Lipari - EOLIE -

[hamilton]

R2, e' a Stromboli e leggi qui che bellissima storia:
http://nomadistanziali.com/2009/04/26/u ... n-vulcano/" onclick="window.open(this.href);return false;
Noi la cercheremo, anche noi abbiamo voglia di andarla a trovare sull'isola.

[hamilton]

Buone vacanze, Giorgio le ricorderà per mesi, ne sono certa.

Grazie , grazie, grazie!

[hamilton]

UN VIAGGIO LUNGO QUANTO L'AMERICA. ANZI, DI PIU'!

"Signori e signori dalla cabina e' il comandante Alessandra XXX che vi da il benvenuto a bordo..."
Non so perche' ma il mio primo istinto e' quello di prendere il bagaglio a mano e di scendere : il mio risaputo maschilismo, o forse l'ancestrale certezza che certi mestieri siano appannaggio solo dei maschi mi sta giocando un brutto scherzo.
Panico.
Acchiappo la mano ai miei uomini e mentalmente mi auguro che vada tutto bene.
E in effetti si vola lisci come l'olio, sopra un bellissimo cielo macchiato solo da qualche nuvoletta bianca, io e il bambino tiriamo fuori le carte dei Pokemon e il tempo vola.
Solo al momento dell'atterraggio, a Catania, mi accorgo che la bravissima pilota-femmina ci ha portati giu' con un quarto d'ora di ritardo.
Nulla d'importante se non che' questa volta il quarto d'ora accademico non possiamo proprio permettercelo: il traghetto parte da Milazzo alle 18:30 e noi, tra una cosa e l'altra siamo fuori dall'aeroporto alle 17:15
E' una vera e propria corsa contro il tempo, la pandina che abbiamo noleggiato sfila a 140 km. all'ora sulla Catania Messina, mio marito concentrato alla guida, io come al solito impreco (e prego) la sorte.
Siamo quasi eccezionali : il traghetto ci parte sotto il naso, arriviamo con 10 minuti di ritardo, sufficienti a farcelo perdere.
Gio nel frattempo lo vedo insolitamente tranquillo, mi dice di stare male, tiro fuori il termometro dalla valigia, ha 38 di febbre .
Siamo trafelati, confusi e arrabbiati, decidiamo in quattro e quattr'otto di cercare un volo per tornare a casa.
Ma aerei disponibili il giorno dopo non ce ne sono, e Gio e' davvero provato, stanco, sporco, ha voglia di rilassarsi, io e mio marito ci guardiamo negli occhi e all'unisono diciamo: l'hotel che abbiamo visto appena arrivati.....
L'hotel la Bussola di Milazzo, compie il miracolo , ci placa, che bello entrare nella sua stanza super pulita, il bellissimo bagno, una doccia ristoratrice, ma soprattutto un ristorante di alto livello.
Decidiamo di rimandare ogni decisione al giorno dopo.
Ci concediamo la migliore cena di tutta la vacanza nel ristorante dell'hotel, gamberoni alla brace, con un profumo di mare che non ho mai piu' sentito nelle cene e nei pranzi successivi, e tonno appena scottato, una bella oratina per Giorgio che per fortuna mangia di gusto, insalata per tutti.
E il vino, un Grillo di Sicilia di una delle migliori cantine, ci rendono allegri, rilassati e possibilisti per il giorno dopo.
Giorgio ha la febbre, e' stanco, preoccupati per il bambino ci infiliamo sotto le coperte, con lui in mezzo, e ci diamo la buonanotte.

[hamilton]

IL PARADISO E' COLORATO DI BLU.

