Sì, io lavoravo, ho sempre lavorato perché ho gusti costosi e non mi è mai piaciuto privarmi delle cose che mi piacciono. E chiedere botte di duecento euro a mio padre per i miei sfizi non era giusto (a parte il fatto che prima mi avrebbe riso in faccia e poi presa a calci, e giustamente direi).cristiana ha scritto:oh, ma voi a 18 anni lavoravate tutte??? io no, ho studiato fino a 26 anni e fino ad allora, tolto qualche lavoretto con cui di sicuro non mi toglievo manco mezzo sfizio, sono stata a totale carico dei miei che fortunatamente non ci hanno mai visto niente di strano se chiedevo di uscire tutti i sabati. e di sicuro non ci vedrò niente di strano nel dover mantenere i miei figli fino a quell'età e anche oltre se dimostrano di studiare con profitto
Ma, non so... c'è crisi nera, la gente perde il lavoro e la casa come noccioline, sta diventando un bene di lusso anche il pane, ma al figlio diciottenne non si può negare un capriccio per ogni dì alla settimana (lunedì la ricarica, martedì la benzina, mercoledì il rimmel, giovedì la maglietta, venerdì il gelato, sabato la pizza, domenica al mare)... no mi spiace, non è roba che concepisco.
Non dico di mandarli in giro vestiti di stracci con un euro in tasca per chiamare dalle ultime cabine telefoniche rimaste, ma c'è una bella differenza tra 'mamma, quest'estate non scocciarmi con le solite vacanze perché devo fare la stagione per comprarmi la moto' e 'mamma dammi seimila euro per lo scooterino che ce l'hanno tutti i miei amici, grazie'.