Quelli che si suicidano

[Memina]

ma voi non avete mai pensato di uccidervi?

Cavolo, sì. E a mio avviso in quei momenti si è talmente fuori di testa, non lucidi, che il coraggio è l'ultima cosa a cui si pensa. E' uno stato in cui il cervello è completamente staccato dal corpo e lì per lì sembra la cosa più "normale" da fare in quel momento.
Io ci ho pensato ma per fortuna non ero così fuori di me e non sono andata fino in fondo.
Chi lo fa secondo me è davvero in condizioni disperate, mai mi sognerei di definirlo un vigliacco. Neanche un eroe, certo. Semplicemente molto, molto stanco.

[pisola]

V. Woolf lasciò scritto che si suicidava per lasciare liberi gli altri
dopo aver tentato il suicidio più volte , ci riuscì mettendosi dei sassi nelle tasche e lasciandosi affogare!

[Melissa]

chi sceglie di suicidarsi lo fa perchè non ci sta più con la testa, noi adesso stiamo facendo discorsi razionali che non c'entrano nulla. C'entra la depressione, c'entra una vita che si sente come fallita. Mio zio è morto suicida, è andato tra i boschi e col fucile da caccia si è sparato in testa, ha lasciato due figli, all'epoca due ragazzini quasi adolescenti, si è suicidato perchè qualche anno prima era morta la moglie, che lui amava alla follia e diceva che senza di lei non poteva andare avanti, razionalemente posso dire che doveva pensare ai due figli che sono cresciuti con la nonna, ma emotivamente questo zio ha un posto speciale nel mio cuore.

[ema1]

Non volevo aprire il topic perche gia il titolo mi urta i nervi.

Ma l'ho aperto, e mi rifiuto di stare qui a discutere e fare un processo, o chiamare con epiteti vari chi non c'e piu! A cosa serve questo topic?

bah

[ely66]

guarda che non succede dalla mattina alla sera.
hai mai pensato che probabilmente chi è arrivato a quella decisione, erano mesi che non dormiva perchè oberato dai debiti, dal pensiero di aver perso tutto, avere magari la casa pignorata, non avere il lavoro e dover ugualmente continuare a dar da mangiare (e chi mangia??) ai bambini, ai dipendenti?
ci sono pensieri lugubri dietro, un continuo pensare e ripensare e ripensare.
imprenditori o artigiani che si sono impiccati, quando dopo una vita di lavoro, si sono ritrovati con debiti e solo debiti.
i suicidi pensano agli altri? no, non credo. in QUEL momento è l'unica via d'uscita che vedono. agli altri hanno pensato prima, quando decidono di mettere in atto il suicidio, oramai non hanno più un futuro davanti, secondo loro. è difficile giudicare un gesto simile, fosse pure per dire che certi strumentalizzano.

dal blog di grillo (il primo che ho trovato)
CLASSIFICA SUICIDI 2012 AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
sono tutti folli??

[mariangelac]

La disperazione porta a perdere la ragione, non puoi capire semplicemente perche tu sei "in te", chi arriva ad un gesto così estremo di certo non lo fa per vigliaccheria.

[Saretta78]

Ci vuole coraggio sicuramente... ma non è che ce ne vuole ancora di più per affrontare le cose? Un operaio che si ritrova disoccupato e ha famiglia e un mutuo si suicida,lui il problema l'ha risolto ma la moglie e i figli ? che fanno?

Se lo chiede che fanno e si risponde che è colpa sua se stanno male, se non possono fare la vita che secondo lui meriterebbero e che vivrebbero più liberi senza il suo 'peso'.

Esatto

[R2D2]

non so se il suicidio sia da vigliacchi o da coraggiosi. Ho sempre creduto che ci volesse più coraggio a sopravvivere, chi è fortemente depresso non vive ma sopravvive. Di sicuro alla base c'è una disperazione infinita e chi non la prova difficilmente potrà comprendere.

[Saretta78]

ma voi non avete mai pensato di uccidervi?

Posso confermare che chi lo pensa, chi lo dice...non lo fà!

E' la "follia" di pochi istanti....

[Curiosa]

Penso di non aver mai parlato con nessuno di suicidio, forse perchè nella sfera della mia famiglia ce ne sono stati 3 quindi ho sempre cambiato argomento.