Il risveglio e' salutato da un bellissimo sole, Giorgio ha 37 di febbre, io e il papa' abbiamo vegliato quasi tutta la notte per la preoccupazione che la febbre si sparasse a 40.
Decidiamo di prendere per mano la sorte, di affidarci a lei, e ci imbarchiamo sul traghetto delle 9:30 utilizzando i biglietti della sera prima.
Ok, messa a dimora la mitica pandina noi ci accomodiamo su una panchina esterna dalla quale si gode una meravigliosa vista del porto.
M'immagino quello che verra'.
Gio, complice l'alterazione della febbre che mi da il tormento, e la sua naturale predisposizione al viaggio, e' di una dolcezza e arrendevolezza davvero piacevole e cosi' passo insieme a lui due ore in armonia, due ore di carezze, di baci, di coccoline e confidenze che da tanto tempo non ricordavo.
Nel frattempo Vulcano ci sfila davanti con le sue fumarole e il classico odore di zolfo.
Arrivamo a Lipari, dove scendiamo.
Allo sbarco ci aspetta l'uomo tuttofare (come l'ho battezzato io ) che e' alle dipendenze dell'amico di mio marito che ci ospita nella sua casa sull'isola.
Il tuttofare mi ordina di salire in macchina con lui, mentre i miei uomini mi seguiranno: vuole indicarmi dov'e' il supermercato, la macelleria, il pescivendolo e chiacchieriamo che fossimo due vecchi amici.
Comincio a sentirmi inquieta: la strada che prende per raggiungere la casa diventa sempre piu' ripida, non e' lontana dal centro, ma sale vertiginosamente e ora capisco perche' l'amico di mio marito si era raccomandato di prendere in affitto una macchina piccolissima: gli ultimi 300 metri sono da brivido la strada e' cosi' stretta ma cosi' stretta e ripida che persino la panda fa fatica a passare, dobbiamo chiudere gli specchietti.
Siamo a strapiombo sul mare, su una scogliera adornata di bouganville e vegetazione, con una sola misera ringhierina a protezione da eventuali cadute.
Mi viene da piangere: sotto di noi solo vitigni e cactus. Di lato il mare piu' bello che abbia mai visto.
Sono preoccupata per mio marito, spero che la salita non lo spaventi.
Quando arriviamo alla villa lo spettacolo che si apre davanti ai nostri occhi lascia senza parole, senza fiato, e' la cosa piu' bella che abbia mai visto in vita mia.
La villa e' a strapiombo sul mare, che dico, si affaccia direttamente e completamente sul mare, siamo poco sotto l'osservatorio, il punto piu' alto di Lipari, sembra di esserci dentro, al mare, di poterlo toccare e alla mia destra vedo la costa della Sicilia e un pezzo di Vulcano, davanti, lontanissima, la Calabria, e a sinistra, ohhhh, a sinistra il cuore si allarga: la punta del Monterosa, che divide Lipari da Canneto, non sporge cosi' tanto da impedirci di restare a bocca aperta davanti a Panarea e subito dietro, a Stromboli, che fuma, bello, imperiale, massiccio, un amore a prima vista.
Le isole sono adagiate ai nostri piedi.
La casa e' circondata da mille bouganville, di mille colori diversi.
Siamo ubriachi di fiori e felicita'.
Io pero' ho tanta paura della strada e dico al tuttofare di non preoccuparsi, non sarei scesa da li', poteva tranquillamente tornare a prenderci dopo una settimana.
Lui ribatte che la mia decisione e' molto sciocca, che la strada fa paura, si, ma che dopo un paio di volte la faremo ad occhi chiusi.
La villa e' divisa in due, noi siamo sopra, sotto c'e' un parente del padrone di casa con un'amica, che ci accoglie dopo averci fatto riposare un attimo con un: sorpresaaaaaaaa!!!!!!
La conosciamo!!!!!!!!!
Bene!!!!
Sono una coppia simpaticissima, lui soprattutto , sono 20 anni che viene qui un mese alla volta, conosce l'isola come le sue tasche e si rivelera' un amico prezioso.
Nel pomeriggio ci porta in una spiaggia sconosciuta ai piu' Valle Muria, anzi, a dir la verita' proibita perche' anni fa e' crollata la scogliera, alla quale si accede solo dopo una cammianta di 20 minuti , ripidissima e accidentata, una specie di ferrata.
http://www.panoramio.com/photo_explorer ... user=70430" onclick="window.open(this.href);return false;
La sabbia e' nera, la spiaggia e' sovrastata da una scogliera che sembra caderti addosso da un momento all'altro, in cima i falchi sorvolano l'isola in cerca di cibo.
Gio sta meglio e fa il suo primo bagno tra l'ardesia nera e brillante delle Eolie.
L'armonia e' totale, amo di gia' queste persone, si sta bene, cosi bene che piangerei di gioia.
Torniamo a casa perche' un temporale sta per abbattersi sull'isola, ormai e' sera, ci siamo goduti la giornata.
E da casa, ohhhh quel sogno di casa, nel buio, sulla veranda, vediamo sorgere sul mare un incandescente luna rossa, rossa come il fuoco, e in lontananza le saette spaccano il cielo e il mare tra bagliori infiammati di giallo.
I nostri nuovi, cari amici ci invitano a mangiare fuori, ma le troppe emozioni della giornata ci hanno stremati, e poi io non me la sento di scendere dalla stradina in mezzo al temporale...
Ci pensa mio marito che scende, prende le pizze e ce le porta in casa.
Alle 10:00 siamo nei nostri letti abbandonati alle sensazioni piu' deliziosi che potessi immaginare.

