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Prima, durante e dopo la gravidanza
CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
- dreamyeyes
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
sissi1978, ho visto le foto!!!!!! Sara è un amore, tutto cicciottina come piace a me da mordere di baci!!! e poi lasciami spendere due paroline per Elisa!!!!! è bellissima!!!!!! hai fatto due capolavori!! 

ʚϊɞ Non sarai cresciuto sotto il mio cuore, ma dentro ♥ ʚϊɞ ®
E dopo 5 anni di attesa Eva Thanh è con noi!
E dopo 5 anni di attesa Eva Thanh è con noi!
- 75andrea
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Dreamy ..... ho letto questo racconto , e ho subito pensato a te...
Vi racconto il mio parto (adottivo):
il giorno che ho conosciuto mia figlia
di Cristina Preti*
Tags: #27idee, adozione, bambina, mamma
*Questo intervento è nato su Twitter. Ogni mercoledì la 27esima ora si riunisce per valutare nuove idee e storie. La scorsa settimana abbiamo lanciato a voi lettori un invito ad inviarci i vostri suggerimenti usando l’hashtag #27idee. La proposta della lettrice Cristina Preti: Con l’obiettivo di promuovere l’adozione, ritenete interessante il racconto di “un parto adottivo”? dolore, fatica, intensità. Leggete, commentate e… l’invito resta aperto: mandate i vostri suggerimenti via Twitter usando l’hashtag #27idee
Il 29 marzo è un giorno speciale.
Esattamente due anni fa, uffici del Bienestar Familiar, una stanzetta decorata con palloncini e tavolo imbandito di torta e tanta tanta tensione… caldo, molto caldo, assenza di aria condizionata, una decina di persone attorno tra assistenti sociali, nutrizioniste, psicologhe, e non so chi altro… due anni fa nasceva la nostra famiglia.
Quella mattina ci prepariamo con ponderata e innaturale calma, io cerco un equilibrio nel fare attività consuete e addirittura mi organizzo la piega mattutina dalla parrucchiera cartagenera…. e sale ancora di più la tensione quando mi rendo conto che avrei potuto farne a meno vista la difficoltà nel comunicare in spagnolo le esigenze tecniche di piega, e considerata l’umidità appiccicosa che subito riporta alla realtà quella che è la mia vera immagine di donna che sta diventando mamma… la tensione si vede, accettiamola così com’è, non c’è piega che tenga…
Andiamo a comprare una torta, bicchierini, palloncini, presa macchina fotografica, camera, mazzo di fiorellini gialli, il quasi neo papà ci tiene tanto, quindi andiamo al mercato dei fiori, il taxi accosta e ritornano con un mazzolino, il taxi riparte, in un viaggio sempre più ansiogeno, verso una Cartagena sconosciuta, fatta di case, casolari, piccole abitazioni sbilenche con tetti di lamiera, attraversiamo il barrio Nelson Mandela, uno dei più poveri, le strade a volte sono sterrate per poi riprendersi e in una zona trafficata, rumori, clacson, motorini, piccoli taxi gialli, autobus che non hanno fermate e pensiline, arriviamo, seguendo un percorso che mai potrei ripetere o ritrovare…
Scendiamo dal taxi accompagnati dall’avvocata e dalla traduttrice. Mi sistemo, ho in mano un sacco di cose, qualcuno mi aiuta e seguo il piccolo gruppo. Saliamo poche scale di una sorta di casa con patio, la porta è chiusa, gente fuori seduta ad aspettare, forse sono tutte donne, dimesse, qualcuna con bimbo in braccio, attendono. Saprò dopo che attendono di poter ricevere aiuti, soprattutto alimentari, come la Bienestarina, alimento altamente nutritivo dato a coloro che non hanno di che sfamare i propri figli…
Sento che ci osservano, non ero pronta a quegli sguardi, mi sento a disagio, vorrei non stare lì…
Ci trovano un posto ad attendere seduti anche noi fuori ad aspettare ma in una zona opposta, lontana da quelle persone, così come lontani sono i nostri vestiti, i nostri pacchi, le nostre scarpe lucide e cravatte e rossetti… lontani, ma accomunati a loro dal nostro nulla da dare, siamo lì per prendere…. anche noi.
