Ovviamente tu fai così, mentre tutti gli altri genitori dicono ai figli...Cavoli tuoi, arrangiati...Topillo ha scritto:Un bambino, specie se piccolo,HA IL DIRITTO di sentirsi appoggiato e difeso dalla sua famiglia. In quel caso, io direi a Roberta di correre subito a dire alla maestra che tizio o caio l'ha picchiata, o le direi di scappare a gambe levate dal prepotente di turno, ma se mi metto nei suoi panni, di paura (perchè essere picchiati causa paura, non negatelo) e lei me lo raccontasse a casa, piangendo, col cavolo che le direi: ARRANGIATI.
Le direi: hai fatto bene a raccontarmelo, vediamo cosa posso fare per aiutarti e difenderti.
E, ripeto, a costo di passare per la rompic******i di turno, insisterei per avere un riscontro da maestre e genitori del picchiatore di turno.
Ma dai!!! Ovvio che si cerca di difendere il proprio figlio, nessuno dice il contrario, ma serve a poco secondo me andare a lamentarsi con la maestra o con i genitori del bimbo, non risolve nulla, per prima cosa perché le maestre sanno già quali sono i soggetti più turbolenti e poi perché se il figlio è turbolente un genitore o lo sa e cerca di correggere (senza bisogno che un'altra mamma glielo dica) oppure sa e se ne sbatte...non credo che una mamma non abbia idea di avere un figlio manesco...