[LauraD79]

hamilton
credo che nessuno racconti dei propri viaggi, sensazioni e scoperte come fai tu!

x tornare al pilota donna, io l ho provato dalla repubblica dominicana a Miami.
la pilota dà il suo messaggio di benvenuto e io faccio a mio marito "hey ha appena parlato LA pilota "
e lui " "

a Miami abbiamo attraversato delle mega nuvole biaaaaaaaaaaaaaaanche e fitte come la neve, poi finalmente ho visto dall oblò i tetti delle ville e degli hotel, tanto che mi sembrava di stare a Miami Vice

e poi uno degli atterraggi PIU' BRUTTI della storia
io che "amo" volare , e i vuoti d'aria mi affascinano tanto quanto un'ape sulla mano , ho pensato di stare su una giostra perchè è stato tutto un saltellare qua e là, con spostamenti di altitudine troppo bruschi

a momenti urlavo e vomitavo davvero

[hamilton]

ALLA SCOPERTA DELL'ISOLA

Al risveglio grosse nuvole grigie sporcano il cielo sopra e sotto di noi, la temperatura pero' e' piacevole e facciamo colazione sull'immensa terrazza affacciata sul mare argentato.
La giornata non sembra delle migliori ma decidiamo di approfittarne per fare un panoramicissimo giro dell'isola, in macchina.
Decidiamo di cominciare l'esplorazione in senso antiorario e quindi attraversiamo il Monterosa per portarci verso Canneto e le splendide spiaggie di pomice.
Il piccolo borgo e' delizioso, proprio come lo ricordavo quando prima di sposarmi feci con gli amici il giro delle isole in barca a vela, facciamo tante foto e decidiamo di tornare qui per il pranzo.
Proseguiamo, lasciandoci alle spalle Stromboli e Panarea e arrivando alla bellissima spiaggia di Ponticello, dopo aver attraversato il surreale paesaggio delle cave di pomice.
Si sale, si ricomincia a salire fin a quando compare Salina e in lontananza le stupende isole di Alicudi e Filicudi.
Viste cosi' dall'alto sembrano sospese nel mare, sono bellissime, vorrei avere le ali per raggiungerle e guardarle in ongi singolo particolare, ogni singola spiaggia, ogni grotta e anfratto.
E' tutto cosi' magico ed esaltante che Gio comincia a saltellare e a correre, per farlo stare tranquillo comincio a raccontargli che tutte queste isole sono vulcano, di cui l'unico attivo e' Stromboli con le sue fumate e la sua sciara di lava.
Tornando giu', verso Quattropani e le Terme, il cielo finalmente si apre, si spacca, ed esce un sole talmente caldo e brillante che carica di colore tutti i fiori e le piante dell'isola, il mare, la terra, e anche la nostra pelle!
IL SOLE!!!!
Non facciamo a tempo a gioirne che i nostri amici ci telefonano, e con la telepatia propria dei rapporti piu' belli, ci dicono che loro andranno a passare la giornata alla spiaggia di Canneto, proprio dove avevamo deciso di andare anche noi.
Bellissima gioranata in loro compagnia che ci presentano un'altra coppia meravigliosa con un ragazzino di 12 anni, che diventera' il GRANDE amico di Giorgio, colui che lo portera' fuori con maschera e boccaglio e gli insegnera' a guardare il fondo marino e cacciare le meduse.
Andiamo via dalla spiaggia al tramonto, verso le 19:30, il mare e' di un colore blu cobalto che alle 19:00 non resistiamo e facciamo l'ultimo tuffo.
Arriviamo a casa tardi e con la mia nuova amica decidiamo di improvvisare una cenetta sulla nostra terrazza sospesa tra cielo e mare.
Spaghetti di tonno, capperi e pomodoro, insalata e pesche fresche.
Una bellissima serata di chiacchiere dove scopriamo di avere tante cose, ma soprattutto tanti amici in comune.
Alle 22:30 tutti in branda!