Ci sentiamo ancora peggio, e questo altro clima, altra luce, altri rumori, altro e ancora altro, trasformano ora il tutto in un mondo proprio diverso, e noi dentro ad una condizione psicofisica mai provata e con le gambe sempre più molli e emozioni che bussano sempre più forti. Il mondo di mia figlia è quello, stiamo passando dal sogno alla realtà, e siamo ora lì, nell’anticamera.
Ci fanno entrare, tutti gli altri ancora fuori ad attendere con i loro sguardi ora assenti, non più su di noi.
Sto meglio.
Ci fanno attendere all’interno, arrivano a salutarci diverse persone, tutte donne, non di tutte capisco il ruolo. Non so quanto dovrò attendere, non si capisce, ma sto sudando freddo. Ci sorridono, sorrido. Ecco, mi presentano questa signora, è l’assistente sociale, mi dice un sacco di cose, mi spiegano che proprio ieri è caduta rovinosamente da un autobus in corsa (non ci sono veramente le fermate, devi scendere al volo…) e quindi questa volta si è fatta male, avrebbe dovuto non esserci oggi, per malattia, ma per nostra figlia ha fatto lo sforzo di esserci, non poteva lasciarla sola in questo momento così delicato, in questa “entrega” alla quale aveva dato 2 mesi circa di preparazione con lei. Nostra figlia si meritava la sua presenza!
E zoppicando ci saluta per ritrovarci poi dopo.
Quanto tempo è passato ad aspettare in una sala d’attesa vuota, mi sembra un’attesa infinita, ma intorno alle ore 15.30 ci fanno entrare in una stanzetta calda, piccola, 8, 10 sedie da un lato, di fronte 2 sedie + 1 con le ruote, due scrivanie di cui una dedicata per l’occasione a tavolo per torta e bicchieri, ricomincio a sentirmi male… Entrano ed escono, c’è movimento, mi chiedono di tagliare la torta, oddio, ma come, è difficile…. in questo momento non so se ce la posso fare… in quanti siamo, nessuno me lo dice, io taglio a caso, temo di sporcarmi, datemi i piattini…. Sudo e forse dovrei andare in bagno. Improvvisamente si apre la porta chiusa, mi spavento…
Mi dicono di sedermi, ci guardiamo, è ora? Chiedo come sto, qualcuno mi dice in spagnolo “divina”, mi interrogo… Non capisco, mi siedo e guardo la porta chiusa.
Sento rumori,
molti escono dalla stanza,
rimaniamo quasi soli. Che sta succedendo là fuori?
Dopo attimi dilatati la porta si apre. Ci guardiamo.
Sto male. E’ il momento che attendiamo da 4 anni. Stiamo per incontrare per la prima volta nostra figlia. Ed entra l’assistente sociale con in braccio lei.
E’ un momento che trafigge. Ogni altro pensiero sparisce, tutti i rumori svaniscono, tutto intorno si fa bianco e nero, lei sola a colori. Sto guardando mia figlia per la prima volta. E vorrei poter usare il rallentatore per non perdermi nessun secondo… cerco dei riferimenti su quel viso partendo dalla foto ricevuta all’abbinamento ma, incredula, non ne trovo… è lei?
E’ lei.
E lei è piccola nei suoi sei anni e mezzo.
E’ in lacrime. Paonazza. Lineamenti tirati da neonato sofferente. Quanto ha atteso questa nascita?
La paura dipinta sul piccolo viso.
Appoggia il suo sguardo su di noi… ma scivola via.
I capelli sono umidi,
è tutta sudata
E io la sento e tutto mi risuona e mi viene da piangere.
E’ un parto.
Cerco di trattenermi, mi sforzo, ma capisco che non ci riesco, sto piangendo anche io, me ne sto rendendo conto e porto le mani al viso, tentativo banale di nascondere le lacrime, così.
Ce la porta vicino…
e lei…
non ci vuole… ferma, gira con tutta la sua paura il visino dall’altra parte. Braccia e gambe strette strette, quasi a proteggersi da sé, da noi, due puri estranei… ferma, non cerca nessuno, ha la consapevolezza di non avere nessuno altro al suo fianco a cui rivolgersi per chiedere aiuto… ferma, nessun altro luogo dove andare o tornare… già, i bambini abbandonati sanno di essere soli di fronte alla loro paura.
Respiro.
