliberazione della ragione sullo status di persona".

L’autore conclude il suo libro facendo due proposte: una morale e una pratica; nella prima osserva come, se è vero che l’embrione non è ancora persona e la probabilità statistica che lo diventi sia piuttosto limitata, in via di principio non è possibile escludere la liceità degli esperimenti non terapeutici aventi come oggetto il pre-embrione. Tuttavia in considerazione che questi ha delle potenzialità intrinseche di diventare persona, cioè può essere considerato una persona "in divenire", ritiene che il pre-embrione possa essere trattato come una persona e non come mero materiale biologico, ma che tale dovere si configura solo come un obbligo "prima facie", sia pure forte. La proposta pratica è di tipo procedurale e tenuto conto del carattere controverso della questione, qualsiasi eccezione al dovere prima facie di trattare l’embrione come persona, deve obbedire a criteri stabiliti a livello nazionale.

L’autore, da Gesuita, si rende conto che la sua posizione è in antitesi con quella sostenuta dalla morale cattolica e conclude dicendo: "Discostarsi dall’insegnamento ufficiale della Chiesa non significa essere necessariamente in errore.".

Tesi cattolica:

Nettamente opposta è la tesi sostenuta dalla cultura cattolica; questa ritiene che si debba all’embrione la qualifica di "persona" fin dal momento della fecondazione, in quanto con essa si costituisce un unico genoma, quello dello zigote, il quale ha già in sé l’intero "progetto-programma" che, attraverso fasi biologiche successive ma non indipendenti tra loro, in un continuum evolutivo, è capace, se non intervengono fattori esterni, di dar luogo ad un nuovo individuo animato. Quindi per il pensiero cattolico, il concetto di persona, a prescindere da ogni considerazione filosofica, s’identifica con l’unità genetica presente fin dalla nascita.

Il concetto dell’animazione è antico e ha sempre impegnato i Padri della Chiesa. Tertulliano, per spiegare il peccato originale, sosteneva che l’anima fosse trasmessa insieme al corpo dai genitori (il cosiddetto traducianesimo). Successivamente alcuni Padri della Chiesa sostennero che l'’animazione, infusa direttamente da Dio, si verificasse in un secondo tempo, intorno al trenta-quarantesimo giorno dal concepimento, in analogia con le prescrizioni bibliche sulla purificazione della donna dopo il parto. Per secoli, fino al 1869, tra i teologi c’è stato un vigoroso dibattito tra feto animato e non animato. La distinzione era legata, in larga misura, alla natura delle penalità canoniche in cui s’incorreva in caso d’interruzione della gravidanza.

Nel 1869 Pio IX eliminò ogni riferimento temporale inerente il momento dell’animazione, con la conseguenza che ogni aborto, anche praticato nelle fasi precocissime della gravidanza, veniva punito con la scomunica.

Questo concetto dell’embrione come persona fin dal momento del concepimento, è stato ripetutamente espresso da:

1°) il Concilio Vaticano II: "La vita dev’essere tutelata con la massima cura fin dal momento del concepimento".

2°) la Carta dei Diritti della famiglia: "La vita umana dev’essere tutelata e rispettata fin dal momento del concepimento".

3°) Giovanni Paolo II ad un gruppo di scienziati: "Io condanno nel modo più esplicito e formale ogni manipolazione sperimentale dell’embrione umano, giacché l’essere umano, dal concepimento alla morte, non può essere sfruttato.".

4°) La Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF), la quale va oltre le affermazioni di cui prima, affermando che: "Dal punto di vista morale, questo è certo: anche se ci fosse un dubbio concernente il fatto che il frutto del concepimento sia già una persona umana, è oggettivamente un grave peccato osare di assumersi il rischio di un omicidio".

A tal riguardo riporta l’aneddoto del cacciatore: quando un cacciatore vede muoversi qualcosa dietro una siepe, nel dubbio se si tratti di una selvaggina o di un uomo, egli ha l’obbligo certo di non sparare. Non solo, ma la stessa Congregazione della Fede va oltre, affermando che, finché la scienza non dimostrerà con certezza che il pre-embrione non è persona umana, bisogna trattare quest’ultimo come se lo fosse.

Recentemente, il Comitato nazionale per la Bioetica, presieduto del prof. D’Agostino, è pervenuto unanimemente a "riconoscere il dovere morale di trattare l’embrione umano, sin dalla fecondazione, secondo i criteri di rispetto e tutela che si devono adottare nei confronti degli individui umani, cui si attribuisce comunemente la caratteristica di persona, e ciò a prescindere dal fatto che all’embrione venga attribuito, sin dall’inizio, con certezza, la caratteristica di persona nel suo senso tecnicamente filosofico, oppure che tale caratteristica sia ritenuta attribuibile soltanto con un elevato grado di plausibilità, oppure che si preferisca non utilizzare il concetto tecnico di persona e riferirsi soltanto a quell’appartenenza alla specie umana, che non può essere contestata all’embrione sin dai primi istanti e non subisce alterazioni durante il suo successivo sviluppo."

Per la precisione il Comitato ha decretato come moralmente illeciti:

a) la produzione di embrioni a fini sperimentali, commerciali o industriali;

b) la generazione multipla di esseri umani geneticamente identici mediante fissione gemellare o clonazione;

c) la creazione di chimere;

d) la produzione d’ibridi uomo-animale;

e) il trasferimento di embrioni umani in utero animale o viceversa.

Lo stesso Comitato ha ritenuto moralmente leciti:

a) eventuali interventi terapeutici in fase sperimentale su embrioni, quando siano finalizzati alla salvaguardia della vita e della salute dei medesimi;

b) sperimentazioni su embrioni morti ottenuti da aborti.

La liceità morale si estende ad alcuni casi ben precisi, ossia:

c) la produzione di embrioni a fini procreativi;

d) la decisione di non impiantare embrioni nel caso in cui, a seguito di diagnosi pre-impianto, questi risultino affetti da gravi malformazioni o patologie genetiche;

e) l’utilizzazione per scopi sperimentali o terapeutici di embrioni freschi o congelati che siano biologicamente inadatti all’impianto.

Come si evince, le due correnti di pensiero sono su posizioni antitetiche. Sarebbe auspicabile che esse trovassero un punto d’incontro, perché con Croce dobbiamo dire: "Se non posso non considerarmi cristiano, non posso nemmeno non dirmi moderno".
Maya70, Anika (09/11/2004) & Raya (19/11/2007)

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ghost264
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Re: PMA ed etica (nasce da: Problemi etici superati)

Messaggio da ghost264 » 31 ago 2007, 17:43

se per questo ancora più di parte puoi leggerti qui http://www.sostieneproudhon.net/dblog/a ... rticolo=34

ma appunto è una quesitone di parte perchè come questo stesso sotiene ( ed è appunto di parte) secondo lui è meglio che l'individuo decida lui al posto delal scienza quando inizia la vita


ed il discorso del sistema nervoso centrale = vita è si nazista e molto pericoloso.
se volete vi presento almeno 25 ragazzi con cui lavoro il cui sistema nervoso centrale è a dir poco un eufemismo...........e ppure vi assicuro che sono vivi e vegeti
Avanza sulla scia dell'arcobaleno, avanza sulla scia di una canzone, e tutto sarà bello per te.
C'è una strada fuori da ogni oscura foschia, oltre la traccia dell'arcobaleno.

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