Grazie Laura!

[hamilton]

I NOSTRI NUOVI AMICI

Apriamo le grandi finestre della nostra camera da letto, sospesa tra cielo e mare, le bouganville, biricchine, tentano di entrare dentro la stanza. Delicatamente ricaccio un ramo fuori dalla finestra e colgo un fiore: mi piacerebbe mettermelo tra i capelli e farmi fotografare cosi', con il mio bel fiore addosso.
Il sole, invadente, entra dentro la stanza: e' una giornata splendida, noi siamo allegri, abbiamo una gran voglia di uscire subito!
Ho solo due grandi rimpianti, per adesso: il primo e' di non essermi svegliata ancora in tempo utile per poter ammirare il nascere dell'alba dalla grande terrazza, mi hanno detto sia uno spettacolo per cui vale la pena anche solo per lui, affronatre il lungo viaggio e la tremenda salita.
Chissa' se riusciro' mai a farlo prima che finisca la vacanza?
Il secondo che, nonostante sia bel tempo e il mare vicino alla costa sia tranquillo, non permette ancora navigazioni e sposatmenti da un'isola all'altra: il mio spirito nomade freme, ha voglia di muoversi, di esplorare, di cambiare.
Ma nulla da fare, il mio amico ha detto no e oggi ci portera' in una spiaggia tra Canneto e Le cave di Pomice che sia chiama Spiaggia Bianca.
I sedimenti della pomice rendono il colore dell'acqua meglio di quello dei Caraibi, ma la cosa piu' sensazionale in assoluto e' che per arrivarci si deve attraversare un piccolo, delizioso, borgo fatto di casine bianche, sembrano quelle delle fate, ognuna ha fuori la targa di ceramica con il nome della casa e fiori, tanti fiori, campanule, e tanti tanti tanti ripidi scalini.
Poi finalmente la discesa!!!
La giornata trascorre pigramente in spiaggia, diventiamo piu' intimi della nuova coppia che abbiamo conosciuto, loro figlio e' eccezionale, si prende cura di Gio come un fratello maggiore.
Nuotiamo tra la pomice, la sensazione e' meravigliosa, sembrano tanti diamanti che navigano in superficie.
Verso le 18:00 andiamo tutti insieme a trovare il mitico Tano, dove si mangia la migliore granatina dell'isola, io la prendo con caffe' e panna, poi assaggio quella di mio marito alla mandorla a mi innamoro del sapore: ne voglio subito un'altra!!!!!
La sera andiamo a Marina Corta a prendere l'aperitivo e la sera mangiamo in un ristorante carinissimo, il Ristorante del Vicolo, situato proprio dentro un vicolo stretto come me.
Verso le 23:00 siamo ancora tutti a tavola quando all'improvviso il piu' grande temporale della storia si abbatte sull'isola.
Per noi il GRANDE PROBLEMA e' non trovare franata la stradina che porta alla villa, io propongo di trovare subito un hotel nei dintorni e non tornare mai piu' lassu' , il nostro amico dice di stargli dietro, ci fara' strada lui, in avanscoperta.
E cosi', con il terrore nel cuore, torniamo su', in paradiso, il bellissimo paradiso che non mi e' mai sembrato cosi' lontano come stasera.