La fanno sedere sulla sedia a ruote e l’avvicinano al papà, che le porge il mazzolino di fiori giallo… e da lì inizia la nostra relazione, fatta di approccio dolce, piccole parole in spagnolo, para siempre, tus padres, te quiero, no tener miedo, fino al guardarsi, a piccoli sorrisi, dolci carezze, fino allo stare in braccio… Improvvisamente mi chiedono di firmare qualcosa, e mentre ritorno alla realtà mi dicono di darle la bambola… avevamo avuto difficoltà nella scelta… grande? o piccola? morbida? o parlante?, ecc ecc. ed ora… oddio, è vero, la bambola! ….Commetto un errore, non gliela consegno, ma perché? era nei miei sogni dirle tieni tesoro, la mamma ti dà questa bambola, tieni… e invece mi blocco, forse la temo, e apro solo il pacco e la prende lei. Non dormirò notti per questa azione sbagliata.
Qualcuno me la mette definitivamente in braccio per andare via, quanto tempo era passato? Altri raccolgono la mia borsa, i documenti, mentre lei ri-piange, non vuole, lo sento che non vuole, è irrigidita nel mio abbraccio e sento le sue lascrime bagnarmi la guancia… Il nostro primo contatto unito da lacrime, oddio, le mie gambe…. Sì, ce la faccio, sento che ce la faccio.
In prossimità dell’uscita due sacchi di plastica in un angolo, ci dicono di prenderli, contengono le sue piccole cose. E usciamo così, una bambina piangente, due sacchi, tutta la nostra nuova vita.
Un taxi, mi siedo. E ci guardiamo esausti, increduli e doloranti, con lei seduta in braccio tra noi che, improvvisamene, si asciuga le lacrime, ci guarda e ci dice, in una smorfia umida di un inizio nuovo sorriso spensierato:
yuppi, tiengo una familia!
Ci ho impiegato molto tempo a ricordare questa nascita, la fatica emotiva aveva temporaneamente cancellato l’evento. E’ terapeutico essere riuscita a scrivere il ricordo di una “entrega”, di una “consegna” di tre vite l’una all’altra grazie solo alla fiducia, al coraggio e al tanto amore. E mentre scrivo su questo nostro diario rileggo e rifinisco con le parole più vere e vicine vicine al cuore questo piccolo episodio della nostra storia, affinché la vita non ci sfugga e rimanga testimonianza a nostra figlia di quanto e perché doveva essere lei, solo lei, la nostra bambina e noi, solo noi, i suoi genitori.
E perché il tam tam della nostra intensa felicità generi la forza che serve, in chi ci legge, per dare una seconda nascita ai tanti bambini che stanno, in questo momento, ancora aspettando la loro “entrega”.
Andateli a prendere.
Vi racconto il mio parto (adottivo):
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Tags: #27idee, adozione, bambina, mamma
*Questo intervento è nato su Twitter. Ogni mercoledì la 27esima ora si riunisce per valutare nuove idee e storie. La scorsa settimana abbiamo lanciato a voi lettori un invito ad inviarci i vostri suggerimenti usando l’hashtag #27idee. La proposta della lettrice Cristina Preti: Con l’obiettivo di promuovere l’adozione, ritenete interessante il racconto di “un parto adottivo”? dolore, fatica, intensità. Leggete, commentate e… l’invito resta aperto: mandate i vostri suggerimenti via Twitter usando l’hashtag #27idee
Il 29 marzo è un giorno speciale.
Esattamente due anni fa, uffici del Bienestar Familiar, una stanzetta decorata con palloncini e tavolo imbandito di torta e tanta tanta tensione… caldo, molto caldo, assenza di aria condizionata, una decina di persone attorno tra assistenti sociali, nutrizioniste, psicologhe, e non so chi altro… due anni fa nasceva la nostra famiglia.
Quella mattina ci prepariamo con ponderata e innaturale calma, io cerco un equilibrio nel fare attività consuete e addirittura mi organizzo la piega mattutina dalla parrucchiera cartagenera…. e sale ancora di più la tensione quando mi rendo conto che avrei potuto farne a meno vista la difficoltà nel comunicare in spagnolo le esigenze tecniche di piega, e considerata l’umidità appiccicosa che subito riporta alla realtà quella che è la mia vera immagine di donna che sta diventando mamma… la tensione si vede, accettiamola così com’è, non c’è piega che tenga…