Mia nonna era depressa da anni, era in cura da uno psicologo o psichiatra, non so, io avevo 8 anni, le dava delle medicine che la facevano restare imbambolata sul divano per quasi tutta la giornata. Ho pochi ricordi di lei. Il dottore la curava con frasi del tipo "non ha niente, non rompa a tutti che è un peso, si tiri su, sta benissimo" insomma frasi così. Forse erano altri anni, fatto sta che per un bel po' mia mamma e mio nonno si sono domandati quanto questo abbia influito. Era inizio dicembre e mia mamma le disse "dai mamma, fra un po' è Natale..." lei rispose "io per Natale sono nella cassa" e mia madre cambiò discorso. E' stata l'unica volta che ha fatto capire qualcosa. Il 23 dicembre mia mamma all'una fece una torta di ricotta, mi disse di portarne mezza alla nonna, io dissi "dopo, dopo" e mia mamma che aveva altro per la testa non mi disse niente. Chissà, fossi andata... ma non sarebbe cambiato nulla, questo me lo ha detto il tempo e gli altri due suicidi che ci sono stati dopo. Suonò il campanello mio nonno urlando a mia mamma corri giù, corri giù... mia mamma me lo ha raccontato anni dopo, è arrivata giù e ha trovato mia nonna che si è impiccata in ginocchio, si è legata un cordino al collo, lo ha attaccato al tubo della caldaia, si è messa in ginocchio per terra e poi si è tirata in avanti finchè non è morta. Mia mamma l'ha tolta, l'ha sdraiata, hanno chiamato l'ambulanza, ma era proprio già morta, viola. io da su ho visto l'ambulanza, mia nonna era coperta, avevo di fianco mio fratello mezzano e gli ho chiesto "ma gli coprono la faccia?" e mio fratello fa "sicuro che è morta allora"
poi ci hanno portato dall'altra nonna.
il 24 dicembre c'è stato il funerale.
mia mamma cantava sempre per casa come un usignolo, dopo non cantava più, era proprio distrutta, anni e anni di domande, per cosa... era depressa, è morta. non so che altro dire.

La sorella di mia cognata in prima superiore rompeva le balle a tutti con sempre frasi del tipo "ma chemi frega, io tanto m'ammazzo" tanto io crepo insomma nessuno le dava mai tanto peso, era più un volersi far vedere credevano.
La prima volta si è tagliata le vene, l'ha trovata sua nonna nel letto pieno zeppo. Salvata.
La seconda volta, era in cura con psicofarmaci che sua mamma le dava e poi li metteva via, li ha trovati e li ha presi tutti in una volta, era il 30 dicembre, è rimasta in coma 3 giorni poi piano piano è guarita.
Sembrava guarita del tutto.
Un giorno si è gettata nel vuoto, l'è andata a riconoscere mio fratello, ha raccontato che aveva un occhio distrutto, era un fantoccio, non ha mangiato per diversi giorni, tempo fa en passant ci ha detto che gli capita ancora di sognarselo la notte il momento che gliel'hanno fatta riconoscere.

La nonna di questa mia cognata non aveva mai dato cenni di nessun tipo. Il giorno di natale alcuni anni fa mio fratello l'ha incrociata di mattina e le ha fatto gli auguri, aveva una corda in mano e stava andando nella stalla, mio fratello fa "ma cosa fate con quella corda lì?" e lei fa "oh devo mettere a posto una cosa"
Dopo un po' non la trovavano, era nella stalla, si era impiccata, mio fratello l'ha tolta e ha detto solo che ha fatto un tonfo quando l'ha tirata giù che ha vomitato ininterrottamente finchè non è arrivata l'ambulanza.

Questa è la mia esperienza, di suicidi, non hanno un senso, non hanno un perchè, forse non siamo stati capaci di capire noi.

Io non lo so se ci vuole coraggio menefreghismo disperazione, non lo so, non ho mai avuto la tentazione il pensiero di farlo, neanche di striscio.

Di certo ho il terrore che capiti a mia mamma, anche lei a volte si è lasciata sfuggire un "se vedete che inizio prendetemi subito perchè non voglio fare quella fine"

boh, non lo so. 3 ne ho avuti vicino e non so, non so proprio.