[LauraD79]

fantastico!

[hamilton]

GENTE CHE VA, GENTE CHE VIENE...

I due giorni successivi vengono scanditi dal ritmo lento dell'isola , cominciamo a svegliarci davvero tardi la mattina, il sole, coperto da qualche nuvola che minaccia pioggia, esce e si nasconde continuamente.
Le navigazioni in mare non sono sicure, ci accontentiamo delle spiagge di Lipari, dove trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate, insieme agli amici.
Io prometto a me stessa che non me ne andro' da qui prima di aver visitato Stromboli, di notte, per ammirare la sciara di lava incandescente dalla barca, l'emozione di stare sotto il vulcano attivo, mostrare a Giorgio il vulcano, soddisfare la sua curiosita' e la sua emozione.
Cosi', tra un pranzo, una cena, una nuotata in mare, una granatina fresca, avvicino uno dei tantissimi punti di partenza delle escursioni e mi faccio estorcere una mezza promessa: venerdi' il mare sara' "vecchio", che in gergo vuol dire che sara' la coda del mare forte che c'e' stato precedentemente, e a costo di vomitare fino a Stromboli, prenderemo quella nave.
E prenoto 3 posti.
La serata di mercoledi' la trascorriamo al ristorante con un gruppo di una ventina di persone, tutti isolani, amici del nostro amico, su ad Acquacalda.
Il giorno dopo, dopo aver trascorso tutta la mattinata a fare shopping nei millemila negozietti di Lipari, arriva il momento dei saluti , l'amica del nostro amico insieme alla coppia con il ragazzino partono per Napoli con il traghetto.
Destinazione Pianura Padana.
Ci salutiamo con affetto e con la promessa di rivederci nella nostra citta', ma appena se ne vanno noi corriamo a casa di G., la persona preziona, buona, discreta, simpatica, amorevole, che abbiamo conosciuto e lo "rapiamo" senza tanti scupoli, lo vogliamo a prendere l'aperitivo con noi, a cena con noi, vogliamo stare da soli con lui tutta la sera e raccontarcela, raccontarcela.
A lui brillano gli occhi dall'emozione quando gli dimostriamo il grande affetto che proviamo, e ci confessiamo a vicenda che la cosa piu' bella di tutto il viaggio, per noi e per lui, e' stata quella di conoscerci.
Lui non sopporta i bambini, e' scapolo, senza figli, e quando Giorgino fa il matto, lui fa delle facce cosi' strane, cosi' buffe che invece di arrabbiarmi, io rido come una matta.
Pero' si vede che gli si sta affezionando, piano piano, molto lentamenteeee
Mi piace l'armonia che stiamo creando, al ristrorante l'unica delusione e' quella di non riuscire a trovare ricci di mare freschi, e cosi' ci accontentiamo di spaghetti ai ricci, fritto misto e branzino al sale.
Una serata indimenticabile, e io sono molto gasata perche' il giorno dopo realizzero' il mio piccolo sogno.

[LauraD79]

il mio piccolo sogno

quale quale quale

[R2D2]

alle Eolie ci si lascia il cuore.
Però hamilton, il branzino chiamalo spigola e granatina non lo posso sentire. Granitaaaaaaaaa
Sono contenta che vi siate divertiti.