Andiamo a comprare una torta, bicchierini, palloncini, presa macchina fotografica, camera, mazzo di fiorellini gialli, il quasi neo papà ci tiene tanto, quindi andiamo al mercato dei fiori, il taxi accosta e ritornano con un mazzolino, il taxi riparte, in un viaggio sempre più ansiogeno, verso una Cartagena sconosciuta, fatta di case, casolari, piccole abitazioni sbilenche con tetti di lamiera, attraversiamo il barrio Nelson Mandela, uno dei più poveri, le strade a volte sono sterrate per poi riprendersi e in una zona trafficata, rumori, clacson, motorini, piccoli taxi gialli, autobus che non hanno fermate e pensiline, arriviamo, seguendo un percorso che mai potrei ripetere o ritrovare…
Scendiamo dal taxi accompagnati dall’avvocata e dalla traduttrice. Mi sistemo, ho in mano un sacco di cose, qualcuno mi aiuta e seguo il piccolo gruppo. Saliamo poche scale di una sorta di casa con patio, la porta è chiusa, gente fuori seduta ad aspettare, forse sono tutte donne, dimesse, qualcuna con bimbo in braccio, attendono. Saprò dopo che attendono di poter ricevere aiuti, soprattutto alimentari, come la Bienestarina, alimento altamente nutritivo dato a coloro che non hanno di che sfamare i propri figli…
Sento che ci osservano, non ero pronta a quegli sguardi, mi sento a disagio, vorrei non stare lì…
Ci trovano un posto ad attendere seduti anche noi fuori ad aspettare ma in una zona opposta, lontana da quelle persone, così come lontani sono i nostri vestiti, i nostri pacchi, le nostre scarpe lucide e cravatte e rossetti… lontani, ma accomunati a loro dal nostro nulla da dare, siamo lì per prendere…. anche noi.
Ci sentiamo ancora peggio, e questo altro clima, altra luce, altri rumori, altro e ancora altro, trasformano ora il tutto in un mondo proprio diverso, e noi dentro ad una condizione psicofisica mai provata e con le gambe sempre più molli e emozioni che bussano sempre più forti. Il mondo di mia figlia è quello, stiamo passando dal sogno alla realtà, e siamo ora lì, nell’anticamera.
Ci fanno entrare, tutti gli altri ancora fuori ad attendere con i loro sguardi ora assenti, non più su di noi.
Sto meglio.
Ci fanno attendere all’interno, arrivano a salutarci diverse persone, tutte donne, non di tutte capisco il ruolo. Non so quanto dovrò attendere, non si capisce, ma sto sudando freddo. Ci sorridono, sorrido. Ecco, mi presentano questa signora, è l’assistente sociale, mi dice un sacco di cose, mi spiegano che proprio ieri è caduta rovinosamente da un autobus in corsa (non ci sono veramente le fermate, devi scendere al volo…) e quindi questa volta si è fatta male, avrebbe dovuto non esserci oggi, per malattia, ma per nostra figlia ha fatto lo sforzo di esserci, non poteva lasciarla sola in questo momento così delicato, in questa “entrega” alla quale aveva dato 2 mesi circa di preparazione con lei. Nostra figlia si meritava la sua presenza!
E zoppicando ci saluta per ritrovarci poi dopo.
Quanto tempo è passato ad aspettare in una sala d’attesa vuota, mi sembra un’attesa infinita, ma intorno alle ore 15.30 ci fanno entrare in una stanzetta calda, piccola, 8, 10 sedie da un lato, di fronte 2 sedie + 1 con le ruote, due scrivanie di cui una dedicata per l’occasione a tavolo per torta e bicchieri, ricomincio a sentirmi male… Entrano ed escono, c’è movimento, mi chiedono di tagliare la torta, oddio, ma come, è difficile…. in questo momento non so se ce la posso fare… in quanti siamo, nessuno me lo dice, io taglio a caso, temo di sporcarmi, datemi i piattini…. Sudo e forse dovrei andare in bagno. Improvvisamente si apre la porta chiusa, mi spavento…
Mi dicono di sedermi, ci guardiamo, è ora? Chiedo come sto, qualcuno mi dice in spagnolo “divina”, mi interrogo… Non capisco, mi siedo e guardo la porta chiusa.
Sento rumori,
molti escono dalla stanza,
rimaniamo quasi soli. Che sta succedendo là fuori?
Dopo attimi dilatati la porta si apre. Ci guardiamo.
Sto male. E’ il momento che attendiamo da 4 anni. Stiamo per incontrare per la prima volta nostra figlia. Ed entra l’assistente sociale con in braccio lei.