[Monsterina900]

facevo una considerazione in pausa: stiamo scrivendo solo in donne e mamme, dal nostro punto di vista forse è 'semplice' concludere con un "per i miei figli, nn lo farei mai". Dal punto di vista di un uomo è più complesso. E' instillato da sempre negli uomini, padri di famiglia, il senso del 'portare a casa la pagnotta'. Il non riuscire ad adempiere anche solo temporaneamente ad un onere tale, può davvero destabilizzare e fare pensare alle peggio cose.

[Vajana]

ma voi non avete mai pensato di uccidervi?

Posso confermare che chi lo pensa, chi lo dice...non lo fà!

E' la "follia" di pochi istanti....

oppure lo fà ma viene salvato in tempo

[Monsterina900]

curiosa... non riesco a scrivere niente... ti abbraccio

[R2D2]

mamma mia curiosa, purtroppo sono esperienze che segnano nel profondo. Stai vicina a tua mamma, soprattutto sotto Natale. Ti abbraccio anch'io.

[Curiosa]

curiosa... non riesco a scrivere niente... ti abbraccio

grazie, ma non so, non ne ho mai parlato e non mi è uscita una lacrima nello scrivere, mi sentivo vuota e basta. nel rileggere di mia nonna un po' mi si sono velati gli occhi... Natale non è mai più stato lo stesso. capita sempre qualcosa. Che poi su mi sono sbagliata a scrivere, mia nonna è morta il 22 non il 23. comunque la vigilia c'è stato il funerale. Pensa che il mio ex che faceva il chirichetto (aveva 12 anni) è stato obbligato a servire con la promessa che avrebbe potuto aprire il regalo la sera stessa anzichè la mattina di Natale, non voleva andare a servire messa quel giorno.
Quando me lo ha raccontato ho pensato a quanto sono diverse le cose, viste da altre angolazioni.

mah

[pisola]

Curiosa, mi hai toccato l'anima!

[mariangelac]

Curiosa, mamma mia...... senza parole...

[Curiosa]

mamma mia curiosa, purtroppo sono esperienze che segnano nel profondo. Stai vicina a tua mamma, soprattutto sotto Natale. Ti abbraccio anch'io.

Ma sempre a Natale eh... ormai per noi è più un boh... mio nonno si è sentito male la sera del 23 ed è morto dopo un mese di agonia in ospedale.

mio suocero è morto il 14 e immagina che allegria dieci giorni dopo...

sempre a Natale, in famiglia secondo me sotto sotto ne abbiamo tutti il terrore più che la voglia di festeggiare.

[Curiosa]

Una volta a scuola nell'ora di religione si parlava di suicidio, una mia amica è saltata su e fa "eh sono solo degli egoisti di m***a..." io sono saltata su e le ho detto urlando "ma tu non capisci veramente un ca**o, non sai niente, è una malattia, se uno si rompe un braccio tutti capiscono, ma nella testa no" poi sono uscita e sono corsa in bagno.

Mi è venuta a prendere la prof di religione, alcune mie amiche hanno spiegato perchè della mia reazione, le ho raccontato anche della sorella di mia cognata, oltretutto la prof è stata anche la prof della sorella di mia cognata e se la ricordava benissimo, siamo tornate in classe e la mia amica si sarebbe sotterrata e si è scusata in lacrime.

Non ho mai più nè parlato nè ascoltato quando si parla di suicidi, anche se vedo un film e fanno vedere certe scene faccio cambiare canale, proprio non sopporto, anche quando è morto Saddam e vedevi le foto sui giornali mi si scarabaltava lo stomaco.

Oggi non ho voluto leggere niente e ho risposto, non leggo gli altri interventi prima perchè non me la sento proprio, ho scritto a fiume ed ero sicura di cancellare ma poi mi sono fatta forza e ho premuto invio, non so proprio perchè, sto proprio cambiando da questo lato, mai pensavo che sarei riuscita a tornare a parlarne, mai.

scusate non rileggo ma invio e basta

[pamela]

Ci vuole coraggio sicuramente... ma non è che ce ne vuole ancora di più per affrontare le cose? Un operaio che si ritrova disoccupato e ha famiglia e un mutuo si suicida,lui il problema l'ha risolto ma la moglie e i figli ? che fanno?

Delle volte uno lo fa per salvare proprio la famiglia. Se ha un assicurazione sulla vita probabilmente così salva la moglie e i figli economicamente. Di certo non moralmente!