[hamilton]

alle Eolie ci si lascia il cuore.
Però hamilton, il branzino chiamalo spigola e granatina non lo posso sentire. Granitaaaaaaaaa
Sono contenta che vi siate divertiti.

:ahah :ahah
Queste fanno il paio con ..... quando una sera al ristorante invece dell'orata per Giorgio ho chiesto una sogliola!
Mi hanno guardata cosi' : signora!! Ma questo non e' mare da sogliola!!!!

[kerubi]

Quest'anno delle Eolie abbiamo solo ammirato i contorni da lontano mentre in spiaggia guardavamo il sole "cascare" in mare. Ma il prossimo anno ci andremo...sicuro!!!!

[hamilton]

IDDU

Stamattina ci svegliamo con il profumo del caffe', il nostro amico ha appena fatto la moka e ci ha portato la colazione di sopra.
Ci divertiamo a scambiarci biscotti di ogni tipo.
Lui non verra' con noi a visitare Panarea e Stromboli, l'ha gia' fatto troppe volte, approfitta della bella giornata e del mare abbastanza tranquillo per fare qualche immersione.
Ce la prendiamo comoda, la barba parte alle 14:00 e cosi' dedichiamo la mattinata a visitare il laboratorio una persona che conosce mio marito da anni, crea le sue ceramiche.
Ci fa vedere delle cose stupendissimissime, creazioni su base di lava, lavandini da esterno fantastici, ma soprattutto dei tavoli in ceramica che quasi quasi....
Verso mezzogiorno mangiamo qualcosa di veloce, andiamo a mangiare la granita di Tano e ci imbarchiamo dopo aver fatto una passeggiata per Canneto.
La barca non e' certo quella dei miei sogni, ma ci adeguiamo.
Prima tappa Panarea di cui mi sono letteralmente innamorata, e' un vero gioiellino, molto raccolta rispetto a Lipari, i negozi sono uno piu' bello dell'altro, si vede e si sente che e' la succursale esotica di Milano Marittima.
Ci inerpichiamo tra le sue stradine dove troviamo negozietti meravigliosi, il piu' bello di tutti e' uno che vende sandali creati su misura.
Purtroppo non c'e' abbastanza tempo per crearne uno apposta per me, ma la gentile signora mi prende la misura del piede, con tacco e senza tacco, e mi crea la base.
Potro' ordinarli per e-mail e lei me li spedira' direttamente a casa. Non vedo l'ora!
Proseguiamo alla volta di Stromboli, il bambino e' molto eccitato non vede l'ora di ammirare le piccole eruzioni del vulcano e man mano che ci avviciniamo ne osserviamo i bellissimi contorni scuri, la lava solidificata che ormai fa parte del paesaggio.
Come e' maestoso!
Aspettiamo con ansia il tramonto, mangiando pane cunzato e bevendo spritz, la nostra cena, finalmente e' ora di risalire in barca, la sciara di lava ci aspetta.
E cosi', accompagnati da un tramonto che ci ferma il cuore circumnavighiamo il vulcano fino a quando riusciamo a vedere l'enorme tratto di lava solidificato dell'eruzione del 2002 (o 2003?).
Pare che l'eruzione avvenga circa ogni 10 minuti, il silenzio sulla barca e' surreale, tutti guardiamo in religiosa attesa la vampata di fuoco, che sembra non arrivare mai.
Qualcuno cambia posizione, Giorgio si adagia tra le mie braccia, con il faccino in su'.
Gli sussurro nell'orecchio che la pazienza e' la virtu' dei forti e che chi crede ai sogni non viene mai deluso, quando all'improvviso, alta e rossa, si vede spruzzare la lava, il magma con una forza talmente potente da cadere giu' dal cratere e ferire con il suo sangue la sciara ormai quieta.
Tutta la barca non riesce a trattenere un urlo, lo spettacolo e' cosi' emotivamente coinvolgente che io sento gli occhi pungermi di lacrime. Giorgio e' felice, no di piu', Giorgio non crede ai suoi occhi e continua a dire: ma allora, e' vero!!!! Mio marito fotografa come un pazzo e qualcosa riesce pure a riprendere.
Me vediamo altre di piccole eruzioni, tutte emozionanti, ogni volta e' come se fosse la prima, tanta e' la sorpresa e il rispetto che nasce nel cuore di fronte ad una manifestazione di tale magnificenza.
IDDU, il vulcano e' vivo e ha fatto pace con i suoi abitanti che lo venerano come un Dio.
Prometto a Gio che quando sara' piu' grandino ( e magari quando prendera' 10 nella lezione sui vulcani ) torneremo qui, solo un paio di giorni, esclusivamente per scalarlo insieme.
E chissa' che anche io non possa, la prossima volta, esaudire il piccolo desiderio che avevo e che non ho realizzato perche' non ci ho creduto abbastanza, salire sul vulcano e cercare la piccola libreria che rappresenta per me molto piu' di quello che in realta' e'.