E’ un momento che trafigge. Ogni altro pensiero sparisce, tutti i rumori svaniscono, tutto intorno si fa bianco e nero, lei sola a colori. Sto guardando mia figlia per la prima volta. E vorrei poter usare il rallentatore per non perdermi nessun secondo… cerco dei riferimenti su quel viso partendo dalla foto ricevuta all’abbinamento ma, incredula, non ne trovo… è lei?
E’ lei.
E lei è piccola nei suoi sei anni e mezzo.
E’ in lacrime. Paonazza. Lineamenti tirati da neonato sofferente. Quanto ha atteso questa nascita?
La paura dipinta sul piccolo viso.
Appoggia il suo sguardo su di noi… ma scivola via.
I capelli sono umidi,
è tutta sudata
E io la sento e tutto mi risuona e mi viene da piangere.
E’ un parto.
Cerco di trattenermi, mi sforzo, ma capisco che non ci riesco, sto piangendo anche io, me ne sto rendendo conto e porto le mani al viso, tentativo banale di nascondere le lacrime, così.
Ce la porta vicino…
e lei…
non ci vuole… ferma, gira con tutta la sua paura il visino dall’altra parte. Braccia e gambe strette strette, quasi a proteggersi da sé, da noi, due puri estranei… ferma, non cerca nessuno, ha la consapevolezza di non avere nessuno altro al suo fianco a cui rivolgersi per chiedere aiuto… ferma, nessun altro luogo dove andare o tornare… già, i bambini abbandonati sanno di essere soli di fronte alla loro paura.
Respiro.
La fanno sedere sulla sedia a ruote e l’avvicinano al papà, che le porge il mazzolino di fiori giallo… e da lì inizia la nostra relazione, fatta di approccio dolce, piccole parole in spagnolo, para siempre, tus padres, te quiero, no tener miedo, fino al guardarsi, a piccoli sorrisi, dolci carezze, fino allo stare in braccio… Improvvisamente mi chiedono di firmare qualcosa, e mentre ritorno alla realtà mi dicono di darle la bambola… avevamo avuto difficoltà nella scelta… grande? o piccola? morbida? o parlante?, ecc ecc. ed ora… oddio, è vero, la bambola! ….Commetto un errore, non gliela consegno, ma perché? era nei miei sogni dirle tieni tesoro, la mamma ti dà questa bambola, tieni… e invece mi blocco, forse la temo, e apro solo il pacco e la prende lei. Non dormirò notti per questa azione sbagliata.
Qualcuno me la mette definitivamente in braccio per andare via, quanto tempo era passato? Altri raccolgono la mia borsa, i documenti, mentre lei ri-piange, non vuole, lo sento che non vuole, è irrigidita nel mio abbraccio e sento le sue lascrime bagnarmi la guancia… Il nostro primo contatto unito da lacrime, oddio, le mie gambe…. Sì, ce la faccio, sento che ce la faccio.
In prossimità dell’uscita due sacchi di plastica in un angolo, ci dicono di prenderli, contengono le sue piccole cose. E usciamo così, una bambina piangente, due sacchi, tutta la nostra nuova vita.
Un taxi, mi siedo. E ci guardiamo esausti, increduli e doloranti, con lei seduta in braccio tra noi che, improvvisamene, si asciuga le lacrime, ci guarda e ci dice, in una smorfia umida di un inizio nuovo sorriso spensierato:
yuppi, tiengo una familia!
Ci ho impiegato molto tempo a ricordare questa nascita, la fatica emotiva aveva temporaneamente cancellato l’evento. E’ terapeutico essere riuscita a scrivere il ricordo di una “entrega”, di una “consegna” di tre vite l’una all’altra grazie solo alla fiducia, al coraggio e al tanto amore. E mentre scrivo su questo nostro diario rileggo e rifinisco con le parole più vere e vicine vicine al cuore questo piccolo episodio della nostra storia, affinché la vita non ci sfugga e rimanga testimonianza a nostra figlia di quanto e perché doveva essere lei, solo lei, la nostra bambina e noi, solo noi, i suoi genitori.
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Andateli a prendere.
Quando desideri fortemente qualcosa, tutto l'universo cospira perchè tu l'ottenga
Benedetta è nata il 30/04/07...3,470Kg di dolcezza Psicomare e aprilina 2007
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
ANDREA che bello, che emozione... "quanto ha atteso questa nascita" ho i brividi... 

