È il 6luglio (39+5) primo monitoraggio, calma piatta tu sei lì che nuoti serena,
È il 9luglio (40+2) secondo monitoraggio, nulla, 11 luglio (40+4) tutto tace.
La dottoressa in turno visto il poco liquido e l'assenza di contrazioni, decide che è ora di farti uscire, così mi fa il foglio per il ricovero nel pomeriggio.
Noi andiamo a casa a mangiare prendere la valigia e fare la doccia. Al pensiero che da lì a poche ore ti avrei conosciuta, ho iniziato ad avere paura mista ad emozione perché non sapevo se sarei stata in grado di superare tutto quel dolore.
Per fortuna hai un papà fantastico che nonostante le sue emozioni ha saputo darmi tanta forza e sostegno, e mi ha detto è destino che tu abbia il regalo di compleanno più prezioso del mondo!!!
Pieni di coraggio andiamo in ospedale, ma con nostro rammarico e ansia ci rimandano a casa, perché la dottoressa in turno (con il senno di poi super qualificata) ci ha spiegato per filo e per segno che nel nostro caso l'induzione era troppo invasiva e nel mio caso non ne vedeva la necessità. Torniamo a casa delusi e demoralizzati, andiamo a cena fuori per il mio compleanno non sapendo se il giorno dopo saremmo riusciti a festeggiarlo. La notte passa serena, mi sveglio alle 7 del 12luglio per andare in bagno, ma mi accorgo di aver bagnato il letto e non riesco nemmeno ad arrivare in bagno senza allagare il corridoi: ci siamo, ma contrazioni 0.
Sveglio il tuo papà e lui con estrema tranquillità mi aiuta a prepararmi, controlliamo le ultime cose e si parte per l'ospedale sarà la nostra ultima volta in 2.
Mi ricoverano tutto procede bene, ma tu non hai fretta di conoscerci, contrazioni nemmeno l'ombra e sono le 9 del mattino...tutto procede a rilento fino alle 2030 sto bene...addirittura alle 1730 mi portano la cena.
Alle 2100 iniziano le prime contrazioni, ma siamo ben lontani dal Travaglio. Alle 2130 iniziano i dolori forti, e anche il tracciato parla chiaro ci siamo.
Io sopporto con estrema pazienza e in silenzio e il tuo papà in silenzio mi da tutta la sua forza facendosi stringere i polsi...
Quando le contrazioni si fanno forti e vicine inizio a vomitare tantissimo...e il mio Travaglio inizia in ginocchio in bagno da non credere!!!

Mi visitano son già di 4cm...l'ostetrica in turno con mia estrema sorpresa mi propone il parto in acqua e io guardando mio marito ho detto beh provo...visto che al corso dicevano che si sentiva meno il dolore...
Ormai avevo la faccia sfigurata dalle contrazioni, ma pensavo che ogni contrazione aiutava lei a scendere e questo, e questo mi dava forza e coraggio.
Appena entrata in vasca completamente nuda, tutto è cambiato il dolore da 10 era diventato 6 e io mi sentivo più forte con nuove energie!
Erano quasi le 23 del 12 luglio il mio compleanno...passato lì per darti la luce...
L'ostetrica giovanissima e molto professionale, ha fatto sembrare il tutto semplice e io mi son sentita sicura e protetta....
Mio marito sempre dietro e di fronte a me con il sorriso per darmi coraggio e forza, è stato lui a spronarmi

Alla fine dopo tante spinte e cambi di posizione, ho capito quando è arrivato il momento...la mia ostetrica mi sorride e prepara telo e braccialetti....
Ho urlato tanto, per trovare la forza di spingere, mi son sentita un leone...
Non so bene descrivere cosa ho sentito mentre usciva, di certo non dolore, ormai quello era passato da un pezzo...due spinte decisive e via lei era lì che nuotava nell'acqua con le sue manine e i suoi occhioni che mi fissavano!
Eccoti Rebecca, finalmente sei qui sulla mia pancia e tutto il resto scompare...
Alla fine è 0052 di venerdì 13... il nuovo giorno del nostro inizio in 3.
Io e il tuo papà siamo al settimo cielo...e non ci accorgiamo che intorno a noi ci sono 8 ostetriche e un medico che hanno assistito al parto, dato che eravamo gli unici in quel momento...tipo telefilm

Finita la fatica mi lasciano 2h con te sulla pancia, mentre mi danno milioni di punti, perché mi sono lacerata, in acqua non si può fare l'episiotomia. Perdo tanto sangue e mi fanno 2 punture per far contrarre l'utero, e mi tolgono con pinze e garze le adesioni placentari che mi son rimaste.
Io non mi accorgo di niente, mi sono persa nei tuoi occhi e nelle lacrime del tuo papy..
Alle 330 sono in camera distrutta dalla fatica dormo un po' quasi intontita dalla felicità.
Ti portano da me alle 930, e lì ho capito che era tutto reale e stai bene

Tu sei la mia gioia il mio capolavoro.