[hamilton]

LA NOSTRA CORSA CONTRO IL TEMPO

Si sa che ho sempre accusato gli addii.
Ma questa volta e' diverso, sento che stiamo lasciando questo paradiso perduto che ci accogliera' a braccia aperte tutte le volte che vorremo, ma so anche che non lasceremo per molto la persona fantastica che abbiamo conosciuto in questa vacanza.
Mio marito si commuove , lui pure, io distratta da Giorgio cerco di darmi un contegno.
Mi spiace che resti tutto solo nella grande villa dalla stradina improponibile , ma so che qui ha tanti amici, fara' tante immersioni e tornera' presto a casa.
Ci salutiamo emozionati.
Raggiungiamo il traghetto in tempo utile, dovrebbe partire alle 11:30, ma e' in ritardo di un'ora e un quarto.
Noi abbiamo l'aereo alle 17:00.
Tremo al pensiero di dover NUOVAMENTE fare la Messina Catania con il pandino lanciato, questa volta a 150km. all'ora
Un incubo, sono proiettata nuovamente dentro un incubo.
Usciamo dalla "pancia" della nave che sono le 14:45: non ce la fare mai!
Mio marito e' una macchina da guerra: lui vuole tornare a casa, io per poco non mi rompo una mano a tenermi stretta alla maniglia in alto.
Alle 16.10 siamo all'uscita del casello di Catania, mancano 16 km. all'aeroporto.
Precedentemente ci siamo accorti di avere poco carburante, ma avevamo deciso di tentare la sorte, sorte che questa volta non ci accompagna: all'uscita del casello restiamo a secco di benzina.
Finita! Io ho capito che avevamo perso l'aereo, ma non faccio a tempo a formulare questo pensiero che vedo mio marito correre e sparire dietro la curva della tangenziale.
Panico, non vi dico cosa ho pensato in quei momenti perche' io sono notoriamente catastrofica e davvero, mio marito e' ancora li' che si tocca!
Alle 16:35 lo vedo ritornare, attraversare il casello autostradale con una bottiglia di benzina tra le mani.
Io non faccio a tempo a riempirlo di parolacce che lui mi guarda e dice: ce la possiamo ancora fare! :ahah
Alle 16:50 sono dentro l'aeroporto con Gio, mio marito sta restituendo la macchina, corro al check in, chiedo il permesso di passare la fila di persone in coda, prego, supplico l'inserviente di farci salire sull'aereo, l'imbarco e' chiuso.
Si consulta, vedo le teste fare diniego, poi la ragazza torna da me, sono bagnata da capo a piedi, mi dice ok, ma se mio marito non arriva immediatamente partiamo solo noi 2.
E naturalmente le valigie non partiranno.
Io dico che no, aspetto mio marito, quando lo vedo MIRACOLOSAMENTE dietro di me, anche lui stravolto e sudato!
Saliamo sull'aereo che sta rollando sulla pista, ci sediamo increduli di essere riusciti a prenderlo, io finalmnete posso rovinare mio marito a parolacce, e lui mi guarda e fa: non sei tu che dici sempre che bisogna crederci fino in fondo?
Io ho voglia di tornare a casa e ho fatto TUTTO quanto era possibile per riuscirci.
Ce l'abbiamo fatta, siamo proprio una squadra!
Non mi accorgo neppure del decollo che a me fa sempre tanta paura tale e' l'agitazione e arrivati a Bologna le prime valigie ad uscire sono le nostre.