I miei tesori :Arianna (04.03.2005), Alberto (20.03.2007) e Adele (29.09.2012)
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
SISSI
ma quanto è bella SARETTA e quanto è simpatica!!! ma è sempre così allegra?? cuciolina bella.. concordo con Dreamy Elisa ha due occhi profondi profondi, stupenda anche lei... 


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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Anch'io mi sono commossa....orata ha scritto:ANDREA che bello, che emozione... "quanto ha atteso questa nascita" ho i brividi...
e davvero credo non ci sia amore piu' "puro" di questo...
Quando desideri fortemente qualcosa, tutto l'universo cospira perchè tu l'ottenga
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Grazie Andrea, è veramente molto emozionante leggere le parole di questa mamma! Speriamo che presto arrivi il giorno in cui potrò raccontarvi anche le mie, le nostre, emozioni





ʚϊɞ Non sarai cresciuto sotto il mio cuore, ma dentro ♥ ʚϊɞ ®
E dopo 5 anni di attesa Eva Thanh è con noi!
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Andrea é davvero commovente questa storia...mi dono scese le lacrime...meraviglia....
Non vediamo l'ora di ascoltare la tua storia dolce Dreamy

Non vediamo l'ora di ascoltare la tua storia dolce Dreamy

Benedetta é nata il 08/05 alle ore 14:56 - pesa 1.455 kg ed é lunga 38 cm
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
sei più tranquilla MEMY? 

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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
ciao coppettine belle, oggi c'è uno spiraglio di sole... di volata ho messo subito fuori gli stendini dei panni!!
Ieri ho avuto la visita tutto bene, pipetto cresce bene ma non ha voluto mostrare le sue grazie e ancora non si sa se maschio o femmina
L'importante che tutto procede bene, non immaginate neanche quanta fifa ho.. questa gravidanza sta durando per me 18 mesi altro che 9!!!!
Ieri ho avuto la visita tutto bene, pipetto cresce bene ma non ha voluto mostrare le sue grazie e ancora non si sa se maschio o femmina

L'importante che tutto procede bene, non immaginate neanche quanta fifa ho.. questa gravidanza sta durando per me 18 mesi altro che 9!!!!
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
orata, evvivissima per l'esito della visita!!!!!
io mi sento che sarà un masculello
Posso immaginare quanta ansia accompagni la tua gravidanza, ma ormai il peggio è passato, goditela e rasserenati, andrà tutto benissimo


io mi sento che sarà un masculello

Posso immaginare quanta ansia accompagni la tua gravidanza, ma ormai il peggio è passato, goditela e rasserenati, andrà tutto benissimo

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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
è vero DREAMY è quello che continuo a ripetermi... ma non vedo l'ora che sia fine settembre (sento che nasce prima dell'8 ottobre) e quel nanetto sia tra le mie mani sano.. Sarà che con il terzo la gravidanza è bella ma vorresti subito passasse velocemente, non di certo come la prima che ti godi ogni attimo e piangi poi la mancanza della pancia..
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
memy, che leggo ??
forza !!! sii ottimista !!! sei super-seguita, vedrai che andrà tutto bene ...
andrea, che emozione




andrea, che emozione


KIKKA, due cicatrici: testimoniano due doni speciali che ho ricevuto MATILDE (22/11/2007 h7.18; 3470g x 51cm, TC) ed EDOARDO (22/07/2010 h10.20; 3690g x 50cm, TC)
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Ciao amiche mie...
Oggi ho il controllo dei flussi del cordone e con ogni probabilità si deciderà il da farsi...
Ho davvero bisogno di una valanga di magici incrocini... Anche se ho il sentore che mi ricovereranno per tenere monitorata la situazione...a dire il vero non so bene come funziona in questi casi...
Orata per me é
invece....
Chiara grazie...Andrá bene si!!!

Oggi ho il controllo dei flussi del cordone e con ogni probabilità si deciderà il da farsi...
Ho davvero bisogno di una valanga di magici incrocini... Anche se ho il sentore che mi ricovereranno per tenere monitorata la situazione...a dire il vero non so bene come funziona in questi casi...
Orata per me é

Chiara grazie...Andrá bene si!!!

Benedetta é nata il 08/05 alle ore 14:56 - pesa 1.455 kg ed é lunga 38 cm
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
MEMY, tutti per te








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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Ragazze...vi comunico che sono in ospedale...
Finalmente al sicuro...mi stanno già facendo le iniezioni di bentelan per far maturare i polmoni....
Finalmente al sicuro...mi stanno già facendo le iniezioni di bentelan per far maturare i polmoni....
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- Alexxandra
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Memy staii tranquilla!!!! Andrà tutto bene!!! Fra poco abbraccerai la tua piccolina!!! E sono sicura che il aprto ti riserverà una bella sorpresa... regalandoti magari una bimba un pochino più grande del previsto... ti sono vicina!||||










Ma si sveglierà il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole sarà E cambierai la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai Samuele, 5/8/2011, 3,225Kg per 51 cm
- Alexxandra
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
orata ha scritto:è vero DREAMY è quello che continuo a ripetermi... ma non vedo l'ora che sia fine settembre (sento che nasce prima dell'8 ottobre) e quel nanetto sia tra le mie mani sano.. Sarà che con il terzo la gravidanza è bella ma vorresti subito passasse velocemente, non di certo come la prima che ti godi ogni attimo e piangi poi la mancanza della pancia..
Orata tranquilla... la mia gravidanza per me à superato i 36 mesi... se c el'ho fatta io ce la farai pure tu...
Lo sai che la mia data presunta per Angelo Matteo era il 7 ottobre (2009)? Mi piacerebbe se il tuo pargoletto fosse un maschietto e nascesse proprio quel giorno...

Ma si sveglierà il tuo cuore in un giorno d’estate rovente in cui il sole sarà E cambierai la tristezza dei pianti in sorrisi lucenti tu sorriderai Samuele, 5/8/2011, 3,225Kg per 51 cm
- MEMY
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Buongiorno amiche mie!
Oggi terzo giorno in quel di Padova...stanotte ho riposato ma ora sono già completamente sveglia...robe da matti...
Forse non stancando minore niente mi bastano poche ore...
Vi aggiorno sulla giornata di oggi:
Digiuno per esami urine, urino cultura, prelievo del sangue.
Incontro con dott. C.E. , primario e luminare che si occupa proprio di problemi legati alla crescita...ecografia completa interna ed esterna per verifica cordone e liquido amniotico, aggiornamento battito e misure e peso Benedetta...
OGGI É UNA GIORNATA IMPORTANTE perché mi diranno cone intendono gestire la mia situazione, se terranno la tata dentro comunque monitorando costantemente la crescita, oppure se visto l'andamento basso ( mezzo cm lunghezza e 95 gr in una settimana) mi programmeranno cesareo...
Appena ho notizie di rilievo vi aggiorno...nel frattempo provo a dormire fino alle 6:00 sperando mi scappi pipì al piú presto...
Smack

Oggi terzo giorno in quel di Padova...stanotte ho riposato ma ora sono già completamente sveglia...robe da matti...
Forse non stancando minore niente mi bastano poche ore...
Vi aggiorno sulla giornata di oggi:
Digiuno per esami urine, urino cultura, prelievo del sangue.
Incontro con dott. C.E. , primario e luminare che si occupa proprio di problemi legati alla crescita...ecografia completa interna ed esterna per verifica cordone e liquido amniotico, aggiornamento battito e misure e peso Benedetta...
OGGI É UNA GIORNATA IMPORTANTE perché mi diranno cone intendono gestire la mia situazione, se terranno la tata dentro comunque monitorando costantemente la crescita, oppure se visto l'andamento basso ( mezzo cm lunghezza e 95 gr in una settimana) mi programmeranno cesareo...
Appena ho notizie di rilievo vi aggiorno...nel frattempo provo a dormire fino alle 6:00 sperando mi scappi pipì al piú presto...
Smack
Benedetta é nata il 08/05 alle ore 14:56 - pesa 1.455 kg ed é lunga 38 cm
- orata
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
CARA MEMYNA ... siamo tutte con te, ti penso tanto tanto e sono sicura come dice ALEX andrà tutto bene e la bimba sarà anche di peso superiore al previsto!!
ti mando il mio cell via mp nel caso non riesci a collegarti
grazie ALEX sul maschietto ho alcuni dubbi visto che fra le gambe non c'era nulla, ma era comunque in una posizione assurda quindi potrebbe esserci stato ma nascosto
però sei davvero cara a sperare che nasca lo stesso giorno
sai anche io condivido questa data speciale, il 7 ottobre il mio secondo angioletto è volato in cielo..