[kerubi]

Che corsa! E vi è andata bene che non avete trovato coda a Boccetta (ma magari hanno finito i lavori)....
Che poi...l'unico volo che voleva partire puntuale da Catania l'avete trovato voi!!!!Il giorno che siam partiti noi avevano tutti almeno 30 minuti di ritardo Tranne il nostro (anche perchè ci è costato un occhio e mezzo se partiva pure in ritardo )

[hamilton]

Che corsa! E vi è andata bene che non avete trovato coda a Boccetta (ma magari hanno finito i lavori)....
Che poi...l'unico volo che voleva partire puntuale da Catania l'avete trovato voi!!!!Il giorno che siam partiti noi avevano tutti almeno 30 minuti di ritardo Tranne il nostro (anche perchè ci è costato un occhio e mezzo se partiva pure in ritardo )

kerubi!
L'aereo ha spaccato il minuto, e se non l'ha spaccato e' perche' ha aspettato noi per mezzo minuto! :ahah
Hai visto che bele foto ieri sera?

[rossella]

che bel modo di raccontare : fai venire voglia di ripartire per vacanze
Bellissimo racconto dettagliato terrò presente per le prossime vacanze

[kerubi]

Bellissime!La cosa bella della Sicilia è che ha certi paesaggi talmente perfetti che in foto sembrano finti.
Dei colori che possono sembrare usciti da una tavolozza tanto son carichi. I miei suoceri sono rimasti impressionati dai tramonti : un tripudio di ogni tonalità di rosso, il sole che è una palla perfetta che si immerge nel mare in meno di due minuti.
Noi quest'anno siamo andati sull'Etna ed è un posto surreale. Queste distese di nero e marrone intenso macchiate qua e là da cespugli fioriti rosa e gialli, alberi di ginestra dal fusto dorato che riescono a nascere in mezzo alle rocce laviche. Guardi in sù e vedi il camin che fuma, poi ti giri...e c'è il mare. La strada per salirci è prima contornata da fichi d'india e in un lampo trovi le betulle e i castagni che ci sono qui in montagna da noi.
E poi i posti più belli son quelli che i turisti non conoscono. Siamo stati al santuario della Madonna di Dinnammare. Lo chiamano il Santuario degli innamorati e la strada per salirci ad un certo punto passa sulla cresta in mezzo ai due mari e mentre da una parte si vede la Calabria e il mar Ionio, dall'altra il Golfo di Milazzo e le Eolie.
La prossima volta che andate giù prendetevi una giornata mentre siete di ritorno per le gole di Alcantara http://www.terralcantara.it/" onclick="window.open(this.href);return false;, son sicura che a Giorgio piacerebbero tantissimo!

[hamilton]

Grazie rossss!
Kerubi!
Ma spiegami per bene che giro hai fatto!!!
Noi per tre anni siamo stati a Noto, Vendicari, San Lorenzo Pachino, insomma la costa est, che secondo me e' la piu' bella (non conosco altro della Sicilia, pero')!
Ahhh. I fichi d'india, io li adoro, ne mangio sempre una quintalata, infatti adesso sono a dieta!
Ma come si mangia in Sicilia, eh!??!?!
Ma racconta!
Quanto sei stata via? Dove?