ti mando il mio cell via mp nel caso non riesci a collegarti

grazie ALEX sul maschietto ho alcuni dubbi visto che fra le gambe non c'era nulla, ma era comunque in una posizione assurda quindi potrebbe esserci stato ma nascosto


I miei tesori :Arianna (04.03.2005), Alberto (20.03.2007) e Adele (29.09.2012)
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Re: CLUB HOUSE: THE COP (Comari over Particelle) - 35^ PUNTATA
Vi aggiorno su un fattaccio che mi ha un pochino sconvolto...
lunedì come previsto (dopo 12 gg) è arrivata la varicella anche per Ariannina.. ed essendo la seconda dei fratelli a prenderla quindi più a contatto con il virus è uscita un mostro con tanto di febbre .. e martedì mi sono presa un bello spavento.. ero a casa da sola, era mattina stavo preparando i bimbi e Ari alzandosi è andata in bagno a vedersi perchè le prudeva tutto, mi chiama piangendo "mamma sono piena.." io vado da lei la guardo la aiuto a vestirsi e lei mi dice "mamma non ci vedo più... mamma mamma non ti vedo" e pluf mi è svenuta tra le braccia.. verde, pallida, l'ho portata sul divano chiamandola disperata, le ho alzato le gambe.. piano piano si è ripresa.. al momento ho reagito ma immaginate cosa ho provato...
Dalla pediatra la pressiona era ok 90/60 lei dice che mangiando di meno, lo sfogo così forte, la debolezza del risveglio un insieme di cose... comunque niente di preoccupante. Ma ho passato due giorni con il fiato sospeso, la febbre le sale sempre la sera, e ora lamenta mal di trachea perchè probabilmente le pustole sono scese anche in gola... povera cuciola.. però con antivirale, antistaminico sembra almeno fermarsi e meno prurito..
Oggi sono tornata al lavoro ma faccio solo 4 ore, torno dalla mia cuciola..
Ovviamente we saltato, camper riportato a nanna, annullato ogni programma..
lunedì come previsto (dopo 12 gg) è arrivata la varicella anche per Ariannina.. ed essendo la seconda dei fratelli a prenderla quindi più a contatto con il virus è uscita un mostro con tanto di febbre .. e martedì mi sono presa un bello spavento.. ero a casa da sola, era mattina stavo preparando i bimbi e Ari alzandosi è andata in bagno a vedersi perchè le prudeva tutto, mi chiama piangendo "mamma sono piena.." io vado da lei la guardo la aiuto a vestirsi e lei mi dice "mamma non ci vedo più... mamma mamma non ti vedo" e pluf mi è svenuta tra le braccia.. verde, pallida, l'ho portata sul divano chiamandola disperata, le ho alzato le gambe.. piano piano si è ripresa.. al momento ho reagito ma immaginate cosa ho provato...
Dalla pediatra la pressiona era ok 90/60 lei dice che mangiando di meno, lo sfogo così forte, la debolezza del risveglio un insieme di cose... comunque niente di preoccupante. Ma ho passato due giorni con il fiato sospeso, la febbre le sale sempre la sera, e ora lamenta mal di trachea perchè probabilmente le pustole sono scese anche in gola... povera cuciola.. però con antivirale, antistaminico sembra almeno fermarsi e meno prurito..
Oggi sono tornata al lavoro ma faccio solo 4 ore, torno dalla mia cuciola..
Ovviamente we saltato, camper riportato a nanna, annullato ogni programma..
I miei tesori :Arianna (04.03.2005), Alberto (20.03.2007) e Adele (29.09.2012)